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Come in cielo, così in terra: chi vuole la fine dell’Occidente
Sta finalmente fallendo, il disegno criminale del Reset della Verità? Ne è convinto Nicola Bizzi, co-autore e editore di “Operazione Corona”. Vero, l’Italia del “nuovo” Draghi si conferma il peggior paese-lager d’Europa, il più arcigno custode della menzogna sanitaria: mi ostino a non garantire terapie tempestive, in modo da costringere i malati a ricoverarsi, quando ormai si saranno aggravati. Per contro, il resto del mondo ormai parla tutt’altra lingua. Squillante il segnale da Londra: fine delle restrizioni, pretestuose e inutili. I maggiordomi di Davos, dice Bizzi, sono soltanto i ventriloqui di grandi poteri anche dinastici, come quello degli eredi Asburgo: ma a questo “asse del male” sono rimasti fedeli soltanto l’Unione Europea e il Vaticano, escluso dal Quantum Financial System, nuovo paradigma ancora piuttosto misterioso. Una rivoluzione finanziaria di cui ha parlato quasi solo Luca La Bella su “Database Italia”: in teoria, il Qfs sarebbe una leva capace di mettere in crisi la dominazione bancaria della moneta a debito, di cui proprio l’attuale premier italiano è uno dei frontman più vistosi e più carichi di colpe, anche recenti e recentissime.Storico e studioso di archeologia, Bizzi non teme di frugare nella mitopoiesi, alla ricerca di possibili indizi per scovare le ragioni dell’anomala fretta che sembra pervadere quell’élite planetaria che due anni fa aveva puntato tutto sulla psico-pandemia terroristica, per poi arrivare a tappe forzate alla civiltà orwelliana del microchip, cominciando dal Green Pass, passando per il congelamento dei governi in ossequio all’ambigua overdose di aiuti europei. Un cavallo di Troia – l’ideologia tecno-green – per fare del gretismo la nuova religione dogmatica del dominio fondato sull’emergenza permanente (non più sanitaria, ma climatica). Sotto questo aspetto, al governo Draghi non manca nulla: può contare sul profeta del 5G, Vittorio Colao, come pure sullo scienziato Roberto Cingolani, promotore del nucleare “verde” e dei nano-bot inoculabili e attivabili da remoto con le radiofrequenze. Lo stesso Cingolani ci ha appena illuminato sul grande rebus demografico del pianeta: la Terra sarebbe perfetta per ospitare tre miliardi di persone (ergo, almeno quattro miliardi di noi sarebbero di troppo).Di “depopolamento malthusiano” parlano apertamente le rosacrociane Georgia Guidestones, senza contare i pensatori-filantropi del calibro di Bill Gates. In Italia tiene ancora banco la storiella secondo cui il “vaccino” C-19 proteggerebbe almeno dagli effetti peggiori della patologia, mentre i media tacciono sui dati ufficiali emessi dalla famarcovigilanza dell’Ema, a fine agosto: 24.000 decessi poco dopo l’inoculo e 2 milioni di cittadini costretti a ricorrere a cure mediche, specie cardiologiche. Negli ospedali, nessuna differenza tra “vaccinati” e non. Dati ufficiali del Regno Unito: nelle terapie intensive, ogni 5 pazienti, ben 4 sono “vaccinati”. Nicola Bizzi prova a mappare il problema: l’imposizione dei sieri genici sperimentali investe quasi solo l’Occidente, più le sue propaggini post-coloniali in Oceania (Australia e Nuova Zelanda). Una sovrapposizione pressoché perfetta, rispetto alle inquietanti previsioni esibite nel 2017 dal sito statunitense “Deagel.com”, che – evocando fonti d’intelligence – prefigurava (non si sa in base a che cosa) un drastico crollo demografico per l’Europa Occidentale e gli Stati Uniti. Cioè: esattamente le aree sottoposte alle vessazioni sanitarie basate sull’inoculo genico.Lo stesso Bizzi riflette su un dettaglio: nel 2020 il presunto Covid-19 comparso a Wuhan esplose stranamente nella provincia di Bergamo, i cui abitanti furono sottoposti a mappatura genetica a tappeto quando gli inquirenti davano la caccia al killer di Yara Gambirasio. Quella di Bergamo è anche un’area fortemente inquinata, nonché affollatissima di antenne 5G. Non solo: nel 2019 la popolazione bergamasca fece registrare una specie di record, per l’inoculo dei vaccini antinfluenzali. Sempre a Bergamo intervenne la stranissima missione militare inviata dalla Russia: a fare cosa? Gli specialisti di Mosca, brigate addestrate a rilevare la presenza di armi non convenzionali – dice sempre Bizzi, citando un vescovo della Chiesa ortodossa russa – avrebbero individuato il rilascio (nell’aria, nell’acqua e sul suolo) di agenti tossici già noti e presenti negli arsenali “proibiti” di cui dispongono le superpotenze. Naturalmente, il report – trasmesso al governo Conte – sarebbe stato concordemente secretato. Onde per cui non è possibile ottenere conferme precise, neppure giornalistiche. Ma, come dire: la verità potrebbe essere custodita in cassaforte, come strumento di pressione.Addirittura spettacolare il recente ruolo della Russia nell’opporsi alla narrazione occidentale ancora dominante: prima il “niet” all’Onu sulla pretesa di trasformare la cosiddetta emergenza climatica in problema per la sicurezza internazionale, poi il declassamento del Covid come pericolo non più emergenziale. Oltre ad aver prontamente sdoganato il protocollo De Donno (plasma iperimmune) anche sotto forma di farmaci a base di anticorpi monoclonali, gli scienziati di Mosca hanno diffuso annunci espliciti: la variante Omicron sarebbe stata ingegnerizzata e rilasciata, a partire dal Sudafrica, per contagiare finalmente tutti e quindi immunizzare davvero la popolazione. Spiegano i virologi russi: da un lato sono stati inseriti elementi genici per velocizzare i contagi, dall’altro sono state rimosse le componenti responsabili delle complicanze polmonari. Risultato: la Omicron provocherebbe al massimo un forte raffreddore. Potrebbe essere lei il vero vaccino, ha sintetizzato lo stesso Putin: l’uscita, definitiva, dal delirio “pandemico”.Che l’Italia di Draghi sembri non accorgersene – boicottando ancora le cure precoci e le terapie domiciliari, in modo da reiterare il terrorismo sanitario per spingere i renitenti a capitolare, di fronte al ricatto “vaccinale” – non è che un dettaglio, l’ennesimo, destinato probabilmente ad aggravare in modo irreparabile le imputazioni di cui forse un giorno si occuperà il tribunale della storia. Intanto però le popolazioni occidentali marciano in direzione nettamente opposta: negli Usa, gli Stati trumpiani hanno stoppato il Tso ricorrendo alla magistratura federale, mentre mezza Europa si sta agitando in modo rumoroso, dalla tenace Germania fino alla Francia, che sconta l’insurrezione di mezzo Parlamento, contrario alle imposizioni all’italiana. In un modo o nell’altro, la sensazione è che l’uscita dal tunnel potrebbe essere prossima. Lo stesso Bill Gates – in qualità di tuttologo onnisciente – ha appena dichiarato che, ad aprile, lo spettro del Covid sarà solo un brutto ricordo. Sta davvero per crollare, l’immane impalcatura mistificatoria che ha provato a sequestrare il pianeta? E comunque: quale potrebbe esser stato il movente principale?La prima risposta è facile: estendere all’Occidente il modello sociale cinese. Libertà relativa, condizionata alla buona condotta del suddito: obbligato a circolare in eterno con il suo bravo Green Pass a punteggio. Sottolinea Bizzi: se il piano doveva essere globale (e infatti lo era) è già praticamente fallito, perché non puoi imporlo senza la Russia, senza metà degli Usa, senza l’India, senza il Brasile e senza il Sudafrica (la “patria” di Omicron, primo paese in assoluto ad abbandonare ogni misura restrittiva). Forse, però, l’immenso reticolo dove si intrecciano interessi plurimi e spesso insospettabili, di cui restano visibili solo le filiere terminali (il mega-business di Big Pharma), non basta – da solo – a spiegare l’accaduto. Specie in giorni in cui la Nasa, sconcertando molti, ha annunciato di aver “reclutato” 24 teologi per capire come preparare le masse all’eventuale (imminente?) contatto con entità aliene. Dal 2020, il tema ha cessato di essere relegato nella fantascienza: il Pentagono ha infatti ammesso l’esistenza degli Ufo, ribattezzati Uap.Studioso della tradizione misterica eleusina, lo stesso Bizzi prova a riassumere: da autori classici come Esiodo “sappiamo” che i Titani, progenitori mitologici di una parte dell’umanità, sarebbero stati sconfitti 20.000 anni fa dalle nuove “divinità”, quelle del pantheon greco dell’Olimpo. Per la mitologia di Eleusi, i Titani sarebbero sbarcati sul nostro pianeta 90.000 anni fa, trovandolo già popolato. Diecimila anni dopo, dalla loro centrale operativa (l’arcipelago Ennosigeo-Atlantideo) avrebbero “fabbricato” un particolare nostro antenato preistorico, l’Uomo di Cro-Magnon, i cui geni – pare – sarebbero all’origine dell’attuale uomo bianco occidentale. Quello letteralmente travolto, oggi, dalla follia Covid, e sottopposto alle peggiori angherie: fino all’imposizione ricattatoria del siero sperimentale Rna che, di fatto, interviene sul corredo genico della persona. Semplici suggestioni? Niente affatto, stando a illustri scienziati: non si contano più i medici che sostengono la potenziale pericolosità del preparato, i cui effetti a lungo termine non sono noti.Secondo voci di intelligence, poi, c’è chi teme che nel 2024 la Terra possa essere raggiunta da visitatori non desiderati: da qui l’improvvisa accelerazione della “disclosure” in corso, fino alle clamorose esternazioni del generale israeliano Haim Eshed: da trent’anni collaboriamo con razze aliene in un Federazione Galattica, che dispone di basi spaziali condivise. E se ad aver paura degli altri alieni in arrivo, presentati come “cattivi”, fossero proprio gli alieni che – secondo Bizzi e molti altri – reggerebbero segretamente la Terra da almeno 20.000 anni, attraverso i loro rappresentanti umani? In altre parole: si può immaginare una ipotetica correlazione tra l’apocalisse in corso e il timore per l’eventuale ritorno di entità ostili al dominatori occulti del nostro pianeta? E poi: c’è un nesso, tra la brutale persecuzione di noi occidentali e il possibile ritorno dei nostri “progenitori” titanici, largamente annunciato dalle profezie eleusine? Domande, certo: solo domande (fuori dalla portata, in ogni caso, di chi ancora crede a Babbo Natale e ai virologi televisivi).Qualcuno potrebbe dire: cerchiamo di non essere ridicoli, rincorrendo fantasie mitologiche e magari consolatorie, fuorvianti, letteralmente lunari. Per contro, cosa offre il menù della realtà quotidiana? Il tenore estetico della farsa è reso magistralmente dalle parole testuali del primo ministro, quello che vorrebbe finire al Quirinale: «Se non ti vaccini, muori e fai morire chi ti è accanto», ove peraltro il verbo “vaccinare” è utilizzato in modo sfacciatamente abusivo. Ora, sta forse compiendo la sua Opera al Nero, l’alchimista Draghi, propedeutica – per eterogenesi dei fini – alla riscossa coscienziale, e quindi poi anche politica e civile, che può scaturire solo dalla rivolta morale di fronte alla peggiore delle ingiustizie? Dettagli trascurabili, in fondo, in un teatro mondiale in cui compaiono problemi sanitari deliberatamente procurati, ma anche teologi e alieni, astronauti di ieri e di oggi. L’unica vera notizia forse è questa: una quota rilevante della popolazione ha saggiato la natura dell’attuale potere, e non vuole più averci a che fare. Ha aperto gli occhi, definitivamente: qualcuno ce l’ha con noi, proprio con noi occidentali.Sta finalmente fallendo, il disegno criminale del Reset della Verità? Ne è convinto Nicola Bizzi, co-autore e editore di “Operazione Corona”. Vero, l’Italia del “nuovo” Draghi si conferma il peggior paese-lager d’Europa, il più arcigno custode della menzogna sanitaria: mi ostino a non garantire terapie tempestive, in modo da costringere i malati a ricoverarsi, quando ormai si saranno aggravati. Per contro, il resto del mondo ormai parla tutt’altra lingua. Squillante il segnale da Londra: fine delle restrizioni, pretestuose e inutili. I maggiordomi di Davos, dice Bizzi, sono soltanto i ventriloqui di grandi poteri anche dinastici, come quello degli eredi Asburgo: ma a questo “asse del male” sono rimasti fedeli soltanto l’Unione Europea e il Vaticano, escluso dal Quantum Financial System, nuovo paradigma ancora piuttosto misterioso. Una rivoluzione finanziaria di cui ha parlato quasi solo Luca La Bella su “Database Italia”: in teoria, il Qfs sarebbe una leva capace di mettere in crisi la dominazione bancaria della moneta a debito, di cui proprio l’attuale premier italiano è uno dei frontman più vistosi e più carichi di colpe, anche recenti e recentissime.
