Archivio del Tag ‘menzogne’
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“Avviso dall’Akasha già nel 2020: evitate quei falsi vaccini”
Finora mi sono rifiutato di rispondere a questa domanda, ma sembra che non se ne possa fare a meno: quindi esprimerò il nostro pensiero. Il problema non è il coronavirus, ma la motivazione di fondo che abbia scatenato il panico, con relativi provvedimenti in alcune parti del mondo (e relative conseguenze). La gente muore ogni giorno, da sempre, e muore nei modi più disparati. E a parte quei casi eclatanti e ripetutamente, ciclicamente storici di enormi pandemie – come il colera, la peste, la spagnola (o le guerre) – nessuno se ne preoccupa. Non ci si preoccupa delle malattie importanti e diffuse in ambienti nuovi, dove erano state sconfitte. Non ci si preoccupa delle guerre, degli avvelenamenti di massa attraverso il cibo, l’acqua, l’aria; ma si fa di una piccola malattia virale, contenuta, un dramma ciclonico di portata mondiale. Quindi, il punto è: perché lo si fa? E perché è iniziato tutto ciò? Quale sia lo scopo, l’obiettivo da raggiungere, o i molteplici obiettivi. Moltissimi, fra i quali: sfoltire un po’ l’umanità, seppure lo si faccia già in altri modi, meno palesi ma più efficaci.Le cause vanno ricercate a monte, e molti anni fa: quando è iniziata la globalizzazione. Quando si è smesso di essere nazionalisti, di vivere del proprio lavoro e dei frutti del proprio lavoro. Quando ci si era illusi dei possibili vantaggi: tipo il viaggiare, che era diventato più facile per tutti, e la possibilità di trovare lavoro in altri paesi; possibilità più fattibili, ma che conducevano anche ad un’immigrazione incontrollata, con tutte le relative conseguenze. Poter acquistare prodotti importanti a basso costo, o poter esportare in nuovi mercati (ma questa è solo la punta dell’iceberg) ha condotto all’espansione incontrollata dei potenti delle multinazionali, dei poteri economici senza alcuno scrupolo. Hanno prodotto, per alcuni paesi, la totale perdita della propria identità e potenzialità: popoli sterminati o trasferiti, sradicati dalle loro culture e inadattabili alle altre; popoli impoveriti per avidità. Come sempre, gli dèi del potere e del denaro hanno mosso fili per alcuni eletti e, più giù, fra i meschini.Il decadimento dei molti, a favore dei pochi eletti e potenti, è ciclico: esiste da sempre, ed esisterà sempre. Cambiano soltanto i mezzi, i metodi, ma non le dinamiche. Oggi il mondo è più complesso e intricato, e le manovre dei pochi sui molti sono occultate – e anche occulte. Quindi, dato che non è il cosiddetto coronavirus a dovervi preoccupare, ma ciò che esso nasconde, nelle molteplici manovre e motivazioni iniziali, come nei molteplici obbiettivi (specialmente economici e di colonialismo e snaturalezza di potenti e piccoli Stati, e le conseguenti azioni e reazioni che ne deriveranno), seppur nulla è ancora definito – ma tutto è in mutamento e in movimento – si può concludere che il coronavirus sia solo una delle tante armi con le quali si stia combattendo ormai da anni una guerra mondiale non apparente. Occorre quindi ricordarsi che, nelle guerre, ci sono i colpi e i contraccolpi, le azioni e le reazioni. E i poveri esseri umani possono solo subire, cercando di ripararsi come possono dalle bombe che cadono sulle teste di quasi tutti. E certo non è la paura, che salverà i predestinati.Il discorso è molto complesso da svolgere, e ci sono milioni di sfaccettature diverse; ma il fine è, e resta sempre: sfoltire e impoverire, a vantaggio di pochi, le cose – a livello globale – che possono solo catastroficamente peggiorare, nel corso del tempo. Se guardiamo la situazione da un’altra ottica, da una dimensione superiore, dobbiamo dire che tutto era previsto e prevedibile, già da molto tempo, e già stabilito dal karma collettivo e individuale. Come ben si sa, dal proprio karma non c’è riparo e precauzione che tenga. Inutile prendersela con gli uomini che ci sembrano sbagliati, pur essendolo: essi si trovano esattamente dove debbano essere per attuare il piano mondiale, terreno e sottile, così come è sempre stato in passato e sempre sarà (vedi Hitler, Stalin, Mao o i presidenti americani guerrafondai).Ognuno compie il destino, proprio e altrui, nel ruolo che gli è stato assegnato: ciò che deve accadere accadrà comunque. A voi non resta che continuare la vostra vita cercando di parare i colpi, se e ove sia possibile, senza preoccuparvene troppo; e vivendo, seppur nell’incertezza insita nella vita stessa, nel miglior modo possibile. Ora, il cosiddetto coronavirus dovrà fare la sua piccola parte, al servizio di chi ha programmato tutto ciò. Ci vorrà ancora del tempo. E molto più grave del virus sarà l’effetto dell’impatto economico. Poi, quando non servirà più, troveranno il modo di sfruttarlo economicamente. E poi cadrà nell’oblio, lasciando il posto a una devastazione economica enorme e ai nuovi fantasmi che arriveranno. Nel frattempo alcuni se ne andranno; altri se ne sarebbero andati comunque, anche senza il cosiddetto coronavirus; altri si arricchiranno; altri avranno ottenuto potere e gloria, vendetta o quant’altro; altri perderanno ciò che hanno costruito; e ognuno, nel mondo, avrà ciò per cui è venuto oggi su questa Terra.Mentre il mondo continuerà la sua corsa verso la distruzione (e poi trasformazione, ma non certo in un paradiso terrestre: solo verso un ennesimo, ciclico inizio), tutto ricomincerà da capo. (…) Aggiungo: non fate i vaccini, a qualunque costo; non fateli fare ai vostri figli: non è facendo il vaccino che vi salverete, o che li salverete: è esattamente il contrario. Non ascoltate ciò che sentirete: ci sono trappole di ogni tipo, menzogne di ogni tipo, falsi vaccini iniettati per far credere che non siano dannosi, per poi convincere gli altri a farseli. Lo so che vi sembra assurdo, ma il vaccino è la morte: può arrivare subito, può degenerare il vostro corpo con il tempo e portarvi a sofferenze indicibili. Siate prudenti, siate saggi. Spero per voi. Buona fortuna.(Messaggi firmati “Gabriele”, ottenuti – con la “scrittura automatica” – dalla famosa sensitiva italiana Laura Casu, autrice del bestseller “Il veggente interiore”. Ne rivela il contenuto lo storico Nicola Bizzi, fondatore delle Edizioni Aurora Boreale, nella trasmissione “Dall’acacia all’Akasha”, in diretta il 6 febbraio 2022 sul canale YouTube “Facciamo Finta Che”, di Gianluca Lamberti. Racconta Bizzi: “Gabriele” si definisce “umile archivista della memoria akashica”. Quantomeno, colpisce che quei messaggi – richiesti da Bizzi – siano giunti in due precisi momenti, nell’aprile 2020 e poi il mese successivo, quando cioè il mondo era ancora concentrato solo sul carattere sanitario e pandemico dell’emergenza, e quando i “vaccini genici” erano ben lontani dall’essere annunciati e poi distribuiti).Finora mi sono rifiutato di rispondere a questa domanda, ma sembra che non se ne possa fare a meno: quindi esprimerò il nostro pensiero. Il problema non è il coronavirus, ma la motivazione di fondo che abbia scatenato il panico, con relativi provvedimenti in alcune parti del mondo (e relative conseguenze). La gente muore ogni giorno, da sempre, e muore nei modi più disparati. E a parte quei casi eclatanti e ripetutamente, ciclicamente storici di enormi pandemie – come il colera, la peste, la spagnola (o le guerre) – nessuno se ne preoccupa. Non ci si preoccupa delle malattie importanti e diffuse in ambienti nuovi, dove erano state sconfitte. Non ci si preoccupa delle guerre, degli avvelenamenti di massa attraverso il cibo, l’acqua, l’aria; ma si fa di una piccola malattia virale, contenuta, un dramma ciclonico di portata mondiale. Quindi, il punto è: perché lo si fa? E perché è iniziato tutto ciò? Quale sia lo scopo, l’obiettivo da raggiungere, o i molteplici obiettivi. Moltissimi, fra i quali: sfoltire un po’ l’umanità, seppure lo si faccia già in altri modi, meno palesi ma più efficaci.
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Voi e il Tso permanente? Lasciamoci così, senza rancore
E hanno anche il coraggio di chiamarli “immunizzati”? Sono proprio loro, dice il virologo Crisanti, a diffondere i contagi. L’anziano Montagnier, ormai bannato dai media come un qualsiasi demente, avverte: dopo la terza dose, generalmente, il test Hiv rivela che il soggetto è immunodepresso, reso fragile, esposto a molti rischi non avendo più le difese naturali di cui era dotato prima di sottoporsi al fatale inoculo C-19. Bene: il governo che ha ostinatamente oscurato le cure, mettendo virtualmente in pericolo migliaia di malati, oggi racconta di voler “riaprire” il paese, ma solo ai cittadini che si saranno sottoposti al Tso. Non così tanti, evidentemente, visto il tracollo dell’economia (ristoranti e negozi deserti, come gli alberghi). Non così tanti, gli “immunizzati”, visto l’accanimento con cui le autorità perseguitano chi intende sottrarsi al ricatto. Questione di principio: perché mai piegarsi al diktat di chi tuttora scoraggia i medici e ostacola le terapie?Forse, chi ancora indugia appresso al teatrino politico (la recita quirinalizia, i distinguo della Lega, i dubbi sulla tenuta dell’esecutivo) sottovaluta la frattura profonda tra la base e il vertice, l’abisso che ormai separa milioni di cittadini dall’establishment che li gestisce, mentendo ogni giorno a reti unificate. Due anni di frottole surreali hanno costretto vaste fasce sociali a difendersi da sole: è arduo immaginare che possa essere ricomposta, un giorno, l’abissale diffidenza accumulata nei confronti di autorità così inaffidabili. I cittadini – in Italia, in particolare – sono stati sottoposti a una tempesta ininterrotta, fatta di nefandezze inenarrabili (sui cui risvolti anche eventualmente criminosi, non a caso, sono in corso indagini giudiziarie). Sempre sulla base dell’omissione e della menzogna, oggi, si pretendono comportamenti inaccettabili. Restrizioni, coercizioni, discriminazioni inaudite. Qualcuno davvero pensa che possa riemergere, da queste macerie, una qualche libera civiltà politica dal sapore ancora vagamente democratico?Se il pessimista tende a volgersi al peggio, l’ottimista – viceversa – dirà che i copioni delle umane vicende sono sempre imprevedibili, e che la storia rivela immancabilmente risorse insospettabili. Ma chi ha finora resistito alla menzogna (documentandosi, difendendosi) come potrà convivere in armonia con i poveretti che ancora circolano a viso coperto, o con gli esercenti che dovessero davvero pretendere l’esibizione del lasciapassare? Banche, uffici pubblici, Poste: il carattere zootecnico e autoritario dell’attuale potere è ormai tristemente palese. Qualcuno, lassù, ha pensato di dividere l’umanità, indebolendola: e ci è riuscito. Parlano da soli i milioni di sudditi inebetiti dall’ignoranza e dalla paura, torturati dal ricatto, vessati dalle proibizioni e oggi rassegnati a subire anche in eterno qualunque imposizione, ancorché folle. Il mostruoso esperimento – condotto a partire dall’Italia – non è ancora finito: si punta alla piena e definitiva sottomissione. La politica? Dovrebbe dire una sola parola: ora basta. Ma non la pronuncia. E allora viene in mente quella vecchia canzonetta melensa: lasciamoci così, senza rancore. Insieme, non possiamo più andare da nessuna parte.E hanno anche il coraggio di chiamarli “immunizzati”? Sono proprio loro, dice il virologo Crisanti, a diffondere i contagi. L’anziano Montagnier, ormai bannato dai media come un qualsiasi demente, avverte: dopo la terza dose, generalmente, il test Hiv rivela che il soggetto è immunodepresso, reso fragile, esposto a molti rischi non avendo più le difese naturali di cui era dotato prima di sottoporsi al fatale inoculo C-19. Bene: il governo che ha ostinatamente oscurato le cure, mettendo virtualmente in pericolo migliaia di malati, oggi racconta di voler “riaprire” il paese, ma solo ai cittadini che si saranno sottoposti al Tso. Non così tanti, evidentemente, visto il tracollo dell’economia (ristoranti e negozi deserti, come gli alberghi). Non così tanti, gli “immunizzati”, visto l’accanimento con cui le autorità perseguitano chi intende sottrarsi al ricatto. Questione di principio: perché mai piegarsi al diktat di chi tuttora scoraggia i medici e ostacola le terapie?
