Archivio del Tag ‘welfare’
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Studenti, battaglia a Londra contro il caro-università
No alla scuola solo per i ricchi: otto agenti colpiti, decine di studenti feriti e numerosi arresti. La rivolta giovanile contro il caro-università deciso dal governo Cameron, che ha triplicato le rette universitarie per tagliare la spesa sociale, è tornata a mettere a ferro e fuoco il centro di Londra il 9 dicembre: Parlamento, Corte Suprema e ministero del Tesoro sotto assedio per ore da parte di almeno 30.000 studenti, respinti a fatica dalla polizia anti-sommossa. Gli agenti a cavallo hanno faticato a difendere il principe Carlo e la moglie Camilla diretti a una serata di gala: la loro auto è stata presa a calci in Regent Street, in una giornata di tensione nella quale il governo è riuscito a stento a far approvare i tagli all’università.
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Addio 5 per mille: tramonta il sogno di un Welfare diverso
Il signor T., da molti indicato come prossima guida affidabile di questo paese, riduce del 75% i soldi destinati dai cittadini alle Organizzazioni non governative. Questa singolare operazione ha un sapore fortemente autoritario. Infatti, non solo toglie risorse alla spesa sociale, ma commette un vero e proprio furto, dal momento che quei soldi erano destinati esplicitamente dai cittadini, tramite la dichiarazione dei redditi, a ben specifiche associazioni, cooperative in una parola Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus).
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Bruxelles in rosso: debito, rischia di scomparire l’Europa
L’eurozona e l’ Unione europea nel suo complesso «non sopravvivranno» se i problemi di bilancio attuali di alcuni Paesi non saranno risolti. Diretto, drammatico e senza precedenti l’allarme lanciato dal presidente dell’Unione Europea, Herman Van Rompuy. «Stiamo fronteggiando una crisi per la nostra sopravvivenza», ha ammesso, nel corso di una conferenza allo European Policy Center. «Dobbiamo lavorare insieme per far sopravvivere l’eurozona perché, se non sopravvive, non sopravvivrà neppure l’Unione europea». Se non verranno risolti i problemi di bilancio di alcuni Paesi, non esisteranno più né l’Unione monetaria né l’Unione Europea estesa a 27 Stati.
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Addio welfare europeo: Bruxelles suicida il futuro
Negli ultimi cinquant’anni il modello sociale europeo ha migliorato la vita di decine di milioni di persone, convinte che il destino dei figli sarebbe stato migliore di quello dei genitori. Ora il sogno è finito: i governi dicono che ormai, per non morire di debito pubblico, è necessario tagliare tutto: pensioni, sanità, scuola, università, salari e diritti. Questo spiega la rivolta degli studenti inglesi, le manifestazioni francesi contro i tagli delle pensioni e l’agitazione dalla Fiom in difesa del lavoro. L’Europa incolpa la crisi e l’eccessivo costo del welfare? Peccato, scrive il sociologo Luciano Gallino, che le entrate siano diminuite prima ancora della crisi: dal 2000, i ricchi hanno pagato sempre meno tasse.
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Londra, il ministro avverte i poveri: non fate più figli
Da che mondo è mondo, i poveri fanno figli. Sono la loro unica ricchezza, diceva un certo Karl Marx: un proletario è appunto chi non dispone di mezzi di produzione e può contare solo su se stesso e sulla sua prole, da offrire al mercato del lavoro in cambio di un salario. Sempre che il lavoro ci sia: perché se non c’è, o si emigra in cerca di uno stipendio, o si resta a casa. E se si vive in Gran Bretagna, nel 2010, può capitare di sentirsi rivolgere un invito esplicito: «Per favore, non fate più figli». L’invito proviene addirittura da un ministro. Ed è rivolto ai poveri: sono loro a doversi astenere dal procreare. Per i ricchi, invece, nessun problema: figli a volontà.
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Marchionne: è la globalizzazione a colpire gli operai
«L’Italia ha perso il senso delle istituzioni: il Paese ha perso la bussola, qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo e sono usciti tutti. È difficile andare in giro per il mondo a spiegare cosa succede in Italia. È una vergogna. Investiamo 20 miliardi e ci prendono a schiaffi». Così Sergio Marchionne al convegno dei “cavalieri del lavoro” a Firenze il 2 ottobre. «L’accordo di Pomigliano? Non sta violando alcun diritto costituzionale». Peccato, ribatte l’ex ministro Paolo Ferrero, che quell’accordo neghi il diritto di sciopero, pena il licenziamento: per il leader di Rifondazione comunista, Pomigliano è «anticostituzionale ed eversivo». Marchionne? «Il suo è delirio di onnipotenza: si faccia curare».