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Non c’è più posto, per voi, nel futuro che sta arrivando
Se una cura esiste, ma io non la riconosco (e dopo quasi due anni continuo a non volerla riconoscere), io non sto prendendo una clamorosa cantonata: io sto procurando, intenzionalmente, un disastro. Se tu sei malato e io seguito a non sottoporti a una terapia idonea, non sto commettendo un errore: sto proprio cercando di farti del male. Specie se emargino i medici che ti salverebbero la pelle: e infatti li oscuro, li sospendo, li espello. Probabilmente è questa, la vera lezione dell’annus horribilis che va chiudendosi, come il più laido degli incubi. L’anno del Grande Vaccino, indegno surrogato del Grande Cocomero di Linus e Charlie Brown. Indegno, perché quello almeno era davvero un cocomero, mentre questi – che chiamano ancora vaccini, sfidando il ridicolo – non hanno nulla che li accomuni allo storico presidio profilattico, vanto della scienza medica moderna. E la loro inutilità catastrofica è ormai palese, a chiunque non abbia il cervello in panne.Dopo ben tre dosi, rifilate una dietro l’altra, per circolare è comunque necessario il tampone. Perché i contagi volano, come se quei sieri nemmeno esistessero. E così la verità, lentamernte, si fa strada: quella brodaglia, resa obbligatoria, non immunizza proprio nessuno. La verità è inevitabilmente incresciosa: fin dall’inizio, è stato fatto l’esatto contrario di quello che si sarebbe dovuto fare. Lo avevano spiegato i luminari della Great Barrington Declaration, eroi della lotta contro l’Ebola: contagiarsi tutti, il prima possibile, per metter fine velocemente all’epidemia. Invece, per due anni, s’è raccontato a reti unificate un cumulo straripante di fandonie, prima spegnendo le voci veritiere e poi addirittura perseguitandole attivamente, come si fa in Cina. Non a caso: la Cina, esattamente, è l’impero verso il quale stiamo scivolando. Lo conferma l’adozione del certificato digitale di buona condotta, pensato appositamente per condizionare all’obbedienza l’accesso a qualsiasi libertà di movimento.Certo, il tempo stringe: secondo alcuni, l’immane buffonata mondiale ha ormai i giorni contati. Il Sudafrica, il paese da cui si sarebbe sviluppata l’ultima “variante”, ha ritirato ogni restrizione. Motivo: il raffreddore Omicron contagia tutti, ma non crea veri problemi quasi a nessuno. E certo non lo fermano i patetici sieri genici (che semmai stanno causando reazioni avverse – specie cardiologiche – non più minimizzabili, nonostante l’omertoso silenzio degli addetti ai lavori, trasformati in complici). Tanto per cambiare, è stata la “democratura” russa a dare la notizia: secondo gli scienziati moscoviti, la quasi innocua Omicron sarebbe stata “ingegnerizzata e rilasciata” per contagiare tutti e quindi, finalmente, immunizzare davvero la popolazione. L’ha detto Putin, esplicitamente: potrebbe essere proprio Omicron, il vero vaccino; se tutti si contagiano, questa storia finisce sul serio.Si accettano scommesse sull’eventuale data: marzo, aprile? Poi verrà rottamata la grande menzogna, insieme alle sue sterminate filiere miliardarie di masnadieri e rentier? Possibile che il calcolo non sia estraneo nemmeno al governatore dell’Italia, quello che ora vorrebbe finire al Quirinale. Certo è impietosa, la storia: aveva una possibilità di redimersi, l’uomo, ma non ha osato. Dopo il Britannia, la Grecia e il “pilota automatico”, aveva avuto un assist formidabile: licenziare i beccamorti e varare il benedetto protocollo per le cure precoci, le terapie domiciliari. Da sola, l’Italia avrebbe fatto crollare l’incubo: dimostrando che sarebbe bastato molto poco, probabilmente, per ridurre i ricoveri quasi a zero. Avrebbe significato molto: la fine della paura, la fine delle sofferenze di migliaia di malati. Ma per un’impresa simile, a quanto pare, serviva la tempra di un Nelson Mandela.Gli analisti più sottili non mancheranno di avventurarsi nell’arte dell’esegesi raffinata: dato lo strapotere schiacciante, mondiale, del Partito del Covid, non era possibile agire diversamente; se il primo ministro ha quindi scelto di subire ancora il paradigma del male (“se non ti vaccini, muori e fai morire chi ti è vicino”), l’ha fatto solo per restare “autorevole”, agli occhi dei dominatori, ai quali poi imporre – quando l’incendio si sarà spento – un’inversione di rotta in termini di politica economica e di finanza pubblica, archiviando storicamente la malora artificiale dell’austerity. Si tratta di uno scenario ovviamente auspicabile, perché è di appena l’altro ieri l’ultima sceneggiata all’italiana, il famoso 2,4% di deficit inutilmente richiesto a Bruxelles dall’implorante governicchio gialloverde, prontamente sabotato anche dal Colle in ossequio ai veri dominus, europei e non, degli italici destini.Sarebbe certamente uno scenario auspicabile, dopo decenni di liberismo spietato, il cambio di paradigma finanziario: ma a patto di non dimenticare il 2021 e le sue drammatiche acquisizioni, in termini di consapevolezza civile e morale. Dalle macerie create dal terrore sanitario sembra essere nato il nucleo di una sorta di umanità nuova, che non potrà più accontentarsi di eventuali piccoli favori graziosamente concessi dall’alto. Il divorzio dalla politica ha l’aria di essere definitivo: troppo male è stato inflitto agli inermi, troppa menzogna. Sono evidenti, ormai, i fili che muovono gli avatar in doppiopetto. Non potranno più essere credibili, in nessun caso, agli occhi di chi ha visto di cosa sono capaci. E’ come se non ci fosse più posto, per tutti loro, nell’ipotetico futuro che comincerà domani, a partire dal 2022. I loro stessi attrezzi sono ferraglia arrugginita: potevano salvare vite, ma non l’hanno fatto. E il loro grande regalo – essersi smascherati – non potrà mai compensare l’eredità luttuosa dei loro misfatti.(Giorgio Cattaneo, 30 dicembre 2021).Se una cura esiste, ma io non la riconosco (e dopo quasi due anni continuo a non volerla riconoscere), io non sto prendendo una clamorosa cantonata: io sto procurando, intenzionalmente, un disastro. Se tu sei malato e io seguito a non sottoporti a una terapia idonea, non sto commettendo un errore: sto proprio cercando di farti del male. Specie se emargino i medici che ti salverebbero la pelle: e infatti li oscuro, li sospendo, li espello. Probabilmente è questa, la vera lezione dell’annus horribilis che va chiudendosi, come il più laido degli incubi. L’anno del Grande Vaccino, indegno surrogato del Grande Cocomero di Linus e Charlie Brown. Indegno, perché quello almeno era davvero un cocomero, mentre questi – che chiamano ancora vaccini, sfidando il ridicolo – non hanno nulla che li accomuni allo storico presidio profilattico, vanto della scienza medica moderna. E la loro inutilità catastrofica è ormai palese, per chiunque non abbia il cervello in panne.
