Archivio del Tag ‘università’
-
Benessere, non Pil: avanzano le idee della Decrescita
Da alcuni anni Maurizio Pallante ed il Movimento per la Decrescita Felice mettono al centro dei loro discorsi e delle loro proposte la contestazione al Pil come metro di misura del benessere dei popoli e delle nazioni. Dopo essere stati definiti molte volte dei catastrofisti, dei retrogradi se non addirittura degli ingenui, il profondo senso della messa in discussione di un certo tipo di sviluppo e di una impossibile crescita economica illimitata è stato recepito anche dai massimi livelli del mondo politico europeo. Non più un discorso per “pochi intimi”, la Decrescita si è fatta spazio in ogni ambito.
-
Rumiz: dalla montagna, l’economia verde del futuro
Il mito americano della “natura incontaminata” è il rovescio della stessa medaglia, velenosa, che ha inquinato il pianeta con l’industria: spopolatesi le valli alpine, l’invasione verde della foresta incolta ora minaccia i versanti. Eppure, sotto i colpi della crisi energetica che avanza, «il futuro dell’economia italiana è tutto lì: nel ripristino di una cultura “verticale” capace di garantire l’equilibrio idrogeologico con lo sfalcio, l’energia col legnatico, il reddito grazie alla carne e alla lana, l’ecologia attraverso lo smaltimento sul posto del letame». Lo scrive Paolo Rumiz nel reportage “La grande ombra verde”, il 20 settembre su “Repubblica”.
-
Strage a Kunduz, 7500 finora le vittime civili afghane
«Tutto quello che sappiamo al momento è che un gran numero di insorti è stato ucciso nel bombardamento aereo condotto la notte scorsa da velivoli Isaf a Kunduz. Abbiamo ricevuto informazioni su possibili vittime civili sulle quali ora stiamo investigando assieme alle autorità afgane». C’è chi parla di 200 morti. Al telefono con PeaceReporter, la soldatessa statunitense dell’ufficio stampa della Nato a Kabul non si sbilancia nemmeno sulla nazionalità degli aerei che la notte scorsa hanno bombardato due autocisterne di gasolio sequestrate dai talebani uccidendo 95 persone, di cui solo 45 guerriglieri
-
Golpe, l’Honduras come il Cile di Pinochet?
A un mese e mezzo dal colpo di Stato la resistenza del popolo honduregno non cessa e anzi si moltiplica. Così come si moltiplica la repressione con il dittatore Roberto Micheletti che è tornato ad imporre il pugno di ferro del coprifuoco. Per sette settimane il popolo honduregno ha continuato a manifestare contro il colpo di Stato sommando forze nel crescente disinteresse internazionale. Ora continua a manifestare ma in un contesto sempre più confuso fatto di sinistre manovre, con l’infiltrazione nelle manifestazioni di provocatori tendenti a causare un caos che favorisce i golpisti e mentre organizzazioni per i diritti umani mandano rapporti sempre più allarmanti.
-
L’Europa nell’era del razzismo democratico
Benvenuti (si fa per dire) nell’era del nuovo razzismo: non quello antico, coloniale, fomentato da nazionalismi e dittature. Stiamo parlando della xenobofia razziale di ultima generazione, che rischia di inquinare il vecchio continente. “Razzismo democratico”, ovvero: “La persecuzione degli stranieri in Europa”. E’ il titolo di un volume collettivo, numero speciale di “Conflitti globali”, curato da Salvatore Palidda, frutto dei contributi proposti nel 2008 dal workshop “Criminalization and victimization of immigrants in Europe”, organizzato dal dipartimento di scienze antropologiche dell’università di Genova
-
Walden Bello: de-globalizzazione, unica salvezza
Nel 1991, sei anni prima che la crisi finanziaria investisse con devastante irruenza il sistema economico, apparentemente solidissimo, delle “tigri asiatiche”, con conseguenze catastrofiche per milioni di cittadini, Walden Bello mandava alle stampe “Dragons in Distress. Asia’s Miracle Economies in Crisis”, un testo che annunciava l’inevitabile tracollo di quel sistema. Già allora infatti il fondatore (nel 1995) e direttore esecutivo dell’associazione Focus on the Global South si diceva convinto, come avrebbe ribadito in “Domination. La fine di un’era” (Nuovi Mondi Media, 2005), «che l’economia globale è ormai alla fine dell’onda lunga
-
Università al voto, gli studenti rinnovano l’ateneo
Fino a giovedì 7 maggio, ore 14, sono aperti i seggi per le elezioni dei nuovi rappresentanti degli studenti per gli organi universitari ed extrauniversitari torinesi. Possono votare tutti gli studenti iscritti all’ateneo, compresi nelle liste elettorali. «Per votare – ricorda l’Università - bisogna esibire la Smart Card o il libretto universitario o un documento di riconoscimento con valore legale (si intendono validi tutti i documenti con foto)». A Torino sono stati allestiti 41 seggi elettorali nelle 13 facoltà.
-
Pappé: pulizia etnica, il peccato originale di Israele
Il genocidio della popolazione palestinese commesso a Gaza tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 dalle forze armate israeliane, che hanno usato armi di sterminio come le bombe al fosforo bianco e colpito indiscriminatamente abitazioni, scuole e centri dell’Onu, non è stato purtroppo un caso isolato nella storia dello Stato ebraico. Di quella violenza selvaggia e metodica, riesplosa nella distruzione del ghetto palestinese di Gaza, è possibile infatti riscontrare tracce già dal lontano 1947, prima ancora della nascita di Israele. Lo afferma un insigne storico israeliano, Ilan Pappé, nel libro “Storia della Palestina moderna” (Einaudi), al centro di aspre controversie.
-
Perotti: università truccata, catastrofe educativa
L’università italiana sta morendo: lo afferma Giorgio Perotti, docente della Bocconi di Milano, nel saggio “L’università truccata” (Einaudi): fotografia impietosa di una “catastrofe educativa”, che pesa sul futuro dell’Italia.