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Verità e giustizia: è sempre giovane il sole della resistenza
Li allinearono all’alba, in montagna. Il comandante, Giulio Nicoletta (calabrese di Crotone, socialista, tenente dei carristi) spiegò loro che i nazisti avevano appena fucilato 51 ostaggi civili, giù a Cumiana. I prigionieri – Ss italiane e sottufficiali tedeschi – pensarono: ecco, ora ci fucilano per rappresaglia. E invece no: non vi fuciliamo, precisò il comandante, perché i vostri hanno in mano ancora cento ostaggi rastrellati per la strada. E non vi fuciliamo, soprattutto, perché non siamo bestie, noi. Lo scambio infine avvenne, e che scambio: militari contro civili inermi. Un anno dopo, a Torino – il 26 aprile, tra gli ultimi spari – il comandante si sentì chiamare. Erano loro, i prigionieri dell’anno prima. Ma ormai, vestiti anch’essi da partigiani. Abbiamo disertato, gli spiegarono, poco dopo esser stati rilasciati. Non erano bestie, nemmeno loro. E avevano imparato. Avevano anche visto che i partigiani rilucevano di una speciale bellezza giovane: ridevano. Quando potevano, nonostante tutto, suonavano e cantavano. Ballavano. Nel sangue avevano il futuro, non il lutto.Tachipirina e vigile attesa: per il Tar del Lazio, è stato folle impedire ai medici di curare i pazienti. Due anni dopo, gli inservienti del grande potere oscuro insistono: ai loro tirapiedi dei media fanno tuttora contare i contagi e possibilmente i ricoveri, senza mai ricordare che i protocolli per le efficacissime cure domiciliari non sono ancora stati varati. Se Conte poteva accampare qualche attenuante, raccontando la storiella della catastrofe inaspettata (e certo amplificata in ogni modo, anche dalla richiesta di evitare le autopsie), per Draghi non esistono alibi possibili. Alcuni legali, spiega Andrea Colombini, stanno predisponendo le denunce: concorso in strage colposa. Questo è il punto davvero dirimente, oggi oscurato dalla barzelletta dei non-vaccini (che non immunizzano nessuno). Non-vaccini che, per essere imposti, avevano bisogno esattamente di quello: di tanta inutile Tachipirina, di tanta pericolosa attesa. Lo hanno fatto, lo hanno rifatto, e continuano tuttora a farlo. Tanto, la colpa – per i telegiornali, per i ministri – è dei cosiddetti No-Vax, i renitenti al Super Green Pass.A proposito: secondo Confesercenti, nella sola Torino, la demolizione controllata dell’economia italiana (disposta dai signori che manovrano il governo Draghi) costa qualcosa con un milione e mezzo di euro al giorno. E il bello deve ancora arrivare, con l’ultima stretta in scadenza. Quanti sono, i cittadini muniti di terza dose? Non più del 35%, secondo lo stesso Colombini (una delle voci della resistenza civile). Per Michele Giovagnoli, altro esponente dell’Italia libera, sono 6,7 milioni le persone finora sottrattesi all’inoculo. Vanno sommate a chi ha subito la prima e la seconda dose, ma ora esitano di fronte alla terza: e infatti disertano bar e ristoranti (e domani, anche i negozi). Non sono tutti cretini: le ascoltano, le parole pronciate a Milano dal grande Luc Montagnier. Giovagnoli, che predica incessantemente la nonviolenza, paventa comunque il rischio di disordini entro febbraio. Spiega: la menzogna governativa è ormai talmente scoperta, e talmente persecutoria, da non poter produrre altro che rabbia e disperazione. Persino in un paese come il nostro, sempre riluttante di fronte alla possibilità di vere rivolte.Ben diverso, dice Michele, il caso della Francia: la sua rivoluzione cambiò il mondo. L’Italia sembra più immatura, più adolescente, anche se ha prodotto l’Impero Romano e quello vaticano, il Rinascimento, il fascismo e tante altre cose. Non è un caso – insiste Giovagnoli – che oggi il male infierisca sui due paesi europei storicamente dotati di maggior potenziale creativo, proprio mentre la Gran Bretagna festeggia la ritrovata libertà (zero restrizioni, nessuna emergenza sanitaria) e la stessa Spagna annunci di voler chiedere all’Ue di declassare il Covid, nella variante Omicron, al rango di semplice influenza, senza più alcun bisogno di politiche speciali. Da noi no, la musica è ben diversa: in attesa che la verità finisca di emergere anche ufficialmente, magari per via giudiziaria, questo potere colpevole e bugiardo (che la verità la conosce benissimo) va avanti per la sua strada, verso il baratro, sapendo di fare il male deliberatamente. Fino a quando? Già a luglio, si sbilancia Giovagnoli, assisteremo alle prime, grandi sorprese. In altre parole: la farsa ha ormai i mesi contati.Certo, agli italiani tocca soffrire ancora. Chi è riuscito a resistere al ricatto, oggi vede benissimo l’infinita debolezza (civile, politica) di chi invece all’estorsione ha ceduto: vede cioè che il ricatto aveva l’effetto magico di oscurare le cure, la drammatica necessità delle terapie. Cedere, in fondo, significava dire: vi diamo partita vinta, cose se davvero foste detentori di una parte di verità. Ma senza verità – ripeteva Giuletto Chiesa – non c’è alcuna possibilità di ottenere libertà e quindi giustizia. Proprio verso il raggruppamento di Ferruccio Parri (Giustizia e Libertà) inclinava la 43esima divisione autonoma della Val Sangone, sui monti fra Torino e Pinerolo. Era una specie di Cln in armi: la brigata garibaldina del padre di Piero Fassino convineva con quella (monarchica) del marchese Felice Cordero di Pamparato, nome di battaglia Campana, cui poi il capoluogo piemontese intitolò la storica sede universitaria delle facoltà umanistiche.Ebbi la fortuna di conoscere personalmente Giulio Nicoletta. Un uomo di pace, costretto dalla storia a fare il guerriero: scelto come comandante di divisione proprio per la sua capacità di conciliare anime tanto diverse. In casa, aveva conservato come una reliquia la pistola Luger avuta in dono dal generale delle Ss Peter Hansen, con il quale nel 1944 aveva trattato il rilascio degli ostaggi superstiti di Cumiana. Per sviare testimoni e interpreti, i due si erano parlati in latino. Ora l’ho capito, gli disse il generale, nella lingua di Cicerone: se fossi italiano – scandì – sarei anch’io partigiano. Prima regola: tirar fuori il coraggio. Mezzo secolo dopo, alla valle di quei combattenti, il Quirinale conferì una medaglia al valor militare. A una condizione: che nella cerimonia non pronuciassero mai la parola “fascismo”. Lo aveva imposto Oscar Luigi Scalfaro, spaventato dalla Lega di Pontida: la storia andava riscritta, per non rianimare il fantasma della guerra fratricida fra italiani. Me lo confidò lo stesso Nicoletta, con un groppo in gola, poco prima di prendere la parola, al sacrario dei loro caduti. Poi, quando toccò a lui, guardò in faccia il presidente Scalfaro. E vuotò il sacco: non era stata solo colpa dei tedeschi. Né si diventa partigiani per caso. Bisogna lottare, per la libertà. E qualcuno deve pur farlo.(Giorgio Cattaneo, 17 gennaio 2022).Li allinearono all’alba, in montagna. Il comandante, Giulio Nicoletta (calabrese di Crotone, socialista, tenente dei carristi) spiegò loro che i nazisti avevano appena fucilato 51 ostaggi civili, giù a Cumiana. I prigionieri – Ss italiane e sottufficiali tedeschi – pensarono: ecco, ora ci fucilano per rappresaglia. E invece no: non vi fuciliamo, precisò il comandante, perché i vostri hanno in mano ancora cento ostaggi rastrellati per la strada. E non vi fuciliamo, soprattutto, perché non siamo bestie, noi. Lo scambio infine avvenne, e che scambio: militari contro civili inermi. Un anno dopo, a Torino – il 26 aprile, tra gli ultimi spari – il comandante si sentì chiamare. Erano loro, i prigionieri dell’anno prima. Ma ormai, vestiti anch’essi da partigiani. Abbiamo disertato, gli raccontarono, poco dopo esser stati rilasciati. Non erano bestie, nemmeno loro. E avevano imparato. Avevano anche visto che i partigiani rilucevano di una speciale bellezza giovane: ridevano. Quando potevano, nonostante tutto, suonavano e cantavano. Ballavano. Nel sangue avevano il futuro, non il lutto.