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Carotenuto: il piano del male ha limiti precisi, non vincerà
La fiaccola della cultura viene trasferita, nel mondo, da una civiltà all’altra. Non voglio arrivare ad Atlantide, che ormai non c’è più, ma insomma: da Atlantide passò ai vedici, poi agli assiro-caldei, poi agli iraniani, poi agli egiziani e infine ai greci e ai romani. Dal tempo dei romani, siamo ancora in un’epoca in cui è l’Occidente, a guidare: l’impero inglese e quello francese, prima ancora l’impero spagnolo, e prima ancora il Sacro Romano Impero. Da qualche secolo, siamo nel momento di guida del mondo agloamericano, ma ora stiamo per andare al momento di guida (nel male) del mondo cinese. Tant’è vero che i grandi gruppi, mondialisti, stanno facendo crescere spropositatamente questa Cina per farne lo strumento del nuovo impero. E’ come se i poteri anti-coscienza avessero il compito di crearci l’ostacolo: devono sempre creare il male, perché da quel male, poi, viene un bene (sempre che la gente reagisca). Ma i limiti di questo ostacolo sono già prefissati: non c’è mai stata una guerra che sia durata per sempre, o un’epidemia senza fine.Questo lo impariamo dalla visione spirituale delle cose: che era quella di Dante, di Platone, di Aristotele, di Pitagora, di Socrate, di Omero. E’ lo stesso gruppo, che adotta la medesima interpretazione: sa che ci sono delle guide spirituali del mondo, che stuzzicano gli esseri umani e li fanno imparare sbagliando. Ogni volta che l’umanità affronta certi problemi, diventa più matura. E questo è sempre avvenuto: in tempi recenti, il nostro momento di crescita più bello è stato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Perché ci siamo svegliati di più, molto più di prima, avendo vissuto il fascismo e il nazismo, le bombe atomiche, i Gulag, i campi di sterminio. Il sonno è l’immaturità delle coscienze. Ci si può svegliare anche per presa di coscienza; sta cominciando a funzionare, ma nella maggior parte dei casi la presa di coscienza la raggiungiamo solo quando qualcuno ci malmena. E’ il dolore, a spingerci a farci la domanda: perché. Mai come adesso, questa domanda ha delle risposte chiare, almeno per una parte importante dell’umanità.E’ la prima volta, che tanta gente vede il potere per quello che è. E vivaddio: questo è l’unico risultato di quello che sta accadendo. Ci stanno facendo del male? Certo: è un potere spirituale oscuro, che guida questa battaglia contro la crescita dello spirito umano. Quelli che stanno al governo non se ne rendono neppure conto: non sanno a quanti livelli sopra di loro viene deciso quello che fanno. Loro lo fanno a basta, per carriera e denaro. Ma gli stessi poteri spirituali che li guidano non sanno se poi ci arrivano davvero, alla meta. Era da ingenui, sperare che il governo ascoltasse le richieste di uno come Stefano Puzzer. Ma intanto, Stefano ha ottenuto un grande risultato: ha mostrato che moltissima gente si è finalmente svegliata. In tantissimi hanno visto come si è comportato lo Stato, come si sono comportati i media: è stato un grande disvelamento. La cosa veramente nuova è che la gente si è contata e ha detto: io non credo più, a questo sistema. Così è stato conquistato un gradino immortale della coscienza umana.Certo, noi non possiamo battere il governo: non abbiamo i carri armati, non abbiamo i servizi segreti, non abbiamo i giudici. Però possiamo dire la verità. E possiamo fare qualcosa di efficace. Per esempio: le scuole parentali, i gruppi d’acquisto, il trasporto privato dei ragazzi per bypassare i mezzi pubblici. La nostra coscienza cresce facendo concretamente cose buone, non limitandosi a declamarle. Ecco la vera libertà: fare tutto il bene che voglio. E più mi ostacoli, meglio lo faccio. Il primo passo è sempre la verità. Se voglio il bene di mio figlio, devo sapere esattamente come vive. E viceversa, come faccio a imbambolare milioni di persone? Semplice: racconto falsità. Per esempio: racconto di una malattia mortale, per la quale non esistono cure. E quando tu terrorizzi la gente con questa menzogna, la libertà gliel’hai già tolta. Vale anche per il fronte opposto: a volte è il potere stesso a emettere forme-pensiero studiate appositamente per farsi odiare, perché l’odio mina la lucidità mentale.I giornalisti? Lasciamo perdere. Da ragazzo, io ho fatto l’assistente di Mino Pecorelli: uno che è stato ammazzato, per le cose che raccontava. Oggi i giornalisti sono solo i portavoce del potere. Monica Maggioni? Prima di essere direttrice del Tg1 (e prima ancora, presidente della Rai) è stata presidente della Trilaterale Italia. Mentana? Si è circondato di cosiddetti “fact checker”: tutti figli del potere mondialista. Non sono più giornalisti: sono mercenari, che devono tutto al potere. E infatti la gente non li ascolta più: finalmente s’è capito chi sono, ecco la novità. Certo, le sofferenze inflitte a molti di noi sono tangibili, purtroppo. Non puoi più andare a mangiarti una pizza? Non puoi più prendere il treno? Non puoi più fare l’insegnante o il medico? Questo, comunque, sta risvegliando le persone. E io so che il Cielo non abbandona nessuno: vediamo quel che succederà, nei prossimi anni.Se Draghi teme gli 8 milioni di dissidenti segregati? Ufficialmente non li teme per niente. I suoi padroni oscuri invece sì, li temono: sanno benissimo che, più fanno così, più risvegliano la gente. Intendiamoci: i personaggi come Draghi sono mezze figure. Io li ho frequentati, quegli ambienti, quando lavoravo come analista geopolitico per i governi. Gli ordini arrivano dall’alto, sempre. Alcuni miei allievi, in passato, sono diventati ministri. E dopo un po’ me lo confessavano: la stanza dei bottoni non è a Palazzo Chigi. Se l’ordine che arriva è generale, obbediscono tutti. Se invece i partiti litigano, vuol dire che l’ordine è di fingere di litigare, per far credere che la democrazia esista davvero. E invece è un teatrino. Prendiamo oggi: a capo del governo hanno chiamo uno che, qualche anno fa, tre quarti del Parlamento avrebbe buttato a mare. Ora tutti si inchinano davanti a lui. La sinistra si inchina di fronte a Goldman Sachs. Questo significa che l’ordine parte da molto più in alto. E lo accettano: sanno che, a certi ordini, si deve obbedire. Poi il dibattito riprenderà, perché è lo stesso potere a volerlo: la gente se ne accorgerebbe, che qualcosa non va, se il dibattito mancasse per troppo tempo.Però attenzione: questo 10-15% della popolazione sveglia è il lievito dell’umanità, l’umanità futura (gli altri dormono, e neppure il potere non si potrà più basare a lungo solo sui dormienti). Io ho smesso di votare, dai tempi di Pecorelli. Lo Stato? Dovremmo essere noi. Invece, la “res publica” ha incollata addosso una sanguisuga, un parassita oscuro. E un po’ alla volta, adesso, un numero consistente di persone se lo domanda: ma questi chi sono? Sono degli alieni? Certo, non li voterò mai. Peccato vi sia molto pessimismo, in una parte del popolo in risveglio, solo perché le manifestazioni non hanno dato i frutti sperati. E invece: la parte che ha iniziato ad agire concretamente, intraprendendo iniziative pratiche, è felicemente gioiosa. Perché è concentrata su quello che fa, non su quello che fanno gli altri. Ripeto: la regia è più alta, rispetto al potere. Ci faranno solo quello che gli sarà consentito farci, sempre per risvegliarci. Accadrà solo quello che la regia superiore riterrà necessario, per il nostro bene. A noi tocca fare solo una cosa: mettere in pratica il bene, là dove siamo, senza preoccuparci d’altro.(Fausto Carotenuto, dichiarazioni rilasciate nel video “Alla base della libertà”, pubblicato da “Coscienze in Rete” il 22 dicembre 2021).La fiaccola della cultura viene trasferita, nel mondo, da una civiltà all’altra. Non voglio arrivare ad Atlantide, che ormai non c’è più, ma insomma: da Atlantide passò ai vedici, poi agli assiro-caldei, poi agli iraniani, poi agli egiziani e infine ai greci e ai romani. Dal tempo dei romani, siamo ancora in un’epoca in cui è l’Occidente, a guidare: l’impero inglese e quello francese, prima ancora l’impero spagnolo, e prima ancora il Sacro Romano Impero. Da qualche secolo, siamo nel momento di guida del mondo angloamericano, ma ora stiamo per andare al momento di guida (nel male) del mondo cinese. Tant’è vero che i grandi gruppi, mondialisti, stanno facendo crescere spropositatamente questa Cina per farne lo strumento del nuovo impero. E’ come se i poteri anti-coscienza avessero il compito di crearci l’ostacolo: devono sempre creare il male, perché da quel male, poi, viene un bene (sempre che la gente reagisca). Ma i limiti di questo ostacolo sono già prefissati: non c’è mai stata una guerra che sia durata per sempre, o un’epidemia senza fine.
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Tutto, tranne la nostra coscienza: ci resta solo quella
«La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi», scrisse Karl von Clausewitz nel saggio “Della guerra”. Il conflitto bellico «non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi». Questo potrebbe contribuire a spiegare la natura squisitamente politica della guerra in corso, mentre si minacciano gli ultimi cittadini liberi: li si potrebbe braccare e stanare “casa per casa”, se ancora si ostinano a resistere a un ricatto imposto con la più spudorata delle menzogne, quella del fanta-vaccino che arginerebbe la fanta-pandemia. Sotto questo aspetto, è persino trascurabile l’atteggiamento di chi seguita a discorrere di politica (come se fossimo ancora in tempo di pace), magari calandosi – come fanno tutti i partiti – nelle gustose trame quirinalizie.Diversi anni fa, oscuramente presagendo un’incombente catastrofe, Giulietto Chiesa scomodava a sua volta la storia, naturalmente a modo suo: avete idea, ripeteva, di cosa dev’esser stato il più impensabile degli eventi antichi, cioè il crollo dell’Impero Romano? Perché si cada rovinosamente in una calamità di tale portata, deve occorrere un mosaico complesso di condizioni. Non che ne manchino più molte, oggi. Basta ascoltare il primo ministro italiano che sciorina numeri a caso, tra gli applausi, riguardo all’ultima terribile “variante”. L’ipnosi è quasi assoluta, quasi totalitaria. Tutti i fondamenti-cardine del vecchio mondo, repubblicano, sono praticamente crollati o sono stati svuotati. Un silenzio livido emargina la verità, lasciando sole milioni di persone. La parola tradimento può suonare persino eufemistica, mentre l’economia minuta – nel frattempo – non fa che franare nel caos e nella paura generalizzata.Leggendo il libro “L’altra Europa”, di Paolo Rumor, si apprende che Paolo di Tarso – considerato “l’inventore” della narrazione cristiana – agiva per conto del network occulto (“La Struttura”) a cui obbediva, ad esempio, anche lo storico giudeo-romano Giuseppe Flavio, che avrebbe contribuito a trasferire nell’Urbe il nuovo “format”, destinato infine a scardinare lo stesso Impero Romano. Se Costantino sdoganò quella narrativa, per imporla fu comunque necessario il successivo editto di Teodosio: credo obbligatorio, religione di Stato. Durissime sanzioni, nell’anno 380, furono poste sul capo della stragrande maggioranza dei cives: solo il 15% di essi, si calcola infatti, avevano aderito al monoteismo di San Paolo. Guerra generalizzata contro i cittadini, Grande Reset ante litteram. Guerra ideologica, persecuzioni, esercizio violento del potere. Tutto, oggi come allora, è nelle mani dei decisori. Tutto, tranne la nostra libera coscienza.«La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi», scrisse Karl von Clausewitz nel saggio “Della guerra”. Il conflitto bellico «non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi». Questo potrebbe contribuire a spiegare la natura squisitamente politica della guerra in corso, mentre si minacciano gli ultimi cittadini liberi: li si potrebbe braccare, stanandoli “casa per casa”, se ancora si ostinassero a resistere a un ricatto imposto con la più spudorata delle menzogne, quella della fanta-pozione che arginerebbe il fanta-morbo incontenibile. Sotto questo aspetto è persino irrilevante, ormai, l’atteggiamento di chi seguita a discorrere di politica (come se fossimo ancora in tempo di pace), magari calandosi – come fanno tutti i partiti – nelle gustose, amene trame quirinalizie.
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Colombo inventato per scacciare l’America dall’Italia
Coincidenze significative: Jung le chiamava sincronicità. Sicuramente non è questo il caso, però colpisce il volo simbolico del condor – dalle Ande fino a piazza San Pietro – proprio mentre, nel libro “Nessuno mai ha scoperto le Americhe per davvero”, appena uscito – Riccardo Magnani racconta di come il Perù, precisamente, finì nel mirino dei conquistadores, dopo che a Roma s’era appreso che l’illuminato principe Lorenzo il Magnifico non discendeva affatto dai Medici, ma dalla stirpe reale Inca («e un altro indio era il signore milanese Ludovico il Moro: di sangue azteco, non sforzesco»). Che ci faceva, nella fatale Firenze del Rinascimento platonico di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, un esponente regale americano, alleato dell’influente “collega” messo a capo dell’altrettanto prospera Lombardia? Allarme rosso, per qualcuno: il culto solare andino avrebbe potuto indebolire il potere della religione monoteista europea, sdoganata da Costantino e poi imposta brutalmente da Teodosio?
