Archivio del Tag ‘Megachip’
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Giulietto Chiesa: voglio 100 volontari della verità
«Noi diremo la verità. Quella che conosciamo. Sappiamo che è in corso la più vasta e drammatica crisi che il genere umano abbia mai dovuto affrontare. Sappiamo che per difendere la sopravvivenza del genere umano bisognerà combattere». Si chiama “Alternativa” l’ultima sfida di Giulietto Chiesa: un appello per costruire un gruppo trasversale che si incarichi di scuotere la politica italiana. «Ho bisogno di 100 persone, uomini e donne», disposti a impegnarsi per colmare «la voragine tra la casta politica e i cittadini».
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Povera America, tradita dalla retorica di Obama
Partiamo dalla seguente considerazione: Obama promise un cambiamento al quale possiamo credere e ha mantenuto un non-cambiamento certamente credibile, tradendo coloro che lo hanno votato. Le sue azioni non concordano con la sua retorica, sicché perderà pesantemente alle elezioni di medio termine. Un presidente per una volta? Peggio, forse per mezza volta; la sua presidenza inetta è bell’e finita. Neppure per una volta. Prendiamo lo scudo missilistico in Polonia-Cechia: “annullato”, avevano trovato di meglio. La Polonia è di nuovo coinvolta, in uno schieramento molto anti-russo, con in più la Romania, il Salt non procede.
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Missili Patriot attorno all’Iran, il cappio Usa si stringe
Tutto è pronto per avviare l’attesa escalation militare destinata a colpire l’Iran e il controverso regime degli ayatollah. Il giro di vite annunciato dall’Italia sulla necessità di “sanzioni” dopo l’assalto all’ambasciata tricolore di Teheran fa parte delle variabili di un piano orchestrato da tempo. Mentre le immagini (muscolari) di esercitazioni missilistiche in Iran riempiono gli schermi occidentali ingenerando l’impressione di una minaccia incombente, nessuno ha fatto caso alla vera notizia: gli Usa stanno per circondare l’Iran con batterie di missili Patriot, per neutralizzare la risposta iraniana ad un eventuale attacco.
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Dopo l’Iraq, i burattinai di Blair faranno guerra all’Iran
Lezioni non ne ha imparata nessuna. E se è apparso così tracotante e sicuro è perché si sente coperto dai poteri forti del mondo che hanno promosso la Guerra Finale (stavo per dire Infinita). Se Obama ha dato un’occhiata al Tony Blair sotto inchiesta a Londra, deve avere provato qualche brivido alla schiena. A meno che anche lui sia parte integrante del gioco, il Blair che afferma con sicurezza che la guerra irachena fu giusta (nonostante tutti sappiano che fu inventata da Bush e da lui) deve avergli fatto sentire più forti gli spifferi che, dal Pentagono, arrivano fin sotto il suo letto.
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No-Tav dai Pirenei alle Alpi, malgrado le minacce mafiose
Una “pallottola spuntata”. Il titolo di un famoso film potrebbe essere il riferimento giusto per quel proiettile calibro 9 recapitato per posta in busta chiusa a Sergio Chiamparino, primo cittadino di Torino. Una missiva giunta forse in ritardo, visto che magari la manina che l’aveva scritta e imbucata voleva farla arrivare proprio nei giorni delle manifestazioni NoTav e SìTav, senza peraltro riuscirci. Giusto giusto per diffamare e accusare di presunto “terrorismo” chi da oltre vent’anni si sta battendo affinché la Valsusa non venga distrutta dal partito “calce e martello”, legato alle lobby affaristiche del “cemento e tondino”.
