Archivio del Tag ‘nucleare’
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Niente rinnovabili: dopo Fukushima, Italia allo sbando
Mercoledì il Senato ha deciso: le centrali nucleari, almeno per ora, non si faranno. Lo stop è stato votato ufficialmente “al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche” sui “profili relativi alla sicurezza nucleare”. Ma quanto durerà l’acquisizione delle “evidenze”? Per ora non è dato saperlo. «Nei prossimi anni, se le evenienze scientifiche daranno delle garanzie maggiori, si potrà riprendere il programma nucleare», ha dichiarato ieri il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia. Quanti anni passeranno? E soprattutto: nel frattempo saranno adottate strategie alternative?
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Lo scippo dei referendum: dopo il nucleare, l’acqua?
Dopo il clamoroso dietrofront sul nucleare per paura del voto concomitante sul “legittimo impedimento” salva-premier, ora il governo esprime dubbi anche sul referendum che riguarda l’acqua. L’appuntamento è per il 12-13 giugno, ma il ministro dello Sviluppo Paolo Romani spiega che «anche su questo tema di grande rilevanza probabilmente sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo». Immediata la reazione del comitato promotore della consultazione per l’acqua “bene comune”: hanno firmato un milione e mezzo di italiani per sottrarre l’acqua al mercato del profitto. Giù le mani dal referendum: l’acqua deve tornare una risorsa universale, pubblica, protetta da una tutela condivisa. E si deve concedere agli italiani il diritto di voto.
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Italia, stop al nucleare: paura del referendum anti-Silvio
Marcia indietro clamorosa, anche se già prospettata e “addolcita” da Tremonti: il governo ha deciso di annullare il programma nucleare che aveva difeso con le unghie e con i denti accusando i verdi-comunisti di voler solo sfruttare l’emozione-Fukushima. E ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge “omnibus”, all’esame del Senato, l’abrogazione di tutte le norme per costruire le nuove centrali nucleari nella Penisola. Di fronte ai sondaggi disastrosi, col 54% degli italiani intenzionati a votare il 12-13 giugno, a decidere sarebbe stato Berlusconi in persona: spaventato dal rischio che si raggiunga il quorum sul “legittimo impedimento”, l’altro quesito che – insieme all’acqua pubblica – compone il tris referendario.
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Greenpeace: a Chernobyl cibo radioattivo 25 anni dopo
Latte radioattivo. Ma anche funghi e mirtilli, patate e carote. A venticinque anni dalla catastrofe di Chernobyl, nella zona del disastro la radioattività non se n’è ancora andata. Almeno secondo Greenpeace, che a marzo ha eseguito una nuova ricerca in Ucraina con risultati “inquietanti”: i livelli di contaminazione sono ancora alti in molti alimenti, come latte e frutti di bosco. «Le nostre analisi hanno riscontrato alti livelli di radioattività, dovuti alla catastrofe di Chernobyl, in molti campioni di alimenti», afferma Iryna Labunska, di Greenpeace International. In Ucraina sono 18.000 i chilometri quadrati di terreni agricoli contaminati, a cui si aggiunge il 40% dei boschi, per un totale di 35.000 chilometri quadrati.
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Fukushima, un anno per uscire dall’incubo. Sarà vero?
Un anno intero, per sperare che il mostro nucleare si plachi. E’ l’annuncio della Tepco, la società energetica responsabile del disastro di Fukushima: ci vorrano dai sei ai nove mesi per arrivare a un «controllo completo» della centrale atomica giapponese colpita l’11 marzo dal terremoto e dallo tsnunami che ha messo fuori uso gli impianti di raffreddamento dei reattori. Finora la Tepco non ha azzzecato nessuna previsione, ha comunicato dati parziali e tardivi, ha taciuto a lungo. E ora promette che entro la fine del 2011 la situazione sarà finalmente sotto controllo. Sempre che nel frattempo non collassino i reattori: ipotesi le cui conseguenze nessuno sa quantificare, dato il livello 7 della scala di rischio, il massimo.
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Terrore nucleare: fuga da Fukushima, centrale evacuata
Quello che tutti temevano, e che le autorità giapponesi hanno tentato fino all’ultimo di negare, sta avvenendo: la centrale di Fukushima è completamente fuori controllo e potrebbe dare origine alla più grave catastrofe nucleare della storia. L’ennesima scossa di terremoto il 12 aprile ha indotto Tokyo a innalzare a 7 il livello di rischio, lo stesso di Chernobyl, e a ordinare l’evacuazione precipitosa dell’impianto, dove i tecnici – dopo il disastro dell’11 marzo, terremoto e tsunami – non sono mai riusciti a fermare la fuga di materiale radioattivo che sta contaminando il Giappone. Se dovesse esplodere uno dei reattori, avverte l’esperto nipponico Hirose Takashi, collasserebbero anche gli altri: e a quel punto nessuno può dire fin dove arriverebbe l’ondata di morte.
