Archivio del Tag ‘L’Unità’
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Attenti alla Germania, risveglio europeo della sinistra
Tramortiti da un’agenda politica ipnotizzata dalle avventure del berlusconismo, non ci siamo accorti di un «evento internazionale di grande portata», anche per le prospettive politiche italiane, come «la straordinaria vittoria della Linke, il partito della sinistra tedesca». Lo afferma Moni Ovadia dalle colonne dell’Unità. «Questo risultato – sottolinea – non è un episodio rapsodico, ma è stato costruito sulla base di un preciso progetto politico fondato sui grandi valori e sulle battaglie per la giustizia sociale che da sempre sono patrimonio specifico delle sinistre», almeno di quelle rimaste fedeli al mandato originario: tutelare i diritti delle fasce sociali più esposte.
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Contro Berlusconi, appello per la libertà di stampa
Ha raggiunto in poche ore le 220 mila firme l’appello dei giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky in favore della libertà di stampa e contro la reazione del premier Silvio Berlusconi alle “dieci domande” rivoltigli dal quotidiano “La Repubblica”: il giornale diretto da Ezio Mauro, protagonista di una campagna di stampa contro il premier per i presunti scandali sessuali che avrebbero coinvolto il profilo istituzionale del capo del governo, è stato citato per danni: mossa ritenuta intimidatoria, visto che «in una democrazia non si processano le domande». Stessa sorte per il quotidiano l’Unità, guidato da Conchita de Gregorio, cui il premier ha ora richiesto un risarcimento di 2 milioni di euro.
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Moni Ovadia: coraggio, anche Dio è in esilio
Il magghid di Meseritch, uno dei più grandi maestri dell’ebraismo khassidico diceva: «Ora, nell’esilio, lo Spirito Santo scende più facilmente che nel tempo in cui era in piedi il grande Santuario di Gerusalemme. Un re fu scacciato in esilio e se ne andò ramingo, se arrivava allora in una povera casa dove veniva alloggiato malamente, e malamente cibato, ma accolto da re, il suo cuore era lieto e parlava con la gente di casa così familiarmente come una volta faceva nella propria corte soltanto con i suoi più intimi. E così fa anche D-o da quando è in esilio».
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Un demonio di nome Ivan, star del kolossal di Stein
«Grande idea quella con cui Peter Stein, una volta liquidato dallo Stabile di Torino il suo progetto relativo ai “Demoni”, ha sistemato l’azione del romanzo dostoevskiano in una grande sala prove della sua tenuta umbra», scrive Franco Quadri su “Repubblica” per commentare l’ultimo kolossal (12 ore) di uno dei grandi maestri del teatro europeo. Risultato: un trionfo, di cui parlerà anche Rosanna Cancellieri il 6 giugno su RaiTre, ore 11, nella rubrica “Chi è di scena”. Trionfo doppio, del genio berlinese e del suo cast. Su cui giganteggia un giovane di appena 26 anni, torinese: Ivan Alovisio. E’ lui la sorpresa più grande: regge in modo perfetto la parte più difficile, quella di Nikolaj Stavrògin, l’eroe negativo della storia.
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L’euro-battaglia di Giulietto Chiesa per i diritti dei russi
«Non ho chance ma è giusto farlo. Di Pietro? Con lui ho rotto perché ha subito una degenerazione». «Budet revolucija! Budet Dzuljeto Kjeza!». Un grido percuote le masse russe della Lettonia chiamandole alla battaglia. Arriva la rivoluzione, arriva Giulietto Chiesa! Non c’è muro di Riga dove non campeggi un manifesto, non c’è strada di Daugavpils dove non sia steso uno striscione, non c’è contrada sul Baltico dove la minoranza non si passi un volantino di riscossa: russi, mandiamo a Strasburgo l’Uomo con i Baffi.
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Gaza, Auschwitz, migranti: l’abominio non ha età
Ieri le navi cariche di ebrei in cerca di scampo dall’Europa antisemita, oggi i barconi dei migranti africani disperati e ricacciati in Libia. Non esiste il monopolio storico del dolore: l’attualità ripropone orrori abominevoli, che sarebbe ipocrita non riconoscere, ad esempio negando le tragiche similitudini tra il recente genocidio di Gaza e lo sterminio nazista degli ebrei. Lo afferma Moni Ovadia, commentando su “L’Unità” il botta e riposta a distanza tra il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, e Giorgio Israel, giornalista e storico della scienza.
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Moni Ovadia: ripugnante denunciare i clandestini all’ospedale
«Semplicemente ripugnante». Così Moni Ovadia definisce il provvedimento passato al Senato che invita i medici ospedalieri a denunciare i loro pazienti, se immigrati irregolari.
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Moni Ovadia: liberate Barghouti, vero leader palestinese
Dialogare con Hamas, forza democraticamente eletta, e liberare Marwan Barghouti, autentico leader palestinese, vero erede di Yasser Arafat.