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Non ti curar di lor, ma guarda e passa: come se fosse antani
Strónzo (Treccani): massa fecale solida. Quello che ieri disse: se non ti inietti quella roba, muori. Non solo: fai anche morire chi ti è accanto. Strónzo (Treccani, ibidem), quello che oggi dice: se abbiamo problemi è colpa loro, di quelli che non si sono iniettati quella roba. Si schianta a terra uno dei tanti, il calciatore Ousmane Coulibaly: tre dosi di felicità cardiaca. Treccani: massa fecale solida. Correlazioni? Sì. Massa fecale solida. Cuore che trema e crolla. Menzogna clinica, ceffoni sulla verità. Ceffoni a cena, a casa, al bar, ovunque. Palestra, discoteca, Olimpo. Non ascoltarle, dice il buffone, quelle lingue tronche: il disco rotto, le rette spezzate, la gommalacca che vi avvolge e vi distoglie da quello che siete veramente. Siete capelli e vento, canta il poeta. Ma dite che il poeta è pazzo, giustamente. Lo dite “voi che siete uomini, sotto il vento e le vele” (“Rimini”, De André).Ebbene, abbiamo qui uno strónzo (Treccani: massa fecale solida), però è il nostro strónzo, er mejo der bigoncio: e poi, li avete visti, gli altri? Li abbiamo visti, sì. Però il biglietto l’avevamo pagato per intero, sperando che la scelta non fosse tra lo strónzo e gli altri strónzi, magari meno acconci e meno presentabili, meno prestigiosissimi nonché graziosamente oracolari. E’ che le supercazzole han fatto il loro tempo, non hanno retto di fronte agli schiaffoni: che fioccano spietati, come se fosse antàni, senza misericordia per nessun diritto. Fioccano a muso duro, rompendo il guscio delle convenzioni e dell’ipocrisia. Scassano le vestigia di quel ch’è stato il Novecento, diroccato nei tremila morti delle Torri, nei diecimila infermi di Ground Zero cucinati a fuoco lento dall’amianto.Chi siete voi, reggenti? Cosa volete, ancora? Quale alchimia mefitica, dietro la vostra disgustosa macroeconomia? E quali squallidi pagliacci si nascondono nel vostro bisogno di nascondervi? Voi non vi verognate, no. Voi siete i player, siete gli storyteller. Siete i sapienti delatori della lezioncina. Incubatori pitagorici, soavi aspersori di sempre nuove religioni. Sapete, avete l’aria di essere defunti, vagamente, come defunta – inconsapevolmente – è la platea di quanti ancora (per pigrizia, per greve consuetudine) vi stanno ancora ad aspettare, sul litorare ripido dove la notte si concede le sue svenevoli licenze, ben consapevole dell’alba che verrà. Il primo a dirlo, Enki: avanti, costruisciti la barca. Verrà il diluvio, si salveranno solo quelli come te. Di lor non ti curar, ma guarda e passa.(Giorgio Cattaneo, 11 gennaio 2022).Strónzo (Treccani): massa fecale solida. Quello che ieri disse: se non ti inietti quella roba, muori. Non solo: fai anche morire chi ti è accanto. Strónzo (Treccani, ibidem), quello che oggi dice: se abbiamo problemi è colpa loro, di quelli che non si sono iniettati quella roba. Si schianta a terra uno dei tanti, il calciatore Ousmane Coulibaly: tre dosi di felicità cardiaca. Treccani: massa fecale solida. Correlazioni? Sì. Massa fecale solida. Cuore che trema e crolla. Menzogna clinica, ceffoni sulla verità. Ceffoni a cena, a casa, al bar, ovunque. Palestra, discoteca, Olimpo. Non ascoltarle, dice il buffone, quelle lingue tronche: il disco rotto, le rette spezzate, la gommalacca che vi avvolge e vi distoglie da quello che siete veramente. Siete capelli e vento, canta il poeta. Ma dite che il poeta è pazzo, giustamente. Lo dite “voi che siete uomini, sotto il vento e le vele” (“Rimini”, De André).
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Draghi come Conte: sul Covid una marea di menzogne
Troppe balle. Il gioco delle tre carte è in scena a Palazzo Chigi, con un premier che pare aver subito una trasformazione inaspettata. Mario Draghi è davvero cambiato oppure nessuno lo conosceva così come si è manifestato. Dopo aver preso il posto di Giuseppe Conte sembrava l’Uomo della Provvidenza. E per un po’ è andata così, con la campagna vaccinale a gonfie vele. Poi, il sogno del Quirinale lo ha fatto sbattere contro la verità. Un’ambizione coccolata da troppi politici e giornalisti sembra avergli fatto perdere il senso della realtà. I sorrisini che allietavano per i più le sue conferenze stampa sembrano spariti. I partiti non gli obbediscono più se non al prezzo di estenuanti, sfibranti trattative. Il suo problema è che un grande banchiere è abituato a discutere di moneta e non conosce il fatturato democratico: è composto da voti che si rappresentano.L’obbligo vaccinale a metà è l’ultima delle balle che ci sono state propinate nel contrasto alla pandemia. È ovvio che i no vax non possono essere il modello da seguire, perché il Covid va sconfitto. Ma si sono ignorate troppe alternative in maniera incomprensibile, a partire dalle cure domiciliari e tanto altro ancora, si sta riportando tutto in ospedale, non c’è un briciolo di autocritica sugli errori commessi. Gli italiani si sono – ci siamo – vaccinati per circa il 90 per cento della popolazione. Il resto non lo fa per ideologia antivaccinista o per paura, confusione, dubbi alimentati da chi governa. Irridere, sfottere, mortificare chi non ha ancora detto sì è sbagliato, soprattutto da postazioni privilegiate come quelle istituzionali. Ed è inutile prendersela con i partiti che danno voce alle preoccupazioni dei cittadini, inclusi quanti si sono sottoposti al siero. La pandemia, la corsa al Colle, il probabile tonfo della politica e l’arrivo delle elezioni anticipate, determinano il caos voluto dalla presunzione di chi governa convinto di non sbagliare mai.Cinque grandi balle stanno facendo precipitare Draghi in un tunnel simile all’agonia del secondo governo di Giuseppe Conte. La luna di miele del premier col popolo italiano pare essere finita da un pezzo. C’è un’impressionante continuità con Conte, anche allora c’era tanta propaganda che continua pure adesso. Ricordatelo il tempo in cui ci si invitava a dare fiducia, si giurava che con i vaccini saremmo tornati alla normalità. Prima si diceva che bastava il 70 per cento di vaccinati, e l’80 ci avrebbe catapultato nell’immunità di gregge. E poi ogni giorno percentuali oscillanti sul siero. Ma all’indietro. 95, 80, 65, 35 per cento. E tutti noi stralunati a leggere le cifre. La seconda grande balla per la quale i volantini erano distribuiti dalle legioni capitanati dai virologi televisivi e canterini era quella sul vaccinato che non poteva contagiarsi né contagiare. Ecco il braccio, dottore, mi punturi. Poi abbiamo scoperto che si può finire anche in terapia intensiva. «Forma lieve».Terza balla. Mica ci siamo dimenticati che per noi vaccinati finiva la stagione del tampone. «È pandemia di non vaccinati». Veramente pare riguardare anche altri ed è insopportabile davvero. La bugia numero quattro della Draghi’s band ha ruotato attorno al magico Green pass, propagandato in forma mini, maxi e super. Farà partire l’economia: le attività ricominciano a chiudere. Salverà il Natale. Mai lo abbiamo trascorso con tanta tristezza. Nessun rischio contagi. Balla clamorosa. Infine, al quinto posto, lo stato d’emergenza. Ormai siamo oltre i due anni e già possiamo immaginare che non si fermerà neppure al 31 marzo, visto che per l’obbligo vaccinale Draghi ha proposto un limite a giugno. Poi, speriamo che non sia prevista la fucilazione.(Francesco Storace, “Le cinque bugie di Draghi. Vaccini, contagi, green pass…”, da “Il Tempo” del 7 gennaio 2022).Troppe balle. Il gioco delle tre carte è in scena a Palazzo Chigi, con un premier che pare aver subito una trasformazione inaspettata. Mario Draghi è davvero cambiato oppure nessuno lo conosceva così come si è manifestato. Dopo aver preso il posto di Giuseppe Conte sembrava l’Uomo della Provvidenza. E per un po’ è andata così, con la campagna vaccinale a gonfie vele. Poi, il sogno del Quirinale lo ha fatto sbattere contro la verità. Un’ambizione coccolata da troppi politici e giornalisti sembra avergli fatto perdere il senso della realtà. I sorrisini che allietavano per i più le sue conferenze stampa sembrano spariti. I partiti non gli obbediscono più se non al prezzo di estenuanti, sfibranti trattative. Il suo problema è che un grande banchiere è abituato a discutere di moneta e non conosce il fatturato democratico: è composto da voti che si rappresentano.
