Archivio del Tag ‘Pd’
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I vescovi: contro i migranti, leggi disumane
«L’ennesima tragedia, in cui dei deboli muoiono per l’indifferenza dei forti o a causa di leggi contrarie ai principi dell’umanità e della carità». Così il vescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, definisce sul “Corriere della Sera” la vicenda dei migranti morti in mare al largo di Lampedusa. «Questa ennesima tragedia – dice il vescovo – deve farci riflettere, interrogare ma soprattutto farci sentire colpevoli: ci stiamo sempre più allontanando dal Vangelo, con le nostre omissioni stiamo uccidendo nuovamente il Cristo». E’ «contrario al principio della vita», aggiunge, non aiutare «questi poveri fratelli mentre sono in condizioni precarie, in balia del mare».
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Grillo: scendo in politica, per liberare l’Italia
«L’assalto alla diligenza Italia è in corso. Tutti vogliono la loro parte di bottino. Partiti, lobby, criminalità organizzata, interessi locali, gruppi stranieri. Gli unici esclusi sono i cittadini, coloro che si ostinano a chiamarsi italiani e a pagare le tasse». Beppe Grillo scende in campo direttamente, dopo l’esclusione dalle primarie del Pd: farà un suo partito, il “Movimento di Liberazione Nazionale”, che debutterà alle regionali 2010 con le liste “a 5 stelle”, ispirate ai Comuni Virtuosi, modello avanzato di buona amministrazione, ecologica e democratica.
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Maggiani: il Pd e Marino, l’ultima ragionevole follia
Non firmo un appello da almeno venti anni, né in questo arco di tempo ho mai preso la tessera di un partito, di un club o circolo di qualsivoglia natura. Il fatto che questo appello sia reso pubblico un venerdì 17 e che chieda una motivata iscrizione al Partito Democratico, e che io sia dentro tutto questo, mi appare come vivida immagine di una follia. Per quanto mi riguarda l’Ultima Follia. Naturalmente ogni follia ha la sua ragione, e la mia è la seguente. Dopo decenni della mia vita attiva passati a interrogare i partiti della sinistra e i loro uomini, su quale paesaggio stessero costruendo perché il mio Paese, e io stesso nel mio Paese, potessimo trovare un luogo in cui riconoscerci
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Giallo Calipari: aveva nemici persino in Australia
Un baule di quelli che si usavano un tempo nelle famiglie del Sud per conservare la biancheria pregiata o i cimeli di famiglia. In quella cassa di legno nella casa romana di Nicola Calipari era chiuso un documento impolverato dal titolo: ‘Relazione sulla missione in Australia presso la National Crime Authorithy’. Quella relazione, datata 1988, rappresenta un momento importante della vita professionale e privata del funzionario del Sismi, (il servizio segreto militare) che ha sacrificato nel 2005 la sua vita per salvare quella della giornalista del ‘manifesto’, Giuliana Sgrena, rapita in Iraq.
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Di Pietro: Beppe Grillo e la casta impaurita del Pd
Hanno respinto la candidatura di Grillo quelli del Piddì! Quello che più deve deprimere nel mondo della rete e della società civile è la motivazione: “Fa parte di un movimento che ci ha criticato”. Grillo non viene respinto “in quanto Grillo”, ma in quanto rappresentante di una moltitudine di persone! Quindi il riconoscimento formale è: esiste un movimento nel Paese di cui nessuno parla, ed esiste perché nel momento in cui si mette in gioco per confrontarsi e far sentir la propria voce, in quel momento i suoi rappresentanti vengono esclusi.
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Stop a Beppe Grillo, il comico: il Pd ha paura di me
Nel Pd prosegue la corsa precongressuale e mentre il segretario Dario Franceschini e il secondo candidato Pierluigi Bersani preparano i loro appuntamenti di giovedì e venerdì, tiene banco la vicenda Grillo. Il comico genovese, infatti, non molla: annucia che proverà a prendere la tessera a Nervi, dove risiede, per potersi aggiungere ai primi due e a Ignazio Marino per la corsa alla poltrona di numero uno del Partito democratico. Anche se in serata arriva il no ufficiale della commissione di garanzia che all’unanimità ha deciso la non iscrivibilità di Grillo.