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Il Green Pass per l’Inferno, nell’impero della menzogna
E così avrebbero deciso di protrarre ancora le misure restrittive imposte per fronteggiare un’emergenza creata dagli stessi gestori, quelli che – da oltre un anno – rifiutano di risolvere il problema nell’unico modo ragionevole: ufficializzare un protocollo per le cure domiciliari (che esistono e funzionano, ma si continua a fingere che non esistano, per non inficiare il delirio universale introdotto con la profilassi genetica sperimentale, ora forsennatamente estesa anche ai bambini). Il delirio è vastissimo, e stravice la guerra dei numeri: piega la ragione, obnubila le menti. Sono almeno 60, le malattie infettive censite: perché affrontare la profilassi solo per il mitologico Sars-Cov-2, tuttora solo solo “sequenziato” e mai davvero “isolato”, evitando di farsi almeno altre 60 iniezioni ogni anno? Ma il tempo stringe: prima che si potesse spiegare la differenza tra un NoVax e un italiano mediamente intelligente, che non ha “paura del vaccino” ma diffida della menzogna elevata a sistema, ecco irrompere il Super Green Pass a spazzare via gli ultimi germi di democrazia, da buttare a mare con gli idranti insieme ai portuali di Trieste.L’altro aspetto psico-pandemico della faccenda è la curiosa attitudine (patologica?) di chi ancora si attarda a ragionare di politica come se fossimo in tempo di pace: come se la gigantografia del Sole Ingannatore non oscurasse l’orizzonte quotidiano, nel gelo siderale dell’ex Parlamento, impegnato a brigare sulla via del Quirinale. E perché mai, un giorno, a restituire il maltolto dovrebbero essere i medesimi, spietati esecutori che finora hanno sottratto ogni libertà, rendendo un privilegio l’accesso a tutto ciò che, prima, si pensava fosse alla portata di tutti per legge naturale, per acquisizione secolare consolidata? Discorsi ormai stucchevoli: c’è un limite estetico, oltre il quale non si può spingere chi ancora ha il senso delle cose, chi ancora non si è completamente smarrito dentro la neolingua orwelliana che ribalta allegramente la verità col sinistro cinismo del joker in giacca e cravatta, in mezzo a torme prezzolate di valletti travestiti da giornalisti. C’è anche chi – dopo due anni – perde ancora a tempo a parlare di errori: ma un gangster rapina una banca intenzionalmente, non per sbaglio.Ognuno ci mette del suo, in questo gioco al massacro: per chi sperava che la silente Unione Europea avesse smesso di esistere, ecco la doccia gelata dell’ultima alzata d’ingegno, l’ideona di bloccare affitti e compravendite di case non idonee ai parametri del gretismo imperante, al quale si genuflettono i ministri che oggi riesumano dai cimiteri anche il cadavere dell’energia nucleare, naturalmente “green”. Sanno benissimo di poter imporre di tutto, ormai, a uno zoo che ha accettato di farsi siringare il cervello e ha imparato a rigare dritto, come in Cina, per avere a pagamento quello che fino a ieri era gratis. Il Green Pass per l’Inferno mette fine, simbolicamente, al poco che restava del paese risorto nel 1945. I gangster sono al lavoro, e infatti l’economia minuta continua a crollare: laddove non bastò il lockdown, ora provvede il ricatto. Solo un geniale surrealista, forse, riuscirebbe a immaginare che possa nascere qualcosa di non calamitoso, dalla ghenga servizievole che obbedisce a ordini superiori e tiene in ostaggio i popoli mentendo e seminando angoscia.E così avrebbero deciso di protrarre ancora le misure restrittive imposte per fronteggiare un’emergenza creata dagli stessi gestori, quelli che – da oltre un anno – rifiutano di risolvere il problema nell’unico modo ragionevole: ufficializzare un protocollo per le cure domiciliari (che esistono e funzionano, ma si continua a fingere che non esistano, per non inficiare il delirio universale introdotto con la profilassi genetica sperimentale, ora forsennatamente estesa anche ai bambini). Il delirio è vastissimo, e stravince la guerra dei numeri: piega la ragione, obnubila le menti. Sono almeno 60, le malattie infettive censite: perché affrontare la profilassi solo per il mitologico Sars-Cov-2, tuttora soltanto “sequenziato” e mai davvero “isolato”, evitando di farsi almeno altre 60 iniezioni ogni anno? Ma il tempo stringe: prima che si potesse spiegare la differenza tra un NoVax e un italiano mediamente intelligente, che non ha “paura del vaccino” ma diffida della menzogna elevata a sistema, ecco irrompere il Super Green Pass a spazzare via gli ultimi germi di democrazia, da buttare a mare con gli idranti insieme ai portuali di Trieste.
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Obblighi e menzogne: ma l’ingiustizia ci sta rafforzando
Cosa c’è dietro l’attacco in corso contro di noi? Si parla tanto di libertà, ma spesso – sui grandi media – in modo distorto. Per esempio: si dice che, se non ti sottoponi al siero, stai ledendo la libertà degli altri, perché metti a rischio la loro e la tua salute. Quindi, la salute degli altri deve porre un limite alla tua libertà. E su questo si affannano una serie di servi del potere, dai costituzionalisti agli intellettuali: scrittori, presunti filosofi, giornalistucoli sempre genuflessi a chi comanda. Naturalmente, non tutti i costituzionalisti, gli intellettuali e i giornalisti la pensano così; ma quelli che la pensano diversamente, guarda un po’, sui grandi media non compaiono: li hanno resi muti. Il fatto è che, in effetti, questa affermazione (“la tua libertà deve avere come limite quella degli altri e quindi anche la loro salute”) sarebbe anche vera e sacrosanta: noi non possiamo avere la libertà di danneggiare la salute degli altri, no? Solo che le cose non stanno proprio così. Non ce la raccontano giusta: ci sono una serie di evidenti menzogne, in questa storia.Innanzitutto: cos’è la libertà? E’ la possibilità di pensare, sentire e, infine, decidere come agire e come comportarsi, nella vita. Ma si dimentica spesso qual è il presupposto fondamentale della libertà. Il presupposto per poter agire liberamente è sapere come stanno le cose, nella situazione nella quale dobbiamo prendere una decisione. Quindi, il presupposto è: conoscere quanto più possibile della verità delle varie situazioni nelle quali ci troviamo. Tutti abbiamo l’impulso a cercare quello che ognuno di noi considera, a torto o a ragione, il bene, per la propria vita, dai beni materiali ai beni superiori. Ma per scegliere come agire dobbiamo necessariamente sapere che cosa è un bene, veramente, e che cosa non lo è. Dobbiamo cioè conoscere la verità di quella situazione, per poi essere liberi di scegliere cos’è più utile fare. Se voglio il bene di un figlio che amo, devo cercare di sapere più cose possibili, di lui. La verità è indispensabile, per essere veramente liberi di decidere cosa fare.Altro esempio: un terapeuta, che vuole guarire una persona. Prima di tutto deve cercare di capire come sta, il paziente. Esamina gli organi, fa domande, non si accontenta di quello che il paziente racconta, o che trova scritto da qualche parte. Vuole sapere, vuole vedere: se no come fa, a fare il suo bene? Se io non so qualcosa, di una certa situazione – se non mi viene detto, se mi viene nascosto – io rischio di prendere una decisione sbagliata. Ma questo vuol dire che ho sbagliato in una situazione di non-libertà. Ho scelto pensando di essere libero, ma non ero in una situazione di libertà (come invece ci raccontano, mentendo). Quindi: ho deciso qualcosa essendo vittima di condizionamenti, a volte molto pesanti e sapientemente organizzati contro di noi, come in questa situazione del Covid e dei sieri. Diciamolo: i primi, veri attentatori alla libertà della gente sono il potere e i suoi servi, che ogni giorno aggrediscono e sfigurano la verità, proprio per renderci più schiavi e meno liberi.Quali sono i condizionamenti che hanno creato, nella maggioranza, una forte adesione ai piani di regime relativi alla situazione che stiamo vivendo? Primo: ci hanno detto, in tutti i modi, che il Covid era incurabile. E questo non era vero: le cure ci sono, eccome, e sono molto efficaci (ma ce le nascondono). Punto numero due: ci hanno detto che il siero, da loro imposto, era l’unica soluzione; ma non era affatto vero. Ci hanno detto che il siero non comporta nessun problema; ma pare che non sia proprio così. Quindi: evidenziano i problemi di chi non si è vaccinato, e per nulla quelli di chi si è vaccinato (dunque, sfigurano la verità). Altro punto: non hanno detto che la gente doveva cambiare alimentazione e curare molto meglio il proprio corpo fisico, perché proprio la cattiva “manutenzione” del nostro corpo è una delle principali cause dei decessi. Avrebbero dovuto fare corsi di rieducazione istantanea della popolazione e dei medici. Ma non l’hanno fatto, perché la gente doveva arrivare debole alla malattia.Non hanno istruito i medici su cosa dovevano effettivamente dire e fare ai loro pazienti, per guarirli da questa malattia. Non gli hanno dato la verità; li hanno invece obbligati a protocolli spesso dannosi. E hanno cancellato quasi del tutto la voce degli scienziati che cercavano di ristabilire la verità, sulla situazione. E ancora: hanno dato ordine di nascondere la verità, e di mentire, a un’intera classe di giornalisti di regime, silenziando così le voci indipendenti. Ancora: hanno condizionato alla menzogna un’intera classe politica (ma in questo caso devo dire che non hanno dovuto fare un particolare sforzo). E ancora: hanno tentato di interferire, in tutti i modi, con la libera circolazione delle informazioni sui social, con l’orribile e perverso fenomeno dei falsi “fact checker” di regime. Una vera e propria censura, degna delle peggiori dittature.E ancora: hanno imposto sieri garantiti da case produttrici, in collusione con gli organismi sanitari nazionali e mondiali. Hanno imposto il dogma dell’infallibilità della scienza, alimentando l’obbligo di obbedire a un “papato scientifico” chiaramente falso e contraddittorio, nelle sue (sempre apodittiche) affermazioni. E poi, ancora: hanno terrorizzato miliardi di persone, con la falsa prospettiva di una morte probabile e spaventosa, se non si ricorreva ai loro sieri. Questo ha creato una serie importante di condizionamenti interiori, nelle persone, che hanno annebbiato quasi completamente le capacità logiche e di pensiero di tantissima gente: spingendo all’ansia, all’odio, alla separazione, alle paure illogiche, basate su un cumulo di falsità e di condizionamenti. E poi hanno approfittato di questi programmati condizionamenti, interiori ed esteriori, e dell’emergenza che hanno artificiosamente costruito intorno a questa vicenda.Lo hanno fatto per avviare un orribile e inquietante cambiamento della società umana – il famoso Great Reset – basato su un’ulteriore meccanizzazione, elettromagnetizzazione, digitalizzazione e asservimento dell’essere umano e del suo ambiente, mentendo ogni giorno sui loro veri scopi. Insomma: hanno devastato, lacerato e ucciso quella verità che è l’unica possibilità, la sola condizione per poter esercitare la libertà. E poi vengono anche a dirci che chi non sottostà alle loro imposizioni, e magari si cura e si nutre bene, lede la libertà degli altri? E di chi? Di chi si è sottoposto al siero, e che poi – secondo loro – avrebbe dovuto essere immune? Anche questa si è rivelata una balla del “papato scientifico”. E naturalmente omettono di dire che, chi ha dato loro retta, si infetta e si ammala nello stesso modo, e magari continua a non curarsi e a maltrattare il proprio corpo e il proprio sistema immunitario, a danno proprio e della società (anche di quelli che sono riusciti a non accettare le loro imposizioni).Cancellata la verità, i componenti delle maggioranze hanno avuto la finta libertà di prendersi ripetutamente questo siero e di maltrattare chi non lo assume, pensando di essere liberi. Ma è chiaro che non lo erano affatto. Altro che libertà: queste persone erano vittime di una manipolazione di massa fatto attraverso menzogne, opportuni silenzi, condizionamenti interiori fatti di ansia di rabbia, fondati sul grande condizionamento