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Come in cielo, così in terra: chi vuole la fine dell’Occidente
Sta finalmente fallendo, il disegno criminale del Reset della Verità? Ne è convinto Nicola Bizzi, co-autore e editore di “Operazione Corona”. Vero, l’Italia del “nuovo” Draghi si conferma il peggior paese-lager d’Europa, il più arcigno custode della menzogna sanitaria: mi ostino a non garantire terapie tempestive, in modo da costringere i malati a ricoverarsi, quando ormai si saranno aggravati. Per contro, il resto del mondo ormai parla tutt’altra lingua. Squillante il segnale da Londra: fine delle restrizioni, pretestuose e inutili. I maggiordomi di Davos, dice Bizzi, sono soltanto i ventriloqui di grandi poteri anche dinastici, come quello degli eredi Asburgo: ma a questo “asse del male” sono rimasti fedeli soltanto l’Unione Europea e il Vaticano, escluso dal Quantum Financial System, nuovo paradigma ancora piuttosto misterioso. Una rivoluzione finanziaria di cui ha parlato quasi solo Luca La Bella su “Database Italia”: in teoria, il Qfs sarebbe una leva capace di mettere in crisi la dominazione bancaria della moneta a debito, di cui proprio l’attuale premier italiano è uno dei frontman più vistosi e più carichi di colpe, anche recenti e recentissime.Storico e studioso di archeologia, Bizzi non teme di frugare nella mitopoiesi, alla ricerca di possibili indizi per scovare le ragioni dell’anomala fretta che sembra pervadere quell’élite planetaria che due anni fa aveva puntato tutto sulla psico-pandemia terroristica, per poi arrivare a tappe forzate alla civiltà orwelliana del microchip, cominciando dal Green Pass, passando per il congelamento dei governi in ossequio all’ambigua overdose di aiuti europei. Un cavallo di Troia – l’ideologia tecno-green – per fare del gretismo la nuova religione dogmatica del dominio fondato sull’emergenza permanente (non più sanitaria, ma climatica). Sotto questo aspetto, al governo Draghi non manca nulla: può contare sul profeta del 5G, Vittorio Colao, come pure sullo scienziato Roberto Cingolani, promotore del nucleare “verde” e dei nano-bot inoculabili e attivabili da remoto con le radiofrequenze. Lo stesso Cingolani ci ha appena illuminato sul grande rebus demografico del pianeta: la Terra sarebbe perfetta per ospitare tre miliardi di persone (ergo, almeno quattro miliardi di noi sarebbero di troppo).Di “depopolamento malthusiano” parlano apertamente le rosacrociane Georgia Guidestones, senza contare i pensatori-filantropi del calibro di Bill Gates. In Italia tiene ancora banco la storiella secondo cui il “vaccino” C-19 proteggerebbe almeno dagli effetti peggiori della patologia, mentre i media tacciono sui dati ufficiali emessi dalla famarcovigilanza dell’Ema, a fine agosto: 24.000 decessi poco dopo l’inoculo e 2 milioni di cittadini costretti a ricorrere a cure mediche, specie cardiologiche. Negli ospedali, nessuna differenza tra “vaccinati” e non. Dati ufficiali del Regno Unito: nelle terapie intensive, ogni 5 pazienti, ben 4 sono “vaccinati”. Nicola Bizzi prova a mappare il problema: l’imposizione dei sieri genici sperimentali investe quasi solo l’Occidente, più le sue propaggini post-coloniali in Oceania (Australia e Nuova Zelanda). Una sovrapposizione pressoché perfetta, rispetto alle inquietanti previsioni esibite nel 2017 dal sito statunitense “Deagel.com”, che – evocando fonti d’intelligence – prefigurava (non si sa in base a che cosa) un drastico crollo demografico per l’Europa Occidentale e gli Stati Uniti. Cioè: esattamente le aree sottoposte alle vessazioni sanitarie basate sull’inoculo genico.Lo stesso Bizzi riflette su un dettaglio: nel 2020 il presunto Covid-19 comparso a Wuhan esplose stranamente nella provincia di Bergamo, i cui abitanti furono sottoposti a mappatura genetica a tappeto quando gli inquirenti davano la caccia al killer di Yara Gambirasio. Quella di Bergamo è anche un’area fortemente inquinata, nonché affollatissima di antenne 5G. Non solo: nel 2019 la popolazione bergamasca fece registrare una specie di record, per l’inoculo dei vaccini antinfluenzali. Sempre a Bergamo intervenne la stranissima missione militare inviata dalla Russia: a fare cosa? Gli specialisti di Mosca, brigate addestrate a rilevare la presenza di armi non convenzionali – dice sempre Bizzi, citando un vescovo della Chiesa ortodossa russa – avrebbero individuato il rilascio (nell’aria, nell’acqua e sul suolo) di agenti tossici già noti e presenti negli arsenali “proibiti” di cui dispongono le superpotenze. Naturalmente, il report – trasmesso al governo Conte – sarebbe stato concordemente secretato. Onde per cui non è possibile ottenere conferme precise, neppure giornalistiche. Ma, come dire: la verità potrebbe essere custodita in cassaforte, come strumento di pressione.Addirittura spettacolare il recente ruolo della Russia nell’opporsi alla narrazione occidentale ancora dominante: prima il “niet” all’Onu sulla pretesa di trasformare la cosiddetta emergenza climatica in problema per la sicurezza internazionale, poi il declassamento del Covid come pericolo non più emergenziale. Oltre ad aver prontamente sdoganato il protocollo De Donno (plasma iperimmune) anche sotto forma di farmaci a base di anticorpi monoclonali, gli scienziati di Mosca hanno diffuso annunci espliciti: la variante Omicron sarebbe stata ingegnerizzata e rilasciata, a partire dal Sudafrica, per contagiare finalmente tutti e quindi immunizzare davvero la popolazione. Spiegano i virologi russi: da un lato sono stati inseriti elementi genici per velocizzare i contagi, dall’altro sono state rimosse le componenti responsabili delle complicanze polmonari. Risultato: la Omicron provocherebbe al massimo un forte raffreddore. Potrebbe essere lei il vero vaccino, ha sintetizzato lo stesso Putin: l’uscita, definitiva, dal delirio “pandemico”.Che l’Italia di Draghi sembri non accorgersene – boicottando ancora le cure precoci e le terapie domiciliari, in modo da reiterare il terrorismo sanitario per spingere i renitenti a capitolare, di fronte al ricatto “vaccinale” – non è che un dettaglio, l’ennesimo, destinato probabilmente ad aggravare in modo irreparabile le imputazioni di cui forse un giorno si occuperà il tribunale della storia. Intanto però le popolazioni occidentali marciano in direzione nettamente opposta: negli Usa, gli Stati trumpiani hanno stoppato il Tso ricorrendo alla magistratura federale, mentre mezza Europa si sta agitando in modo rumoroso, dalla tenace Germania fino alla Francia, che sconta l’insurrezione di mezzo Parlamento, contrario alle imposizioni all’italiana. In un modo o nell’altro, la sensazione è che l’uscita dal tunnel potrebbe essere prossima. Lo stesso Bill Gates – in qualità di tuttologo onnisciente – ha appena dichiarato che, ad aprile, lo spettro del Covid sarà solo un brutto ricordo. Sta davvero per crollare, l’immane impalcatura mistificatoria che ha provato a sequestrare il pianeta? E comunque: quale potrebbe esser stato il movente principale?La prima risposta è facile: estendere all’Occidente il modello sociale cinese. Libertà relativa, condizionata alla buona condotta del suddito: obbligato a circolare in eterno con il suo bravo Green Pass a punteggio. Sottolinea Bizzi: se il piano doveva essere globale (e infatti lo era) è già praticamente fallito, perché non puoi imporlo senza la Russia, senza metà degli Usa, senza l’India, senza il Brasile e senza il Sudafrica (la “patria” di Omicron, primo paese in assoluto ad abbandonare ogni misura restrittiva). Forse, però, l’immenso reticolo dove si intrecciano interessi plurimi e spesso insospettabili, di cui restano visibili solo le filiere terminali (il mega-business di Big Pharma), non basta – da solo – a spiegare l’accaduto. Specie in giorni in cui la Nasa, sconcertando molti, ha annunciato di aver “reclutato” 24 teologi per capire come preparare le masse all’eventuale (imminente?) contatto con entità aliene. Dal 2020, il tema ha cessato di essere relegato nella fantascienza: il Pentagono ha infatti ammesso l’esistenza degli Ufo, ribattezzati Uap.Studioso della tradizione misterica eleusina, lo stesso Bizzi prova a riassumere: da autori classici come Esiodo “sappiamo” che i Titani, progenitori mitologici di una parte dell’umanità, sarebbero stati sconfitti 20.000 anni fa dalle nuove “divinità”, quelle del pantheon greco dell’Olimpo. Per la mitologia di Eleusi, i Titani sarebbero sbarcati sul nostro pianeta 90.000 anni fa, trovandolo già popolato. Diecimila anni dopo, dalla loro centrale operativa (l’arcipelago Ennosigeo-Atlantideo) avrebbero “fabbricato” un particolare nostro antenato preistorico, l’Uomo di Cro-Magnon, i cui geni – pare – sarebbero all’origine dell’attuale uomo bianco occidentale. Quello letteralmente travolto, oggi, dalla follia Covid, e sottopposto alle peggiori angherie: fino all’imposizione ricattatoria del siero sperimentale Rna che, di fatto, interviene sul corredo genico della persona. Semplici suggestioni? Niente affatto, stando a illustri scienziati: non si contano più i medici che sostengono la potenziale pericolosità del preparato, i cui effetti a lungo termine non sono noti.Secondo voci di intelligence, poi, c’è chi teme che nel 2024 la Terra possa essere raggiunta da visitatori non desiderati: da qui l’improvvisa accelerazione della “disclosure” in corso, fino alle clamorose esternazioni del generale israeliano Haim Eshed: da trent’anni collaboriamo con razze aliene in un Federazione Galattica, che dispone di basi spaziali condivise. E se ad aver paura degli altri alieni in arrivo, presentati come “cattivi”, fossero proprio gli alieni che – secondo Bizzi e molti altri – reggerebbero segretamente la Terra da almeno 20.000 anni, attraverso i loro rappresentanti umani? In altre parole: si può immaginare una ipotetica correlazione tra l’apocalisse in corso e il timore per l’eventuale ritorno di entità ostili al dominatori occulti del nostro pianeta? E poi: c’è un nesso, tra la brutale persecuzione di noi occidentali e il possibile ritorno dei nostri “progenitori” titanici, largamente annunciato dalle profezie eleusine? Domande, certo: solo domande (fuori dalla portata, in ogni caso, di chi ancora crede a Babbo Natale e ai virologi televisivi).Qualcuno potrebbe dire: cerchiamo di non essere ridicoli, rincorrendo fantasie mitologiche e magari consolatorie, fuorvianti, letteralmente lunari. Per contro, cosa offre il menù della realtà quotidiana? Il tenore estetico della farsa è reso magistralmente dalle parole testuali del primo ministro, quello che vorrebbe finire al Quirinale: «Se non ti vaccini, muori e fai morire chi ti è accanto», ove peraltro il verbo “vaccinare” è utilizzato in modo sfacciatamente abusivo. Ora, sta forse compiendo la sua Opera al Nero, l’alchimista Draghi, propedeutica – per eterogenesi dei fini – alla riscossa coscienziale, e quindi poi anche politica e civile, che può scaturire solo dalla rivolta morale di fronte alla peggiore delle ingiustizie? Dettagli trascurabili, in fondo, in un teatro mondiale in cui compaiono problemi sanitari deliberatamente procurati, ma anche teologi e alieni, astronauti di ieri e di oggi. L’unica vera notizia forse è questa: una quota rilevante della popolazione ha saggiato la natura dell’attuale potere, e non vuole più averci a che fare. Ha aperto gli occhi, definitivamente: qualcuno ce l’ha con noi, proprio con noi occidentali.Sta finalmente fallendo, il disegno criminale del Reset della Verità? Ne è convinto Nicola Bizzi, co-autore e editore di “Operazione Corona”. Vero, l’Italia del “nuovo” Draghi si conferma il peggior paese-lager d’Europa, il più arcigno custode della menzogna sanitaria: mi ostino a non garantire terapie tempestive, in modo da costringere i malati a ricoverarsi, quando ormai si saranno aggravati. Per contro, il resto del mondo ormai parla tutt’altra lingua. Squillante il segnale da Londra: fine delle restrizioni, pretestuose e inutili. I maggiordomi di Davos, dice Bizzi, sono soltanto i ventriloqui di grandi poteri anche dinastici, come quello degli eredi Asburgo: ma a questo “asse del male” sono rimasti fedeli soltanto l’Unione Europea e il Vaticano, escluso dal Quantum Financial System, nuovo paradigma ancora piuttosto misterioso. Una rivoluzione finanziaria di cui ha parlato quasi solo Luca La Bella su “Database Italia”: in teoria, il Qfs sarebbe una leva capace di mettere in crisi la dominazione bancaria della moneta a debito, di cui proprio l’attuale premier italiano è uno dei frontman più vistosi e più carichi di colpe, anche recenti e recentissime.
