Archivio del Tag ‘sopravvivenza’
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Cibo, prezzi alle stelle: corsa alla terra, l’oro di domani
Chiedetevi perché il finanziere George Soros sta puntando tutto sui beni primari: acqua e terra. La nuova frontiera del business è la più antica: grano, riso, mais. In altre parole, cibo. Tra un po’ varrà più dell’oro, avverte Mike Adams su “Natural News”: mentre il dollaro vacilla, i prezzi alimentari sono saliti alle stelle in tutto il mondo, e per l’Onu l’inflazione del settore alimentare sta volando al 30%. E non è che l’inizio: importare cibo potrà costare il doppio fra un paio d’anni, e forse lo stesso avverrà nel biennio successivo. Secondo le previsioni più critiche, nel giro di qualche anno il costo dei generi alimentari sarà aumentato del 400%. Vie d’uscita? «Prepariamoci a tornare alla terra, cominciando dall’allestire un orto per il consumo famigliare».
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Amnesty: emergenza, Israele lascia Gaza senz’acqua
Mentre gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, che sono illegali, ricevono illimitate fornitura d’acqua, il governo di Tel Aviv chiude i rubinetti nella Striscia di Gaza, dove «la situazione, già disperata, è diventata insostenibile». La denuncia è firmata da Amnesty International: i 450.000 coloni israeliani, inclusi quelli di Gerusalemme Est, hanno più acqua dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza. Secondo l’esercito israeliano, che mantiene il controllo sulla Cisgiordania, «si tratta di un rapporto unilaterale, pieno di denigrazioni infondate».
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Caccia alle risorse, in arrivo una rivoluzione spietata
Un nuovo nemico è stato evocato, che non è possibile sconfiggere perché non combatte con le armi dell’Uomo. E non c’è rivoluzione conservatrice che possa fermarlo. L’ideologia, marxianamente intesa come “falsa coscienza”, ha finito per obnubilare le capacità intellettive del capitalismo trionfante. Pensavano che fosse possibile una crescita infinita, indefinita, perennemente dinamica. E non videro (e noi tutti con loro) che una crescita infinita non è possibile all’interno di un sistema finito di risorse.
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Maoz: non c’è perdono, la guerra ci trasforma in assassini
In una situazione tra la vita e la morte, in cui la seconda è tangibile quanto la prima, non si può avere un codice etico. In guerra ogni morale sparisce. Se fai questioni morali, i tuoi soldati muoiono. Le persone normali non uccidono, ma la guerra crea una formula perché questo possa accadere. E’ facile: metti un soldato in una situazione di pericolo di vita e lui inizierà ad ammazzare, perché l’istinto di sopravvivenza è più forte di tutto. Al mondo ci sono buoni e cattivi, in guerra ci sono solo cattivi. Ma tutti sono vittime.