Archivio del Tag ‘lavoratori’
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Primo marzo, giornata senza immigrati anche in Italia
Arriva anche in Italia, nell’Italia di Rosarno, la giornata senza immigrati. Merito di quattro donne, che hanno deciso di aprire una breccia nel muro dell’assuefazione lanciando, in contemporanea alla francese “journe sans immigré, un primo marzo all’italiana. Il movimento è già su internet, dove ha raccolto oltre 20 mila contatti, mentre nei territori sono nati e stanno nascendo i “comitati primo marzo”. L’hanno chiamato «sciopero degli stranieri», astensione dal lavoro per chi potrà farlo, ma anche sciopero dei consumi, degli acquisti o della fame per tutti, italiani e stranieri.
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Migranti: provate a vivere un giorno senza di noi
Non volete immigrati tra i piedi? Benissimo: provare per credere. Nadia Lamarkbi, giornalista francese, ha lanciato l’idea su Internet: cosa succederebbe se il paese si svegliasse domani senza stranieri? Nadia ha aperto una pagina Facebook, titolandola: “Un giorno senza immigrati: 24 ore senza di noi”. Risposta immediata: subito 33.000 le adesioni. L’appuntamento è per il 1° marzo 2010. Quel giorno, in Francia (e non solo) sciopereranno infermieri, bidelli, taxisti, operai, spazzini, baby sitter, lavapiatti e badanti.
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Ferrero: con Bersani all’opposizione, non al governo
Il taglio dell’Irap? E’ un aiuto per chi viaggia in Mercedes e una beffa per tutti gli altri, lavoratori e piccole imprese con l’acqua alla gola, che avrebbero bisogno di meno costi e banche amiche per poter sostenere produzione, lavoro, consumi e, quindi, l’economia. Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista, mette l’accento sulla crisi sociale. Fronte dal quale non si discosta, salutando l’elezione di Bersani alla guida del Pd: «E’ l’uscita dal veltronismo, inteso come autosufficienza del partito democratico». Tuttavia, per Ferrero, non basta: la sinistra resterà divisa dal Pd.
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Gigantesca tomba di veleni, 38 indagati ad Alessandria
Mezzo milione di metri cubi di veleni. A tanto ammonterebbe la quantità di rifiuti tossici, o comunque pericolosi, nascosti sotto il polo chimico di Spinetta Maregno, a due passi da Alessandria. Lo afferma la Procura della Repubblica, concludendo l’indagine avviata nel maggio del 2008, in seguito all’esposto di Medicina Democratica dell’emergere della presenza di cromo esavalente nelle lavorazioni. Gli indagati sono 38, appartenenti alle tre società (Ausimont, Atofina-Arkema e Solvay) che si sono alternate nel tempo nella gestione del sito industriale. Le accuse sono per tutti di avvelenamento doloso, per alcuni anche di omessa bonifica.
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Veleno chimico nel Po, esposto sulla Solvay di Alessandria
Allarme rosso per il fiume Bormida ad Alessandria: la concentrazione di veleno chimico nelle acque supera centinaia di volte quella degli altri fiumi, italiani ed europei. Lo afferma un preoccupante report del Cnr, secondo cui nel Bormida si addensano enormi quantità di Pfoa, acido perfluorottanoico: fino a 1.500 nano-grammi per litro, contro una media di 1-20 unità per litro negli altri corsi d’acqua. Partendo dalle analisi del Cnr, che da Alessandria investono tutto il bacino del Po, Medicina Democratica ha rivolto un esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo così di accertare un gravissimo inquinamento di cui sembra che nessuno si preoccupi.
