Archivio del Tag ‘Onu’
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Russia e Iran, nuovi signori dell’energia mondiale
Russia, Iran e Venezuela oggi possiedono le chiavi energetiche del mondo. Quanto basta per spingere le grandi potenze emergenti, Cina e India, sempre più lontano dall’orbita Usa. Così si spiegano le grandi manovre in corso sullo scacchiere internazionale, il “grande gioco” più che mai in corso, dal Mar Nero al Mar Caspio, fino all’Afghanistan. Questa l’analisi di Pepe Escobar, pubblicata su “Asia Times”. «Un Iran nucleare – spiega – metterebbe inevitabilmente il turbo al nuovo emergente mondo multipolare. L’Iran e la Russia stanno di fatto mostrando alla Cina e all’India che non è saggio fare affidamento sulla potenza degli Stati Uniti per controllare il petrolio del Medio Oriente arabo».
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Eritrei respinti in Libia, cronaca di un martirio
L’Eritrea sta investendo molto nel turismo. Lungo il mar Rosso ad esempio, a metà strada tra Massawa e Assab, c’è un albergo a Gel’alo che nessun turista dovrebbe perdersi, specialmente se italiano. Se non altro perché è stato costruito da esuli eritrei costretti ai lavori forzati dopo essere stati arrestati sulla rotta per Lampedusa e rimpatriati dalla Libia su voli finanziati dall’Italia. Proprio così. Non chiedete spiegazioni all’ambasciata eritrea, potrebbero fraintendere. Secondo la propaganda della dittatura infatti, quell’hotel è frutto del coraggio della gioventù eritrea
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Repubblica Centrafricana, emergenza profughi
Le lotte tra le fazioni ribelli e le forze governative nel nord della Repubblica Centrafricana (Car) hanno coinvolto oltre un milione di persone e hanno creato più 125.000 profughi, che vivono in «condizioni deplorevoli», dopo essere fuggiti in zone remote, a cui i cooperanti non hanno accesso. «La popolazione vive nella paura – ha spiegato Catherine Bragg, degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite – questa è una situazione unica, dove le persone sono fuggite dai propri villaggi, senza la possibilità di tornarvi per tre o quattro anni
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L’Egitto: una follia il canale tra Suez e il Mar Morto
Il canale di collegamento tra il Mar Morto e il Mar Rosso rappresenterebbe una catastrofe ambientale. Lo ha sostenuto il 27 luglio il generale egiziano Ahmed Fadel, presidente della società del Canale di Suez, in occasione delle celebrazioni del 53° anniversario della nazionalizzazione di quest’ultimo. «’Il progetto del canale tra il Mar Morto e il Mar Rosso è una follia. Se realizzato, potrebbe causare eruzioni vulcaniche e terremoti, a causa della vicinanza con la faglia africana», ha detto Fadel. «L’ecosistema del Mar Rosso sarebbe compromesso per sempre».
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Coltan, il sangue del Congo per i nostri cellulari
I telefoni cellulari possono avere rivoluzionato il modo in cui comunichiamo, ma abbiamo mai pensato a cosa comporta la produzione (e lo smaltimento) di tali aggeggi? Per l’accaparramento di risorse quali il coltan sono in corso da anni guerre che hanno portato all’uccisione di oltre tre milioni di persone. E un italiano, in media, possiede due cellulari, più qualche vecchio modello (funzionante) nel cassetto. Nell’Africa centrale, e in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, da diversi anni sono in corso dei combattimenti dovuti all’accaparramento di risorse quali il coltan
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Come un uomo sulla Terra, in onda su RaiTre
Dal 2003, Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa subiscono migliaia di uomini e donne? E perché tutti fingono di non saperlo? Le risposte sono in un film straordinario, “Come un uomo sulla Terra”, che finalmente viene trasmesso in televisione il 9 luglio su Rai Tre (ore 23.40, nell’ambito della trasmissione “Doc 3″) dopo 200 proiezioni in tutta Italia, i premi italiani e internazionali, le oltre 11.000 firme raccolte da “Fortress Europe” per i diritti civili dei migranti africani e lo straordinario successo della campagna nazionale “Io non respingo”, contro la reclusione in Libia di chi cerca di sfuggire alla fame e alla violenza politica.
