Archivio del Tag ‘potere’
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Pedofilia e violenze sui minori: delirio di dominio
Quando si sente parlare di violenza sessuale e di pedofilia, nonostante lo stupore e il raccapriccio che queste cose suscitano, di solito si pensa che questo sia un mondo lontano da noi, dovuto ad atti di persone perverse che si spera di non dover mai incontrare. Facciamo fatica a credere che chi abusa, come ad esempio i pedofili, non rappresenta un piccolo numero di persone. In Italia oltre il 90% degli abusi sui minori avviene in famiglia, da parte di padri, nonni, zii, conviventi della madre, con una vita “normale” fatta di casa, lavoro, chiesa, relazioni sociali…
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Tav: botte a chi protesta, nell’Italia degli scandali
Quanto è accaduto in val di Susa nella notte tra mercoledì e giovedì è terribilmente significativo dell’Italia di oggi. Per certi versi tragicamente esemplare. Mentre il paese intero sprofondava nel fango per lo scandalo della Protezione civile, esattamente nel momento in cui a Roma i giudici della Corte dei Conti denunciavano la crescita esponenziale della corruzione, lo Stato si scatenava, con una violenza del tutto sproporzionata e ingiustificata, contro una popolazione che – tra i pochi – tenta di contrastare la logica dell’affarismo e la devastazione del territorio.
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Monicelli: abusi e scandali, per il potere si arriva a uccidere
Mario Monicelli ha raccontato, senza indulgenza e per mezzo secolo, i vizi nazionali. Che film girerebbe per raccontare questa sinistra impegnata a rincorrere gonne o notti proibite? «Un film durissimo. Una farsa senza sconti. La farsa è il tipo di racconto meno accomodante che esista». Attori? «Buster Keaton o Totò. Nel rappresentare il livello di questa classe politica, non voglio far piangere. Per disperarsi, i motivi, comunque, non mancherebbero». Così il grande regista toscano, 95 anni, intervistato da Malcom Pagani per “Il Fatto Quotidiano”.
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Revelli: da Chiamparino non una parola utile sulla Tav
Alla manifestazione “Sì Tav” del Lingotto di Torino, voluta dal sindaco Sergio Chiamparino, il 24 gennaio è andata in scena una grigia anticipazione del declino annunciato del centro-sinistra: lo scrive il sociologo Marco Revelli, inviato speciale del “Manifesto” per prendere nota (inutilmente) delle presunte ragioni dell’alta velocità Torino-Lione e dell’oligarchia di poteri che vorrebbe imporre ad ogni costo la grande infrastruttura che la valle di Susa continua a ritenere devastante e inutile, come confermato dall’imponente corteo del 23 gennaio, forte di 40.000 adesioni.
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Kusturica: media e Hollywood mentono, siamo tutti sconfitti
All’inizio del secolo scorso eravamo tutti convinti che l’arte dei grandi, da Joyce a Proust, a Picasso, ci stesse preparando a una rivoluzione dello spirito. Ma davanti all’attuale produzione cinematografica si ha l’impressione di essere riprecipitati a fine Ottocento. Il nostro tempo è saturo: di originali, di esclusive, di brevetti. Inutile tentare di essere inediti. Tarantino funziona perché replica: ricombina e rimette in modo meccanismi, ingranaggi d’una tradizione antica, ben rodata.
