Archivio del Tag ‘violazioni’
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Euro-rigore, i predoni della nostra vita truccano le carte
Politici e tecnocrati che parlano a agiscono come boss, recitando una commedia che, nella realtà, si trasforma nella nostra tragedia quotidiana: roba da leggere ai bambini come fiabe della buonanotte, dice Monia Benini, non fosse che il racconto della nostra crocifissione è fatto apposta per generare incubi. Come quelli che affiorano all’indomani della famigerata cena a bordo del panfilo Britannia ormeggiato a Civitavecchia nel giugno del ’92, con a bordo Mario Draghi e la super-lobby degli “invisibili” che avrebbe fatto un sol boccone delle privatizzazioni italiane. Le risorse del risparmio delle famiglie italiane, liberate dai titoli di Stato grazie anche al crescente interesse degli “investitori esteri” verso i titoli del nostro debito, sarebbero confluite nelle casse delle banche, attraverso i “fondi”, e questi li avrebbero a loro volta investiti nelle partecipazioni delle imprese privatizzate. Partita di giro, col trucco: i risparmi alle banche, per regalare loro l’industria statale. «Speculazione, scommesse sul nulla, gioco d’azzardo con imprese, con gli Stati e contro gli Stati».
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Fiscal Compact, Guarino: il pareggio di bilancio è illegale
Il pareggio di bilancio previsto dal Fiscal Compact? Da gettare nella spazzatura della storia. Azzerare il debito pubblico non è solo insostenibile, è anche illegale: perché viola il Trattato di Lisbona, che il debito pubblico lo ammette eccome, anche se limitato al 3% del Pil secondo una teoria “cabalistica” che si vuole risalente a una semplice boutade dell’allora presidente francese Mitterrand: «Il numero 3 suonava bene, ed era perfetto per togliermi di torno i ministri che mi assediavano con le loro continue richieste di soldi». Fondato sul contenimento ossessivo della spesa pubblica, il regime finanziario europeo non deriva da alcuna scienza economica, ma solo dall’ideologia dominante che prescrive di colpire lo Stato per favorire i grandi monopoli economici privati. E persino nella sua applicazione formale le autorità europee stanno violando la legge. Lo sostiene un giurista di peso internazionale come il professor Giuseppe Guarino, già docente di Cossiga ed esaminatore di Napolitano e Draghi, nonché ministro democristiano (finanze e industria) dall’87 al ’93. “Il teorico dell’euro-caos”, lo ribattezza la versione tedesca del “Financial Times”.
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Obama vuole il petrolio che Chávez restituì al suo popolo
Hugo Chávez è la spiegazione del perché, in America Latina, la parola socialismo ha ancora un significato, mentre in Europa lo ha perduto. Il significato sta nel fatto che là hanno applicato alcuni principi fondamentali: Chávez è stato un protagonista del socialismo, che in Europa è stato totalmente dimenticato. Questa spiegazione sta innanzitutto nei numeri. Nei circa vent’anni del suo governo, Hugo Chávez ha cambiato la faccia del Venezuela in modo radicale. E’ stato il suo potere, la sua guida, che ha portato il Venezuela al primo posto nella riduzione della povertà in quei paesi. Ha portato al dimezzamento della mortalità infantile. Ha portato una rivoluzione educativa che ha trasformato alle radici la cultura di quel popolo, perché adesso l’85% della popolazione sa leggere e scrivere – più di ogni altro paese latinoamericano. Un paese che ha meno disoccupazione di tutti gli altri paesi dell’America Latina, e con un’assistenza sanitaria senza confronti in tutto il continente, con l’aiuto di Cuba.
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No-Tav e cattiva politica: taglio illegale di recinzioni illegali
«Tagliare le reti di Chiomonte è una azione dichiaratamente illegale. Averle installate lo è di fatto. Persino l’amministrazione comunale (lasciata in questa occasione davvero sola) ha dovuto formalmente riconoscerlo». Claudio Giorno, storico militante ambientalista della valle di Susa, protesta contro chi “getta benzina sul fuoco” all’indomani dell’arresto di due giovani No-Tav, al termine di un “blitz” dimostrativo la sera dell’8 febbraio nel quale sono state tagliate le recinzioni che proteggono il “fortino”, cioè l’area della Maddalena di Chiomonte sgomberata dalla polizia il 27 giugno 2011 e militarizzata per aprirvi il piccolo cantiere di una galleria geognostica, opera minore e accessoria all’eventuale, futura linea Torino-Lione. Secondo i No-Tav, reduci da una fiaccolata di solidarietà per i due giovani arrestati, si è trattato di “un atto di resistenza”, peraltro incruento, mentre il Pd spara a zero sull’incursione nel mini-cantiere, parlando di «azioni di teppisti» addirittura «coordinate dai sindaci».