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Ferrero: l’Europa dei ricchi prepara un massacro sociale
L’Europa che ci aspetta? Un inferno, infuocato dall’imminente «secessione dei ricchi», preoccupati di proteggersi da milioni di precari impoveriti, ormai in bilico sul baratro dell’indigenza. Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista, firma una diagnosi allarmata: Bruxelles si prepara ad infliggere a tutti «un massacro sociale senza precedenti», per tentare di uscire dalla spirale insidiosa del debito pubblico. Ma, anziché delineare misure equilibrate di rilancio, pensa a tagli drammatici, orizzontali. E’ quanto si deduce, perlomeno, dalle proposte che il 29 ottobre la Commissione Europea presenterà per rafforzare il Patto di Stabilità e la governance economica dell’Unione.
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Hobsbawm: benessere per tutti, o non avremo futuro
Il “secolo breve”, il XX, è stato un periodo contrassegnato da un conflitto religioso tra ideologie laiche. Per ragioni più storiche che logiche è stato dominato dalla contrapposizione di due modelli economici – e soltanto due modelli vicendevolmente esclusivi – il “Socialismo”, identificabile con economie a pianificazione centrale di tipo sovietico, e il “Capitalismo”, che copriva tutto il resto. Tale contrapposizione, apparentemente fondamentale, tra un sistema che ambiva a togliere di mezzo le imprese private interessate agli utili (il mercato, per esempio) e uno che intendeva affrancare il mercato da ogni restrizione ufficiale o di altro tipo, non è mai stata realistica.
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Fini: serve finanza etica, capitalismo democratico
Finanza etica, economia sociale di mercato. E’ la ricetta del presidente della Camera, Gianfranco Fini, formulata attraverso il webmagazine della fondazione “Farefuturo”. Una lunga riflessione, nella quale il fondatore di An mette a fuoco il rapporto tra capitalismo e società, alla luce della crisi globale. L’anello mancante? L’etica. Da ripristinare ad ogni costo, facendo tesoro della grande esperienza del welfare europeo, modello di mediazione tra profitto e garanzie sociali. Per Fini, si tratta di utilizzare la crisi per riscrivere le regole, abbandonare l’idologia della crescita illimitata e costruire un capitalismo più equo e democratico.
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Già pronto il governo del dopo-Berlusconi?
Riforma del sistema politico, meno parlamentari, welfare più forte, nuovi contratti di lavoro, modifica della spesa investendo su scuola, ricerca e innovazione. Sono i cardini del “governo di salvezza nazionale” per il dopo-Berlusconi: grande alleanza nel 2013 o esecutivo d’emergenza, se il premier dovesse cadere? Ne starebbero ragionando, da settimane, quattro pesi massimi della politica italiana: Gianfranco Fini, Giulio Tremonti, Pierferdinando Casini e Massimo D’Alema. Berlusconi? «Le possibilità che il suo governo sopravviva sono al 50%», ha ipotizzato Emma Bonino.
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Influenza suina: se il raffreddore minaccia il Pil
I governi e le aziende sembrano molto preoccupati dall’influenza suina (o influenza A). Eppure il tasso di mortalità è lo stesso delle normali influenze. Non sarà che quello che terrorizza tanto i vari amministratori sia la possibilità che milioni di italiani trascorrano qualche giorno a casa a curarsi senza dedicarsi alla crescita del Pil? E se così fosse, vogliamo permettere a chi ci governa di toglierci anche quest’ultimo momento di stacco? Douglas Adam è sicuramente uno dei miei scrittori preferiti, la serie di “Guida Galattica per Autostoppisti” gode di una posizione privilegiata sulla mia incasinatissima libreria
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RaiTre: Rom a Torino, autoritratto di famiglia
Ieri nomadi, oggi torinesi: autoritratto di famiglia. I Rom raccontati dai Rom, per la prima volta, grazie alla giovane regista Laura Halilovic, residente a Torino. Il suo film, “Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen”, sviluppato con il Programma Media della Comunità Europea e col supporto del sistema-cinema del Piemonte, viene trasmesso il 30 luglio da RaiTre, ore 23.50, nel programma “Rai Tre Doc”. Prodotto da Davide Tosco, il film (della durata di 50 minuti) è la storia, avventurosa e mai prima raccontata, di una ragazza Rom che abita in un quartiere popolare alla periferia di Torino.