emotivo della paura della morte, che nemmeno la nostra religione tradizionale rimuove (perché evita accuratamente, da sempre, di farti capire e sentire come si continua a vivere, nelle dimensioni tra una vita e l’altra). Sono le maggioranze dormienti, che si accontentano delle mezze verità: che poi sono menzogne intere. Sono le maggioranze ipnotizzate, che si accontentano delle parole d’ordine ricevute, che si prestano a essere usate come clava contro le libertà di quelli che non accettano le imposizioni del sistema di potere.La cosa interessante è che è proprio questo disprezzo, questo massacro della verità compiuto per condizionare la nostra vera libertà, ha prodotto l’effetto contrario in tante persone: che sono ancora minoritarie, ma in evidente crescita. Persone alla ricerca della verità vera, con un grado di libertà interiore già così maturo da non farsi condizionare, e da arrivare a vedere con chiarezza sempre maggiore le falsità dittatoriali del potere. Una volta, delle falsità del potere si accorgevano solo pochi intellettuali; ora invece il fenomeno – pur minoritario – è finalmente di massa, come dimostrano i social e le piazze che si riempiono di contestatori delle false verità del regime (e delle imposizioni conseguenti). L’unico limite, rispetto al quale bisogna stare attenti, è quello di non auto-condizionarsi con l’odio e la rabbia verso il potere, perché quest’odio e questa rabbia giocano lo stesso ruolo di condizionamento interiore, e quindi di alterazione della nostra vera libertà (di pensare, di sentire e di agire nel modo più giusto, per il bene).Abbiamo poi anche visto come il regime gioca, sfruttando la stessa rabbia che ha provocato, nella gente in risveglio, per isolarla e maltrattarla ancora di più: una vera e propria trappola. Dobbiamo certamente esercitare e diffondere una giusta indignazione, per la dittatura crescente che ci circonda, osservandola e denunciandola con chiarezza. Ma sempre stando attenti a non essere proprio noi, a condizionare la nostra stessa libertà con eccessivi sentimenti di ansia e di rabbia, che comunque altererebbero la nostra stessa visione della verità. Quindi continuiamo a cercare liberamente la verità e il bene, senza cadere nelle trappole del potere. E la spunteremo, più forti e consapevoli di prima. Ricordiamoci che il vero obiettivo di questi insani poteri è proprio il controllo dell’interiorità, dell’anima umana: questa è la chiave vera, questo è il terreno di conquista (che non dobbiamo lasciargli). E l’umanità nuova in risveglio, quella che sta crescendo, non appare affatto disposta a vendere la propria anima e la propria libertà.Comunque, non si può mentire per sempre. L’importante è mantenere la nostra libertà interiore, e guardarli bene in faccia. Alla fine vinceremo noi. Da questa situazione emergerà una minoranza più forte, più consapevole, più matura e ancora meno obbediente. La vera crescita, in termini di consapevolezza, è determinata dalle sofferenze. Guardate quanta voglia di verità c’è, adesso, che ci stanno maltrattando in questo modo. Noi impariamo dal dolore, e individui migliori alla fine daranno vita a una società migliore. E il “piano” funziona: con tutti i suoi difetti, questa società è comunque migliore di quella di cinquant’anni fa o di duemila anni fa. Noi ci lamentiamo molto – e abbiamo ragione – perché abbiamo degli ideali superiori alla realtà, che giustamente ci spingono in avanti. L’umanità migliore è in costruzione. Non c’era, prima, la possibilità di avere tutta questa gente, nelle piazze, senza parole d’ordine esterne.E’ gente ancora confusa, d’accordo, ma intanto vuole il bene, si è stufata di questi poteri, non guarda più i telegiornali. E sta facendo passi da gigante. Con tutte le difficoltà che stiamo vivendo, dico che sarebbe un grande peccato annullare questi ultimi due anni e tornare a come eravamo prima. Perché solo adesso si vede tanto risveglio: ed è il risveglio della parte immortale umana. Funziona, il “piano”. E allora facciamo la nostra parte: facciamo il ragionevole, il consapevole, facciamo quel tanto di bene che possiamo fare intorno a noi. Il “piano” è quello di far diventare gli individui migliori, più coscienti e più creatori di bene. Da questo verrà una società migliore: una società che un giorno sarà bellissima. Ma già quella di adesso è più bella di quella di prima. Questa è l’unica, vera novità evidenziata da questa crisi: stiamo crescendo nella direzione giusta. Avanti così, con coraggio e saggezza: con amore, e senza paura.(Fausto Carotenuto, dichiarazioni rilasciate il 1° dicembre 2021 nella diretta YouTube “L’attacco alla libertà”, con Fabio Frabetti di “Border Nights”).Cosa c’è dietro l’attacco in corso contro di noi? Si parla tanto di libertà, ma spesso – sui grandi media – in modo distorto. Per esempio: si dice che, se non ti sottoponi al siero, stai ledendo la libertà degli altri, perché metti a rischio la loro e la tua salute. Quindi, la salute degli altri deve porre un limite alla tua libertà. E su questo si affannano una serie di servi del potere, dai costituzionalisti agli intellettuali: scrittori, presunti filosofi, giornalistucoli sempre genuflessi a chi comanda. Naturalmente, non tutti i costituzionalisti, gli intellettuali e i giornalisti la pensano così; ma quelli che la pensano diversamente, guarda un po’, sui grandi media non compaiono: li hanno resi muti. Il fatto è che, in effetti, questa affermazione (“la tua libertà deve avere come limite quella degli altri e quindi anche la loro salute”) sarebbe anche vera e sacrosanta: noi non possiamo avere la libertà di danneggiare la salute degli altri, no? Solo che le cose non stanno proprio così. Non ce la raccontano giusta: ci sono una serie di evidenti menzogne, in questa storia.
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Uomini e topi: si può immaginare qualcosa di più sordido?
Si può immaginare qualcosa di più sordido, in un paese occidentale, dell’impudenza con cui il tecno-burocrate più pericoloso d’Europa finge di intervenire in materia sanitaria al solo scopo di ottenere la sottomissione dei sudditi, dopo essersi rifiutato – letteralmente – di adottare misure essenziali per la protezione della popolazione, raccomandate da centinaia di medici? Caduti anche gli ultimi veli della grande finzione politico-pandemica, il punto dirimente – la scandalosa, perdurante rinuncia ad adottare opportuni protocolli terapeutici domiciliari, per un’affezione normalmente curabile da casa – mette a nudo il reale intento del potere internazionale che sta utilizzando l’Italia come cavia e come battistrada. Obiettivo: provare ad archiviare quel che resta della democrazia liberale, in Occidente, con le sue Costituzioni antifasciste, come quella italiana, messa a guardia di uno Stato di diritto che, nella sostanza, sembra non esistere quasi più.L’oltraggiosa, ipocrita narrazione incarnata dal tecno-bankster di ieri propone un orizzonte sterilizzato e disanimato, un’economia della disciplina destinata a bestiame d’allevamento, sottoposto alle condizionalità “cinesi” della buona condotta: attraverso la forzata digitalizzazione a punteggio resa tendenzialmente permanente, alcuni ex cittadini saranno “più uguali” degli altri. A stroncare il dissenso silenziando la verità provvedono i grandi media, che paiono tornati ai fasti dell’Ancien Régime (i tempi d’oro del crimine indisturbato, quando si poteva dire impunemente che “la mafia non esiste”). In tanti hanno atteso – vanamente, finora – un sussulto, dalla parte della magistratura, o almeno uno scatto di dignità proveniente dal fronte della politica. Nulla di tutto ciò. Al contrario: si tessono trame per portare al Quirinale proprio l’uomo che ha infine commissariato apertamente il paese, per conto di poteri che gli italiani non conoscono. La partita è planetaria, costellata di bluff e doppi giochi. Ma gli italiani – ora lo vedono – sono soli.Sono soli gli insegnanti che finora avevano resistito all’imposizione mendace, spacciata per salvifica. Sono soli i militari e gli agenti delle forze dell’ordine, a loro volta – uno su cinque, si calcola – decisi a non subire quella che interpretano come una violazione abusiva, probabilmente anche rischiosa, ma soprattutto inaccettabile perché palesemente inutile. Sono soli tutti gli altri italiani, tutte le altre categorie professionali: capiscono che i prossimi saranno loro, a dover subire il ricatto. Solo un cieco potrebbe non vedere quello che sta accadendo: i sieri genici sperimentali, acquistati a tonnellate, non hanno alcuna efficacia nel tutelare il corpo umano dall’affezione che ha letteralmente ipnotizzato l’Occidente dalla primavera 2020. Non solo: uno sguardo alla geografia rivela come gli attuali guai sanitari – “pandemici” e non – investano proprio le aree dove più largamente è stata imposta la profilassi genica, cioè l’Europa e il Nord America (con l’eccezione degli Stati “trumpiani”, come Texas e Florida, dove la somministrazone dei sieri è stata irrisoria).Mentre il filosofo e politologo Massimo Cacciari esprime il suo radicale dissenso, di fronte alla deriva civile e giuridica in corso, un’economista come Ilaria Bifarini – autrice del saggio “Il Grande Reset” – oggi arriva a interrogarsi sulla possibile, vera natura (recondita, inconfessabile) dell’ostinazione autoritaria nel voler infliggere – a tutti, prima o poi – il fatidico inoculo del siero genico: non sarà – si domanda – che possa avere un qualche fondamento, il timore avanzato da chi parla apertamente di “depopolamento” della componente occidentale della popolazione mondiale, magari attraverso una campagna (mascherata) di vera e propria sterilizzazione di massa, visto l’incomprensibile ricorso al trattamento genico anche per i bambini? Di nuovo: la carta geografica rivela come il disastro “virale” stia letteralmente travolgendo paesi come Israele e persino l’enclave di Gibilterra, dove i “vaccinati” sono il 100%.Per contro, dal problema sembrano sostanzialmente escluse vaste aree del mondo: i paesi arabi, l’India e molte aree dell’Asia, lo stesso Giappone, l’intera Africa, buona parte della Cina e persino la Russia (il boom di “contagi” dichiarati, di cui parla la stampa nostrana, in realtà è relativo quasi solo all’estrema Siberia; e il caso di Mosca, cioè l’enfatizzazione dell’emergenza, deriverebbe essenzialmente dal ruolo politico del sindaco della capitale, ostile a Putin – che finora si è opposto al paradigma “pandemico”, cinese e occidentale, al quale sono invece allineati la Casa Bianca e i leader europei). In altre parole: il dramma – fondato sulla non-politica sanitaria e sulla rinuncia alle terapie precoci – investe proprio i paesi sottoposti a tappeto alla campagna genica di massa. Nel mirino, quindi, anche l’Australia e la Nuova Zelanda, anch’esse abitate dall’“uomo bianco occidentale”, vera e propria vittima sacrificale – a quanto pare – del delirio inarrestabile a cui stiamo assistendo.A fare da bersaglio sono i paesi avanzati, industriali, in cui i media – sfidando il ridicolo – usano ancora il termine “immunizzazione” come sinonimo di “vaccinazione”, sempre fingendo di non sapere che quelli in distribuzione non sono affatto vaccini, non immunizzano proprio nessuno e però vengono proposti come unica soluzione possibile per prevenire una patologia facilmente risolvibile con farmaci ordinari. E’ proprio lo scempio della verità a far temere il peggio, da parte dei più pessimisti: molti analisti affermano ormai di sentirsi in pericolo, vedendo violate le loro residue prerogative democratiche. Libertà e diritti? Tranquillamente calpestati, per decreto, sulla scorta di una spudorata menzogna. Una narrazione ormai totalitaria e divisiva, aggressiva, minacciosa, che oggi – in Italia – diventa formalmente intimidatoria, per bocca dell’oligarca sistemato a Palazzo Chigi con il mandato (visibile) di applicare alla lettera le disposizioni dell’Unione Europea per mettere fine alla diversità socio-economica italiana.Chi non manca di parlare di “eterogenesi fini” noterà che proprio l’aggressività autoritaria del governo-fantasma sta aprendo gli occhi a milioni