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Barnard: pensioni private, ecco a chi obbedisce la Fornero
Lacrime di coccodrillo: Elsa Fornero piange in pubblico annunciando il taglio delle pensioni, ma in realtà lavora da anni proprio per questo. Obiettivo: consegnare al mercato finanziario privato il patrimonio delle pensioni pubbliche italiane, aggravando così anche il deficit dello Stato. Lo afferma Paolo Barnard, che insieme all’avvocato Paola Musu ha denunciato Mario Monti e Giorgio Napolitano per il “golpe finanziario” di fine 2011. Sono già un migliaio le denunce, sottoscritte in tutta Italia: Napolitano – di cui Barnard chiede l’impeachment in Parlamento – secondo il promotore italiano della Modern Money Theory avrebbe dovuto difendere l’Italia dall’attacco speculativo dello scorso anno. Invece, il capo dello Stato «non solo ha mancato nel suo compito supremo – lo accusa l’ex inviato di “Report” – ma è stato e continua a essere pienamente complice del sovvertimento democratico ad opera dei mercati finanziari e dell’Eurozona». Parla da solo, aggiunge il giornalista, il caso sconcertante di Elsa Fornero, da anni al servizio del sistema pensionistico privato.
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Armi chimiche, Obama e la Siria: ricordate Colin Powell?
«E’ possibile dimenticare Colin Powell, segretario di Stato Usa nel 2003, che agita una provetta di “armi batteriologiche” mentre interviene all’Onu? Era falso, ma venne preso per buono e spianò la strada alla guerra e all’invasione dell’Iraq». Lo scenario si ripete con la Siria: “fonti” israeliane hanno denunciato trasferimenti sospetti di armi chimiche. Questo, afferma Alessandro Avvisato su “Contropiano”, è bastato a Usa e Nato per dichiarare che gli Stati Uniti, in caso di uso provato di armi chimiche, interverranno in qualche modo. E mentre «l’aria di manipolazione mediatica a fini di guerra è fin troppo evidente», si scopre che i droni di Tel Aviv già sorvolano il confine siriano, e che il Mossad – stando alla rivista “Atlantic” ha già chiesto alla Giordania il permesso di sorvolo per bombardare i presunti siti delle armi chimiche siriane, che secondo il “Washington Post” sarebbero addirittura 75.
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La solitudine di Sallusti e il grande silenzio del mainstream
Quattordici mesi di carcere, per un reato di opinione: che, in primo grado, era costato appena 5.000 euro di multa. Paga, in modo abnorme, Alessandro Sallusti. Un “antipatico” di professione: «Forcaiolo coi deboli e garantista coi potenti», lo definisce Gad Lerner, che però gli manifesta assoluta solidarietà: punizione eccessiva e inaccettabile. Idem Enrico Mentana, che parla di una vicenda assurda e definisce «insensato» finire addirittura in arresto, nel 2012, per omesso controllo di un articolo del 2007 nel quale peraltro non si annunciavano notizie false, ma si presentava un commento (sia pure pessimo e scritto da altri, sotto pseudonimo) che riprendeva una notizia – quella sì, falsa – già pubblicata il giorno prima da un altro giornale, “La Stampa”. Fu il quotidiano torinese, e non il giornale di Sallusti, a raccontare il falso: e cioè che un magistrato avrebbe “indotto all’aborto” una minorenne. Sallusti non pubblicò mai una smentita, peraltro non richiesta: anziché pretenderla (inviando alla redazione una lettera raccomandata, come da prassi) la parte lesa si limitò a diffondere la precisazione tramite agenzie di stampa.
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Chomsky: i nostri padroni temono libertà e democrazia
«Tutto per noi stessi e nulla per le altre persone»: in ogni età del mondo, sembra sia stata proprio questa «la ignobile massima dei padroni del genere umano». Così la pensava Adam Smith, «un conservatore vecchia maniera, con principi morali», pensando al suo paese, l’Inghilterra, che allora era padrona del pianeta: sono i produttori di merci e i mercanti, diceva Smith, a plasmare la politica secondo i loro interessi, «per quanto sia doloroso l’impatto sugli altri, compreso il popolo inglese» o magari quello indiano, vittima di una «ingiustizia selvaggia» da parte degli europei. E’ la legge del più forte: quella che ancora oggi, secondo Noam Chomsky, guida la supremazia dell’Occidente. Una leadership declinante ma spietata, che – nel resto del mondo – teme una cosa su tutte, la democrazia: guai se i “sudditi” si ribellano alle dittature filo-occidentali, reclamando diritti.