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Grillo sfida il Pd: mi candido alle primarie, contro il nulla
«Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c’è il vuoto. Un vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini». Con queste parole, affidate al suo blog, Beppe Grillo lancia la sua clamorosa candidatura per le primarie del Pd, in programma il 25 ottobre, per le quali si sfideranno Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e l’outsider Ignazio Marino. «Io mi candido, sarò il quarto», annuncia Grillo: «Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al nulla». L’annuncio ha già suscitato allarme: da Sarzana, Piero Fassino s’è affrettato a dire che, avendo finora criticato il Pd, non è detto che a Grillo sarà consentito di concorrere alla gara per la segreteria.
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Ronde nere a guardia del metrò di Milano
In testa porta il berretto azzurro, ma il suo cuore è nero. Vincenzo Scavo, presidente dei Blue Berets, è il tesserato numero 090203 del partito Destra nazionale Msi, la stessa formazione politica che organizza le “ronde nere” con divise da ventennio fascista. L´iscrizione di Scavo al partito è del 16 agosto 2003 e scadrà nel 2013. Fino a quel giorno, il capo dell´associazione a cui il Comune dà 220mila euro per fare vigilanza in metropolitana è “dirigente nazionale” del Msi di Gaetano Saya. L´uomo che guida le ronde regolari, che il vicesindaco Riccardo De Corato definisce «un contributo importante per la sicurezza delle fasce più deboli
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Il Senato approva: la clandestinità ora è reato
«I veri clandestini siete voi». Questa la scritta sui cartelli agitati dai senatori dell’Idv, il 2 luglio, coi quali il partito di Di Pietro ha protestato contro l’approvazione – con voto di fiducia – del “pacchetto sicurezza” voluto dalla Lega Nord e firmato dal ministro dell’interno Roberto Maroni. Il ddl ora è legge dello Stato: si potranno organizzare le ronde e l’immigrazione irregolare è diventata reato penale. L’ok definitivo del Senato è giunto nella tarda mattinata: 157 favorevoli tra PdL, Lega Nord e MpA; 124 no; 3 astenuti.
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Appello all’unità da Bertinotti, lo sfascia-alleanze
Incredibile ma vero, Fausto Bertinotti lancia un appello all’unità della sinistra italiana e, più in generale, delle forze di opposizione. Un appello esteso al Pd e persino ai radicali e all’Idv di Di Pietro. «Bisogna far nascere un partito della sinistra italiana, di tutta la sinistra italiana», afferma l’ex presidente della Camera in un’intervista rilasciata a Riccardo Barenghi (”La Stampa”). «Un partito – aggiunge Bertinotti – creato da tutti quelli che oggi sono all’opposizione e che si sentono più o meno di sinistra».
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Comunisti italiani fuori dall’Europa, Ferrero si dimette
Si è dimesso Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, all’indomani del risultato elettorale delle europee, dove la sua lista “anticapitalista” costruita con Oliviero Diliberto (Pdci) e i socialisti di Cesare Salvi ha soltanto sfiorato il quorum del 4%, necessario per raggiungere il Parlamento di Strasburgo. Ferrero, imitato da Diliberto, ha “rimesso il mandato” alla segreteria del Prc, che nel fine settimana deciderà se confermargli la fiducia. Al tempo stesso, con Diliberto e Salvi, Ferrero ha dato vita a un coordinamento politico per superare le vecchie forme-partito e lanciare una nuova formazione politica della sinistra italiana.
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Europee, la protesta dell’Italia-contro
Astensionismo record, pallide prestazioni dei blocchi politici bipolari (Pdl e Pd, entrambi in regressione), significativa consistenza delle piccole liste “antagoniste”, che in ordine sparso rappresentano il 13% dell’elettorato, e sonora affermazione, a metà classifica, delle due maggiori formazioni di protesta, la Lega Nord di Umberto Bossi (no-immigrati) e l’Idv di Antonio Di Pietro (no-Berlusconi): gli unici due veri vincitori, destinati entrambi a condizionare in modo sempre più forte le scelte degli schieramenti maggioritari.