Archivio del Tag ‘nazismo’
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Casarini: chi violenta i cortei favorisce il sistema di potere
Quello che ho visto a Roma è stato ripugnante. Una minoranza organizzata militarmente ha violentato, messo in pericolo, umiliato una straordinaria moltitudine che chiede il cambiamento e con lei uno spazio pubblico di nuova democrazia che ha preso vita in tutto il pianeta. Con quale risultato? Un’immediata richiesta di repressione generalizzata del dissenso. Un gran bel lavoro sporco a esclusivo vantaggio di un potere corrotto e delegittimato. I “neri” di sabato sono i migliori alleati del Sistema che sostengono di voler abbattere. Perché sono funzionali e reciproci di quel Sistema. E ne traggo delle conseguenze. Dico che è venuto il momento delle scelte.
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Contro il nazismo finanziario un nuovo software: l’umanità
Ottobre 2011. La lotta contro la dittatura finanziaria sta esplodendo. I cosiddetti mercati finanziari e i loro cinici servitori stanno distruggendo i fondamenti stessi della civiltà sociale. L’eredità del compromesso postmoderno tra classe operaia e borghesia progressista è stracciata. Le politiche neoliberiste stanno tagliando educazione e sistema pubblico della sanità e cancellando il diritto al salario e alla pensione. Il risultato sarà impoverimento di vasti settori della popolazione, crescente precarietà delle condizioni di lavoro e quotidiana umiliazione dei lavoratori. L’effetto successivo sarà la violenza, perché la gente cercherà capri espiatori per la sua rabbia impotente. Pulizia etnica, guerra civile, cancellazione della democrazia. Questo sistema è nazismo finanziario: Finazismo.
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Nazi-Italietta, dove i gay restano cittadini di serie B
La deputata del Pd Paola Concia e la sua compagna Ricarda Trautman, mercoledì scorso, sono state aggredite da un omofobo nazifascista che le ha apostrofate con la violenza di queste parole: «Lesbiche di merda, ai forni crematori vi dovrebbero mandare (…) fate schifo!». Immediatamente sono arrivati a Paola Concia attestati di solidarietà bipartisan. La ministra alle pari opportunità signora Carfagna ha detto: «Chiedo scusa a Paola Concia, a nome degli italiani perbene e del governo, per le offese ricevute». Il sindaco della capitale, Alemanno ha stigmatizzato l’ignobile aggressione così: «L’imbecillità umana non sembra avere limiti. Dalla città di Roma la più ferma condanna a queste espressioni troglodite».
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E’ anche dei Rom l’Europa nata dalla fine di Auschwitz
L’ipocrita messinscena è una specialità francese, fin dal dopoguerra, e Sarkozy la perpetua. È la finzione di uno Stato che si sente talmente superiore, dal punto di vista etico, da non sopportare alcun tipo d’ingerenza. «In quanto patria dei diritti dell’uomo non riceviamo lezioni da nessuno», ammoniscono in questi giorni, sussiegosi, i ministri di Sarkozy; in particolare Pierre Lellouche, segretario di Stato agli Affari europei, secondo cui la Francia «è un grande Paese sovrano che non è consentito trattare come un ragazzino». Berlusconi e la Lega sono ben felici di nascondersi, in cerca di tutele, dietro tanta regale sicumera.
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Unità d’Italia e pulizia etnica: Fenestrelle, lager Savoia
Cinquemiladuecentododici condanne a morte, 6564 arresti, 54 paesi rasi al suolo, 1 milione di morti. Queste le cifre della repressione consumata all’indomani dell’Unità d’Italia dai Savoia. La prima pulizia etnica della modernità occidentale operata sulle popolazioni meridionali dettata dalla Legge Pica, promulgata dal governo Minghetti del 15 agosto 1863 “per la repressione del brigantaggio nel Meridione”. Questa legge istituiva, sotto l’egida savoiarda, tribunali di guerra per il Sud ed i soldati ebbero carta bianca: le fucilazioni, anche di vecchi, donne e bambini, divennero cosa ordinaria e non straordinaria. Un genocidio la cui portata è mitigata solo dalla fuga e dall’emigrazione forzata, nell’inesorabile comandamento di destino: “O briganti, o emigranti”.
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Sì, questo era un uomo: Primo Levi riscoperto dai ragazzi
“Sì, questo era un uomo”. E’ il titolo dell’appassionato documentario dedicato a Primo Levi proiettato il 28 gennaio alle ore 9 al Cineporto di via Cagliari, sede della Torino Piemonte Film Commission, nell’ambito del vasto programma celebrativo della Giornata della Memoria, calendario che in Piemonte si dilata in più giornate, per ricordare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz il 27 gennaio 1945 ad opera delle avanguardie dell’Armata Rossa. Tra le novità del 2010, un documento che rappresenta un omaggio al grande scrittore torinese, autore della più alta riflessione civile e intellettuale sulla sconvolgente barbarie dei lager nazisti.