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Armi di distruzione di massa, l’oscuro business italiano
Mezzo milione di morti all’anno, una vittima al minuto. E’ il record delle armi “civili”, pistole e fucili, di cui l’Italia è leader. Sono queste le vere “armi di distruzione di massa”, secondo Kofi Annan: produttrice leader, l’industria italiana ne è il secondo esportatore mondiale. Nel 2011 abbiamo esportato armamenti per tre miliardi di euro, spiega Francesco Vignarca, coordinatore di “Rete Disarmo” e redattore di “Altra Economia”: «Ogni anno è un business che non cala, che coinvolge centinaia di aziende e che poi va a ricadere anche sulle banche, che finanziano e incassano i soldi per questi armamenti, senza controllo, con soldi di finanziamenti pubblici che arrivano addirittura dal ministero per lo Sviluppo economico». Il bombardamento sulla Libia? «E’ stato il più pesante che la nostra aeronautica abbia fatto dalla Seconda Guerra Mondiale». E il giorno in cui scattò l’offensiva contro Gheddafi, l’allora ministro Ignazio La Russa era in Medio Oriente, a una fiera internazionale di armamenti.
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Olimpiadi nucleari: una tomba di scorie sotto Londra 2012
Olimpiadi radioattive? Colpa di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e nucleari: materiale pericoloso, rinchiuso in tutta fretta in appositi contenitori e poi seppellito nel parco olimpico di Londra 2012, ad appena 250 metri dal nuovissimo stadio olimpico della City, non lontano dalla stazione internazionale di Stratford. Lo ha confermato la Olympic Delivery Authority, dopo le prime smentite. Tramite documenti ufficiali ottenuti attraverso il decreto “Freedom of Information”, si è infatti venuto a sapere che, tra il 2007 e il 2008, durante i lavori di scavo per la costruzione dello stadio, sono “emerse” 7.500 tonnellate di scorie radioattive e rifiuti altamente tossici, sia pure “sigillati” all’interno di conteiner speciali. Se la “tomba dei veleni” dovrebbe essere “sicura” per almeno mille anni, le autorità inglesi la citano nel prospetto informativo per la vendita del centro stampa olimpico, di recente acquistato dai reali del Qatar: si parla della «presenza di sostanze inquinanti a livello solido, liquido o gassoso», materiali «pericolosi e nocivi anche nei detriti del terreno circostante».
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Barnard dai carabinieri: ho denunciato Monti e Napolitano
Attentato contro l’integrità e l’indipendenza dello Stato, associazione sovversiva e cospirazione politica. E poi: usurpazione di potere, attentato contro la Costituzione e contro i diritti politici del cittadino. Nomi e cognomi dei denunciati: nientemeno che il premier Mario Monti e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Oggi, alle ore 18,50 – scrive Paolo Barnard l’8 aprile – presso la caserma dei Carabinieri di via Paolo Poggi 70 a San Lazzaro di Savena, ho denunciato il Golpe Finanziario e i suoi golpisti italiani». Primo ministro e Capo dello Stato, accusati personalmente di infedeltà alle istituzioni: un atto fortemente simbolico, attraverso il quale il giornalista e saggista formalizza la sua denuncia contro il “sequestro” della sovranità nazionale per via monetaria, esplicitato lo scorso febbraio al summit di Rimini insieme ai professori americani della Modern Money Theory.
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Strage di schiavi cinesi: il New York Times smaschera Apple
Morti e feriti, disperazione, suicidi a catena: dietro l’iPhone, l’inferno. «Stay hungry, stay foolish», raccomandava il guru Steve Jobs. Detto fatto: il “New York Times” l’ha preso in parola e, con un’inchiesta già in odore di Premio Pulitzer, ha smascherato l’orrore: la Foxconn, succursale cinese della Apple, era un lager per lavoratori-schiavi. E ora, sotto la pressione dell’opinione pubblica, la “fabbrica della morte” ha riconosciuto le incredibili violazioni che in tutti questi anni hanno oppresso la salute e il portafoglio di più di un milione e duecentomila dipendenti, arricchendo Jobs e gli altri capitani dell’hi-tech: dalla Dell all’Hp. Tutto nasce dalla denuncia della Fair Labor Association, super-sindacato internazionale, che ha messo alle corde la compagnia statunitense: e ora Tim Cook, l’erede di Jobs, ha ammesso lo sfruttamento e si è fatto fotografare tra gli operai cinesi di Zhengzhou, promettendo di cancellare questa vergogna mondiale.