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Haiti, se il terremoto scuote l’inferno creato dal potere
Le proporzioni apocalittiche dell’immane tragedia che ha percosso senza pietà l’isola di Haiti e la sua gente lasciano senza fiato, sgomenti. Una rabbia impotente ci assale di fronte alla terribile ingiustizia di una natura che colpisce con il vertice della sua brutalità l’indifesa sofferenza dei più poveri, dei vinti. Dalle nostre fibre più intime sorge una ribellione all’idea che qualcuno possa avere la tentazione di appellarsi alle ineffabili ragioni del trascendente. Un terremoto di tale intensità probabilmente travolgerebbe anche le precauzioni antisimiche del più ricco dei Paesi, ma per i poveri che consumano la vita nella tragedia di un esistenza senza dignità e giustizia
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I conformisti, ovvero: l’estinzione degli intellettuali italiani
«Ci siamo inventati la Resistenza come un momento di autopurificazione collettiva e la rivoluzione di Mani Pulite affidando ai giudici il compito degli arcangeli del bene che avrebbero sradicato il male. Intanto siamo un popolo pronto a osannare il dittatore e poi a fare scempio del suo cadavere a piazzale Loreto». I conformisti, ovvero: l’estinzione degli intellettuali. «Ci illudiamo perennemente che qualcun altro faccia il lavoro di purificazione per noi. È andata così con il fascismo, così con la prima Repubblica». Pierluigi Battista sintetizza lo spirito del suo ultimo lavoro editoriale, sul rapporto degli intellettuali del ‘900 con il potere
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Moni Ovadia: diritti, le battaglie civili che ci attendono
«Papà, cos’è la felicità?», chiedevano le figlie a Karl Marx. E lui rispondeva: «Felicità per me è lottare». Con questo aneddoto Moni Ovadia, poliedrico artista col merito di aver portato nel nostro Paese la cultura klezmer, invita gli italiani a reagire allo squallore del panorama politico italiano: «E’ catastrofico, difficile immaginare qualcosa di peggio. La democrazia italiana è bloccata, c’è un’eccessiva concentrazione di potere nelle mani di una sola persona». Finché questa situazione perdura, non ci sono vie d’uscita.
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Moresco: tribù culturali, per guarire l’anomalia italiana
Ogni volta sembra che si sia toccato il fondo, ma non so per quale meccanismo perverso il pavimento si sfonda sempre più e si aprono delle voragini impreviste. La concentrazione del potere e l’assenza di leggi indispensabile per farvi fronte hanno portato a questo imbarbarimento dell’agone politico e della società. È come se si fosse creata una bolla che ha colonizzato l’immaginario collettivo, i media e tutte le varie forze ed energie, permettendo solo una crescita smisurata e perversa della dimensione politica e della vita.
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La ragazza che muore ogni giorno su una panchina
I tempi cambiano, le persone raccolgono nei capelli grigi gli anni che non ritornano. Il tempo che scorre via offre la possibilità di guardarci dentro, senza premeditarne l’agguato, appropriandoci di strumenti idonei affinché non si ripetano gli stessi errori. Zandalee è una ragazza che ciondola nei dintorni della Comunità Casa del Giovane, non riesce a sostenere un percorso terapeutico comunitario tradizionale, l’unica pedagogia che mastica è quella della panchina mutilata dall’incuria, con quella falsa libertà che ne consegue, caricatura beffarda della morte perennemente accovacciata sulle spalle.
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Tutta la mediocrità del 2009 nel fallimento di Copenaghen
Il 2009 era cominciato con l’attacco israeliano a Gaza, avvertimento preventivo al nuovo presidente degli Stati Uniti non ancora insediato, che non esagerasse con le sue aperture multipolari. Ne è seguito un anno mediocre in cui il mondo è sfuggito ad altre guerre disastrose ma ha continuato a impoverirsi. Finché, a chiudere il 2009, è giunto il fallimento della Conferenza mondiale sul clima di Copenhagen, cioè il vertice più atteso sulle sorti del pianeta; dopo che già la diplomazia internazionale aveva dovuto arrendersi alle resistenze del potere finanziario
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Cometa denuncia la catastrofe dell’ottimismo
È uscito il secondo numero di “Cometa”- acronimo di Comunicazione, Etica, Ambiente – il trimestrale di critica della comunicazione diretto da Giulietto Chiesa e promosso da Megachip e Pentapolis, in collaborazione con Legambiente. Disponibile nelle librerie Feltrinelli, il nuovo numero approfondisce quella che nel titolo viene definita “la catastrofe dell’ottimismo”, in un’analisi critica e documentata della natura, delle cause, delle cifre, delle vittime e dei carnefici della crisi economica in atto. Presenti tra gli altri saggi di Luciano Gallino e Paolo Cacciari e interviste a Beppe Grillo e Loretta Napoleoni.