Archivio del Tag ‘salute’
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Cancro e uranio impoverito: colpo di spugna sulla strage?
Da anni è il primo sospettato della strage silenziosa che colpisce i soldati in missione, ma ora si vorrebbe semplicemente cancellarlo dalle carte, con un colpo di spugna. E’ l’uranio impoverito, il temibile metallo radioattivo usato per proiettili e corazzature: bruciando, sprigiona nell’aria le micidiali nano-particelle che provocano tumori, leucemie e linfomi. E’ la cosiddetta “sindrome dei Balcani”: il bilancio, tra le sole forze armate italiane, ammonta a 45 morti e 500 soldati malati. Le stesse “polveri di guerra” avrebbero contaminato anche Quirra, il poligono sardo dove si sta accertando il proliferare del cancro nelle campagne circostanti. Eppure, il governo si appresta a non riconoscere l’agente-killer. Il cancro tra i soldati? Colpa dei tatuaggi, del fumo e degli zampironi anti-zanzara.
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Diluvio di menzogne sulla Tav: la verità dei valsusini
E’ appena terminata la compravendita delle vacche in quella sorta di foro boario che qualcuno chiama ancora parlamento. Il grande mandriano si è accaparrato tre bovini e ha ristabilito il suo equilibrio. Quello che dovrebbe essere il santuario dell’amministrazione di uno stato civile e democratico si è dimostrato un letamaio infestato da disonorevoli e acquiescenti personaggi da riffa mentre le prostitute di corte stanno abbandonando il feudatario dopo averne scarnificato il basso ventre. A questo punto mi chiedo fino a che punto la manipolazione dell’informazione riesca a trasformare questa triste nazione. Cosa sappiamo in verità di quanto codesti Visitor stiano architettando “pro domo” loro e sulla nostra testa?
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Missili, miliardi e tumori: il noir della Sardegna radioattiva
I ragazzi di Mama Sabot, gli scrittori e i giornalisti che hanno intrapreso l’inchiesta sul poligono militare di Perdas de Fogu, dalla quale con Massimo Carlotto hanno prodotto l’omonimo romanzo noir mediterraneo, stanno girando la Sardegna e l’Italia per parlare alla gente di questa questione spaventosa che viene regolarmente ignorata dai media locali. Il collettivo sardo sta dando prova di come la letteratura può profondere nella società un grande impegno di rilevanza essenziale. Le loro conferenze sono diventate l’epicentro dei gruppi di azione contro le installazioni militari in tutta Italia. La lettura del romanzo è duplice, gli intenti narrativi nascono da un meticoloso lavoro di inchiesta che parte dalle contorsioni istituzionali, passa per gli interessi della Nato e arriva sino al cuore della Sardegna, che si svela sporco, velenoso e radioattivo.
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Sardegna nucleare: la verità sul poligono della morte
Sapevamo già tutto, ma nessuno ne parlava perché mancavano le analisi. Ora ci sono anche quelle, e parlano chiaro: il 65% dei pastori nei dintorni del poligono militare del Salto di Quirra è malato di leucemia. Sotto accusa, le “polveri di guerra” che lasciano sul terreno i proiettili di artiglieria e i razzi esplosi, bombe che si teme contengano anche uranio impoverito. Responsabile, secondo il comitato civico “Gettiamo le Basi”, di tumori che hanno colpito 40 civili e 23 militari. Dopo le anticipazioni sul dossier dei veterinari delle Asl di Cagliari e Lanusei, esplode in Sardegna il caso della “sindrome di Quirra”: allevamenti in pericolo, agnelli deformi, pastori che stanno morendo di leucemia.
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Aborto nucleare: quelle 20.000 gravidanze interrotte
Gravidanza a rischio se la madre abita nelle vicinanze di una centrale nucleare. In numeri: ventimila aborti spontanei negli ultimi 40 anni. Il tutto attorno a 31 impianti di energia atomica, 27 tedeschi e 4 svizzeri. Senza contare un netto aumento di deformità e tumori infantili. Questo si legge in uno studio pubblicato dal Centro di ricerca tedesco per la salute ambientale di Monaco. Negli scorsi giorni i ricercatori Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb hanno pubblicato un report tra nascite e prossimità alle centrali nucleari in Germania e Svizzera, in modo da capire se la sola vicinanza delle centrali ha effetto sulla salute dei cittadini, anche in mancanza di grandi incidenti.
