Archivio del Tag ‘repressione’
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L’Europa nell’era del razzismo democratico
Benvenuti (si fa per dire) nell’era del nuovo razzismo: non quello antico, coloniale, fomentato da nazionalismi e dittature. Stiamo parlando della xenobofia razziale di ultima generazione, che rischia di inquinare il vecchio continente. “Razzismo democratico”, ovvero: “La persecuzione degli stranieri in Europa”. E’ il titolo di un volume collettivo, numero speciale di “Conflitti globali”, curato da Salvatore Palidda, frutto dei contributi proposti nel 2008 dal workshop “Criminalization and victimization of immigrants in Europe”, organizzato dal dipartimento di scienze antropologiche dell’università di Genova
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Ilisu, no alla diga-mostro: la Turchia rispetti i Curdi
Nessuna tutela per i 60.000 abitanti, tutti curdi, che sarebbero stati sommersi dalle acque del Tigri: per questo, l’Europa rinuncia alle dighe di Ilisu e lascia la Turchia senza i mezzi necessari per realizzare il gigantesco sistema di bacini artificiali (22 sbarramenti e 19 centrali idroelettriche), il cui costo è stimato sugli 80 miliardi di dollari. Gli istituti finanziari europei si ritirano quindi dal progetto, accusando il governo turco di non aver rispettato i diritti delle popolazioni coinvolte. Per la prima volta, osserva il network “PeaceReporter”, le autorità europee adottano un rigido profilo etico nell’approccio verso una grande opera pubblica.
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Addio Iran, regime brutale come Israele a Gaza
Tutto e’ nero. Tutto ha perso il significato. Anche la lotta virtuale su internet. Su Facebook vedi tutti gli utenti con la stessa foto con i nomi cambiati. Non riconosci più gli amici. Ti dicono di fare la stessa cosa. Ti dicono che gli studenti che in Italia hanno partecipato alle manifestazioni al rientro in Iran sono stati arrestati o si sono visti ritirare il passaporto. “Non tornare in Iran”, ti dicono e tu senti un vuoto nel cuore. Fino a poche settimane fa ti sentivi soffocata perche’ avevi paura di dire quello che pensavi. Oggi tremi nella prigione dell’angoscia di non poter piu’ tornare nel tuo Iran.
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L’onore dei giovani ribelli di Teheran
Era temerario illudersi che franasse il consenso di Ahmadinejad, fondato su una miscela potentissima tra integralismo religioso, nazionalismo, militarismo e populismo, come se non bastasse sorretto dall’apparato poliziesco del regime. Per questo commuove e suscita ammirazione la rivolta di una parte consistente della società civile iraniana, come sempre le donne e i giovani in prima fila, dopo l’esito delle elezioni, forzate probabilmente da brogli anche se i rapporti di forza erano scontati.
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Deaglio: dal G8 in poi, ecco i ministri della paura
«Vergogna, vergogna», gridavano il 13 novembre 2008 i ragazzi presenti in aula alla lettura della sentenza per i fatti della Diaz, lo stesso grido che intonavano i manifestanti di Vicenza ai quali, il 6 settembre del 2008, veniva impedito di protestare per il raddoppiamento della base americana. Pochi mesi prima, da Napoli, il governo Berlusconi aveva presentato il suo programma: «Non saranno più accettate azioni di minoranze organizzate che calpesteranno la legalità».