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Ferrero: i media oscurano la povertà, 15 milioni a rischio
I dati sulla povertà diffusi il 23 ottobre dalla Caritas italiana confermano che siamo in una fase di crisi economica e sociale senza precedenti, dal dopoguerra ad oggi. Lo denuncia Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista: «Aumentano drammaticamente le persone e le famiglie povere e quelle a rischio povertà». Per 15 milioni di italiani, i soldi sono un problema. L’emergenza non riguarda solo i 7,5 milioni ufficialmente sotto la soglia della povertà, ma altrettanti che «si collocano poco sopra
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Una nuova casa comune per gli ecologisti italiani
Una federazione di persone, per rifondare l’ambientalismo italiano. E senza candidarsi alle elezioni. E’ la proposta lanciata dal Gruppo delle Cinque Terre, attraverso un documento collettivo redatto da Massimo Marino e Maurizio Di Gregorio. Parola d’ordine: unire le forze, per alimentare la politica dall’esterno, con un’iniezione di cultura ecologista. Un modo per tentare di salvare l’agonizzante situazione italiana, quella cioè di un paese intossicato dai veleni, piegato dalla crisi, e a cui i partiti non riescono a dare speranza.
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No al razzismo, l’Italia che rifiuta la guerra agli immigrati
Contro il razzismo e le politiche del governo in materia di immigrazione e sicurezza: una folla di almeno 200.000 persone, secondo gli organizzatori, ha sfilato per le vie del centro di Roma in occasione del corteo organizzato il 17 ottobre da quasi 500 sigle dell’associazionismo e del sindacato, presenti Cgil, Arci, Emergency, Amnesty International, Radicali e Unione degli Studenti. Striscione di testa: “No al razzismo, al reato di clandestinità, al pacchetto sicurezza”.
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La Cina compra l’Africa, un far west senza libertà
Strade e ponti in cambio di petrolio. Ospedali in cambio di rame e cobalto. La Cina si sta comprando l’Africa pezzo a pezzo, e lo sta facendo sotto i nostri occhi. Colonizzazione del terzo millennio, la si potrebbe chiamare. Affamata di materie prime e pronta a cucirsi addosso un nuovo ruolo globale, la Cina si sta proponendo oramai sempre più apertamente come nuova portavoce del mondo in via di sviluppo, riprendendo il filo di quella Conferenza di Bandung che nel 1955 – grazie alla lungimiranza e al genio politico di Zhou Enlai, uno dei veri padri della Repubblica popolare cinese – diede vita al gruppo dei “non allineati”.
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Pirati-web eletti a Strasburgo, beffato il silenzio dei media
Stiamo vivendo tempi interessanti. Potere e menzogne stanno sempre con chi ha il vantaggio dell’informazione. Se un gruppo di persone sa più di un altro gruppo di persone, il gruppo di persone con il vantaggio informativo arriverà gradualmente al potere. Questo è sempre stato il caso delle persone con il vantaggio informativo: hanno sempre cercato di mantenere questo vantaggio, per mantenere il controllo dell’informazione, della nostra cultura e conoscenza.
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Ferrero: liberiamoci di Berlusconi, poi una Linke italiana
Riforma elettorale per metter fine al bipartitismo e legge sul conflitto d’interessi per neutralizzare il vantaggio mediatico di Berlusconi. All’indomani del voto tedesco, che ha liquidato la sinistra moderata rilanciando la Linke di Oskar Lafontaine, il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, si dichiara disponibile a sostenere, nel caso, un governo d’emergenza che in Italia riscriva le regole. «Sono pronto ad allearmi anche col diavolo». Persino con l’Udc di Cuffaro, gli domanda il “Riformista”? «Se c’è un problema di democrazia si fa un’alleanza per ripristinare le regole democratiche e poi si vota». Dopodiché, aggiunge Ferrero, serve una federazione di sinistra per archiviare il Pd.
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Integrazione, unica soluzione: lo dicono i numeri
Nei prossimi anni, la strategia in materia d’immigrazione sarà al centro del dibattito politico, economico e sociale «quale che sarà il colore della maggioranza o dell’opposizione». Lo afferma l’economista Giuseppe Pennisi dal magazine della fondazione “Farefuturo” promossa da Gianfranco Fini, che al tema dedica speciale attenzione e tra circa un mese organizzerà un seminario congiunto con la fondazione “Italianieuropei” che fa riferimento a Massimo D’Alema. «La determinante principale del problema – chiarisce Pennisi – risiede nel fatto che l’Italia è passata (nel giro di pochi decenni) da paese d’emigrazione netta a paese d’immigrazione netta».