Archivio del Tag ‘pubblicità’
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Crisi senza precedenti, giornali verso l’estinzione?
Il disastro è smisurato. Decine di quotidiani stanno fallendo. Negli Stati uniti sono state chiuse già circa centoventi testate; adesso lo tsunami colpisce l’Europa. Non si salvano neppure quelli che in altri tempi erano considerati “i giornali di riferimento”: El País in Spagna, Le Monde in Francia, The Times e The Independent nel Regno Unito, il Corriere della Sera e La Repubblica in Italia, ecc. Tutti accusano forti perdite economiche, la crisi della diffusione e il crollo della pubblicità.
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Bavaglio alla cultura Rai? Errore: il Pdl imiti la sinistra
Tagliare, oscurare, censurare? Errore: per la Rai ci vogliono idee, non il bavaglio. L’appello giunge alla vigilia della manifestazione del 3 ottobre per la libertà di stampa, dopo il mezzo milione di firme raccolte da “Repubblica”, con 10 premi Nobel tra i firmatari. Dalle colonne del “Tempo”, quotidiano vicino al centro-destra, Angelo Mellone avverte: «Di tutto il baccano di questi giorni una cosa è certa: Michele Santoro ha goduto gratuitamente, canone Rai a parte, di una formidabile grancassa pubblicitaria». Fazioso? Intanto «resterà il cruccio di avergli regalato un boom di ascolti, consentendogli una straordinaria azione di marketing auto-martirizzante».
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Perché i media non possono dire la verità
C’è qualcosa di ingenuo in alcune delle critiche che vengono rivolte quotidianamente ai mezzi di comunicazione di massa: che essi non sollevino alcuni problemi; che essi non trattino alcuni temi; che essi utilizzino un determinato linguaggio; che essi sostengano sistematicamente e all’unisono determinati interessi; che essi oscurino giornalisti o politici che contrastino quegli interessi (ma invero, in questo momento storico, di simili politici non se ne vede nemmeno l’ombra). Critiche ingenue, perché hanno ad oggetto profili che non possono essere se non come sono. Sicché si pretendono, diremmo quasi infantilmente, dalla “libera stampa” e dalla “libera televisione”, contegni, scelte, indirizzi
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Paolella e Carloni: stop alla schiavitù delle merci
Da molto tempo è noto quanto il comportamento degli individui possa migliorare le condizioni dell’ambiente. Acquisti orientati nei confronti di merci di maggiore qualità ecologica, riduzione dei consumi energetici attraverso una gestione oculata degli impianti e degli elettrodomestici, riduzione delle emissioni con l’uso di vettori alternativi e innovativi, sostituzione a livello privato dell’energia da fonti fossili con quelle rinnovabili. Ma l’attenzione di moltissime persone nei confronti di comportamenti ambientalmente e socialmente qualificati è contrastata dall’economicità delle merci a minore qualità ambientale
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Maltese: l’auto? Prodotto obsoleto, declino Fiat inevitabile
L’auto è l’unico oggetto di uso quotidiano sostanzialmente immutato da un secolo: è normale che oggi, più che una crisi, viva un declino irreversibile. Lo scrive Curzio Maltese sul “Venerdì di Repubblica”, 20 febbraio. «Nell’autunno scorso – ricorda Maltese – gli esperti dell’automobile di Torino calcolavano che la Fiat avrebbe recuperato i livelli di produzione del 2007 nel 2010. Dopo un altro trimestre di crisi, con le immatricolazioni calate del 32 per cento, ora la previsione è slittata al 2012. Ma qualcuno comincia a pensare che, molto semplicemente, la produzione Fiat non tornerà mai più ai livelli di prima: la crisi dell’auto è una delle più annunciate della storia».
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Rivoluzione Cluetrain: comunicare umanità, senza trucchi né segreti
Condividete i vostri segreti, distruggete le vostre presentazioni in power point, bruciate la mission aziendale: le aziende che vogliono “posizionarsi” sul mercato devono prima prendere posizione.