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Covid, un anno di bugie: nessuno di loro sarà perdonato
È passato esattamente un anno dal “glorioso” V-Day, il giorno in cui sono iniziate le vaccinazioni di massa in Italia. Quelle famose vaccinazioni che “entro l’estate ci permetteranno di sconfiggere il Covid e di tornare alla normalità”. Invece siamo a dicembre, il Covid non è affatto stato sconfitto, e la normalità ormai non ci ricordiamo nemmeno che cosa sia. Durante questi 12 mesi abbiamo visto cambiare la narrazione ufficiale sul vaccino in maniera imbarazzante: Il vaccino immunizza al 94% ed è per sempre. No anzi, immunizza al 70%, ma ci vogliono due dosi. No scusate, immunizza poco più del 50%. In realtà solo il 39%, quindi ci vuole la terza dose; e poi la quarta e la quinta. In verità il vaccino non immunizza, ma riduce il contagio. Non riduce il contagio, ma almeno non ti ammali. Ti ammali, ma non finisci intubato. Finisci intubato, ma non muori. Ok, puoi anche morire, ma molto meno di prima.Parallelamente, anche la narrazione sulla famosa “immunità di gregge” è cambiata nel corso dell’anno. Prima “la scienza” ci parlava di raggiungere un 65-70% di vaccinati per sconfiggere il virus. Poi siamo passati all’80%. Una volta raggiunto quello – visto che il virus continuava a circolare – l’asticella è stata spostata al 90%. E ora che stiamo arrivando al 90%, e il virus circola esattamente come prima, si comincia a dire che “solo vaccinando il 100% della popolazione vinceremo questa battaglia”. Di converso, nel corso del tempo abbiamo avuto una escalation delle restrizioni uguale e contraria: ovvero, man mano che l’efficacia del vaccino mostrava di calare, venivano aumentate le restrizioni per quelli che il vaccino non se lo vogliono fare. Prima il greenpass semplice, per andare al cinema o in pizzeria. Poi lo stesso greenpass esteso a tutti i lavoratori. Poi il super greenpass (che equivale a vaccinazione obbligatoria) per chi lavora nella scuola, oppure per cinema e ristoranti.Oggi siamo arrivati al punto che il cittadino non vaccinato, che non ha mai violato nessuna legge, non possa nemmeno andare al bar a bersi un caffè in santa pace. Per la prima volta nella storia, la colpa di un medicinale che non funziona è stata data a quelli che non lo usano. Nel contempo, abbiamo assistito ad una campagna di criminalizzazione del non vaccinato da fare invidia alle leggi razziali del secolo scorso: ormai non c’è trasmissione televisiva o radiofonica in cui il non vaccinato venga additato come un untore, un essere indegno di vivere nella società, un paria, una persona da cui è indispensabile tenersi alla larga. Naturalmente, questa criminalizzazione è ciò che serve per giustificare agli occhi del pubblico le restrizioni ai non vaccinati. E le restrizioni ai non vaccinati servono a mantenere in uso il greenpass, che è il vero scopo ultimo di tutta questa operazione: renderlo permanente, con modalità ed usi ancora tutti da scoprire.Ma non c’è soltanto la bugia del “vaccino salvifico” ad aver dominato le cronache di quest’anno. C’è anche un’altra bugia, molto più grave e strisciante, che avviene per omissione: ovvero tutto quello che non ci è stato detto sulle reazioni avverse. La regola generale, sui media mainstream, è stata fin dall’inizio quella di negare categoricamente le reazioni avverse gravi (morte o danni permanenti). Le reazioni avverse gravi comparivano soltanto sui giornali locali, ma sui media nazionali venivano ignorate sistematicamente. Ricordiamo tutti l’imbarazzo di Mentana & company nel negare disperatamente “una qualunque correlazione” durante il periodo dei trombi di AstraZeneca. Solo per riassestarsi più tardi su un più mite “sì, ma i benefici superano comunque i rischi”, quando finalmente la correlazione divenne innegabile per tutti. Ma i danneggiati da vaccino sono rimasti comunque un argomento tabù su tutte le televisioni italiane.Naturalmente, se i dati reali dei danni da vaccino venissero diffusi sui media nazionali con la stessa insistenza e precisione con cui vengono diffusi ogni giorno i dati dei “nuovi contagiati”, la campagna vaccinale sarebbe morta e sepolta ormai da molti mesi. Tutto ciò non si può avere, perchè è Big Pharma che comanda. Per cui da un lato si continua a magnificare come “salvifico” un vaccino che, nella migliore delle ipotesi, riduce appena l’impatto della malattia, mentre dall’altro si continuano a nascondere sotto il tappeto le centinaia di migliaia di morti o danneggiati permanenti in tutto il mondo. Il massacro continua. E fra poco toccherà ai bambini, che saranno sacrificati sull’altare del dio vaccino esattamente come venivano sacrificati gli innocenti agli dèi migliaia di anni fa. Ma verrà un giorno in cui verrà scritta la vera storia di questo Covid. E in quel giorno noi ci ricorderemo di tutti coloro che, per menzogna o per omissione, per compiacenza o per interesse personale, si sono resi complici di questa operazione criminale su scala globale. Nessuno sarà perdonato. Nessuno sarà risparmiato.(Massimo Mazzucco, “Un anno di bugie”, dal blog “Luogo Comune” del 27 dicembre 2021).È passato esattamente un anno dal “glorioso” V-Day, il giorno in cui sono iniziate le vaccinazioni di massa in Italia. Quelle famose vaccinazioni che “entro l’estate ci permetteranno di sconfiggere il Covid e di tornare alla normalità”. Invece siamo a dicembre, il Covid non è affatto stato sconfitto, e la normalità ormai non ci ricordiamo nemmeno che cosa sia. Durante questi 12 mesi abbiamo visto cambiare la narrazione ufficiale sul vaccino in maniera imbarazzante: Il vaccino immunizza al 94% ed è per sempre. No anzi, immunizza al 70%, ma ci vogliono due dosi. No scusate, immunizza poco più del 50%. In realtà solo il 39%, quindi ci vuole la terza dose; e poi la quarta e la quinta. In verità il vaccino non immunizza, ma riduce il contagio. Non riduce il contagio, ma almeno non ti ammali. Ti ammali, ma non finisci intubato. Finisci intubato, ma non muori. Ok, puoi anche morire, ma molto meno di prima.
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Carotenuto: il piano del male ha limiti precisi, non vincerà
La fiaccola della cultura viene trasferita, nel mondo, da una civiltà all’altra. Non voglio arrivare ad Atlantide, che ormai non c’è più, ma insomma: da Atlantide passò ai vedici, poi agli assiro-caldei, poi agli iraniani, poi agli egiziani e infine ai greci e ai romani. Dal tempo dei romani, siamo ancora in un’epoca in cui è l’Occidente, a guidare: l’impero inglese e quello francese, prima ancora l’impero spagnolo, e prima ancora il Sacro Romano Impero. Da qualche secolo, siamo nel momento di guida del mondo agloamericano, ma ora stiamo per andare al momento di guida (nel male) del mondo cinese. Tant’è vero che i grandi gruppi, mondialisti, stanno facendo crescere spropositatamente questa Cina per farne lo strumento del nuovo impero. E’ come se i poteri anti-coscienza avessero il compito di crearci l’ostacolo: devono sempre creare il male, perché da quel male, poi, viene un bene (sempre che la gente reagisca). Ma i limiti di questo ostacolo sono già prefissati: non c’è mai stata una guerra che sia durata per sempre, o un’epidemia senza fine.Questo lo impariamo dalla visione spirituale delle cose: che era quella di Dante, di Platone, di Aristotele, di Pitagora, di Socrate, di Omero. E’ lo stesso gruppo, che adotta la medesima interpretazione: sa che ci sono delle guide spirituali del mondo, che stuzzicano gli esseri umani e li fanno imparare sbagliando. Ogni volta che l’umanità affronta certi problemi, diventa più matura. E questo è sempre avvenuto: in tempi recenti, il nostro momento di crescita più bello è stato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Perché ci siamo svegliati di più, molto più di prima, avendo vissuto il fascismo e il nazismo, le bombe atomiche, i Gulag, i campi di sterminio. Il sonno è l’immaturità delle coscienze. Ci si può svegliare anche per presa di coscienza; sta cominciando a funzionare, ma nella maggior parte dei casi la presa di coscienza la raggiungiamo solo quando qualcuno ci malmena. E’ il dolore, a spingerci a farci la domanda: perché. Mai come adesso, questa domanda ha delle risposte chiare, almeno per una parte importante dell’umanità.E’ la prima volta, che tanta gente vede il potere per quello che è. E vivaddio: questo è l’unico risultato di quello che sta accadendo. Ci stanno facendo del male? Certo: è un potere spirituale oscuro, che guida questa battaglia contro la crescita dello spirito umano. Quelli che stanno al governo non se ne rendono neppure conto: non sanno a quanti livelli sopra di loro viene deciso quello che fanno. Loro lo fanno a basta, per carriera e denaro. Ma gli stessi poteri spirituali che li guidano non sanno se poi ci arrivano davvero, alla meta. Era da ingenui, sperare che il governo ascoltasse le richieste di uno come Stefano Puzzer. Ma intanto, Stefano ha ottenuto un grande risultato: ha mostrato che moltissima gente si è finalmente svegliata. In tantissimi hanno visto come si è comportato lo Stato, come si sono comportati i media: è stato un grande disvelamento. La cosa veramente nuova è che