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Il Senato approva: la clandestinità ora è reato
«I veri clandestini siete voi». Questa la scritta sui cartelli agitati dai senatori dell’Idv, il 2 luglio, coi quali il partito di Di Pietro ha protestato contro l’approvazione – con voto di fiducia – del “pacchetto sicurezza” voluto dalla Lega Nord e firmato dal ministro dell’interno Roberto Maroni. Il ddl ora è legge dello Stato: si potranno organizzare le ronde e l’immigrazione irregolare è diventata reato penale. L’ok definitivo del Senato è giunto nella tarda mattinata: 157 favorevoli tra PdL, Lega Nord e MpA; 124 no; 3 astenuti.
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Il sorriso di Sankara e la Decrescita Felice dell’Africa
C’era una volta un presidente come non se n’erano mai visti che fece cose che non s’erano mai viste. Arrivato al potere nell’agosto 1983, anticipò le azioni dei movimenti e di alcuni (solo alcuni) governi di adesso. Era un presidente africano appena 34enne. Si chiamava Thomas Sankara. Il suo saheliano, polveroso, arido, contadino paese si chiamava Haute Volta. Nel primo discorso all’assemblea dell’Onu, il 4 ottobre 1984, lo definì così: «Il concentrato di tutte le disgrazie del mondo». Nello sforzo di dichiarare una vera indipendenza nazionale, la Haute Volta fu ribattezzata in Burkina Faso, ovvero “paese degli integri”.
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Migranti: Torino in piazza, dalla parte dei rifugiati
Incontri, convegni, dibattiti. E anche un’iniziativa “a sorpresa”, in piazza Vittorio, che i ragazzi del circolo Arci “Punto G” non intendono anticipare: «Venite in piazza alle ore 19, e vedrete», si limitano ad annunciare, per non svelare nulla della “dimostrazione” che, sabato 20 giugno, chiuderà il programma torinese della “Giornata mondiale del Rifugiato”. L’iniziativa fa seguito alla campagna “Io non respingo”, lanciata durante la visita di Gheddafi in Italia per contestare i “respingimenti” dei migranti a cui, anche secondo l’Onu, spetterebbe il diritto d’asilo, visto che molti di loro sono profughi, in fuga da persecuzioni politiche.
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Nessuno Tocchi Caino: il Congo rinuncia al boia
Il Congo rinuncia alla pena di morte, accettando l’invito del network italiano “Nessuno tocchi Caino” guidato da Sergio D’Elia: la Conferenza contro la pena di morte nella Repubblica Democratica del Congo, organizzata a Kinshasa dal gruppo di D’Elia col patrocinio dell’Assemblea Nazionale e del Senato congolesi, nonché con il contributo del ministero degli esteri italiano, si è conclusa con l’annuncio, da parte della presidenza del Senato, dell’avvio del processo legislativo volto ad abolire la pena di morte in Congo, stabilendo nel frattempo una moratoria legale delle esecuzioni.
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Io non respingo: no al patto anti-migranti con Gheddafi
Si chiama “Io non respingo” ed è una grande campagna di mobilitazione nazionale per esprimere la propria contrarietà ai respingimenti in atto nelle acque del Mediterraneo, in base al recente accordo Italia-Libia per il controllo dei migranti africani. Organizzata dall’Osservatorio sulle vittime dell’immigrazione “Fortress Europe”, che da anni tiene il conto delle persone scomparse nel tentativo di raggiungere le nostre coste, l’iniziativa scattata il 10 giugno propone decine di eventi in tutta Italia fino al 20 giugno, quando terminerà la visita di Stato del leader libico Gheddafi in Italia.
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Il cancro del cibo: i nostri figli ci accuseranno
Enorme (e sottaciuto) il ruolo dell’alimentazione e delle condizioni ambientali nell’insorgenza dei tumori: una verità scioccante, che tuttavia non è facile accogliere. A meno che, naturalmente, non ci si metta anche il cinema, a scuotere l’opinione pubblica. Sta ottenendo vasto interesse, anche in Italia, il film che nel dicembre scorso ha riempito le sale francesi. Non si tratta dell’ultima trovata di Hollywood, ma di un documentario sull’utilizzo dei pesticidi e sulle conseguenze per salute e pianeta. Il regista, Jean-Paul Jaud, presenta un piccolo progetto locale per poi illustrare la situazione agricola in Francia e nel mondo intero.