Archivio del Tag ‘migranti’
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Servi: gli schiavi clandestini del made in Italy
Si chiama “Servi”, e completa una triade. Una piccola Divina Commedia dove non c’è paradiso, ma solo inferni: prima erano i Centri di permanenza temporanea (“Lager Italiani”, Rizzoli, 2006), poi le morti sul lavoro (“Lavorare uccide”, Rizzoli, 2008). Oggi è “Il paese sommerso dei clandestini” a venire raccontato da Marco Rovelli, già cantante – prima con i “Les Anarchists”, poi da solo con l’album “Libertaria” – e insegnante in un liceo di Massa. Con “Servi” (edizioni Feltrinelli), lo scrittore scende di nuovo nella terra dei dannati.
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Open Mind: vip a confronto coi ragazzi, italiani e non
Al via Open Mind, il progetto del comune di Torino che ha come protagonisti i giovani della città, anche di origine straniera. Tutti impegnati per 5 giorni, dal 27 al 31 ottobre, in una serie di dibattiti con personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e della scienza. Minimo comune denominatore degli oltre 100 ospiti, il legame col capoluogo piemontese e la voglia di condividere la loro esperienza professionale con ragazzi di età compresa tra i 14 e i 30 anni, veri protagonisti della “settimana della cittadinanza”.
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Islam in classe? Meglio: nuove regole, per ogni religione
Il Corano in classe, per concedere pari diritti alle religioni e scongiurare i rischi di un Islam clandestino? No, perché non dovrebbe più essere lo Stato a dover “sdoganare” le regioni: questo presupposto, sancito peraltro dal Concordato a tutela dei cattolici, è vecchio e sbagliato: anziché estenderlo anche all’Islam, va cancellato anche per il cattolicesimo. Lo afferma Sofia Ventura, docente di scienze politiche all’università di Bologna, nell’intervento “Una società plurale in uno Stato neutrale”
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Southcom, gli Usa riprendono il controllo del Sud America
Mentre Barack Obama apprendeva dell’assegnazione del Nobel per la Pace, il Pentagono annunciava il varo della più potente task force aeronavale americana dai tempi della Guerra del Golfo, il Carrier Strike Group Csg-1, con base a San Diego in California. Navi, aerei, elicotteri, missili. Una micidiale potenza di fuoco, incaricata di controllare da vicino il Sud America. Prima missione, primavera 2010. Obiettivo: proiettare, con le armi, il ruolo degli Usa nel continente latinoamericano agitato da governi non più allineati, guidati da leader ribelli come Chavez e Morales, o indipendenti come Lula.
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Islam in classe: proposta seria, non provocazione
L’hanno chiamata “mattana”. L’hanno chiamata provocazione. Però la proposta dell’ora di religione islamica, contenuta nel paper su immigrazione e integrazione realizzato da “Farefuturo”, non è passata inosservata. Un’ora facoltativa, è bene ricordarlo, destinata a chi ne facesse richiesta: non per tutta la classe, per intenderci (e da alcune reazioni del mondo politico e non, viene il fondato sospetto che questo aspetto non sia stato colto, o forse anche volontariamente trascurato).
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No al razzismo, l’Italia che rifiuta la guerra agli immigrati
Contro il razzismo e le politiche del governo in materia di immigrazione e sicurezza: una folla di almeno 200.000 persone, secondo gli organizzatori, ha sfilato per le vie del centro di Roma in occasione del corteo organizzato il 17 ottobre da quasi 500 sigle dell’associazionismo e del sindacato, presenti Cgil, Arci, Emergency, Amnesty International, Radicali e Unione degli Studenti. Striscione di testa: “No al razzismo, al reato di clandestinità, al pacchetto sicurezza”.
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Verso un Islam italiano, a scuola nell’ora di religione
La proposta di un’ora di religione islamica nelle scuole italiane non è né una novità né una provocazione. Al contrario. Ma ogni volta che se ne parla sembra che questo sia il pretesto per intromettere nella discussione politica un elemento estraneo. I numeri dell’immigrazione e della presenza di fedeli di religione musulmana nel nostro paese, invece, parlano di altro. Così come il cammino di questa proposta che negli anni ha visto politici, istituzioni e le stesse gerarchie cattoliche cercare di trovare un punto di accordo. Segno che il problema persiste e che non è stato ancora risolto.
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Terra di tutti, il cinema di chi non può difendersi
«Un Festival per fare un’informazione diversa e dare voce a quanti vengono dimenticati dai circuiti cinematografici tradizionali». Così Jonathan Ferramola, direttore artistico della rassegna, descrive il “Terra di tutti film festival”, organizzato dal Cospe e dal Gcv, due organizzazioni non governative italiane, attive con diversi progetti di sviluppo e cooperazione nel Sud del mondo. In programma a Bologna, “Terra di tutti” vuole far luce e dare risonanza a temi che spesso vengono trascurati o dimenticati.
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Eritrea, l’Italia finanzia la più feroce dittatura africana
Un lager a cielo aperto, senza scampo: fame e terrore, leva obbligatoria, deportazioni di massa. Chi scappa e viene acciuffato, finisce rinchiuso in un conteiner nel deserto. Chi riesce a imbarcarsi per Lampedusa e ad evitare il “respingimento”, una volta in Italia sa che dovrà racimolare 3.300 dollari da mandare in patria per riscattare i familiari, nel frattempo arrestati e torturati dal più feroce regime africano, quello dell’Eritrea. Una dittatura brutale, accusa “L’Espresso”, che da qualche anno si regge sul decisivo sostegno dell’Italia, grazie ad accordi speciali di cooperazione, di cui beneficiano imprese lombarde, emiliane e campane.
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Cap Anamur, assolti: la nave salvò 37 profughi del Darfur
Tutti assolti i tre imputati per la vicenda della Cap Anamur, la nave dell’omonima associazione umanitaria tedesca che nell’estate del 2004 fu al centro di roventi polemiche dopo aver salvato 37 immigrati nel Canale di Sicilia. Il presidente dell’associazione umanitaria Elias Bierdel, il comandante della nave Stefan Schimdt e il primo ufficiale Vladimir Dachkevitce erano accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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Violenze sui profughi somali, ora i giudici indagano
Le immagini dei respingimenti in prima serata su “Presa Diretta” (RaiTre), due inchieste della magistratura siciliana, la condanna dell’Acnur, una denuncia alla Corte europea, il rapporto di Human Rights Watch, due interrogazioni parlamentari. «A cinque mesi dal primo respingimento, continuano a levarsi sempre più autorevoli voci critiche». Ma l’Italia, in risposta, «sa solo mentire, spudoratamente». Lo afferma nel suo ultimo rapporto “Fortress Europe”, la scomoda ong italiana che esegue un monitoraggio indipendente dei flussi di migranti, denunciando abusi e violenze a cui sarebbero sottoposti i profughi africani che tentano (inutilmente) di sbarcare in Sicilia.
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Fini querelato, ma rinuncia al Lodo Alfano: processatemi
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha deciso di rinunciare alla protezione offerta dal Lodo Alfano, che assicura la non punibilità delle massime cariche istituzionali, mettendole al riparo da eventuali iniziative giudiziarie. L’inquilino di Montecitorio, colpito da un procedimento nei suoi confronti che nasce da una querela di Henry John Woodcock, ex pm di Potenza, per le parole pronunciate dall’ex leader di An a “Porta a Porta”, ha scelto di difendersi in aula dalle accuse, come un qualsiasi cittadino.