di italiani: le ultimissime restrizioni sfornate dal Consiglio dei Ministri potrebbero anche essere interpretate come un gesto quasi disperato, da parte di un potere frustrato dalla tenace resistenza di vasti strati della popolazione, regolarmente criminalizzati e insultati dai media. Non si tratta solo dei tantissimi renitenti all’inoculo: rabbia e amarezza animano anche chi non perdona, al governo, di aver imposto misure alle quali ci si è piegati contro la propria volontà. Misure considerate arbitrarie, potenzialmente pericolose e – soprattutto – completamente inutili, sul piano sanitario, inflitte ignorando colpevolmente le altre misure (utili, essenziali, fondamentali) raccomandate dai medici che, a partire dal 2020, hanno regolarmente guarito – da casa – decine di migliaia di cittadini colpiti dall’affezione influenzale che sembra essersi impossessata del mondo occidentale.Al netto degli ipocondriaci e degli ingenui, qualcuno riesce a non vedere – nell’introduzione di restrizioni presentate per l’ennesima volta come solo temporanee – l’instaurazione di una sorta di regime, fondato sul controllo assoluto dei comportamenti e sulla fine sostanziale delle libertà democratiche, con buona pace degli amatissimi diritti umani? Sembrano quasi umoristiche, le motivazioni addotte dal prestigiosissimo primo ministro: scongiurare nuovi lockdown, evitare di far collassare un’altra volta l’economia. Un romanzo come “Uomini e topi”, capolavoro letterario del comunista americano John Steinbeck, potrebbe offrire spunti universali: a che serve lavorare come topi (cinesi), se in cambio occorre smettere di vivere come liberi essere uomini? Interrogativi drastici, ormai diffusissimi: fin dove si arriva, lungo la strada che nel Novecento fu lastricata di lugubri dittature?La sensazione è quella di essere di fronte a un cambio epocale di civiltà: uomini e topi non possono più coesistere come prima, alla pari, neppure volendolo. Gli scienziati la chiamerebbero “speciazione”: è il divorzio evolutivo che, a un certo punto, separa il prima dal dopo. Qualcosa di profondamente antropologico e forse irreversibile: l’atto d’imperio comporta l’obbligo di accettarlo o meno. L’aspetto probabilmente più sinistro, in questa immane tragedia, è l’ostinata rimozione della verità: a una intera comunità, in altre parole, non si può chiedere di entrare in un’altra dimensione, se questa è fondata sulla più vile e spregevole falsificazione dei fatti. Passeranno certamente alla storia, i falsificatori: non saranno dimenticati. E se ora stringono il cappio attorno al collo di milioni di persone per salvare, come sostengono, il sacro fatturato natalizio, la cosa migliore che si possa fare – replicano alcuni resistenti – è proprio l’astensione: dal lavoro e dai consumi. Sarebbe un atto squisitamente politico e anche morale, da parte degli esseri umani: far sapere che non intendono lasciarsi trasformare in topi.(Giorgio Cattaneo, 25 novembre 2021).Si può immaginare qualcosa di più sordido, in un paese occidentale, dell’impudenza con cui il tecno-burocrate più pericoloso d’Europa finge di intervenire in materia sanitaria al solo scopo di ottenere la sottomissione dei sudditi, dopo essersi rifiutato – letteralmente – di adottare misure essenziali per la protezione della popolazione, raccomandate da centinaia di medici? Caduti anche gli ultimi veli della grande finzione politico-pandemica, il punto dirimente – la scandalosa, perdurante rinuncia a varare opportuni protocolli terapeutici domiciliari, per un’affezione normalmente curabile da casa – mette a nudo il reale intento del potere internazionale che sta utilizzando l’Italia come cavia e come battistrada. Obiettivo: provare ad archiviare quel che resta della democrazia liberale, in Occidente, con le sue Costituzioni antifasciste, come quella italiana, messa a guardia di uno Stato di diritto che, nella sostanza, sembra non esistere quasi più.
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Vaccini-farsa, se ci chiudono in casa emergerà la verità
Teoria generale della follia di massa: aumentano i “casi”, cioè i “contagi” da coronavirus, nonostante oltre l’80% della popolazione adulta sia stata costretta – anche col ricatto – a subire l’inoculo del siero genico sperimentale? Non importa: dopo il Green Pass, “serve” il cosiddetto Super Green Pass, cioè il lockdown più estremo per i cittadini (milioni) che ancora resistono all’imposizione, sapendo che il farmaco non protegge nessuno, non limita la circolazione del presunto virus e non attenua gli effetti della patologia influenzale. Sul “Tempo”, Gianluigi Paragone provoca: non osate rinchiudere in casa i non “vaccinati”, scrive, perché – sapendo che i contagi non calerebbero – non avreste più alibi. In un mondo normale, la campagna “vaccinale” verrebbe sospesa anche a fronte allo spropositato numero di reazioni avverse gravi e gravissime, sottaciute dal mainstream: la media si aggirerebbe sui tre decessi al giorno, senza contare gli oltre 2 milioni di persone danneggiate dall’iniezione, in Europa, secondo l’agenzia di farmacovigilanza dell’Ema.
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Siamo noi, i veri protagonisti di questo tempo decisivo
Il nostro “stare fermi” per 21 giorni, a partire dall’11 dicembre, basterà per chiudere questa storia? Sicuramente no. Però quei 21 giorni di inattività e di festa sono inspensabili, fondamentali. Quand’è che finalmente arriveremo a chiuderla, questa faccenda? Quando si sarà raggiunto un livello di maturazione, nelle persone, tale da creare un terreno che non potrà più ospitare questo tipo di situazione. Questa operazione – stare fermi – ci sta facendo crescere. Noi stiamo crescendo, letteralmente, alla velocità della luce: stiamo crescendo nella luce, dentro i fotoni che stanno arrivando dal Sole, carichi di informazioni. E questo tempo ha proprio questa funzione: farci crescere. Inesorabilmente cresciamo, ci trasformiamo. Giorno dopo giorno, diventiamo più veri. Più puliti, più raffinati. Prova a guardarti: com’eri, quattro mesi fa? Come reagivi, di fronte a certe situazioni? Che idea avevi, del mondo? E poi prova a guardarti adesso. Ecco: noti che sei cambiato, ti sei raffinato. E questo ti ha portato a ospitare, dentro di te, uno stato totalmente nuovo.Nei nostri incontri quotidiani, e anche nel vivere la pressione a cui siamo sottoposti, stiamo facendo come il carbone: lentamente, il carbone si trasforma in diamante. Il diamante è carbone, sottoposto a pressioni particolari. E allora assume forme differenti: si cristallizza. E noi stiamo facendo la stessa cosa. Per loro, questa pressione ormai è inevitabile: se la allentano, gli crolla tutto addosso. Per noi invece è funzionale, perché ci sta trasformando: giorno dopo giorno, ci sta facendo diventare più belli. Migliori, più forti. Giorno dopo giorno, conquistiamo l’arte della fermezza. E riscopriamo quando è bello stare insieme alla gente della propria specie. Quanto ci è mancata, la spiritualità, in momenti così particolari come quello del Natale? Giorno dopo giorno scopriamo quanta fame abbiamo, di vivere gesti che portino del bene a qualcun altro. Giorno dopo giorno ci stiamo raffinando: le nostre cellule cambiano.Ognuna di queste giornate induce delle mutazioni genetiche. E ci stiamo accordando su note sempre più alte. Fino a un punto in cui la nostra consapevolezza – il nostro stato, la nostra vibrazione – sarà talmente alta, che non sarà più possibile che, su questo suolo, succedano certe cose. Quand’è che, “di là”, salteranno per aria? Quando noi avremo cambiato l’atmosfera che c’è, in questo pianeta: il suo stato. Il progetto ostile è mondiale, non esistono zone-rifugio. Quindi siamo condannati a “scappare dentro noi stessi”. E ciò rende speciale questo tempo: rende speciali tutte quelle cose che, fino a un po’ di tempo fa, ci facevano sentire “diversi” e “sbagliati”. La bellezza che ho incontrato, nel vivere, è che questo tempo sta dando senso a tutto quello che era successo prima: questo tempo giustifica tutte le sofferenze che ho vissuto in precedenza. Perché io sono nato per questo tempo. E’ il tempo della mia fioritura, della tua. E’ il tempo in cui darò i frutti migliori del mio albero, e così anche tu.Sapere di cosa si soffre aiuta a soffrire meno? Siamo andati già oltre: questo stato di cose che stiamo vivendo, il sentirsi orfani e clandestini, si sta trasformando in una visione: riusciamo a vedere da dove siamo arrivati. Ricordiamo cos’eravamo, quali bilanci avevano fatto. Avevamo degli ideali, per i quali all’inizio ci deridevano. Un po’ alla volta, invece, queste cose sono diventate una integrità, dentro di noi. Si sono cristallizzate e sono diventate delle colonne. E tutte queste colonne hanno accolto poi un abbraccio, da parte della volta celeste, fino a diventare un tempio. Noi siamo proprio delle colonne, che fanno sì che la Terra e il Cielo diventino un tempio: e siamo noi a sostenerlo. L’essere umano consapevole, l’essere “solare”, è la colonna di un tempio, che ha per base il cuore di questo pianeta e ha per volta la volta celeste. Non appena ne abbiamo individuato il senso, questo tempo diventa bellissimo.Dici: sto soffrendo, non posso più andare nemmeno al ristorante? Però tutto questo ha un senso, perché stai “portando il nuovo”. E pensi: è normale, che non mi vogliano più, là, perché io ho una frequenza più alta. E’ normale, sto portando una realtà nuova. E loro mi stanno semplicemente dicendo: guarda, questa realtà (vecchia) non fa più per te. E io la sto vedendo, questa cosa. Vedo tutto l’iter che ho fatto, quindi individuo tutte le cause: e c’è una logica, che ci fa sentire i veri protagonisti di questo tempo. Esseri umani, uomini e donne che hanno scelto di far arrivare, su questo pianeta, una frequenza diversa. Siamo tutti “angeli”, portatori di novità. Il peso che sentivamo era quello delle ali chiuse. Quando ci incontriamo, quando stiamo insieme, provo una leggerezza che non avevo mai provato. Me ne rendo conto: mi unisco alle ali degli altri, alla loro leggerezza.Noi uniamo delle leggerezze, degli entusiasmi, della luce. E questo ci consegna al tempo – realmente – da imperatori, da imperatrici. Abbiamo già vinto, perché la vittoria era arrivare integri, sin qui. Non ci hanno cambiato, non hanno cambiato il nostro progetto animico. Volevamo esseri fedeli ai nostri valori, e ci siamo riusciti. Volevano essere fedeli a quella frequenza, e l’abbiamo mantenuta. E’ questa, la grande vittoria. Possono cacciarti da una piazza, possono multarti, possono proibirti di accedere a spazi, di prendere un treno. Ma oltre quella soglia non possono andare. Da lì in avanti c’è tutto il tuo mondo, che per loro è irraggiungibile. E questo mondo ha la facoltà di avvolgere il vecchio, e di chiuderlo. Guardiamo quanti siamo, ascoltiamoci. Non siamo prossimi ad un termine. Al contrario, siamo partiti: noi siamo, letteralmente, l’inizio. E quindi le cose possono solo migliorare, per noi.(Michele Giovagnoli, estratti dal video-intervento su Facebook il 16 novembre 2021).Il nostro “stare fermi” per 21 giorni, a partire dall’11 dicembre, basterà per chiudere questa storia? Sicuramente no. Però quei 21 giorni di inattività e di festa sono indispensabili, fondamentali. Quand’è che finalmente arriveremo a chiuderla, questa faccenda? Quando si sarà raggiunto un livello di maturazione, nelle persone, tale da creare un terreno che non potrà più ospitare questo tipo di situazione. Questa operazione – stare fermi – ci sta facendo crescere. Noi stiamo crescendo, letteralmente, alla velocità della luce: stiamo crescendo nella luce, dentro i fotoni che stanno arrivando dal Sole, carichi di informazioni. E questo tempo ha proprio questa funzione: farci crescere. Inesorabilmente cresciamo, ci trasformiamo. Giorno dopo giorno, diventiamo più veri. Più puliti, più raffinati. Prova a guardarti: com’eri, quattro mesi fa? Come reagivi, di fronte a certe situazioni? Che idea avevi, del mondo? E poi prova a guardarti adesso. Ecco: noti che sei cambiato, ti sei raffinato. E questo ti ha portato a ospitare, dentro di te, uno stato totalmente nuovo.