la gente si è contata e ha detto: io non credo più, a questo sistema. Così è stato conquistato un gradino immortale della coscienza umana.Certo, noi non possiamo battere il governo: non abbiamo i carri armati, non abbiamo i servizi segreti, non abbiamo i giudici. Però possiamo dire la verità. E possiamo fare qualcosa di efficace. Per esempio: le scuole parentali, i gruppi d’acquisto, il trasporto privato dei ragazzi per bypassare i mezzi pubblici. La nostra coscienza cresce facendo concretamente cose buone, non limitandosi a declamarle. Ecco la vera libertà: fare tutto il bene che voglio. E più mi ostacoli, meglio lo faccio. Il primo passo è sempre la verità. Se voglio il bene di mio figlio, devo sapere esattamente come vive. E viceversa, come faccio a imbambolare milioni di persone? Semplice: racconto falsità. Per esempio: racconto di una malattia mortale, per la quale non esistono cure. E quando tu terrorizzi la gente con questa menzogna, la libertà gliel’hai già tolta. Vale anche per il fronte opposto: a volte è il potere stesso a emettere forme-pensiero studiate appositamente per farsi odiare, perché l’odio mina la lucidità mentale.I giornalisti? Lasciamo perdere. Da ragazzo, io ho fatto l’assistente di Mino Pecorelli: uno che è stato ammazzato, per le cose che raccontava. Oggi i giornalisti sono solo i portavoce del potere. Monica Maggioni? Prima di essere direttrice del Tg1 (e prima ancora, presidente della Rai) è stata presidente della Trilaterale Italia. Mentana? Si è circondato di cosiddetti “fact checker”: tutti figli del potere mondialista. Non sono più giornalisti: sono mercenari, che devono tutto al potere. E infatti la gente non li ascolta più: finalmente s’è capito chi sono, ecco la novità. Certo, le sofferenze inflitte a molti di noi sono tangibili, purtroppo. Non puoi più andare a mangiarti una pizza? Non puoi più prendere il treno? Non puoi più fare l’insegnante o il medico? Questo, comunque, sta risvegliando le persone. E io so che il Cielo non abbandona nessuno: vediamo quel che succederà, nei prossimi anni.Se Draghi teme gli 8 milioni di dissidenti segregati? Ufficialmente non li teme per niente. I suoi padroni oscuri invece sì, li temono: sanno benissimo che, più fanno così, più risvegliano la gente. Intendiamoci: i personaggi come Draghi sono mezze figure. Io li ho frequentati, quegli ambienti, quando lavoravo come analista geopolitico per i governi. Gli ordini arrivano dall’alto, sempre. Alcuni miei allievi, in passato, sono diventati ministri. E dopo un po’ me lo confessavano: la stanza dei bottoni non è a Palazzo Chigi. Se l’ordine che arriva è generale, obbediscono tutti. Se invece i partiti litigano, vuol dire che l’ordine è di fingere di litigare, per far credere che la democrazia esista davvero. E invece è un teatrino. Prendiamo oggi: a capo del governo hanno chiamo uno che, qualche anno fa, tre quarti del Parlamento avrebbe buttato a mare. Ora tutti si inchinano davanti a lui. La sinistra si inchina di fronte a Goldman Sachs. Questo significa che l’ordine parte da molto più in alto. E lo accettano: sanno che, a certi ordini, si deve obbedire. Poi il dibattito riprenderà, perché è lo stesso potere a volerlo: la gente se ne accorgerebbe, che qualcosa non va, se il dibattito mancasse per troppo tempo.Però attenzione: questo 10-15% della popolazione sveglia è il lievito dell’umanità, l’umanità futura (gli altri dormono, e neppure il potere non si potrà più basare a lungo solo sui dormienti). Io ho smesso di votare, dai tempi di Pecorelli. Lo Stato? Dovremmo essere noi. Invece, la “res publica” ha incollata addosso una sanguisuga, un parassita oscuro. E un po’ alla volta, adesso, un numero consistente di persone se lo domanda: ma questi chi sono? Sono degli alieni? Certo, non li voterò mai. Peccato vi sia molto pessimismo, in una parte del popolo in risveglio, solo perché le manifestazioni non hanno dato i frutti sperati. E invece: la parte che ha iniziato ad agire concretamente, intraprendendo iniziative pratiche, è felicemente gioiosa. Perché è concentrata su quello che fa, non su quello che fanno gli altri. Ripeto: la regia è più alta, rispetto al potere. Ci faranno solo quello che gli sarà consentito farci, sempre per risvegliarci. Accadrà solo quello che la regia superiore riterrà necessario, per il nostro bene. A noi tocca fare solo una cosa: mettere in pratica il bene, là dove siamo, senza preoccuparci d’altro.(Fausto Carotenuto, dichiarazioni rilasciate nel video “Alla base della libertà”, pubblicato da “Coscienze in Rete” il 22 dicembre 2021).La fiaccola della cultura viene trasferita, nel mondo, da una civiltà all’altra. Non voglio arrivare ad Atlantide, che ormai non c’è più, ma insomma: da Atlantide passò ai vedici, poi agli assiro-caldei, poi agli iraniani, poi agli egiziani e infine ai greci e ai romani. Dal tempo dei romani, siamo ancora in un’epoca in cui è l’Occidente, a guidare: l’impero inglese e quello francese, prima ancora l’impero spagnolo, e prima ancora il Sacro Romano Impero. Da qualche secolo, siamo nel momento di guida del mondo angloamericano, ma ora stiamo per andare al momento di guida (nel male) del mondo cinese. Tant’è vero che i grandi gruppi, mondialisti, stanno facendo crescere spropositatamente questa Cina per farne lo strumento del nuovo impero. E’ come se i poteri anti-coscienza avessero il compito di crearci l’ostacolo: devono sempre creare il male, perché da quel male, poi, viene un bene (sempre che la gente reagisca). Ma i limiti di questo ostacolo sono già prefissati: non c’è mai stata una guerra che sia durata per sempre, o un’epidemia senza fine.
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Tutto, tranne la nostra coscienza: ci resta solo quella
«La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi», scrisse Karl von Clausewitz nel saggio “Della guerra”. Il conflitto bellico «non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi». Questo potrebbe contribuire a spiegare la natura squisitamente politica della guerra in corso, mentre si minacciano gli ultimi cittadini liberi: li si potrebbe braccare e stanare “casa per casa”, se ancora si ostinano a resistere a un ricatto imposto con la più spudorata delle menzogne, quella del fanta-vaccino che arginerebbe la fanta-pandemia. Sotto questo aspetto, è persino trascurabile l’atteggiamento di chi seguita a discorrere di politica (come se fossimo ancora in tempo di pace), magari calandosi – come fanno tutti i partiti – nelle gustose trame quirinalizie.Diversi anni fa, oscuramente presagendo un’incombente catastrofe, Giulietto Chiesa scomodava a sua volta la storia, naturalmente a modo suo: avete idea, ripeteva, di cosa dev’esser stato il più impensabile degli eventi antichi, cioè il crollo dell’Impero Romano? Perché si cada rovinosamente in una calamità di tale portata, deve occorrere un mosaico complesso di condizioni. Non che ne manchino più molte, oggi. Basta ascoltare il primo ministro italiano che sciorina numeri a caso, tra gli applausi, riguardo all’ultima terribile “variante”. L’ipnosi è quasi assoluta, quasi totalitaria. Tutti i fondamenti-cardine del vecchio mondo, repubblicano, sono praticamente crollati o sono stati svuotati. Un silenzio livido emargina la verità, lasciando sole milioni di persone. La parola tradimento può suonare persino eufemistica, mentre l’economia minuta – nel frattempo – non fa che franare nel caos e nella paura generalizzata.Leggendo il libro “L’altra Europa”, di Paolo Rumor, si apprende che Paolo di Tarso – considerato “l’inventore” della narrazione cristiana – agiva per conto del network occulto (“La Struttura”) a cui obbediva, ad esempio, anche lo storico giudeo-romano Giuseppe Flavio, che avrebbe contribuito a trasferire nell’Urbe il nuovo “format”, destinato infine a scardinare lo stesso Impero Romano. Se Costantino sdoganò quella narrativa, per imporla fu comunque necessario il successivo editto di Teodosio: credo obbligatorio, religione di Stato. Durissime sanzioni, nell’anno 380, furono poste sul capo della stragrande maggioranza dei cives: solo il 15% di essi, si calcola infatti, avevano aderito al monoteismo di San Paolo. Guerra generalizzata contro i cittadini, Grande Reset ante litteram. Guerra ideologica, persecuzioni, esercizio violento del potere. Tutto, oggi come allora, è nelle mani dei decisori. Tutto, tranne la nostra libera coscienza.«La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi», scrisse Karl von Clausewitz nel saggio “Della guerra”. Il conflitto bellico «non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi». Questo potrebbe contribuire a spiegare la natura squisitamente politica della guerra in corso, mentre si minacciano gli ultimi cittadini liberi: li si potrebbe braccare, stanandoli “casa per casa”, se ancora si ostinassero a resistere a un ricatto imposto con la più spudorata delle menzogne, quella della fanta-pozione che arginerebbe il fanta-morbo incontenibile. Sotto questo aspetto è persino irrilevante, ormai, l’atteggiamento di chi seguita a discorrere di politica (come se fossimo ancora in tempo di pace), magari calandosi – come fanno tutti i partiti – nelle gustose, amene trame quirinalizie.
