Archivio del Tag ‘universo’
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Padroni del mondo: la mappa del super-potere invisibile
Conflitto di interessi per Mario Draghi, presidente della Bce e al tempo stesso esponente di punta del “Group of 30”, la super-lobby planetaria con sede a Washington che mira a condizionare le legislazioni a favore degli interessi delle grandi corporation, le multinazionali globalizzate e i colossi finanziari speculativi, registi occulti della grande crisi. Spesso abbreviato in G30, scrive Checchino Antonini nel blog “Il Megafono Quotidiano”, il super-gruppo si definisce un organismo internazionale di finanzieri, leader e accademici che mira ad “approfondire la comprensione” delle questioni economiche e finanziarie e ad “esaminare le conseguenze delle decisioni” prese nei settori pubblici e privati. Il clan è composto di 30 membri e comprende i capi delle principali banche private nonché delle maggiori banche centrali, così come illustri membri del mondo accademico e delle istituzioni internazionali.
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Pallante: macché Tav, meglio tanti cantieri utili per tutti
Il quotidiano francese “Le Figaro” ha riportato la notizia che la Francia intende riesaminare ed eventualmente rinunciare a dieci progetti di linee ferroviarie ad alta velocità, tra cui la Torino-Lione a causa dei costi elevatissimi e della riduzione del traffico merci. Pare che, finalmente, la crisi economica e la scarsità di risorse costringano a rivedere le priorità: è finito il tempo delle grandi opere pubbliche finanziate con enormi debiti che ricadono sulle spalle della collettività e sulle generazioni future sotto forma di tasse e tagli ai servizi pubblici e allo stato sociale. Per questo, da tempo, il Movimento per la Decrescita Felice afferma che occorre spostare la priorità dalla crescita del Pil alla crescita dell’occupazione in lavori utili.
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Necro-economia: la fabbrica della morte ci sta devastando
Limitata e sporadica, la depressione è esistita sempre, e con più nomi nominata: spleen, cafard, acedia, taedium vitae, etc. Oggi è epidemica, pandemica, colpisce chiunque. Dove ci sono molti libri, là ha un luogo di elezione, si fissa, non la mandi più via. Contro questo pervasivo malessere (mal-di-essere) non tengono benesseri sociali o personali, e i farmaci (psicofarmaci, antidepressivi, sonniferi, Prozac) alimentano una sterminata industria, interessata ad attenuarla senza guarirla: a creare e diffondere il morbissimo della Dipendenza. Tutto l’Occidente, e ormai resta poco che non sia Occidente, è fondamentalmente depresso psichicamente: la condizione esistenziale delle città (e di non-città non esiste quasi più nulla, nemmeno i deserti) è generatrice incessante di ogni forma di depressione.
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Lettera da Roma: aiutiamo i deboli, ci ripagherà l’universo
Questa è una storia di “cronaca bianca”, di quelle che non troverete sul mainstream. I nomi sono fittizi. La signora Carla vive in un paesino vicino a Roma. Lavorava, fino a un mese fa, in un ente di assistenza statale. Prendeva 900 euro al mese. Adesso l’hanno messa forzatamente a part time – uno dei sacrifici imposti dal governo – e ne guadagna 580. Ha un figlio handicappato, Luigi, quasi trentenne, che “godeva” (immaginarsi) di un contributo per garantirgli una qualche mobilità. Ma anche questo contributo gli è stato tolto. Due sacrifici definitivi, che hanno gettato la famigliola in completa disperazione.
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Da Prodi a Monti: agli ordini dei Padroni dell’Universo
I “padroni dell’universo”. Un soprannome modesto per gli uomini di punta di Goldman Sachs (Gs). Una banca d’affari con 142 anni di vita, più volte sull’orlo del baratro, da sempre creatrice di conflitti di interesse terrificanti, da far impallidire – per dimensione e pervasività – quelli berlusconiani. Famosa per “prestare” i propri uomini alle istituzioni, quasi dei civil servants con il pessimo difetto di passare spesso dalla banca privata ai posti di governo. Come peraltro i membri della Trilaterale o del Bilderberg Group. Mario Monti è uomo accorto: è presente in tutti e tre. Per Gs ha fatto finora l’international advisor, come anche Gianni Letta, dal 2007, nonostante il ruolo di governo.
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Weil: progresso, superstizione che disonora il bene
Il titolo originale di quest’opera è “L’enracinement”, ma si tratta del titolo editoriale con cui l’opera uscì nel 1949, alcuni anni dopo la morte della pensatrice/attivista, probabilmente dovuta ad una scelta volontaria, come “sacrificatio” per la guerra che stava devastando il mondo. Franco Fortini non tradusse “sradicamento”, ma utilizzò un meraviglioso lemma dantesco, “La prima radice”, forte delle suggestioni mistiche presenti nell’opera. Il titolo dato dalla Weil al saggio era, invece, “Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”, tutto carico della polemica antilluminista della pensatrice (ma anche antihegeliana).