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Buffonata-Covid, siamo ai tempi supplementari: ecco perché
Qualcosa si è inceppato, qualcuno non è stato ai patti: è l’unica ragione per cui siamo ancora alle prese con la narrazione Covid, che doveva chiudersi entro fine anno. Lo afferma lo storico Nicola Bizzi nella trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi”, con Tom Bosco e Matt Martini. La scorsa primavera, Bizzi aveva ampiamente anticipato i segnali della de-escalation, programmata per aprile, poi puntualmente giunti a partire dalla Gran Bretagna, decisa a mettere gradualmente fine al “terrorismo sanitario”. Poi però qualcosa è andato storto: a luglio, dice Bizzi, il piano per uscire dall’incubo (politico-mediatico) della “pandemia” è stato disatteso da alcuni player, come i poteri che in Italia si esprimono attraverso Draghi. Il punto – osserva Bizzi – è che l’emergenza sanitaria “doveva” essere sostituita con l’emergenza climatica permanente, che però non sta funzionando: vi si oppongono svariate potenze, a livello mondiale. Ergo: i gestori della paura sono tornati all’emergenza-1, quella sanitaria. Da cui però non saprebbero più come uscire, vista anche la marea montante del dissenso, di fronte al Green Pass e alla follia “vaccinale”.«L’aver deciso addirittura di vietare le manifestazioni nel cuore delle città è l’estrema ammissione di debolezza, da parte di un potere che ormai teme il popolo». Vero, il coro dei media mainstream è invariato: continuano a raccontare che di Covid si muore, come se le cure non esistessero (e le terapie domiciliari non sono ancora state introdotte nella medicina di base: all’ospedale finisce solo chi non è stato curato per tempo, a casa). Verità scandalose: è lo stesso Istituto Superiore di Sanità ad ammettere che sono stati appena 3.783 (non 130.000) gli italiani morti a causa del solo Covid, cioè non affetti anche da patologie gravissime compresenti. Nulla però che, per il momento, incrini il granitico consenso di media e partiti, Confindustria e sindacati, a supporto delle scellerate politiche sanitarie tuttora in vigore. Ma attenzione: sono i semplici cittadini, ormai, a dire basta. Alle amministrative di ottobre, un italiano su due ha disertato le urne (e ai ballottaggi ha votato solo un elettore su tre). Non solo: l’Ansa annuncia che oltre il 54% degli italiani non guarda più la Tv in prima serata. In compenso, segnala Tom Bosco, si registra una strana impennata nella vendita libri, come pare non si vedesse dagli anni Settanta.«C’è una maggioranza silenziosa – dice Bizzi – che farà pesare la sua contrarietà, di fronte alle ultime, deliranti coercizioni dittatoriali: questo governo ha contro un buon 70% degli italiani, che rifiuteranno la “terza dose” e l’imposizione del Green Pass a tempo indeterminato». Non sarà facile fermare le proteste, nonostante le ingiunzioni di stampo “cileno” per blindare le città. A proposito: non è casuale che arrivi proprio oggi a Milano (centro nevralgico della protesta) un testimonial del peso di Robert Kennedy Junior, capace di denunciare l’impostura-Covid e i rischi connessi alla campagna “vaccinale” effettuata con sieri genici che starebbero producendo una vera e propria strage, oscurata dai media. Non si contano più i casi di pericardite sopraggiunti dopo l’inoculo, e il bilancio delle vittime sarebbe molto diverso da quello ufficialmente ammesso. In un recente convegno a Bolzano, un luminare della patologia come il professor Paolo Bellavite ha parlato di oltre 600 morti, solo in Italia, nel giro di pochi mesi. E per la farmacovigilanza dell’Ema, ad agosto erano già 24.000 le morti sospette, in Europa, correlabili con l’iniezione C-19.«Non sanno più come uscirne», insiste Bizzi: «Tale Sergio Brignani, del cosiddetto Comitato Tecnico-Scientifico, promette 5-10 anni di copertura immunologica, con la “terza dose”. Toni che ricordano una svendita di pentole da cucina». Dal canto suo, Matt Martini cita il virologo televisivo Roberto Burioni: «S’è messo a dire che non serve, fare il dosaggio anticorpale prima della “terza dose”, perché non ci sarebbe correlazione tra la presenza di anticorpi e la copertura immunitaria. Ma così – dice Martini – si negano le basi della stessa immunologia. Ed è l’ennesima conferma del fatto che, dietro l’intera narrazione Covid-vaccini, non vi sia proprio niente di scientifico». La riprova sembra arrivare da altri paesi, che dimostrano il vero tenore della sfida in corso, interamente politica: negli Usa l’obbligo vaccinale decretato da Biden è stato bloccato dalla magistratura. E sempre i giudici, in Spagna, hanno costretto il governo a rinunciare alle restrizioni, definite incostituzionali. In Italia, invece, si può tutto?Molto dipenderà dall’atteggiamento dei singoli cittadini, come quelli che il 14 novembre a Firenze si stringeranno attorno alla coraggiosa Nunzia Alessandra Schilirò, emarginata dal governo e pure oggetto di amenità complottistiche (come lo stesso Stefano Puzzer) da parte dei paranoici sempre pronti a chiedersi “chi c’è dietro” la determinazione di chi osa rivendicare il proprio diritto alla libertà. Tra i supporter di “Nandra”, per contro, si schierano gli agenti delle forze dell’ordine che – a migliaia – hanno aderito all’associazione “Osa”, che contesta apertamente la “dittatura sanitaria”. Nicola Bizzi accenna a precise segnalazioni da parte di “sensitivi”: «I loro presagi non sono da prendere per oro colato, beninteso: però annunciano grandi eventi di segno positivo, per noi, a partire dalla fine di novembre». Se qualcuno si mette a ridere, di fronte alla parola “sensitivi”, vale la pena ricordare – a proposito di affermazioni veramente surreali – quelle pronunciate da Draghi, secondo cui «se non ti vaccini muori, e fai morire chi è vicino a te».Funzionano così bene, i non-vaccini C-19, che dopo due dosi si pensa già di imporre la terza. Se qualcuno immagina che l’Italia sia popolata da 60 milioni di imbecilli, probabilmente ha sbagliato i conti. La manifestazione di Firenze, “Venere Vincerà”, schiera in prima linea le donne, e non a caso: si prevede infatti che facciano argine di fronte all’infamia definitiva, cioè la pretesa di inoculare il siero genico sperimentale anche ai bambini di 5 anni. Certo, con questo potere post-democratico non si scherza. «Il decreto sul Green Pass – osserva Matt Martini – sarà convertito in legge il 20 novembre: in quella data ci sarà un’eclissi lunare, fatto per noi teoricamente infausto, sul piano astrologico. Come se anche quella data fosse stata scelta di proposito, per potenziare gli effetti dell’imposizione». Sottolinea Bizzi: «Non c’è un solo atto del governo Draghi che sia stato compiuto senza prima consultare il calendario astrologico». Si ricorderà la scelta del 15 ottobre per varare il Green Pass obbligatorio, in coincidenza con l’inaugurazione alle Scuderie del Quirinale della mostra su Auguste Rodin e la sua Porta dell’Inferno.A proposito di allusioni simboliche: durante il G20, il lancio delle monetine nella Fontana di Trevi – dice ancora Martini – è sembrato un auspicio: la fine del cash, da sostituire con la moneta digitale. Si sa che il momento della foto-ricordo dei “grandi della Terra” davanti alla celebre fontana è stato turbato dal terribile spettacolo di un gabbiano che ha assalito e ucciso una cornacchia, tingendo l’acqua di sangue. Episodio, annota lo stesso Martini, che è stato collegato alla strage delle colombe bianche liberate qualche anno fa da Bergoglio e subito aggredite da corvi e gabbiani. «Stavolta, corvi e gabbiani si scannano tra loro: come se due grandi poteri, ieri alleati, fossero arrivati ai ferri corti». Nicola Bizzi cita un vescovo cristiano-ortodosso: non è vero che il Cremlino abbia cambiato posizione sul Covid (in Russia non esistono obblighi vaccinali né Green Pass). Il boom dei contagi, di cui parlano i media? «I casi riguardano soprattutto regioni della Siberia centro-meridionale, che Boris Eltsin cedette sciaguratamente “in comodato d’uso” alla Cina, per via delle risorse del sottosuolo: e pare che i cinesi vi stiano seppellendo rifiuti tossici, possibile vera causa di tanti decessi recenti».Ormai la verità salta agli occhi, a chi non è obnubilato dalle menzogne ufficiali: il governo italiano ha messo da parte diritti umani e Costituzione, rifiutando di curare i pazienti per arrivare a imporre il Green Pass dopo il fatale inoculo. L’Italia resta una trincea decisiva: mezza Europa è in bilico, tentata di seguire la via (suicida) imboccata da Conte e Draghi, con il placet di Bergoglio. Altri paesi – dalla Spagna alla Svezia, passando per il Regno Unito – si sono lasciati alle spalle l’orrore, basato sulla falsificazione dei dati e sulla criminale rinuncia alle cure precoci. Altra notizia: la strage silenziosa provocata dagli inoculi mRna sta perforando il silenzio complice dei media. Ed è in crescita esponenziale il numero di cittadini non più disposti a subire il brutale ricatto imposto dal governo Draghi. Come reagire? Semplice: disertando il lavoro. Lo propone l’alchimista Michele Giovagnoli: «Stiamo fermi per 21 giorni, a partire dall’11 dicembre, e vediamo chi dovrà cedere». Scontato: ci attendono altri giorni convulsi. E l’esecutivo stesso sa benissimo che sta imponendo qualcosa di inaccettabile. «Siamo arrivati ai “tempi supplementari” della faccenda Covid», sintetizza Bizzi: «Questa pagliacciata dovrà finire. Vedremo quando, e come».Qualcosa si è inceppato, qualcuno non è stato ai patti: è l’unica ragione per cui siamo ancora alle prese con la narrazione Covid, che doveva chiudersi entro fine anno. Lo afferma lo storico Nicola Bizzi nella trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi”, con Tom Bosco e Matt Martini. La scorsa primavera, Bizzi aveva ampiamente anticipato i segnali della de-escalation, programmata per aprile, poi puntualmente giunti a partire dalla Gran Bretagna, decisa a mettere gradualmente fine al “terrorismo sanitario”. Poi però qualcosa è andato storto: a luglio, dice Bizzi, il piano per uscire dall’incubo (politico-mediatico) della “pandemia” è stato disatteso da alcuni player, come i poteri che in Italia si esprimono attraverso Draghi. Il punto – osserva Bizzi – è che l’emergenza sanitaria “doveva” essere sostituita con l’emergenza climatica permanente, che però non sta funzionando: vi si oppongono svariate potenze, a livello mondiale. Ergo: i gestori della paura sono tornati all’emergenza-1, quella sanitaria. Da cui però non saprebbero più come uscire, vista anche la marea montante del dissenso, di fronte al Green Pass e alla follia “vaccinale”.
