Archivio del Tag ‘Onu’
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Liberi subito: l’Italia pretenda giustizia per Emergency
Liberi subito: è lo slogan della manifestazione del 17 aprile (in piazza San Giovanni anziché piazza Navona, vista la quantità di adesioni) sintetizzato graficamente da Vauro, per chiedere – dal cuore della capitale – l’immediato rilascio degli operatori umanitari di Emergency sequestrati dai servizi segreti afghani durante un blitz all’ospedale di Lashkargah in collaborazione con forze Nato. Amnesty International e l’Onu hanno intanto chiesto al governo di Kabul di garantire giustizia e diritto di difesa ai nove operatori di Emergency (sei afgani e tre italiani) attualmente detenuti, non si sa neppure in quale struttura, con l’incredibile accusa di aver fiancheggiato il terrorismo talebano.
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Natura, bene di tutti: la foresta fa causa alla Nestlé
Il 19 luglio scorso, il “Boston Globe” ha pubblicato un articolo intitolato, “Citato in giudizio da una foresta?”. Come spesso accade nella storia del nostro pianeta, le rivoluzioni partono da pochi individui. Ecco cosa è accaduto. Nel febbraio 2009, 2.326 abitanti di Shapleigh nel Maine hanno votato una rivoluzionaria ordinanza per proteggere le falde acquifere dalle attività della Nestlé Corporation. Shapleigh ha fatto una cosa umile ma audace. Ha affermato i diritti legali e naturali della cittadina: «Le comunità naturali e gli ecosistemi possiedono diritti inalienabili e fondamentali di esistere, crescere ed evolversi nell’ambito della città di Shapleigh».
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Cardini: guerra vicina, l’unica bomba dell’Iran è l’euro
Una dittatura che si regge su brogli elettorali, che minaccia Israele, che si sta fabbricando l’atomica e quindi sta per essere isolata dal resto del mondo? «Calunnie, falsità totali». L’insigne medievista Franco Cardini non ha dubbi: sull’Iran sta per concentrarsi la stessa tempesta che travolse l’Iraq. Innescata dal medesimo copione basato su identiche premesse: disinformazione e menzogne. Perché a far tremare gli Usa non è l’improbabile atomica degli ayatollah, ma il nuovo “cartello” petrolifero del Golfo, basato non più sul dollaro ma sull’euro: «E’ quella l’unica vera bomba nucleare iraniana».
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Inceneritori-killer, nuovo dossier dall’Inghilterra
Nuove prove dalla Gran Bretagna sulla pericolosità dei termovalorizzatori per la salute umana. Il sito della Uk Health Research ha pubblicato uno studio sulla mortalità infantile nei distretti circostanti l’inceneritore di Kirklees, nella regione dello Yorkshire e Humber. Dagli esiti della ricerca, consultabile sulla mappa della zona, è emerso che nei distretti posti sottovento rispetto all’inceneritore il livello di mortalità infantile è anormalmente alto, pari al 9,6 per mille, mentre nei distretti sopravento il tasso è circa dell’uno per mille. Il termovalorizzatore di Kirklees produce energia dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani.
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Missili Patriot attorno all’Iran, il cappio Usa si stringe
Tutto è pronto per avviare l’attesa escalation militare destinata a colpire l’Iran e il controverso regime degli ayatollah. Il giro di vite annunciato dall’Italia sulla necessità di “sanzioni” dopo l’assalto all’ambasciata tricolore di Teheran fa parte delle variabili di un piano orchestrato da tempo. Mentre le immagini (muscolari) di esercitazioni missilistiche in Iran riempiono gli schermi occidentali ingenerando l’impressione di una minaccia incombente, nessuno ha fatto caso alla vera notizia: gli Usa stanno per circondare l’Iran con batterie di missili Patriot, per neutralizzare la risposta iraniana ad un eventuale attacco.
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Israele ammette: fosforo bianco contro la Striscia di Gaza
L’esercito israeliano ha preso misure disciplinari nei confronti dei comandi militari che ordinarono l’utilizzo delle bombe al fosforo bianco sulla popolazione civile a Gaza. Lo ha rivelato il quotidiano israeliano “Haaretz”, citando la relazione consegnata da Israele nel week-end all’Onu in risposta al rapporto della Commissione Goldstone. Nel documento, Israele in parte ammette le denunce fatte dalle organizzazioni umanitarie internazionali: il colonnello Ilan Malka e il generale di brigata Eyal Eisenberg andarono oltre la propria autorità «nel consentire l’utilizzo delle bombe al fosforo che misero in pericolo vite umane».
