Archivio del Tag ‘Torino’
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Il Pd si decida: senza Marchionne non ci sarebbe più la Fiat
Se malauguratamente a Mirafiori vincesse il no, il governo dovrebbe convocare un tavolo per trovare un rimedio. Anche se sarebbe molto difficile farlo. Come ha ben spiegato Marchionne, le auto che vanno vendute sulla “piazza” internazionale hanno bisogno di essere prodotte con modalità e tempi coerenti con la domanda dei mercati. A Torino la gente è infastidita dal tentativo di politicizzare una questione sindacale, economica e sociale. E soprattutto la città sa che Marchionne è stato l’uomo che ha salvato il Gruppo Fiat e che, insieme agli enti locali, ha impedito la chiusura di Mirafiori. Nel 2003-2004 Mirafiori era praticamente chiusa. Al punto che c’erano già alcune proposte per riconvertire quell’area persino in un mastodontico parco divertimenti. Una specie di Gardaland di Torino, non so se mi spiego. Quanto a Marchionne, rimane l’uomo che ha preso quella macchina ingrippata che era diventata la Fiat e l’ha salvata.
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Alberto Cesa, perduto caposcuola dell’epopea folk
Alberto Cesa ci manca dal 6 gennaio di quest’anno, quando la sua morte privò la scena musicale italiana di un artista intelligente e di un ricercatore appassionato. “Cantovivo”, il gruppo che egli fondò nel 1974 insieme con Donata Pinti, è stato la testimonianza concreta di una passione che ha guidato l’intera esistenza di Alberto: l’amore per le voci autentiche del popolo, fossero ballate e danze dell’antica tradizione cittadina, o canti di lotta e di ribellione degli uomini e donne che in ogni angolo della terra hanno combattuto e combattono per la pace, per la giustizia e per la libertà. «Ideali in cui Alberto credeva profondamente, e al cui servizio mise la musica della sua ghironda, creando un linguaggio nuovo, che coniugava tradizione e attualità».
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Pallante: trent’anni di bugie, vi svelo la truffa dei partiti
Come direbbe Beppe Grillo: ci hanno preso per i fondelli. Tutti: destra e sinistra. Politici impegnati a recitare nel loro teatrino elettorale, ma in realtà ridotti a semplici sudditi, servi ottusi e corrotti del pensiero unico, meri esecutori dei diktat del vero potere, quello dell’industria e della finanza, complice anche l’appoggio della politica cattolica. Firmato: Maurizio Pallante, il guru della Decrescita all’italiana. Che stavolta non tiene una conferenza e non firma un saggio sul dogma folle dello sviluppo illimitato, ma addirittura un romanzo: ambientato nell’hinterland di Torino, in un ex paese divenuto città. Un plastico perfetto per mettere in mostra, spietatamente, tutti gli orrori dei “trent’anni che sconvolsero il mondo”: una trappola dalla quale, ormai è evidente, non sappiamo più come uscire.
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Torino: offerta di lavoro, ma solo per non-stranieri
Sei un giovane che ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni? Cerchi un lavoro ben retribuito per sostenere le piccole spese o gli studi universitari? Fare il commesso in un grande centro commerciale potrebbe essere la risposta che cerchi. A patto che disponga di buona dialettica, bella presenza e un minimo di serietà. L’importante è che tu non sia un perditempo. O peggio: uno straniero. Per chi non è italiano, l’offerta non vale. Incredibile ma vero: la proposta di lavoro, allettante per molti giovani in questo difficile periodo di crisi economica, è rivolta a tutti, con una eccezione: niente da fare per chi ha origine straniera.
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Officine Corsare: un giovane futuro a chilometri zero
Mobili autocostruiti, sedie pittoresche, divani reinventati: tanti angoli tranquilli dove sentirsi a casa, tra amici, ideali «per leggere il libro del cuore proprio in mezzo alla festa, se sei un nerd». C’è posto per tutti alle Officine Corsare di Torino, il nuovo spazio multi-activity che si inaugura il 22 settembre in via Pallavicino 35 a due passi dal centro di Torino. «Via libera: puoi dimenarti sotto le casse se è la tua serata, o sfidare gli amici per ore giocando a calcetto». Musica, assaggi, bar: si comincia con un “apertivo a chilometri zero”, in omaggio alla filosofia delle filiere corte, e si continua con teatro, incontri, cultura: le Offine Corsare, aperte nel complesso del Torino Youth Centre, si presentano come autentico centro culturale giovanile.
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In principio era il corpo: viaggio nei Miti della Creazione
Chi siamo? Da dove veniamo? La stessa domanda rimbalza nel tempo, attraverso migliaia di anni. Le civiltà hanno trasformato la terra, ma qualcosa è rimasto perfettamente intatto: il corpo umano, primitivo strumento di carne e sangue, alfabeto gestuale di tutti i Miti della Creazione attraverso cui i nostri antenati hanno tentato di rispondere all’eterno quesito dell’origine. L’uomo? Modellato da Con Tiqui davanti a grandi caverne, secono il mito Inca. O addirittura espulso dal corpo di Mbombo, il gigante bianco dei Bantu africani, che «un giorno sentì un fortissimo dolore allo stomaco e vomitò il sole, la luna e le stelle». Cosmogonia e creazione, mitologie dai continenti: dilatazioni poetiche per tentare, forse, di recuperare il senso di quello che siamo.
