Archivio del Tag ‘movimento 5 stelle’
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Tutti contro Grillo: la nomenklatura ora teme gli elettori
«Con questi leader non vinceremo mai», disse anni fa Nanni Moretti, davanti agli attoniti Rutelli e Fassino. Sicuramente, finora, hanno vinto loro: i leader. Sempre lassù, inamovibili. E pronti, oggi, a firmare apertamente il patto definitivo coi poteri forti per sacrificare l’Italia, come comandano i signori di Bruxelles, di Berlino e di Francoforte: lacrime e langue per tutti, tranne che per loro. Rivista oggi, la coraggiosa invettiva di Moretti sembra quasi ingenua. Rispetto a ieri, però, sulla scena c’è un personaggio in più: la paura. I vecchi leader – sempre gli stessi – ora tremano: leggono i risultati dei sondaggi e si sentono sempre meno al sicuro. Temono addirittura un comico, Beppe Grillo, che li ha sfidati pubblicamente, facendo subito bingo: il “Movimento 5 Stelle” convince oltre il 7% dei futuri elettori. Senza contare tutti gli altri, cioè la vera grande incognita: quasi un italiano su due non ha più voglia di votare per i vecchi partiti, schiacciati tra la “cura Monti” e gli scandali del finanziamento pubblico che hanno travolto persino la Lega.
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La casta che ha ucciso la politica ora la chiama antipolitica
Allarme “antipolitica”: di fronte al verdetto dei sondaggi, ora la casta ha paura. Bersani, alleato di Berlusconi nel sostegno al governo Monti, finge di stupirsi del successo annunciato per il movimento di Beppe Grillo. E persino Vendola, a metà del guado – tra la foto-ricordo del summit di Vasto e la tentazione di smarcarsi dal vecchio centrosinistra – oggi taccia di “populismo” l’ex comico genovese. Il momento è cruciale: Monti sta smantellando quel che resta del nostro Stato sociale, inaugurando una restaurazione autoritaria epocale. E alla disaffezione degli italiani – solo uno su due alle urne, stando alle intenzioni di voto – si aggiunge anche il disgusto per la tangentopoli leghista, mentre chi ieri strillava contro le cricche e le caste oggi sostiene il “governo dei banchieri” insieme a Silvio Berlusconi.
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Green economy? No, grazie: Torino incenerisce il futuro
Per favore, fermare quel mostro: servirà solo a seppellirci di debiti e probabilmente anche di tumori. Il “mostro” è l’inceneritore torinese del Gerbido, in via di costruzione alla periferia di Mirafiori, affidato “in house” alla società pubblica Trm, trattamento rifiuti metropolitani. Costo iniziale: quasi mezzo miliardo di euro. Soldi prestati dalle banche, scrive il battagliero comitato No-Inc, che dovranno essere restituiti (con fior di interessi) nei prossimi vent’anni: questo condannerà la Provincia di Torino per almeno quattro lustri a distruggere i suoi rifiuti, anziché riciclarli con intelligenza, restando «completamente tagliata fuori da tutti gli sviluppi futuri delle tecnologie alternative e sicure». Se la risposta ai No-Inc è la stessa riservata ai No-Tav, nessuna speranza: nonostante la crisi, anziché l’occupazione della green economy Torino preferisce l’antico sistema dei maxi-affari per grandi opere anti-ecologiche e nate già vecchie.
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Tasse, Tav, beni comuni: Monti non tradisca gli italiani
Cittadino Monti, lei ha una legittimità relativa a ricoprire la funzione di presidente del Consiglio. Lei è stato nominato dallo spread, non dagli italiani. Ha la grande fortuna di succedere al peggior governo degli ultimi 150 anni, reso possibile da una legge elettorale incostituzionale. Peggio è impossibile fare. Ha, in apparenza, le mani libere. Può decidere (quasi) tutto. I partiti sono sullo sfondo, pura tappezzeria. Le elezioni non si possono tenere per evitare un default quasi certo e perché, con questa legge elettorale, senza preferenze e un ricambio in Parlamento dopo un numero massimo di legislature, non cambierebbe nulla.
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Grillo avverte la Casta: farete i conti con noi anche a Roma
«Il “Movimento 5 Stelle” si presenterà alle elezioni politiche, che siano ora o nel 2013, e alle elezioni comunali del 2011 che riguardano molti capoluoghi di provincia come Milano, Torino, Bologna e Genova». L’annuncio, non del tutto inatteso e comunque clamoroso, arriva direttamente da Beppe Grillo attraverso il suo blog: sarà la crisi economica, in autunno, a far deragliare il governo Berlusconi, quando saranno esauriti gli ammortizzatori sociali. Si annuncia un salto nel buio. Il rimedio provvisorio? Un governo tecnico di larghe intese, ammette Grillo, per votare il più tardi possibile e con una nuova legge, più democratica. Ma se la situazione dovesse precipitare, avverte, i “grillini” sono già pronti a sfidare lo sbarramento del 4% per varcare la soglia del Parlamento.
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Pirati-web eletti a Strasburgo, beffato il silenzio dei media
Stiamo vivendo tempi interessanti. Potere e menzogne stanno sempre con chi ha il vantaggio dell’informazione. Se un gruppo di persone sa più di un altro gruppo di persone, il gruppo di persone con il vantaggio informativo arriverà gradualmente al potere. Questo è sempre stato il caso delle persone con il vantaggio informativo: hanno sempre cercato di mantenere questo vantaggio, per mantenere il controllo dell’informazione, della nostra cultura e conoscenza.