Archivio del Tag ‘lavoro’
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Brunetta: rimpiangeremo Giugni, stratega dei lavoratori
Gino Giugni è stato un uomo tanto intelligente quanto coraggioso. L’intelligenza traspariva dal sorriso bonario che ti contrapponeva quando avevi detto un’ingenuità. Il coraggio era evidente nello sguardo che si illuminava di fronte alle sfide più difficili. Grazie alla straordinaria intelligenza è riuscito, di volta in volta, a trovare quel delicato punto di equilibrio tra interessi contrapposti che determina il successo di ogni riforma. Grazie all’indomito coraggio è riuscito a far sì che quelle riforme diventassero realtà e incidessero in profondità sulla società italiana.
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Weil: progresso, superstizione che disonora il bene
Il titolo originale di quest’opera è “L’enracinement”, ma si tratta del titolo editoriale con cui l’opera uscì nel 1949, alcuni anni dopo la morte della pensatrice/attivista, probabilmente dovuta ad una scelta volontaria, come “sacrificatio” per la guerra che stava devastando il mondo. Franco Fortini non tradusse “sradicamento”, ma utilizzò un meraviglioso lemma dantesco, “La prima radice”, forte delle suggestioni mistiche presenti nell’opera. Il titolo dato dalla Weil al saggio era, invece, “Preludio ad una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano”, tutto carico della polemica antilluminista della pensatrice (ma anche antihegeliana).
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Voto agli immigrati: l’integrazione aiuta l’economia
«La presenza degli immigrati sul territorio italiano rappresenta una straordinaria opportunità per ridare contenuti multiculturali a tutti i livelli, dalla scuola alla società». È l’analisi di Giorgio Alessandrini, presidente dell’organismo nazionale di coordinamento per le politiche di integrazione sociale del Cnel, commentando il Rapporto Ocse-Sopemi sulle prospettive delle migrazioni internazionali. Si calcola che entro il 2015 i lavoratori che andranno in pensione nei paesi Ocse saranno maggiori di quelli che entreranno nel mondo del lavoro. Lo rileva Francesco De Palo su “FF newsmagazine”, periodico della fondazione “Farefuturo” promossa da Gianfranco Fini.
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La nuova Italia: dai migranti il 10% del Pil
Igor Lowe ha le dita affusolate e lo sguardo fiero. Un completo grigio con la camicia bianca, cangiante sulla pelle nera. Parla un italiano senza incertezze. Da quattro anni vive a Reggio Emilia. Viene dal Camerun, da Bafusam, parte francofona del paese. E sta per laurearsi in Analisi e gestione finanziaria alla facoltà di Economia dell’Università di Modena. L’Università Marco Biagi. «Mi piacerebbe fare l’analista finanziario nel mercato delle energie rinnovabili, un mercato che potrebbe essere un’opportunità anche per l’Africa». Questo ragazzo straniero di 26 anni ha fatto il servizio civile volontario in Italia.
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PeaceReporter: via dall’Afghanistan, la Lega ha ragione
Siamo forse più imbarazzati oggi, nel leggere le “sensate” parole del ministro Calderoli, di quanto lo siamo stati quando il ministro della Difesa la Russa risprese la nostra idea di mandare i militari nei cantieri per controllare che fossero rispettate le norme sulla sicurezza sul lavoro. Allora non se ne fece nulla, di militari nei cantieri non se ne vide traccia. E probabilmente anche di questa ennesima boutade leghista non se ne farà nulla. Resta l’imbarazzo di condividere le parole di chi, su quasi ogni argomento (dai diritti al razzismo, dalla scuola al lavoro), è sempre dalla parte opposta.
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Notte Bianca degli Invisibili, senzatetto a Torino
«Quando manca la camera da letto si va a dormire in salotto», fosse anche il “salotto” della città, ovvero piazza San Carlo, cuore sabaudo di Torino, che la sera del 10 giugno sarà simbolicamente occupata dagli “invisibili”, i tanti senzatetto della metropoli piemontese, alle prese con una “Notte Bianca” non proprio festosa, visto che non c’è niente da festeggiare, dopo l’annuncio di ulteriori tagli nei ricoveri pubblici. «Siamo stanchi di attendere, di fare la coda per un posto letto sempre meno disponibile», affermano comitati di senza-casa, sostenuti nella loro protesta da operatori dei servizi sociali e da “avvocati di strada” del foro di Torino, che daranno assistenza ai dimostranti.
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Don Gallo e l’utopia di Paride Batini, ultimo eroe italiano
Un nome omerico. Una faccia sofferta, fiera e rocciosa, da antieroe hemingwayano. E una storia leggendaria: quella del porto di Genova, del suo esercito popolare operaio e del suo condottiero, Paride Batini, il Console dei “camalli”. «Un principe, come si può essere principi a Genova», disse di Fabrizio De André, altro grande genovese, lo scrittore Maurizio Maggiani, amico fraterno di Paride Batini, l’uomo che – figlio di un sovversivo, combattente antifascista – lottò coi portuali contro il governo Tambroni, dispose il blocco delle navi americane durante il Vietnam e, negli anni ’80, condusse un’epica resistenza per scongiurare la cancellazione dei “camalli” e difendere la Compagnia Unica
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Decrescita, contro la depressione della crisi
Decrescita, non depressione. Contro la crisi, la Decrescita auspicata non è certo la disastrosa recessione industriale cui stiamo assistendo, che semmai è figlia della “teologia” della crescita illimitata. Lo afferma l’ecologista Marco Cedolin sul sito del Movimento per la Decrescita Felice fondato da Maurizio Pallante. «La crisi economica mondiale sta producendo una recessione che diviene ogni giorno più profonda», premette Cedolin: il Pil italiano calerà del 4,3%, la produzione industriale frena, il tasso di disoccupazione arriverà al 10,7% nel 2010, quando – secondo il G8 di Roma - si perderanno 20 milioni di posti di lavoro, a livello mondiale.
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Lerner: cari immigrati, adesso tocca a voi
«Cari cittadini stranieri residenti in Italia, siete circa quattro milioni di persone. Ogni anno qualcuno di voi ottiene la nazionalità italiana (pochi), molti altri subiscono
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Europa, sondaggio on-line sulle politiche giovanili
Istruzione, lavoro, alcol, droga, povertà, integrazione, violenza, precarietà, sicurezza, mobilità, creatività, imprenditoria: l’Europa si consulta sulle politiche giovanili