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Il Green Pass per l’Inferno, nell’impero della menzogna
E così avrebbero deciso di protrarre ancora le misure restrittive imposte per fronteggiare un’emergenza creata dagli stessi gestori, quelli che – da oltre un anno – rifiutano di risolvere il problema nell’unico modo ragionevole: ufficializzare un protocollo per le cure domiciliari (che esistono e funzionano, ma si continua a fingere che non esistano, per non inficiare il delirio universale introdotto con la profilassi genetica sperimentale, ora forsennatamente estesa anche ai bambini). Il delirio è vastissimo, e stravice la guerra dei numeri: piega la ragione, obnubila le menti. Sono almeno 60, le malattie infettive censite: perché affrontare la profilassi solo per il mitologico Sars-Cov-2, tuttora solo solo “sequenziato” e mai davvero “isolato”, evitando di farsi almeno altre 60 iniezioni ogni anno? Ma il tempo stringe: prima che si potesse spiegare la differenza tra un NoVax e un italiano mediamente intelligente, che non ha “paura del vaccino” ma diffida della menzogna elevata a sistema, ecco irrompere il Super Green Pass a spazzare via gli ultimi germi di democrazia, da buttare a mare con gli idranti insieme ai portuali di Trieste.L’altro aspetto psico-pandemico della faccenda è la curiosa attitudine (patologica?) di chi ancora si attarda a ragionare di politica come se fossimo in tempo di pace: come se la gigantografia del Sole Ingannatore non oscurasse l’orizzonte quotidiano, nel gelo siderale dell’ex Parlamento, impegnato a brigare sulla via del Quirinale. E perché mai, un giorno, a restituire il maltolto dovrebbero essere i medesimi, spietati esecutori che finora hanno sottratto ogni libertà, rendendo un privilegio l’accesso a tutto ciò che, prima, si pensava fosse alla portata di tutti per legge naturale, per acquisizione secolare consolidata? Discorsi ormai stucchevoli: c’è un limite estetico, oltre il quale non si può spingere chi ancora ha il senso delle cose, chi ancora non si è completamente smarrito dentro la neolingua orwelliana che ribalta allegramente la verità col sinistro cinismo del joker in giacca e cravatta, in mezzo a torme prezzolate di valletti travestiti da giornalisti. C’è anche chi – dopo due anni – perde ancora a tempo a parlare di errori: ma un gangster rapina una banca intenzionalmente, non per sbaglio.Ognuno ci mette del suo, in questo gioco al massacro: per chi sperava che la silente Unione Europea avesse smesso di esistere, ecco la doccia gelata dell’ultima alzata d’ingegno, l’ideona di bloccare affitti e compravendite di case non idonee ai parametri del gretismo imperante, al quale si genuflettono i ministri che oggi riesumano dai cimiteri anche il cadavere dell’energia nucleare, naturalmente “green”. Sanno benissimo di poter imporre di tutto, ormai, a uno zoo che ha accettato di farsi siringare il cervello e ha imparato a rigare dritto, come in Cina, per avere a pagamento quello che fino a ieri era gratis. Il Green Pass per l’Inferno mette fine, simbolicamente, al poco che restava del paese risorto nel 1945. I gangster sono al lavoro, e infatti l’economia minuta continua a crollare: laddove non bastò il lockdown, ora provvede il ricatto. Solo un geniale surrealista, forse, riuscirebbe a immaginare che possa nascere qualcosa di non calamitoso, dalla ghenga servizievole che obbedisce a ordini superiori e tiene in ostaggio i popoli mentendo e seminando angoscia.E così avrebbero deciso di protrarre ancora le misure restrittive imposte per fronteggiare un’emergenza creata dagli stessi gestori, quelli che – da oltre un anno – rifiutano di risolvere il problema nell’unico modo ragionevole: ufficializzare un protocollo per le cure domiciliari (che esistono e funzionano, ma si continua a fingere che non esistano, per non inficiare il delirio universale introdotto con la profilassi genetica sperimentale, ora forsennatamente estesa anche ai bambini). Il delirio è vastissimo, e stravince la guerra dei numeri: piega la ragione, obnubila le menti. Sono almeno 60, le malattie infettive censite: perché affrontare la profilassi solo per il mitologico Sars-Cov-2, tuttora soltanto “sequenziato” e mai davvero “isolato”, evitando di farsi almeno altre 60 iniezioni ogni anno? Ma il tempo stringe: prima che si potesse spiegare la differenza tra un NoVax e un italiano mediamente intelligente, che non ha “paura del vaccino” ma diffida della menzogna elevata a sistema, ecco irrompere il Super Green Pass a spazzare via gli ultimi germi di democrazia, da buttare a mare con gli idranti insieme ai portuali di Trieste.
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Obblighi e menzogne: ma l’ingiustizia ci sta rafforzando
Cosa c’è dietro l’attacco in corso contro di noi? Si parla tanto di libertà, ma spesso – sui grandi media – in modo distorto. Per esempio: si dice che, se non ti sottoponi al siero, stai ledendo la libertà degli altri, perché metti a rischio la loro e la tua salute. Quindi, la salute degli altri deve porre un limite alla tua libertà. E su questo si affannano una serie di servi del potere, dai costituzionalisti agli intellettuali: scrittori, presunti filosofi, giornalistucoli sempre genuflessi a chi comanda. Naturalmente, non tutti i costituzionalisti, gli intellettuali e i giornalisti la pensano così; ma quelli che la pensano diversamente, guarda un po’, sui grandi media non compaiono: li hanno resi muti. Il fatto è che, in effetti, questa affermazione (“la tua libertà deve avere come limite quella degli altri e quindi anche la loro salute”) sarebbe anche vera e sacrosanta: noi non possiamo avere la libertà di danneggiare la salute degli altri, no? Solo che le cose non stanno proprio così. Non ce la raccontano giusta: ci sono una serie di evidenti menzogne, in questa storia.Innanzitutto: cos’è la libertà? E’ la possibilità di pensare, sentire e, infine, decidere come agire e come comportarsi, nella vita. Ma si dimentica spesso qual è il presupposto fondamentale della libertà. Il presupposto per poter agire liberamente è sapere come stanno le cose, nella situazione nella quale dobbiamo prendere una decisione. Quindi, il presupposto è: conoscere quanto più possibile della verità delle varie situazioni nelle quali ci troviamo. Tutti abbiamo l’impulso a cercare quello che ognuno di noi considera, a torto o a ragione, il bene, per la propria vita, dai beni materiali ai beni superiori. Ma per scegliere come agire dobbiamo necessariamente sapere che cosa è un bene, veramente, e che cosa non lo è. Dobbiamo cioè conoscere la verità di quella situazione, per poi essere liberi di scegliere cos’è più utile fare. Se voglio il bene di un figlio che amo, devo cercare di sapere più cose possibili, di lui. La verità è indispensabile, per essere veramente liberi di decidere cosa fare.Altro esempio: un terapeuta, che vuole guarire una persona. Prima di tutto deve cercare di capire come sta, il paziente. Esamina gli organi, fa domande, non si accontenta di quello che il paziente racconta, o che trova scritto da qualche parte. Vuole sapere, vuole vedere: se no come fa, a fare il suo bene? Se io non so qualcosa, di una certa situazione – se non mi viene detto, se mi viene nascosto – io rischio di prendere una decisione sbagliata. Ma questo vuol dire che ho sbagliato in una situazione di non-libertà. Ho scelto pensando di essere libero, ma non ero in una situazione di libertà (come invece ci raccontano, mentendo). Quindi: ho deciso qualcosa essendo vittima di condizionamenti, a volte molto pesanti e sapientemente organizzati contro di noi, come in questa situazione del Covid e dei sieri. Diciamolo: i primi, veri attentatori alla libertà della gente sono il potere e i suoi servi, che ogni giorno aggrediscono e sfigurano la verità, proprio per renderci più schiavi e meno liberi.Quali sono i condizionamenti che hanno creato, nella maggioranza, una forte adesione ai piani di regime relativi alla situazione che stiamo vivendo? Primo: ci hanno detto, in tutti i modi, che il Covid era incurabile. E questo non era vero: le cure ci sono, eccome, e sono molto efficaci (ma ce le nascondono). Punto numero due: ci hanno detto che il siero, da loro imposto, era l’unica soluzione; ma non era affatto vero. Ci hanno detto che il siero non comporta nessun problema; ma pare che non sia proprio così. Quindi: evidenziano i problemi di chi non si è vaccinato, e per nulla quelli di chi si è vaccinato (dunque, sfigurano la verità). Altro punto: non hanno detto che la gente doveva cambiare alimentazione e curare molto meglio il proprio corpo fisico, perché proprio la cattiva “manutenzione” del nostro corpo è una delle principali cause dei decessi. Avrebbero dovuto fare corsi di rieducazione istantanea della popolazione e dei medici. Ma non l’hanno fatto, perché la gente doveva arrivare debole alla malattia.Non hanno istruito i medici su cosa dovevano effettivamente dire e fare ai loro pazienti, per guarirli da questa malattia. Non gli hanno dato la verità; li hanno invece obbligati a protocolli spesso dannosi. E hanno cancellato quasi del tutto la voce degli scienziati che cercavano di ristabilire la verità, sulla situazione. E ancora: hanno dato ordine di nascondere la verità, e di mentire, a un’intera classe di giornalisti di regime, silenziando così le voci indipendenti. Ancora: hanno condizionato alla menzogna un’intera classe politica (ma in questo caso devo dire che non hanno dovuto fare un particolare sforzo). E ancora: hanno tentato di interferire, in tutti i modi, con la libera circolazione delle informazioni sui social, con l’orribile e perverso fenomeno dei falsi “fact checker” di regime. Una vera e propria censura, degna delle peggiori dittature.E ancora: hanno imposto sieri garantiti da case produttrici, in collusione con gli organismi sanitari nazionali e mondiali. Hanno imposto il dogma dell’infallibilità della scienza, alimentando l’obbligo di obbedire a un “papato scientifico” chiaramente falso e contraddittorio, nelle sue (sempre apodittiche) affermazioni. E poi, ancora: hanno terrorizzato miliardi di persone, con la falsa prospettiva di una morte probabile e spaventosa, se non si ricorreva ai loro sieri. Questo ha creato una serie importante di condizionamenti interiori, nelle persone, che hanno annebbiato quasi completamente le capacità logiche e di pensiero di tantissima gente: spingendo all’ansia, all’odio, alla separazione, alle paure illogiche, basate su un cumulo di falsità e di condizionamenti. E poi hanno approfittato di questi programmati condizionamenti, interiori ed esteriori, e dell’emergenza che hanno artificiosamente costruito intorno a questa vicenda.Lo hanno fatto per avviare un orribile e inquietante cambiamento della società umana – il famoso Great Reset – basato su un’ulteriore meccanizzazione, elettromagnetizzazione, digitalizzazione e asservimento dell’essere umano e del suo ambiente, mentendo ogni giorno sui loro veri scopi. Insomma: hanno devastato, lacerato e ucciso quella verità che è l’unica possibilità, la sola condizione per poter esercitare la libertà. E poi vengono anche a dirci che chi non sottostà alle loro imposizioni, e magari si cura e si nutre bene, lede la libertà degli altri? E di chi? Di chi si è sottoposto al siero, e che poi – secondo loro – avrebbe dovuto essere immune? Anche questa si è rivelata una balla del “papato scientifico”. E naturalmente omettono di dire che, chi ha dato loro retta, si infetta e si ammala nello stesso modo, e magari continua a non curarsi e a maltrattare il proprio corpo e il proprio sistema immunitario, a danno proprio e della società (anche di quelli che sono riusciti a non accettare le loro imposizioni).Cancellata la verità, i componenti delle maggioranze hanno avuto la finta libertà di prendersi ripetutamente questo siero e di maltrattare chi non lo assume, pensando di essere liberi. Ma è chiaro che non