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L’uomo che verrà: diario-capolavoro della strage nazista
Inondati da rievocazioni scolastiche o ricostruzioni troppo schematiche della Seconda guerra mondiale e dei suoi episodi, dove il cinema viene piegato alle ambizioni propagandistiche di questo o di quello, la visione di “L’uomo che verrà” offre lo stesso sollievo di una boccata di aria fresca a chi si sente soffocare. Rigoroso, emozionante, onesto, appassionato, il film di Diritti sa coniugare lucidità morale e lettura storica con uno stile insolito per il cinema italiano, di elegante e non ostentata classicità. Da vero (e grande) regista.
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Moni Ovadia: cosa fanno gli ebrei contro il nuovo razzismo?
Ricorderai! Ogni bimbo ebreo questo monito etico lo riceve in consegna sin dalla primissima infanzia, non solo da che la shoàh ha reso la terra d’Europa una terra contaminata, ma da secoli e secoli prima. Il dovere della memoria è uno dei pilastri su cui si edifica un mondo di giustizia. Come ogni anno, anche quest’anno, mi sforzo di assolvere a questo impegno, pur nei limiti delle mie forze. Ricorderò lo sterminio della mia gente come popolo e come singoli esseri umani. Ma da molto tempo a questa parte sento un crescente disagio e avverto che il senso autentico della memoria rischia di essere sfregiato e pervertito fino a farlo sprofondare nel fango della falsa coscienza.
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Spinelli: Napolitano e Fini fermeranno la tele-dittatura
Mentre le potenze europee si chiedevano ‘cosa avesse in mente Hitler’, Churchill nel 1936 affermò che era finito «il tempo delle mezze misure, degli espedienti, dei sedativi», ma si era già entrati «nel tempo delle conseguenze». Barbara Spinelli, tra le più riconosciute osservatrici dei fatti politici italiani, lancia un allarme esplicito: la crisi è acuta, ormai «è finito il tempo di chiedersi ‘cosa accadrà’», ci siamo tutti abituati «all’idea che avverrà qualcosa di ancora peggiore», viste di minacce di Berlusconi che non riconosce più Quirinale e Consulta. Unica uscita di sicurezza? Fini. Perché «il regime autoritario può essere scalzato soltanto dalla maggioranza».
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Ostaggio Obama, l’uomo meno potente del mondo
Non c’è voluto molto per la Lobby di Israele a mettere in ginocchio il presidente Obama per il suo divieto di costruire nuovi insediamenti illegali israeliani nei territori palestinesi occupati. Obama ha scoperto che un semplice presidente americano è impotente quando viene affrontato dalla Lobby di Israele, e che agli Stati Uniti semplicemente non viene consentita una politica per il Medio Oriente diversa da quella di Israele. Obama ha anche scoperto che non può cambiare niente, sempre che ne avesse mai avuto l’intenzione.
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Cardini: la truffa della paura, ieri gli ebrei e oggi l’Islam
Preoccupazione in tutta Europa per il divieto alla costruzione di nuovi minareti in Svizzera. Il Vaticano fa propria la posizione dei vescovi elvetici per quello che viene definito «un duro colpo alla libertà religiosa e all’integrazione». Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è «un formidabile regalo all’islamismo più eccessivo». E mentre la Lega Nord si fa notare per l’ennesima provocazione (referendum anche in Italia, con la croce da aggiungere al tricolore), il grande medievista Franco Cardini accusa: disinformazione e pregiudizio, una miscela esplosiva da politici irresponsabili che cercano capri espiatori per sfuggire alla crisi.
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Razzismo ieri e oggi: ebrei o Rom, basta la parola
Alcuni anni orsono, a seguito del grande successo del film “Train de Vie” di cui avevo curato la versione italiana dei dialoghi, ricevetti la proposta di curare anche i dialoghi italiani di un film di produzione tedesca intitolato “Commedian Harmonists”. La pellicola racconta la storia e le tribolazioni di un gruppo vocale formatosi a Berlino alla fine degli anni ‘20 del secolo scorso. L’ensemble, dopo le iniziali difficoltà proprie di ogni impresa di quel tipo, riusci a conquistare una straordinaria fama anche all’estero e i Commedian Harmonists divennero delle superstar proprio negli anni in cui saliva al potere il partito nazista.