Archivio del Tag ‘New York Times’
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Giudice svizzero: dalla Cia l’atomica agli Stati-canaglia
Bomba atomica agli “stati canaglia”? La Cia sapeva tutto: era proprio il servizio segreto americano, nell’era Bush, a gestire le informazioni-chiave per mettere i “terroristi” nelle condizioni di sviluppare armi atomiche. Lo scrive il New York Times, dando rilievo alla clamorosa denuncia di un magistrato svizzero, Andreas Müller: secondo il giudice, le autorità elvetiche hanno distrutto le prove da lui raccolte, a carico di alcuni imprenditori che sarebbero stati incaricati di trasferire a Iran, Libia e Corea del Nord il know-how nucleare proveniente da Abdul Kader Khan, lo scienziato considerato “padre” dell’atomica del Pakistan, alleato problematico degli Stati Uniti, sospettato di aver a lungo controllato l’Afghanistan attraverso i Talebani, arrivando a far uccidere il leader afghano Massoud.
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Studenti senza futuro? Dai ragazzi uno schiaffo alla Casta
Finisce in prima pagina sul New York Times la clamorosa protesta degli studenti italiani contro la riforma Gelmini: sull’edizione cartacea del quotidiano newyorkese, lo scatto di Giorgio Benvenuti dell’Ansa alla stazione di Bologna, in primo piano uno studente che sferra un calcio contro gli scudi degli agenti antisommossa. «La protesta degli studenti è la prima buona notizia in Italia da tanto tempo», commenta Curzio Maltese di “Repubblica” il 1° dicembre dallo studio di “Exit”, su La7. «E’ un grido di chi chiede di aver diritto al futuro, da parte della prima generazione consapevole che godrà di minori opportunità rispetto a quelle dei loro genitori».
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Cory e Dana, clandestini su un albero a Central Park
Ascoltare le voci di New York da un osservatorio invisibile: i rami di un olmo secolare. Da un’amaca sospesa sul vuoto, a sette metri di altezza, due gemelli di 25 anni provenienti dalla Florida hanno “pernottato” per quasi un mese, completamente clandestini, nel celebre polmone verde della Grande Mela. Dormire a Central Park può costare 50 dollari di multa: molto meno di qualsiasi stanza d’albergo nei paraggi. E’ stata un’esperienza straordinaria, raccontano Cory e Dana Foht, laureati in cinema e appassionati ecologisti. L’impresa è stata filmata e sarà presto caricata su YouTube.
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Video choc, Google condannata: web sotto processo?
Un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni in un istituto tecnico di Torino. Il filmato, girato col telefonino nel maggio 2006 e caricato su Google nella sezione “video più divertenti”, dove è rimasto fino al 7 novembre prima di essere rimosso, è costato al provider statunitense una storica condanna, per violazione della privacy, inflitta dal tribunale di Milano a tre dirigenti di Google. Sconcerto nel mondo: «Colpito negativamente» dalla decisione l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, perché «il principio fondamentale della libertà di Internet è vitale per le democrazie». Per i pm, invece, la sentenza «tutela la dignità delle persone».
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Ricostruire il futuro, dopo l’era mediatica della paura
Il Novecento ha segnato il suicidio dell’Europa, e ora, entrati in un nuovo secolo e in nuovo millennio, viviamo anche in un mondo nuovo. Un mondo globale ma diviso, su cui aleggia lo spettro dello “scontro di civiltà” e in cui le nuove tecnologie, annullando tempo e spazio, rischiano di disumanizzare l’uomo, privandolo di quei “cardini esistenziali” che sono le categorie di “prossimo” e “lontano”.In questo contesto, su questo terreno di crisi, smarrimento e paura, il terreno è fertile per il populismo e per le sue degenerazioni.
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Obama, la Cia e la guerra segreta degli aerei invisibili
L’escalation militare ordinata dal presidente Obama non riguarda solo l’invio di rinforzi in Afghanistan, ma anche – stando alle rivelazioni pubblicate nei giorni scorsi dal New York Times – l’espansione della campagna di bombardamenti aerei in Pakistan. Finora gli attacchi missilistici sferrati dagli aerei telecomandati della Cia sono stati limitati alle remote zone montuose delle Aree Tribali. Secondo fonti ben informate del quotidiano newyorkese, la Casa Bianca ha autorizzato l’estensione dei raid alla provincia del Balucistan, in particolare alla zona di Quetta, dove si nasconderebbe la dirigenza talebana capeggiata dal Mullah Omar.
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Kinney, la schiappa che sbaraglia anche Dan Brown
Greg Heffley funziona perché è autentico. Pur essendo di carta. Ha dodici anni, pochi peli in testa, è magro che più non si può e ha ribaltato ogni previsione editoriale del mondo dei grandi. Che il suo “Diario di una Schiappa” sarebbe diventato un bestseller appena due settimane dopo l’uscita, che sarebbe restato oltre trenta settimane nella classifica del New York Times e che avrebbe sbaragliato persino la concorrenza dell’ultimo attesissimo romanzo di Dan Brown non l’avrebbe immaginato certo Jeff Kinney, il trentottenne programmatore di giochi online che di Greg è il creatore.
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Droga e intelligence, il fratello di Karzai pagato dalla Cia
Ahmed Wali, fratello del presidente afghano Karzai, sarebbe da otto anni sul libro paga della Cia. Un personaggio scomodo, coinvolto nel traffico di droga, ma utile alle missioni dell’intelligence. «Ahmed Wali – scrive Guido Olimpio sul “Corriere della Sera” – avrebbe infatti messo in piedi un apparato para-militare, la Kandahar Strike Force, che ha aiutato la Cia nella caccia ai terroristi e agli insorti». Inoltre il fratello del presidente ha avuto un ruolo, in questi anni, come canale di contatto con esponenti talebani. A rivelare i particolari è il New York Times, imbeccato da funzionari ai quali non piace la collaborazione con Wali.
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Droga ai marines, l’arma segreta dei Talebani
E’ l’eroina l’arma segreta dei Talebani: non serve solo a finanziare la resistenza afghana, ma anche a drogare i soldati americani, che ne fanno largo uso. Una scomoda verità, contenuta in un rapporto interno dell’intelligence Usa e confermata da un funzionairo al “Daily Beast”. Talebani e guerriglieri di Al Qaeda, scrive Gerald Posner sul New York Times, stanno utilizzando come arma tattica le abbondanti riserve di eroina, ottenendo così un doppio risultato: minano l’efficienza dei soldati americani e raccolgono denaro fresco per pagarsi nuove reclute e nuovi armamenti.
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Crisi senza precedenti, giornali verso l’estinzione?
Il disastro è smisurato. Decine di quotidiani stanno fallendo. Negli Stati uniti sono state chiuse già circa centoventi testate; adesso lo tsunami colpisce l’Europa. Non si salvano neppure quelli che in altri tempi erano considerati “i giornali di riferimento”: El País in Spagna, Le Monde in Francia, The Times e The Independent nel Regno Unito, il Corriere della Sera e La Repubblica in Italia, ecc. Tutti accusano forti perdite economiche, la crisi della diffusione e il crollo della pubblicità.
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Gandhi: amore e giustizia, per non morire di capitalismo
«Da qualche parte c’è un punto dolce, che produce abbastanza senza sfociare nell’iper-individualismo che sospinge la nostra economia insoddisfacente e sbandata. La miscela di regolazione e valori che potrebbe rendere più comune tale autolimitazione è ovviamente altrettanto difficile da creare in Cina che negli Stati Uniti; ben più semplice limitarsi a benedire un’economia ciascuno-per-sé e farsi da parte. Ma creare quei valori, e le leggi e consuetudini che potrebbero lentamente evolverne, può risultare il compito chiave della nostra epoca e in tutto il mondo» (Bill McKibben, “Deep Economy”).
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11 settembre, nuove rivelazioni: l’America mentì su tutto
«Sono trascorsi 8 anni da quel tragico 2001 e ancora non conosciamo la verità su quello che accadde l’11 settembre». Lo afferma Giulietto Chiesa, autore del bestseller “La guerra infinita” (Feltrinelli) e del documentario “Zero”, accolto con interesse in tutta Europa. «Chi come noi dubitò fin dall’inizio delle versioni ufficiali – scrive, in un lungo reportage per “Megachip” – fu bollato come antiamericano e complottista: cioè furono definiti complottisti quelli che cercavano di smascherare il complotto, non quelli che lo costruirono. Malgrado tutto, comunque, la verità avanza». Clamorose rivelazioni, confessioni, libri: si disegna lentamente il più colossale depistaggio della storia.