lo erano affatto. Altro che libertà: queste persone erano vittime di una manipolazione di massa fatto attraverso menzogne, opportuni silenzi, condizionamenti interiori fatti di ansia di rabbia, fondati sul grande condizionamento emotivo della paura della morte, che nemmeno la nostra religione tradizionale rimuove (perché evita accuratamente, da sempre, di farti capire e sentire come si continua a vivere, nelle dimensioni tra una vita e l’altra). Sono le maggioranze dormienti, che si accontentano delle mezze verità: che poi sono menzogne intere. Sono le maggioranze ipnotizzate, che si accontentano delle parole d’ordine ricevute, che si prestano a essere usate come clava contro le libertà di quelli che non accettano le imposizioni del sistema di potere.La cosa interessante è che è proprio questo disprezzo, questo massacro della verità compiuto per condizionare la nostra vera libertà, ha prodotto l’effetto contrario in tante persone: che sono ancora minoritarie, ma in evidente crescita. Persone alla ricerca della verità vera, con un grado di libertà interiore già così maturo da non farsi condizionare, e da arrivare a vedere con chiarezza sempre maggiore le falsità dittatoriali del potere. Una volta, delle falsità del potere si accorgevano solo pochi intellettuali; ora invece il fenomeno – pur minoritario – è finalmente di massa, come dimostrano i social e le piazze che si riempiono di contestatori delle false verità del regime (e delle imposizioni conseguenti). L’unico limite, rispetto al quale bisogna stare attenti, è quello di non auto-condizionarsi con l’odio e la rabbia verso il potere, perché quest’odio e questa rabbia giocano lo stesso ruolo di condizionamento interiore, e quindi di alterazione della nostra vera libertà (di pensare, di sentire e di agire nel modo più giusto, per il bene).Abbiamo poi anche visto come il regime gioca, sfruttando la stessa rabbia che ha provocato, nella gente in risveglio, per isolarla e maltrattarla ancora di più: una vera e propria trappola. Dobbiamo certamente esercitare e diffondere una giusta indignazione, per la dittatura crescente che ci circonda, osservandola e denunciandola con chiarezza. Ma sempre stando attenti a non essere proprio noi, a condizionare la nostra stessa libertà con eccessivi sentimenti di ansia e di rabbia, che comunque altererebbero la nostra stessa visione della verità. Quindi continuiamo a cercare liberamente la verità e il bene, senza cadere nelle trappole del potere. E la spunteremo, più forti e consapevoli di prima. Ricordiamoci che il vero obiettivo di questi insani poteri è proprio il controllo dell’interiorità, dell’anima umana: questa è la chiave vera, questo è il terreno di conquista (che non dobbiamo lasciargli). E l’umanità nuova in risveglio, quella che sta crescendo, non appare affatto disposta a vendere la propria anima e la propria libertà.Comunque, non si può mentire per sempre. L’importante è mantenere la nostra libertà interiore, e guardarli bene in faccia. Alla fine vinceremo noi. Da questa situazione emergerà una minoranza più forte, più consapevole, più matura e ancora meno obbediente. La vera crescita, in termini di consapevolezza, è determinata dalle sofferenze. Guardate quanta voglia di verità c’è, adesso, che ci stanno maltrattando in questo modo. Noi impariamo dal dolore, e individui migliori alla fine daranno vita a una società migliore. E il “piano” funziona: con tutti i suoi difetti, questa società è comunque migliore di quella di cinquant’anni fa o di duemila anni fa. Noi ci lamentiamo molto – e abbiamo ragione – perché abbiamo degli ideali superiori alla realtà, che giustamente ci spingono in avanti. L’umanità migliore è in costruzione. Non c’era, prima, la possibilità di avere tutta questa gente, nelle piazze, senza parole d’ordine esterne.E’ gente ancora confusa, d’accordo, ma intanto vuole il bene, si è stufata di questi poteri, non guarda più i telegiornali. E sta facendo passi da gigante. Con tutte le difficoltà che stiamo vivendo, dico che sarebbe un grande peccato annullare questi ultimi due anni e tornare a come eravamo prima. Perché solo adesso si vede tanto risveglio: ed è il risveglio della parte immortale umana. Funziona, il “piano”. E allora facciamo la nostra parte: facciamo il ragionevole, il consapevole, facciamo quel tanto di bene che possiamo fare intorno a noi. Il “piano” è quello di far diventare gli individui migliori, più coscienti e più creatori di bene. Da questo verrà una società migliore: una società che un giorno sarà bellissima. Ma già quella di adesso è più bella di quella di prima. Questa è l’unica, vera novità evidenziata da questa crisi: stiamo crescendo nella direzione giusta. Avanti così, con coraggio e saggezza: con amore, e senza paura.(Fausto Carotenuto, dichiarazioni rilasciate il 1° dicembre 2021 nella diretta YouTube “L’attacco alla libertà”, con Fabio Frabetti di “Border Nights”).Cosa c’è dietro l’attacco in corso contro di noi? Si parla tanto di libertà, ma spesso – sui grandi media – in modo distorto. Per esempio: si dice che, se non ti sottoponi al siero, stai ledendo la libertà degli altri, perché metti a rischio la loro e la tua salute. Quindi, la salute degli altri deve porre un limite alla tua libertà. E su questo si affannano una serie di servi del potere, dai costituzionalisti agli intellettuali: scrittori, presunti filosofi, giornalistucoli sempre genuflessi a chi comanda. Naturalmente, non tutti i costituzionalisti, gli intellettuali e i giornalisti la pensano così; ma quelli che la pensano diversamente, guarda un po’, sui grandi media non compaiono: li hanno resi muti. Il fatto è che, in effetti, questa affermazione (“la tua libertà deve avere come limite quella degli altri e quindi anche la loro salute”) sarebbe anche vera e sacrosanta: noi non possiamo avere la libertà di danneggiare la salute degli altri, no? Solo che le cose non stanno proprio così. Non ce la raccontano giusta: ci sono una serie di evidenti menzogne, in questa storia.
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Il siero non immunizza: così il Green Pass aiuta il virus
Sapete perché penso che la decisione del governo di istituire un super green pass sia stupida e pericolosa? Perché si regge su una doppia menzogna, ovvero che chi è vaccinato non sia contagioso, non rischi di essere contagiato, e chi non lo è rappresenti un pericolo per la collettività. Non è così. Anche se giornalisti come Fabrizio Roncone, del “Corriere della Sera”, vanno in tv a dire che «in democrazia le minoranze vanno rispettate, ma non hanno alcun diritto di minacciare la mia salute e il mio diritto al lavoro», a minacciare la sua salute e il suo diritto al lavoro non sono solo gli 8 milioni di italiani che non si sono vaccinati, ma anche i 30 milioni che sono «immunizzati» – tra i quali probabilmente lui – e che si credono al riparo dal virus, ma in realtà non lo sono. So che è difficile da capire, per chi preferisce trovare capri espiatori invece di ragionare, ma se il “British Medical Journal” scrive che il «rischio di contagio per i vaccinati comincia ad aumentare 90 giorni dopo la seconda dose», significa che in Italia abbiamo 30 milioni di potenziali untori che circolano con un green pass che è carta straccia.Mi spiego. In base a una ricerca condotta in Israele su 83.000 persone, si è scoperto che la copertura vaccinale decresce pian piano che trascorre il tempo, al punto che, passato un periodo compreso fra i tre e i sei mesi, 7.973 degli immunizzati presi in esame sono risultati positivi al Covid. In pratica, poco meno del 10% si è contagiato nonostante avesse fatto sia la prima che la seconda dose Pfizer. Che cosa vuol dire? Che se applichiamo questa ricerca alla situazione italiana, su 45 milioni di persone che si sono vaccinate, 30 milioni di queste – tra le quali mi ci metto anche io – sono potenzialmente a rischio di contagio, in quanto hanno ricevuto la vaccinazione da parecchi mesi. Già, perché se togliete chi si è “immunizzato” di recente e i circa 5 milioni che hanno ricevuto la terza dose, significa che la metà della popolazione italiana si sente al riparo dal Covid e non lo è.Istituire un super green pass e rinchiudere agli arresti domiciliari chi non si sia vaccinato, non solo dunque non serve a nulla, ma addirittura rischia di essere pericoloso, perché si dà al vaccinato l’idea di essere immune. Non lo dico io. Lo dice Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il quale in una recente conferenza stampa si è detto preoccupato del «falso senso di sicurezza dato dai vaccini». Sì, ha usato proprio questi termini, spiegando che la pandemia non è finita. Altro che minaccia alla sua salute e al suo diritto al lavoro, come dice Roncone: il pericolo viene da chi continua a raccontare balle. Quante volte in questi mesi qualcuno si è avvicinato a me senza mascherina parlandomi a 50 centimetri dalla faccia e dicendomi «tanto siamo vaccinati», intendendo così «tanto noi non rischiamo nulla». Balle. Anzi, super balle.L’idea che non si rischi e che il green pass sia un lasciapassare che consente di ignorare il virus è una grande menzogna. E per rendersene conto, è sufficiente guardare ancora una volta a Israele, che essendo più avanti di tutti è diventato un esempio da studiare con cura. In quel paese hanno vaccinato tutte le persone che potevano e volevano essere vaccinate. Dopo di che, visto che i contagi aumentavano, hanno iniziato le terze dosi e anche la vaccinazione sui bambini da 5 a 11 anni. Risultato: sono alle prese con la quinta ondata di contagi e già hanno iniziato la quarta dose. Situazioni analoghe si registrano anche in paesi che hanno vaccinato più di Israele e più di noi. Il Portogallo, per esempio, dove nonostante un’immunizzazione a tappeto sono alle prese con nuovi contagi e altri morti. Ma anche l’Irlanda, che ho più volte citato.Il vaccino aiuta, ma non ferma l’epidemia, e continuare a criminalizzare chi non si è vaccinato non serve a niente se non a confermare le proprie piccole o grandi insicurezze. Lo ha scritto su “Lancet” uno dei più importanti ricercatori, Gunter Kampf: quella con cui siamo alle prese non è un’epidemia di non vaccinati. Un esempio? Guardate i decessi nel Regno Unito fra il 18 novembre e il 14 dicembre. Il 18,08% delle morti è avvenuto fra persone non vaccinate, ma il 78,94% è stato registrato fra persone vaccinate con due dosi. È il paradosso di Simpson? Sì, certo, ma andatelo a spiegare ai familiari di chi è andato al camposanto. E ditegli anche che è solo colpa di quel 20% di inglesi che non si è ancora rassegnato all’iniezione. Andate in quel paese e a quel paese. Voi e le vostre bugie.(Maurizio Belpietro, “Super Green Pass alleato del virus”, da “La Verità” del 26 novembre 2021, ripreso da “InfoSannio”).Sapete perché penso che la decisione del governo di istituire un super green pass sia stupida e pericolosa? Perché si regge su una doppia menzogna, ovvero che chi è vaccinato non sia contagioso, non rischi di essere contagiato, e chi non lo è rappresenti un pericolo per la collettività. Non è così. Anche se giornalisti come Fabrizio Roncone, del “Corriere della Sera”, vanno in tv a dire che «in democrazia le minoranze vanno rispettate, ma non hanno alcun diritto di minacciare la mia salute e il mio diritto al lavoro», a minacciare la sua salute e il suo diritto al lavoro non sono solo gli 8 milioni di italiani che non si sono vaccinati, ma anche i 30 milioni che sono «immunizzati» – tra i quali probabilmente lui – e che si credono al riparo dal virus, ma in realtà non lo sono. So che è difficile da capire, per chi preferisce trovare capri espiatori invece di ragionare, ma se il “British Medical Journal” scrive che il «rischio di contagio per i vaccinati comincia ad aumentare 90 giorni dopo la seconda dose», significa che in Italia abbiamo 30 milioni di potenziali untori che circolano con un green pass che è carta straccia.