Archivio del Tag ‘polizia’
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Expo 2015, Milano nuova capitale della ‘Ndrangheta?
In vista dell’Expo 2015 le cosche calabresi stanno infiltrando il tessuto imprenditoriale lombardo e spostano il centro dei propri interessi all’ombra della Madonnina, tanto che i magistrati nazionali antimafia avvisano: «Milano è la nuova capitale della ‘ndrangheta e la Lombardia è diventata la quarta regione mafiosa d’Italia». Lo afferma Gian Luca Ursini sul newsmagazine indipendente “PeaceReporter”, in un ampio servizio che aggiorna la geografia criminale italiana partendo dai colossali investimenti in arrivo a Milano per l’expò universale e le sue miliardarie infrastrutture.
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Diario: nella casbah di Torino, per vincere la paura
Paura degli immigrati? Niente di meglio, per vincerla, che traslocare «nella tana del lupo», ovvero il quartiere di Porta Palazzo, a Torino, dove in pochi isolati convivono 55 etnie, attorno al più grande mercato multietnico d’Europa. E dove, nei vicoli dietro le bancarelle, territorio delle baby-gang, prospera il maggiore supermarket piemontese della droga. Un anno all’inferno, tra scippi e violenze, risse e rapine quotidiane. Per poi scoprire che, a distanza ravvicinata e prese le dovute cautele, Porta Palazzo «è una gran confusione di genti e di cose, di esasperazioni e di speranze». Non proprio un paradiso, ma uno spettacolo: di colori, lingue, profumi, voci e storie.
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Torino, in 300 attaccano i poliziotti al G8 dei rettori
«Un’aggressione violenta e premeditata», secondo il ministro dell’interno Roberto Maroni, quella di cui sono rimasti vittima il 19 maggio gli agenti schierati al castello del Valentino a protezione dei rettori radunati per il G8 University Summit: 24 feriti tra polizia e carabinieri, 5 manifestati contusi e due arresti. Ad attaccare il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, circa 300 “antagonisti” a viso coperto, protetti da scudi e armati di sassi, estintori e spranghe. Gli attaccanti erano nascosti tra i 5.000 studenti del pacifico corteo dell’Onda, radunati a Torino per contestare i rettori dietro lo striscione “Voi il fallimento del presente, noi l’anomalia del futuro”.
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Franceschini: rischio leggi razziali in Italia
«C’è già stato un tempo in cui, in Italia, i bambini venivano cacciati dalle scuole per la loro religione: è immorale usare strumentalmente la legittima domanda di sicurezza per tornare, 70 anni dopo, alle leggi razziali nel nostro Paese». Per contrastare il decreto-sicurezza tra poco al vaglio del Parlamento, il leader del Pd Dario Franceschini evoca direttamente il fantasma delle infami leggi razziali promulgate nel 1938 da Mussolini contro gli ebrei. L’uscita di Franceschini, il 6 maggio, ha suscitato l’indignazione del Pdl, secondo cui il portavoce dell’opposizione dovrebbe «chiedere scusa» al governo per le sue affermazioni.
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Russia, cresce il razzismo xenofobo: 23 morti
Allarme xenobofia in Russia: almeno 23 persone sono state assassinate in pochi mesi, dall’inizio del 2009, per via della propria origine etnica o razziale. Lo afferma “Peacereporter”, attraverso l’agenzia moscovita Interfax che cita l’istituto Sova, impegnato nel monitoraggio del fenomeno. «Dall’inizio dell’anno – scrive “Peacereporter” - 23 persone sono state uccise a causa di aggressioni razziste, mentre altre 98 sono state aggredite, secondo quanto denunciano alcuni attivisti per i diritti umani». Cresce quindi il rischio del razzismo in Russia, dove il tasso di xenofobia ha raggiunto l’allarme rosso.
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Carabinieri e polizia avvertono: ronde? No, grazie
Misura impraticabile: le ronde sono inutili e, anzi, pericolose. Così il Cocer, il “sindacato” dei carabinieri, boccia le ronde e chiede un incontro urgente al capo dello Stato e al premier: «Date a noi più uomini e mezzi, anziché improvvisare squadre di vigilantes, magari anche politicizzate». Il Sap, sindacato di polizia, denuncia: «I partiti cercano di lottizzare le ronde, a noi resta un ruolo di badanti».
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Bob Kennedy: il Pil misura tutto, tranne quello che ci serve davvero
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico