Archivio del Tag ‘sviluppo’
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La Cina compra l’Africa, un far west senza libertà
Strade e ponti in cambio di petrolio. Ospedali in cambio di rame e cobalto. La Cina si sta comprando l’Africa pezzo a pezzo, e lo sta facendo sotto i nostri occhi. Colonizzazione del terzo millennio, la si potrebbe chiamare. Affamata di materie prime e pronta a cucirsi addosso un nuovo ruolo globale, la Cina si sta proponendo oramai sempre più apertamente come nuova portavoce del mondo in via di sviluppo, riprendendo il filo di quella Conferenza di Bandung che nel 1955 – grazie alla lungimiranza e al genio politico di Zhou Enlai, uno dei veri padri della Repubblica popolare cinese – diede vita al gruppo dei “non allineati”.
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Benessere, non Pil: avanzano le idee della Decrescita
Da alcuni anni Maurizio Pallante ed il Movimento per la Decrescita Felice mettono al centro dei loro discorsi e delle loro proposte la contestazione al Pil come metro di misura del benessere dei popoli e delle nazioni. Dopo essere stati definiti molte volte dei catastrofisti, dei retrogradi se non addirittura degli ingenui, il profondo senso della messa in discussione di un certo tipo di sviluppo e di una impossibile crescita economica illimitata è stato recepito anche dai massimi livelli del mondo politico europeo. Non più un discorso per “pochi intimi”, la Decrescita si è fatta spazio in ogni ambito.
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Finiguerra: quasi quasi mi iscrivo al Pd (della valle di Susa)
Così, i sindaci valsusini del Partito democratico, per l’elezione della nuova Comunità montana, si sono rifiutati di stringere un accordo con i sindaci del Popolo della Libertà, come richiesto e promosso dai vertici piemontesi e non solo del Pd. Al contrario hanno cercato e trovato un’intesa con i sindaci No-Tav. Un’intesa che potrebbe riuscire a far saltare il progetto Tav, da anni contestato dall’intera val di Susa. Sergio Chiamparino, leader maximo piemontese del Pd, e Mercedes Bresso, governatrice della Regione Sabauda, sono su tutte le furie. Rilasciano dichiarazioni al vetriolo nei confronti dei dissidenti. Arrivano addirittura ad invocare l’intervento del governo. Per decreto!!!
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No-Tav? Napoli: se il Pd perde il treno dirà addio al Piemonte
Il Pd sta perdendo il treno. Lo afferma Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati Pdl a Montecitorio e autorevole esponente del centro-destra nell’area della valle di Susa, dove gli iscritti al partito di Franceschini e Bersani – malgrado le indicazioni dei leader nazionali e torinesi, favorevoli alla Torino-Lione al punto da sollecitare un’intesa bipartisan col governo – hanno scelto di allearsi con il movimento No-Tav nelle elezioni per il rinnovo della Comunità montana. Un organismo che nel 2005, sostenuto dai sindaci, ebbe un ruolo decisivo nell’opposizione popolare al controverso progetto per l’alta velocità ferroviaria tra Italia e Francia.
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Fermiamo questo atroce modello di sviluppo
Un modello di sviluppo atroce, sfuggito dal controllo anche di chi pretende di governarlo, ci sta schiacciando tutti, uomini e donne di ogni mondo. Proiettandoci a una velocità sempre crescente, che la maggioranza non riesce più a sostenere, verso un futuro orgiastico che arretra costantemente davanti a noi – perché è lo stesso modello che lo rende irraggiungibile – crea angoscia, depressione, nevrosi, senso di vuoto e inutilità. In occidente questo modello paranoico è riuscito nell’impresa di far star male anche chi sta bene (566 americani su mille fanno uso abituale di psicofarmaci). Esportato ovunque, per la violenza dei nostri interessi
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No-Tav, la valle di Susa mette in crisi il Pd torinese
Nuove complicazioni in vista per il “partito unico” che da anni sostiene la necessità di aprire in valle di Susa una linea speciale per l’alta velocità ferroviaria, contro il parere della popolazione, che pretende spiegazioni decisive (mai fornite) sull’utilità reale dell’infrastruttura. La notizia di questi giorni riguarda il Pd, che denuncia la clamorosa “diserzione” di 50 iscritti, tutti amministratori valsusini, schieratisi dalla parte del movimento No-Tav alla vigilia della temuta ripresa delle attività cantieristiche, annunciata per l’autunno dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro Altero Matteoli: entro ottobre dovrebbe scattare il nuovo ciclo di scavi geognostici, a Chiomonte.
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Gli anarchici e la Decrescita libertaria
Sostenibilità: la scelta libertaria. Ovvero: antidoti ad un modello incapace di fornire soluzioni positive per il futuro. Gli anarchici italiani scendono in campo per ribadire la loro posizione riguardo allo “sviluppo”, schierandosi sul versante più critico della Decrescita: finora le politiche “sostenibili” sono state inefficaci, perché comporterebbero profonde mutazioni politiche e sociali, che il sistema occidentale teme. Adriano Paolella e Zelinda Carloni sintetizzano il loro pensiero firmando un ampio dossier, pubblicato sulla “Rivista Anarchica”.
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Giulietto Chiesa: se Obama prova a salvare il mondo
«Ho l’impressione che le parole pronunciate da Obama non siano finte. Anche i giri di parole che usa indicano che è un uomo sincero. Ha compreso qualcosa di nuovo: forse più di molti suoi collaboratori e di qualsiasi rappresentante dell’élite americana, capisce che la situazione è cambiata radicalmente». Giulietto Chiesa, intervistato da Ivan Antonov delle “Izvestija”, scommette sul presidente Usa come massimo interprete dei tempi e grande riformatore del pianeta, capace di imprimere una decisiva svolta democratica, mettendo fine alla dittatura dell’economia unilaterale.
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Pallante, in libreria la felicità sostenibile
Come disse Bob Kennedy, il Pil misura qualsiasi cosa, tranne quello che può renderci felici. Ma la felicità può essere sostenibile? Eccome, risponde Maurizio Pallante: basta rinunciare alla droga (mentale) della crescita, sinonimo di benessere solo apparente, frutto di un equivoco generato dall’ideologia suicida dello sviluppo illimitato, che esaurisce le risorse e inquina il pianeta, mettendone a rischio il futuro e spingendo l’umanità in un vicolo cieco, dove si confondono beni e merci, lavoro e occupazione, e dove il semplice “divertimento” sostituisce la serenità della gioia.
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Latouche da Fazio: lo sviluppo è il problema, non la soluzione
«Rinunciare alla folle corsa dei consumi per evitare la distruzione definitiva della Terra e salvare l’umanità dalla miseria psichica e morale: è lo sviluppo, quello che domina il pianeta da tre secoli, la causa di tutti i problemi sociali e ambientali: esclusione, sovrappopolazione, povertà, inquinamenti». L’economista francese Serge Latouche, guru transalpino della Decrescita, celebre per gli studi di antropologia economica e l’impegno sul fronte della filosofia che contesta il “falso mito” del Pil, sarà ospite il 15 marzo di Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo che fa”, su RaiTre, in prima serata.
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Pallante: non può esistere nessuno sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è un ossimoro, perché lo sviluppo è di per sé insostenibile e la sostenibilità prevede l’abolizione dello sviluppo.
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Ledda: rinnego “Padre padrone”, la Sardegna è stata tradita
«Eravamo padri e padroni, adesso siamo siamo sterili e servi; meglio essere proprietà di un padre che di una banca». A 73 anni lo scrittore-pastore sardo Gavino Ledda “rinnega” il bestseller “Padre padrone”