Archivio del Tag ‘Wall Street’
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New York, la cena dei caimani e il crollo dell’Euro
Provate a immaginare i gestori di sei degli hedge funds più potenti al mondo riuniti a cena in un bel ristorante di New York. Capita, tra uomini d’affari; ma il loro non è un incontro conviviale. Quei sei uomini decidono di lanciare un attacco speculativo per affossare una moneta straniera. Dopo poche settimane quella moneta crolla. Una scena da film, suggestiva. Ma improbabile obbietterebbero i puristi del libero mercato, nella presunzione che i mercati abbiano volumi tali da rendere impossibile qualunque forma di manipolazione. Teoricamente hanno ragione, ma la realtà, purtroppo, lascia sospettare il contrario.
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Crisi greca, predatori Usa: obiettivo, colpire l’Euro
Dietro l’attuale crisi del debito che ha colpito la Grecia (e che sta contagiando anche Portogallo, Spagna, Irlanda e, molti temono, anche l’Italia) non c’è solo la nota frode di bilancio commessa dai governanti ateniesi in combutta con le principali banche americane, in particolare la Goldman Sachs di Lloyd Blankfein e la Jp Morgan Chase di Jamie Dimon. Su tutto incombe infatti il sospetto, o meglio, la certezza di una spregiudicata operazione speculativa orchestrata dalla cupola finanziaria di Wall Street per lucrare sull’indebolimento dell’euro. Questo è lo scenario su cui sta timidamente indagando il dipartimento della Giustizia Usa.
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Ostaggio Obama, l’uomo meno potente del mondo
Non c’è voluto molto per la Lobby di Israele a mettere in ginocchio il presidente Obama per il suo divieto di costruire nuovi insediamenti illegali israeliani nei territori palestinesi occupati. Obama ha scoperto che un semplice presidente americano è impotente quando viene affrontato dalla Lobby di Israele, e che agli Stati Uniti semplicemente non viene consentita una politica per il Medio Oriente diversa da quella di Israele. Obama ha anche scoperto che non può cambiare niente, sempre che ne avesse mai avuto l’intenzione.
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‘Facebook, capolavoro del suo azionista-ombra: la Cia’
Facebook? Il miglior risultato di intelligence che sia mai stato raggiunto, grazie alla più grande banca mondiale di dati sensibili. Se i media hanno celebrato Mark Zuckerberg come il bambino prodigio che, a soli 23 anni, si è trasformato in un multimiliardario grazie al successo della sua creatura, nessuno ha prestato attenzione all’investimento da 40 milioni di dollari effettuato dalla Cia, partner-ombra di Facebook, per creare la più importante rete sociale del web. Un patrimonio inestimabile di informazioni, che i servizi segreti Usa hanno contribuito in modo decisivio a sviluppare.
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Hoffman: così ho deriso il potere negli Usa
Abbie Hoffman è stato «il più geniale sovversivo di tutta la storia delle controculture». E’ stato l’icona più importante del movimento di protesta giovanile americano negli anni Sessanta e Settanta. Una tra le sue azioni di protesta più famose fu nell’agosto del 1967, quando condusse un gruppo di contestatori nella galleria della Borsa di New York, da dove gettò biglietti da un dollaro sugli scambisti, che cominciarono a raccoglierli freneticamente, tralasciando così le loro ben più remunerative attività speculative.
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Eccesso di crescita: crisi globale al buio, senza soluzioni
Sbagliato paragonare la crisi globale in corso con la Grande Depressione americana del ‘29: allora l’impero era all’alba dell’espansione, oggi non sa più come attutire il declino, mentre il dollaro diventa carta straccia e l’Occidente s’inchina alla Cina. Lo afferma Giulietto Chiesa, su “Galatea European Magazine”. Il vero problema? Il volume della crisi, prodotta dal modello della crescita illimitata: supera di gran lunga l’intero Pil mondiale. Nessuno lo ammette e, lungi dal prendere contrimisure radicali, si cerca di salvare la leadership finanziaria responsabile del disastro, facendo pagare la catastrofe alla popolazione del pianeta.
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Per l’economia della truffa, l’ultima spiaggia è sempre la penultima
«Una delle cose più comiche di questa società dello spettacolo è il vedere sfilare sugli schermi tv, una dietro l’altra, le facce impudenti di coloro che hanno prosperato creando la catastrofe per tutti noi, accuratamente nascondendoci quello che stavano facendo, o coprendo. Parlo di banchieri, “centrali” e meno centrali, ma anche di giornalisti, commentatori, di pagine economiche e di prime pagine.