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Vado Ligure, allarme: la centrale costerà 3000 morti
Costi sociali per 142 milioni di euro e 3.380 morti premature in 30 anni di funzionamento del sito. E’ da brivido la denuncia dei medici Virginio Fadda (biologo) e Agostino Torcello (pneumologo), dell’associazione ambientalista “Moda” di Savona, secondo cui se la Regione Liguria nei prossimi giorni deciderà di dare il via libera all’ampliamento della centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure (Savona), controllata dalla Sorgenia di Carlo De Benedetti, i cittadini pagheranno un prezzo altissimo. Gli ambientalisti hanno calcolato anche i costi totali in rapporto alle emissioni: 36,5 milioni di euro all’anno per danni alla salute, alle coltivazioni, alle cose e 106 per i cambiamenti climatici, per un conto da oltre 142 milioni di euro.
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Inceneritore, Torino brinda alla fabbrica dei tumori
Anziché sulla raccolta differenziata, anche Torino punta sull’inceneritore: avrà un costo esorbitante, inquinerà l’aria e diffonderà tumori. L’inaugurazione del cantiere si è svolta nell’hinterland, a Grugliasco, nell’indiffenza generale, annota l’ambientalista Marco Cedolin, che denuncia la più totale disinformazione, l’inettitudine degli amministratori pubblici e il disinteresse dei cittadini: «In compenso l’inceneritore ha già iniziato ad interessarsi di loro, partendo dai portafogli, salassati per alcune centinaia di milioni di euro (cifra che continua ad aumentare progressivamente) necessarie per la costruzione, per arrivare alla loro salute che l’impianto metterà a repentaglio».
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Allarme inceneritori: diossine nel latte materno
Neonati avvelenati dalle diossine presenti nel latte materno: latte di donne che vivono nei pressi di un inceneritore. L’allarme è scattato dopo le analisi cui si sono sottoposte due giovani madri, di 30 e 32 anni, che vivono a due passi dall’impianto di incenerimento di Montale in provincia di Pistoia, un forno che brucia 150 tonnellate di rifiuti al giorno, già chiuso in via temporanea nel 2007. L’accusa: l’impianto produce 50 milioni di nano-grammi di diossine al giorno. Secondo l’Arpa della Toscana, contamina suolo, vegetali, uova, carne di manzo, pollame e persino i pesci. Anche il latte materno?
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Inceneritori-killer, nuovo dossier dall’Inghilterra
Nuove prove dalla Gran Bretagna sulla pericolosità dei termovalorizzatori per la salute umana. Il sito della Uk Health Research ha pubblicato uno studio sulla mortalità infantile nei distretti circostanti l’inceneritore di Kirklees, nella regione dello Yorkshire e Humber. Dagli esiti della ricerca, consultabile sulla mappa della zona, è emerso che nei distretti posti sottovento rispetto all’inceneritore il livello di mortalità infantile è anormalmente alto, pari al 9,6 per mille, mentre nei distretti sopravento il tasso è circa dell’uno per mille. Il termovalorizzatore di Kirklees produce energia dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani.
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Gli italiani: sanità gratuita anche per i clandestini
Per otto italiani su dieci, anche gli immigrati irregolari hanno diritto alla sanità pubblica. Lo afferma l’ultima indagine dal Censis, secondi cui l’80 per cento degli italiani chiedono che anche i clandestini abbiano accesso ai servizi sanitari pubblici. Il 65,2% degli intervistati ritiene che la tutela della salute sia un diritto inviolabile, quindi curare tutti è un atto di solidarietà irrinunciabile. Risalendo la penisola, diminuisce la quota di intervistati che parlano della salute come diritto per tutti, mentre aumentano quelli convinti che occorre assicurare la sanità anche agli irregolari per evitare il rischio di epidemie incontrollate.
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Pandemia, falso allarme: è stata la truffa del secolo
L’influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una “falsa pandemia” orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l’accusa arriva dal tedesco Wolfang Wodarg, presidente della commissione Sanità del Consiglio d’Europa. Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia. Si profilano quindi i contorni di una truffa colossale: un disegno criminale attuato per moltiplicare facili profitti con denaro pubblico dopo aver diffuso timori infondati per distribuire un vaccino inutile e forse pericoloso.
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Cimici-spia, impossibile difendersi dall’invasione R-Fid
Una pulce invisibile ci spia, 24 ore su 24. Si chiama Radio Frequency Identification Device, o anche R-Fid. E’ un microchip ormai entrato – a nostra insaputa – nella vita quotidiana, a cominciare da bancomat, carte di credito e Telepass. L’R-Fid è sottile, impalpabile, quasi invisibile. Ci osserva «dal buco della serratura», spesso attraverso «iniziative apparentemente innocue e finalizzate a migliorare la qualità della nostra vita», come sostengono Marco Cedolin e Alba Kan: «La questione risulta ancora sconosciuta ai più e viene spesso relegata nel novero degli argomenti di natura fantascientifica trattati dai “complottisti”».