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Virus, vaccini, clima, 5G, Ufo: perché proprio adesso?
Perché proprio adesso? La domanda può sembrare fuori luogo, ma probabilmente non lo è. Il pianeta è sottoposto a uno stress-test senza precedenti, nella storia contemporanea. Una congiuntura più che allarmante, fatta di eventi concentrici e convergenti, spesso traumatici, comunque sconcertanti. Tutti eventi pressoché contemporanei, a partire dal più problematico: perché l’operazione Covid è scattata proprio adesso? Un piano dal respiro planetario, che tende a instaurare un controllo totale sulle persone, attraverso la gestione ultra-emergenziale di una strana epidemia influenzale. E perché proprio adesso una certa élite spinge per la digitalizzazione sistematica dell’essere umano, utilizzando – come primo passo – proprio la schedatura di massa ottenuta con la leva “vaccinale”? E poi: perché proprio adesso imporre l’inoculo di un preparato genico controverso e ancora sperimentale, ben poco efficace come misura di protezione, nei confronti – oltretutto – di un patologia molto meno pericolosa di tante altre, facilmente curabile nella maggior parte dei casi?Inoltre: perché, proprio adesso, introdurre la prassi “vaccinale” universale, in previsione della ventilata, progressiva diffusione di nanochip corporei? Qualcuno dirà: è il progresso, tutto qui. Altri alzeranno barricate, evocando il Grande Reset annunciato a Davos: non un oscuro complotto, ma – al contrario – un progetto di ingegneria sociale (e bio-politica) apertamente esposto. Colpiscono le concomitanze, piuttosto ridondanti, che fanno da corollario all’avvento dell’Era Pandemica: per esempio l’estensione della copertura Internet in ogni angolo del globo e la capillare diffusione della rete wireless 5G, supportata da milioni di antenne e migliaia di satelliti. Altra domanda: perché proprio adesso – parallelamente – è diventata ormai vistosa l’attività di geoingegneria atmosferica, condotta attraverso il rilascio quotidiano (da parte degli aerei) di scie biancastre e persistenti, fino a velare regolarmente il cielo sereno? Ancora: perché proprio adesso – dopo decenni di “negazionismo” ufficiale – viene improvvisamente sdoganata la presenza, sempre nei cieli, di oggetti volanti definiti “non identificati”, cioè teoricamente non rispondenti ad alcunché di noto, a livello terrestre?In questo mosaico di fenomenologie non ancora del tutto spiegate in modo convincente, c’è chi include anche l’anomalia dell’atteggiamento del Vaticano. Ovvero: perché, in un momento come questo, la Santa Sede ha avallato – senza esitazioni – tutte le ferree imposizioni dei governi, che hanno provocato enormi sofferenze sociali? E infine: perché, proprio adesso, viene imposta ufficialmente la narrazione ecologistica incarnata dal personaggio Greta Thunberg? E’ notorio, purtroppo, l’impatto antropico sull’ecosistema terrestre: le attività industriali e i consumi di massa hanno aggravato in modo drammatico l’inquinamento dell’aria, delle acque e dei terreni. E allora perché non concentrarsi sull’avvelenamento della Terra? Perché puntare il dito sulle variazioni climatiche, storicamente sempre avvenute per effetto dell’attività solare? E’ possibile che nell’alterazione delle temperature vi sia anche il (minimo) concorso dell’umanità; ma perché dichiarare che, invece, sia l’uomo il vero responsabile del riscaldamento? Perché – proprio adesso – lasciare che venga messo in disparte il vero problema (l’inquinamento, l’erosione delle risorse naturali) per collegare il clima alla soluzione preconfezionata dalla finanza, cioè il “reset” globale emblematizzato dall’auto elettrica?Clima, ambiente, virus e obblighi vaccinali, digitalizzazione universale, “scie chimiche” e reti wireless. E poi Ufo, cibernetica, “quarta rivoluzione industriale”. Su ogni singolo aspetto dell’assillante attualità di oggi, l’establishment fornisce risposte reticenti o contraddittorie, censurando volentieri ogni voce critica. Il che, inevitabilmente, alimenta anche i più fantasiosi “complottismi”, che finiscono per intorbidire la corretta percezione delle analisi eterodosse, quelle scomode perché serie e documentate. Il clima? Tutta colpa nostra. Il Covid-19? Uno sfortunato incidente. I “vaccini” genici? L’unica soluzione possibile (scartando quindi le terapie: che invece funzionano benissimo). Il Green Pass? Inevitabile. Le scie nel cielo? Niente di cui preoccuparsi: sciocchezze. Le antenne 5G? Innocue. L’interazione uomo-macchina, tramite nano-tecnologie anche inoculabili, oltre che inseribili nel corpo umano mediante microchip? Tutte straordinarie opportunità. Gli Ufo? E’ vero, esistono: ma si chiamano Uap, e non si ha idea di cosa possano essere. Astronavi aliene? Forse. Dunque esistono, gli alieni? Certo: lo ha dichiarato il generale Haim Eshed, già a capo della sicurezza aerospaziale israeliana.Secondo i teorici della paleoastronautica, gli alieni sono qui da sempre e controllano i destini dell’umanità. Il sumerologo Zecharia Sitchin rileva la presenza della “fabbricazione aliena” dell’Homo Sapiens nei testi mesopotamici. Parallelamente, il biblista Mauro Biglino riscontra nella Genesi una analoga “fabbricazione”, sempre genetica, da parte della comunità degli Elohim. Niente di così strano, osserva Biglino: tutti i “racconti delle origini” alludono al ruolo dei Figli delle Stelle nella nascita dell’umanità, che poi ha voluto chiamare dèi i suoi “padri celesti”, trasformandoli in materia religiosa. Chi segue con attenzione questi contributi culturali sa benissimo che ci staremmo avvicinando a un momento fatidico, l’inizio del 2024: un possibile punto di svolta. Gli studiosi di astrologia confidano nel carattere “rivoluzionario” dell’ingresso di Plutone in Acquario. Tra chi osserva il cielo dal punto di vista astronomico, invece, non manca chi parla dell’avvento di una nuova “era precessionale”, tale da mutare il corso della storia in termini pluri-millenari.Uno degli argomenti più controversi è il presunto avvicinamento del misterioso Pianeta X, il Nibiru dei Sumeri: lo sfioramento orbitale – si teme – potrebbe comportare cataclismi devastanti. Altri ancora sono convinti che dal 2024 potrebbe non essere più occultabile la presenza di nuovi visitatori dallo spazio, probabilmente ostili a quelli che – secondo l’ufologo Roberto Pinotti – sono attualmente presenti sulla Terra (come confermato dallo stesso Eshed) e controllano direttamente l’azione dei governi. Eshed parla addirittura di “basi condivise”, nell’ambito di una Federazione Galattica, localizzate sul nostro pianeta ma anche sulla Luna, su Marte e su altri corpi celesti del Sistema Solare. In ambito mitologico, poi, la tradizione dei Misteri Eleusini (che permeò segretamente anche il Rinascimento italiano, tramite le fratellanze orfiche e pitagoriche) parla in modo esplicito del ritorno dei Titani, le divinità che secondo Esiodo sarebbero state “sfrattate” dagli dèi olimpici dell’antica Grecia, quelli descritti nei poemi omerici.I Titani? Si tratterebbe di “divinità” extraterrestri provenienti da Tau-Ceti. Ebbene: 80.000 anni fa avrebbero dato vita a un particolare progenitore dell’uomo bianco occidentale, il Cro-Magnon, diffusosi a partire dall’Atlantide minuziosamente descritta da Platone nel “Timeo” e nel “Crizia” sulla scorta di precise fonti egizie. Nulla che oggi sia politicamente spendibile, s’intende: l’archeologia ufficiale si rifiuta categoricamente di concorrere a una possibile riscrittura dei nostri esordi, nonostante la scoperta dell’origine americana del rame presente a Creta, proveniente dalle miniere dell’Isle Royale sul Lake Superior (Michigan) fondate nel 3700 avanti Cristo. E’ ancora “archeologia proibita” quella che propone la reale datazione delle piramidi, molto più antiche della civiltà dei faraoni, mentre – per fortuna – alcuni siti emersi recentemente (come quello di Göbekli Tepe in Turchia) costringono anche le università ad arrendersi all’evidenza: sul nostro pianeta era presente una civiltà evolutissima e molto più anziana di quelle mesopotamiche o di quelle della Valle dell’Indo.Proprio l’archeologia non ufficiale, che ha rinvenuto in Bosnia piramidi datate 30.000 anni (e in Sudafrica gli indizi di una possibile “metropoli mineraria” fondata addirittura 200.000 anni fa) sta compiendo passi da gigante, intrecciando le sue scoperte con il lavoro di geologi e climatologi, epigrafisti, astronomi, palentologi. Sta prendendo forma una possibile verità alternativa, sulla nostra vera storia? Parrebbe. E il processo sembra perfettamente speculare rispetto alle tappe della clamorosa “disclosure” aliena, avviata dal Pentagono. Per chi ama divertirsi a “unire i puntini”, nel dubbio che passato e futuro possano arrivare a toccarsi, sembra prossima l’ora di rivelazioni definitive, a una manciata di mesi dal fatidico 2024. Nel frattempo, lo spettacolo di fronte ai nostri occhi non è equivocabile, almeno sotto l’aspetto cronologico. I virus e i “vaccini digitali”, la possibile cyber-umanità. E poi le scie nel cielo, gli Ufo, le treccine di Greta. Perché adesso, tutto insieme, di colpo? Perché tanta fretta? Che bisogno c’è, di far precipitare il mondo in un’emergenza infinita, utilizzata per imporre cambiamenti planetari e immediati?Perché proprio adesso? La domanda può sembrare fuori luogo, ma probabilmente non lo è. Il pianeta è sottoposto a uno stress-test senza precedenti, nella storia contemporanea. Una congiuntura più che allarmante, fatta di eventi concentrici e convergenti, spesso traumatici, comunque sconcertanti. Tutti avvenimenti pressoché contemporanei, a partire dal più problematico. Dunque: perché l’operazione Covid è scattata proprio adesso? Un piano dal respiro planetario, che tende a instaurare un controllo totale sulle persone, attraverso la gestione ultra-emergenziale di una strana epidemia influenzale. E perché proprio adesso una certa élite spinge per la digitalizzazione sistematica dell’essere umano, utilizzando – come primo passo – proprio la schedatura di massa ottenuta con la leva “vaccinale”? E poi: perché proprio adesso imporre l’inoculo di un preparato genico controverso e ancora sperimentale, ben poco efficace come misura di protezione, nei confronti – oltretutto – di un patologia molto meno pericolosa di tante altre, facilmente curabile nella maggior parte dei casi?