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Inceneritore, Torino brinda alla fabbrica dei tumori
Anziché sulla raccolta differenziata, anche Torino punta sull’inceneritore: avrà un costo esorbitante, inquinerà l’aria e diffonderà tumori. L’inaugurazione del cantiere si è svolta nell’hinterland, a Grugliasco, nell’indiffenza generale, annota l’ambientalista Marco Cedolin, che denuncia la più totale disinformazione, l’inettitudine degli amministratori pubblici e il disinteresse dei cittadini: «In compenso l’inceneritore ha già iniziato ad interessarsi di loro, partendo dai portafogli, salassati per alcune centinaia di milioni di euro (cifra che continua ad aumentare progressivamente) necessarie per la costruzione, per arrivare alla loro salute che l’impianto metterà a repentaglio».
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Bike Pride, rivoluzione in bicicletta dal cuore di Torino
Mentre la piattaforma maledetta continua a vomitare petrolio dagli abissi del Golfo senza che la superpotenza americana (incredibile ma vero) riesca a tappare la falla, nei giorni neri in cui al di qua dell’Oceano i Tremonti di tutta Europa gettano la maschera, annunciando che la festa è finita ed è giunta per tutti l’ora delle lacrime, dal cuore in disarmo dell’ex capitale italiana dell’auto si leva un grido dal sapore profetico: Bike Pride. Non la solita pedalata ecologica, per sfilare in bici davanti agli autosaloni scintillanti di lussuosi Suv, ma un «grande corteo a carattere ecologista» per proclamare – sfilando lungo le rive torinesi del Po – che il vecchio mondo dei petrodollari è prossimo alla fine, e che nell’eventuale Nuovo Mondo ci sarà molto da pedalare.
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Energia dal motore dell’auto: e la Fiat cosa aspetta?
Micro-cogenerazione: luce e riscaldamento dal motore dell’auto. Energia che ciascuno puà produrre in casa e rivendere all’Enel. Operazione ad alto rendimento e a costi bassissimi, se paragonati a quelli delle grandi centrali, magari nucleari. La proposta è già stata messa in pratica dalla Honda in Giappone e, più recentemente, dalla Volkswagen in Germania che, in accordo con un dinamico operatore energetico tedesco, costruirà centomila micro-cogeneratori, derivati dai propulsori a metano della Golf, nell’arco dei prossimi cinque anni. E la Fiat cosa aspetta?
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Saviano: raccontare è resistere, insieme ai lettori
«Raccontare è resistere, raccontare non significa diffamare il proprio Paese, ma amarlo». Con questa risposta a chi lo critica per il suo lavoro, primo fra tutti il premier Silvio Berlusconi, Roberto Saviano interviene all’incontro al Salone del libro di Torino. “Sei fuori posto anche tu? Lo scrittore e il lettore nell’Italia contemporanea” è l’evento, in pochi minuti andato esaurito, che riunisce “Sei scrittori fuori posto”: Colaprico, Lucarelli, Parrella, Vinci, Wu Ming e appunto Saviano. Il racconto di Saviano, come il suo intervento finale, sono molto incentrati sull’attualità.
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La Hack: «La Sindone è un falso». Torino, anarchici in cella
La Sindone «è un falso», e tutti dovrebbero prenderne atto. La grande astrofisica Margherita Hack critica il turismo religioso collegato all’Ostensione del sudario, che secondo il più famoso test scientifico condotto, quello del “carbonio 14”, risulterebbe di epoca medievale. E mentre Torino è affollata da centinaia di migliaia di pellegrini, le autorità hanno “ripulito” la città dai problematici “antagonisti” dei centri sociali: l’11 maggio una retata ha colpito una quindicina di giovani, secondo le indagini della Digos responsabili dei gravi disordini scatenatisi a dicembre contro lo sgombero di una casa occupata. L’operazione è scattata mentre la città è letteralmente presidiata da fedeli provenienti da mezzo mondo.
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Libri, autori e musica: a Torino torna Real Book
Dopo aver debuttato nel corso della Fiera del Libro di Torino edizione 2009, Real Book, il format radiofonico di M2O che abbina reading di romanzi e mixaggi di brani musicali, viene riproposto giovedì 25 marzo al centro di animazione culturale Cascina Roccafranca in occasione dell’iniziativa denominata “Mira…libri”. Alla console anche stavolta il dj Roberto Molinaro che accompagnerà Nanni Venditti, voce narrante di cinque racconti, di cui sono autori Nicolai Lilin ed Emiliano Poddi. Appuntamento in via Rubino 45 a Torino intorno alle ore 19.30 per l’esibizione live di Molinaro & Co. impreziosita dal montaggio video di Mirko Rispoli.