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Maroni: status di rifugiati a tutti gli africani feriti a Rosarno
Lo statuts di protezione internazionale sarà concesso agli immigrati vittime delle violenze a Rosarno. Lo ha annunciato il 17 gennaio il ministro dell’interno, Roberto Maroni, ospite di Fabio Fazio nel corso del programma “Che tempo che fa”, su RaiTre. «Si tratta di una decina di feriti: a loro concederemo questo status», ha spiegato il responsabile del Viminale, distintosi per l’intransigenza nei “respingimenti” di migranti verso le carceri libiche, pratica contestata anche dalle Nazioni Unite a causa del mancato rispetto dei diritti umani. Il caso-Rosarno ha ora cambiato l’atteggiamento del governo italiano?
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Pandemia, falso allarme: è stata la truffa del secolo
L’influenza A, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realtà era una “falsa pandemia” orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l’accusa arriva dal tedesco Wolfang Wodarg, presidente della commissione Sanità del Consiglio d’Europa. Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la pandemia. Si profilano quindi i contorni di una truffa colossale: un disegno criminale attuato per moltiplicare facili profitti con denaro pubblico dopo aver diffuso timori infondati per distribuire un vaccino inutile e forse pericoloso.
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Massacri in Sudan, per strappare il petrolio alla Cina
Destabilizzare il Sudan per sottrarre alla Cina il controllo della maggiore risorsa del grande paese africano: il petrolio. Dopo la guerra del Darfur, ora tocca alla seconda regione petrolifera dello stato: il Sud Sudan. Dove, come già nel Darfur, sono in corso sanguinosi scontri su base etnico-religiosa, in realtà orchestrati da Usa ed Europa, con il determinante contributo operativo di Israele. E’ quanto afferma il newsmagazine indipendente “PeaceReporter”, che riaccende i riflettori sui presunti “misteri” del martoriato paese africano, di cui l’Occidente non gradisce la guida islamica del governo centrale né gli accordi di cooperazione stipulati coi cinesi.
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Brasile-choc: la polizia uccide 2000 persone all’anno
Undicimila persone uccise in sei anni. Ha i numeri drammatici di una guerra il bilancio delle recenti operazioni di polizia condotte in Brasile. La denuncia proviene dall’associazione umanitaria Human Rights Watch, secondo cui la maggior parte degli omicidi è avvenuta sotto forma di brutale esecuzione. Il rapporto di 122 pagine pubblicato il 9 dicembre conferma quello diffuso già nel 2008 dalle Nazioni Unite, secondo cui la polizia brasiliana sarebbe stata responsabile di una «significativa porzione» dei 48.000 omicidi commessi nel paese l’anno precedente.
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Copenaghen, le potenze emergenti e il futuro del clima
Il countdown è finito. A Copenaghen è partita la quindicesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: il summit nel corso del quale, secondo le attese, si dovrebbero decidere i destini ambientali del pianeta. Dopo le dichiarazioni politiche dei giorni scorsi e gli incontri bilaterali fra le nazioni si è capito chiaramente che le sorti dei futuri accordi dipendereanno dagli Usa e dal gruppo noto come “Bric” e formato da Brasile, Russia, India e Cina, ovvero i paesi che hanno incrementato il proprio Pil in modo esponenziale dall’inizio del millennio.
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Rubbia: addio nucleare, è il sole l’energia del futuro
Mentre l’Italia perde tempo a progettare reattori nucleari, il resto del mondo punta tutto sull’energia del sole. «L’unico dubbio ormai non è se l’energia solare si svilupperà, ma se a vincere la gara saranno cinesi o statunitensi». Lo afferma il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, esplorando le nuove soluzioni energetiche per il pianeta: mentre il nucleare è ormai obsoleto e i combustibili fossili presentano un costo ambientale sempre meno sostenibile, il solare si sta imponendo come la risposta migliore per il futuro, visto che sta già crescendo del 40% ogni anno, ad eccezione dell’Italia.