Archivio del Tag ‘morte’
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Maggiani: Messina, vittime consenzienti coi loro carnefici
Pioggia, smottamento, frana, distruzione, morte, tragedia. Più precisamente: un po’ di pioggia in più dell’augurabile – un nubifragio che è la normalità nell’anomalo andamento del clima – per i soliti smottamenti, la solita distruzione, i soliti morti, la solita tragedia. Nei soliti posti, nelle solite città, nelle solite regioni, perché, come da tempo immemore constatiamo, piove sempre sul bagnato. E poi ascoltare, leggere, vedere, che, come è la norma in quei posti, in quelle città, in quelle regioni, la tragedia era annunciata e ritenuta inevitabile. Che non poteva che andare così, premesso che se la pioggia cade su Messina, ad abbattere le case e le vite, è lo sfregio, l’illecito, l’abuso
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Clandestino, infarto: lasciato morire, sul lavoro
E’ morto per strada, in Spagna, nel comune di Adeje, vicino a Tenerife, dopo essere stato colto da un infarto nel bar in cui lavorava in nero. Vittima un 56enne uruguaiano. Il titolare del bar, un ex poliziotto, quando si è accorto che l’uomo che stava effettuando dei lavori nel suo locale era stato colto da un malore, lo ha portato di peso fuori dal bar e, dopo avergli sfilato la tuta da lavoro, lo ha abbandonato in mezzo alla strada.
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Addio Iran, regime brutale come Israele a Gaza
Tutto e’ nero. Tutto ha perso il significato. Anche la lotta virtuale su internet. Su Facebook vedi tutti gli utenti con la stessa foto con i nomi cambiati. Non riconosci più gli amici. Ti dicono di fare la stessa cosa. Ti dicono che gli studenti che in Italia hanno partecipato alle manifestazioni al rientro in Iran sono stati arrestati o si sono visti ritirare il passaporto. “Non tornare in Iran”, ti dicono e tu senti un vuoto nel cuore. Fino a poche settimane fa ti sentivi soffocata perche’ avevi paura di dire quello che pensavi. Oggi tremi nella prigione dell’angoscia di non poter piu’ tornare nel tuo Iran.
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Schmitt: le identità sono una finzione
La cosa importante non sono le risposte, ma le domande: perché nelle domande (sul dolore, l’amore, la morte) gli uomini sono fratelli. Io credo nella parola. Ero un filosofo, sono diventato uno scrittore.