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La profezia di Technocracy: il libero mercato ci sterminerà
Siamo senz’acqua, senza più suolo fertile sufficiente, senza materie prime abbondanti. E non abbiamo soluzioni: il “sistema dei prezzi”, quello che regola l’economia mondiale, sa solo prelevare risorse e fare business, evitando di pensare al futuro, mentre il mondo sta letteralmente scoppiando a causa del boom demografico. «A lungo termine, le attività connesse al Sistema dei Prezzi portano alla rovina. Quando le risorse saranno esaurite, cosa accadrà? Quel momento sta arrivando». Sembra una profezia del terzo millennio, invece ha una data sbalorditiva: 1948. Già allora, l’americano Howard Scott elaborò la risposta: “Tecnocracy”. Gestione lungimirante di suoli, acque, rifiuti, crescita controllata: sviluppo sostenibile, all’indomani di Hiroshima.
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Il pianeta sta per scoppiare, Fukushima è l’ultimo avviso
Fukushima ha cambiato il mondo, perché è successo qualcosa di diverso da quanto finora avevamo vissuto, saputo e presunto. Molti sono diventati solo ora consapevoli dei pericoli dell’energia atomica. E’ tema di conversazioni in ogni famiglia. Per i più anziani come me un’occasione di riflettere. Io divenni adulto dopo la fine della guerra. Il Reich aveva appena capitolato, ero ancora prigioniero degli americani, e caddero le prime bombe atomiche, e così finì la guerra col Giappone. Fu il mio primo “incontro” con la bomba atomica. Ero contro la bomba, ma a favore dell’uso pacifico dell’energia nucleare. Mi ci vollero anni per capire che uso militare e uso pacifico hanno qualcosa che li collega, e capire quale strappo della civiltà sia l’energia atomica.
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Crolla il consenso, l’Europa non si fida più del nucleare
L’Europa ripudia il nucleare: lo dicono i sondaggi diffusi all’indomani del disastro di Fukushima, sull’onda della presa di posizione della Germania contro lo sviluppo dell’energia atomica. Dalla Svezia alla Gran Bretagna, dalla Svizzera alla Finlandia, gli europei ora temono i rischi dei reattori: pur di rinunciare al pericolo delle radiazioni, i tedeschi sono pronti a veder ridurre la propria economia. Dati che spiazzano la Francia, in allarme per la nuova paura nucleare europea: secondo la multinazionale Areva, leader mondiale dell’atomo, Italia e Svizzera potrebbero effettuare una brusca retromarcia, non fidandosi più del “nucleare sicuro”, quello “di quarta generazione”.
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Fukushima, governo nel panico: si teme il collasso finale
Fallito anche l’ultimo tentativo di tappare la falla nucleare. La Tepco, che gestisce l’impianto di Fukushima, si prepara a riversare nell’Oceano Pacifico 15.000 tonnellate di acqua radioattiva. A spaventare i giapponesi è soprattutto la crepa di 20 centimetri apertasi nel reattore 2. Secondo i critici, le autorità brancolano nel buio, cercando di nascondere la verità: non sanno esattamente cosa fare. Per Hirose Takashi, grande esperto nucleare nipponico, siamo a un passo dalla catastrofe: se collassa il primo reattore coinvolgerà tutti gli altri, mettendo in pericolo l’intero Giappone. Situazione senza precedenti, di portata probabilmente planetaria: sarebbe il maggiore disastro atomico della storia.
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Rischio apocalisse: rompiamo il silenzio su Fukushima
Ci sono rumori che servono a depistare e silenzi che servono per occultare. Forse è giunto il momento di rompere il silenzio atomico che ci sta avvolgendo, in una progressione concitata ma inesorabile. Forse è l’ora di iniziare a discernere quello che veramente si cela nel frastuono apparente delle notizie rapsodiche ed epilettiche che ci arrivano (o meglio, che ci fanno arrivare) da Fukushima. E soprattutto da quelle che dietro la favoletta mediatica dell’“agire maldestro”, e degli “errori umani”, non ci fanno arrivare.
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Fukushima, si avvicina l’ora zero: catastrofe planetaria
Il disastro nucleare di Fukushima, dove la situazione sta precipitando, rivela il rischio concreto di uno scenario apocalittico: la completa fusione del nocciolo può produrre una catastrofe ambientale di portata incalcolabile, facendo impallidire il ricordo di Chernobyl. Se le barre di combustibile esaurito prenderanno fuoco per mancanza di liquido refrigerante, l’intenso calore alzerà pennacchi di radiazioni fino all’atmosfera più alta, interessando tutto il pianeta. Questo è lo scenario da incubo: nubi di materiale radioattivo che innaffiano il pianeta con tossine letali per mesi e mesi. E secondo l’Istituto Centrale di Meteorologia e Geodinamica di Vienna, il processo mortale è già iniziato.