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Tav, inutile treno fantasma: truffa e disinformazione
Poco più di 4 anni fa, l’8 dicembre 2005, decine di migliaia di valsusini ai quali si erano uniti altre migliaia di cittadini provenienti da tutta Italia, invasero pacificamente il cantiere di Venaus, mettendo di fatto fine allo scellerato progetto del Tav Torino-Lione, nonché a 40 giorni di militarizzazione dell’intera val di Susa, ridotta alla stessa stregua di un paese occupato, con tanto di check point presidiati da guardie armate, da oltrepassare per andare a comprare il pane o in farmacia. Durante questi 4 anni d’inciucio politico, meschine manovre portate avanti sottobanco, cancelli rigorosamente chiusi e rifiuto di qualsiasi forma di dialogo con i cittadini
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Rosarno, Saviano: solo gli africani osano dire no alla mafia
«Gli immigrati sembrano avere un coraggio contro le mafie che gli italiani hanno perso». Lo scrittore Roberto Saviano commenta così, al Tg3, la rivolta scatenatasi il 7-8 gennaio a Rosarno, dove i braccianti africani aggrediti dai caporali della ‘ndrangheta hanno dato vita a una guerriglia urbana, incendiando auto in sosta. Quella del comune reggino, aggiunge Saviano, è la quarta rivolta degli africani in Italia contro le mafie: i lavoratori migranti sono più coraggiosi degli italiani e non vanno criminalizzati ma, al contrario, scelti come preziosi alleati contro l’illegalità mafiosa.
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Giustizia per Sankara, l’ultima speranza dell’Africa
Francia e Usa si decidano ad aprire i loro archivi, 22 anni dopo il crimine più infame organizzato in Africa: l’omicidio del presidente Thomas Sankara, eroe nazionale dell’indipendenza del Burkina Faso, la “terra dei puri” liberata dal giogo coloniale e imperialistico, all’epoca in cui ancora si chiamava Alto Volta. Il missionario italiano Alex Zanotelli è fra le personalità che hanno ora sottoscritto il clamoroso appello internazionale per giungere finalmente alla verità (giudiziaria, storica e politica) sulla tragica fine di Sankara e del suo straordinario esperimento di liberazione.
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Prigioni segrete, le tante Guantanamo che non chiudono
Esplode, non esplode, esplode. Lo scandalo della prigione segreta della Cia in Lituania si arricchisce di nuovi particolari, sempre più attendibili. La notizia arriva con oltre due anni di ritardo rispetto alle rivelazioni della americana Abc che avevano permesso di individuarne almeno due, in Polonia e in Romania, spingendo il Parlamento Europeo a formare una commissione speciale d’indagine sulle extraordinary renditions di presunti terroristi, cioè prelevamenti illegali di prigionieri con destinazione finale Guantanamo. Molti aeroporti europei, tra cui quello di Roma e di Aviano, erano serviti come tappa, tra il 2002 e il 2005.
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Cometa denuncia la catastrofe dell’ottimismo
È uscito il secondo numero di “Cometa”- acronimo di Comunicazione, Etica, Ambiente – il trimestrale di critica della comunicazione diretto da Giulietto Chiesa e promosso da Megachip e Pentapolis, in collaborazione con Legambiente. Disponibile nelle librerie Feltrinelli, il nuovo numero approfondisce quella che nel titolo viene definita “la catastrofe dell’ottimismo”, in un’analisi critica e documentata della natura, delle cause, delle cifre, delle vittime e dei carnefici della crisi economica in atto. Presenti tra gli altri saggi di Luciano Gallino e Paolo Cacciari e interviste a Beppe Grillo e Loretta Napoleoni.
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Berlusconi e il gas russo, passaporto anti-Usa per l’Europa
Caro Beppe Grillo, mi hai chiesto di mandarti da Mosca, dove mi trovo in questo momento, qualche appunto sulla strategia berlusconiana verso la Russia. Mi limito a esporti modestamente i miei pensieri in merito. Com’è noto Berlusconi pensa di essere eterno. E dunque pensa in termini lunghi, almeno per quanto concerne il suo ruolo nella storia d’Italia. E io credo che gli piaccia pensare a se stesso come colui che garantirà al nostro paese il riscaldamento per un tempo indefinito a venire.
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Ostaggio Obama, l’uomo meno potente del mondo
Non c’è voluto molto per la Lobby di Israele a mettere in ginocchio il presidente Obama per il suo divieto di costruire nuovi insediamenti illegali israeliani nei territori palestinesi occupati. Obama ha scoperto che un semplice presidente americano è impotente quando viene affrontato dalla Lobby di Israele, e che agli Stati Uniti semplicemente non viene consentita una politica per il Medio Oriente diversa da quella di Israele. Obama ha anche scoperto che non può cambiare niente, sempre che ne avesse mai avuto l’intenzione.