Archivio del Tag ‘La Stampa’
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No-Tav, stop al dialogo: è finita la tregua in valle di Susa
«Se vogliono il ritorno allo scontro se ne assumeranno tutte le conseguenze». Antonio Ferrentino, ex presidente (ora commissario) della Comunità montana, annuncia la ripresa delle ostilità in valle di Susa contro la Tav Torino-Lione. I sindaci abbandonano il “tavolo tecnico” guidato da Mario Virano dopo la decisione di quest’ultimo di non stralciare dall’ordine del giorno del 15 settembre i punti relativi al programma dei carotaggi e la presentazione del tunnel geognostico di Chiomonte, che segnerebbe l’inizio dei lavori per il secondo progetto di alta velocità ferroviaria, dopo quello scartato in seguito alle fortissime proteste del 2005.
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Addio ghiacci, aperto nell’Artico il passaggio a nordest
Un trionfo per l’uomo, un disastro per l’umanità: per la prima volta nella storia due navi commerciali si apprestano ad attraversare il “North-East Passage” nel Mare Artico e percorrono la rotta che va dalla Corea, lungo le coste russe della Siberia fino a raggiungere il porto di Rotterdam, in Olanda. I ghiacci perenni, che fino ad ora impedivano il passaggio marittimo, non ci sono più, a causa dell’innalzamento globale delle temperature. La Mv Beluga Fraternity e la Mv Beluga Foresight, due mercantili tedeschi con un carico di 3.500 tonnellate di materiali da costruzione, hanno da poco lasciato il porto di Yamburg in Siberia e si preparano a sfidare gli iceberg dell’Artico.
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Valledora, un film sull’inferno delle discariche
L’inferno, raccontato e denunciato in un film, autoprodotto dagli abitanti dell’area più inquinata d’Italia, nel cuore della pianura padana, tra discariche, inceneritore, cave, colate di cemento dell’alta velocità ferroviaria, centrali termoelettriche e la centrale nucleare di Trino. L’inferno è la Valledora, area un tempo verde, in provincia di Vercelli. Dove un giovane documentarista, Matteo Bellizzi, ha ambientato il film “Valledora, la terra del rifiuto”: uno sconvolgente atto d’accusa, che testimonia lo scempio del territorio e le torture (ambientali) inflitte agli abitanti, molti dei quali sono ormai in fuga, in cerca di scampo, lontano dai veleni che ammorbano terra, aria e acqua.
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Appello all’unità da Bertinotti, lo sfascia-alleanze
Incredibile ma vero, Fausto Bertinotti lancia un appello all’unità della sinistra italiana e, più in generale, delle forze di opposizione. Un appello esteso al Pd e persino ai radicali e all’Idv di Di Pietro. «Bisogna far nascere un partito della sinistra italiana, di tutta la sinistra italiana», afferma l’ex presidente della Camera in un’intervista rilasciata a Riccardo Barenghi (”La Stampa”). «Un partito – aggiunge Bertinotti – creato da tutti quelli che oggi sono all’opposizione e che si sentono più o meno di sinistra».
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Addio a Nico Orengo, terso cantore del Ponente
«Nico Orengo se ne è andato in fretta. Non voleva seguitare a vivere ridotto come l’aveva ridotto il male. Se ne è andato in fretta e con quella leggerezza che profilava il suo tratto umano. La leggerezza del poeta». Così “Il Giornale” saluta lo scrittore Nico Orengo, spentosi improvvisamente a Torino, il 30 maggio, all’età di 67 anni. Narratore tra i più originali in Italia, ma anche poeta e giornalista culturale che, come scrive “La Stampa”, «sapeva polemizzare acutamente senza tuttavia ferire, grazie a una ironia soffusa di malinconie e di nostalgia», Orengo era molto legato all’estremo Ponente ligure, ai confini con la Francia, teatro di gran parte dei suoi romanzi.
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Einaudi rifiuta Saramago: “Diffama Berlusconi”
Ampia risonanza, in Italia e non solo, sta suscitando la decisione di Einaudi di non pubblicare l’ultimo libro del grande scrittore José Saramago, “Il quaderno”, nel quale il premio Nobel portoghese, abitualmente pubblicato in Italia dallo Struzzo, formula giudizi brutali sul premier Silvio Berlusconi, cui si riconduce la proprietà dell’Einaudi. L’editrice si difende: non pubblicherà il libro non perché anti-berlusconiano, ma perché semplicemente diffamatorio, a prescindere dall’identità del politico preso di mira da Saramago. Che comunque in Italia sarà ugualmente pubblicato: dall’altra editrice torinese, Bollati Boringhieri, che dichiara di non temere querele.
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Torino, in 300 attaccano i poliziotti al G8 dei rettori
«Un’aggressione violenta e premeditata», secondo il ministro dell’interno Roberto Maroni, quella di cui sono rimasti vittima il 19 maggio gli agenti schierati al castello del Valentino a protezione dei rettori radunati per il G8 University Summit: 24 feriti tra polizia e carabinieri, 5 manifestati contusi e due arresti. Ad attaccare il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, circa 300 “antagonisti” a viso coperto, protetti da scudi e armati di sassi, estintori e spranghe. Gli attaccanti erano nascosti tra i 5.000 studenti del pacifico corteo dell’Onda, radunati a Torino per contestare i rettori dietro lo striscione “Voi il fallimento del presente, noi l’anomalia del futuro”.
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Pinelli-Calabresi, Napolitano riconcilia le vedove
«Vittima due volte», emblema degli anni tenebrosi della “notte della Repubblica”, misteri che lo Stato non è mai riuscito a chiarire nel tutto. Così il presidente Giorgio Napolitano ha reso onore, il 9 maggio, alla memoria di Giuseppe Pinelli, prima accusato della strage di piazza Fontana e poi precipitato da una finestra della questura di Milano. La vedova, Licia Rognini, quarant’anni dopo ha così potuto stringere la mano all’altra vedova, Gemma Capra, allora moglie del commissario Luigi Calabresi, assassinato in un agguato perché ritenuto responsabile della morte di Pinelli.
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Storie di Storia, la tv di Giovanni Minoli a Torino
Dal 1974, anno dell’esordio in Rai, Giovanni Minoli ha dato vita a un numero altissimo di programmi di successo: da “Blitz” con Gianni Minà a “Quelli della Notte” con Renzo Arbore, da “Misteri” a “Turisti per Caso”, da “Report” a “Elisir”, fino all’approdo alla fiction con “Un Posto al Sole” e “Agrodolce”, non prima di aver inventato il “faccia a faccia”, con “Mixer”, ripreso ora a Rai Educational con “La Storia siamo noi”. Minoli, ovvero: le storie della Storia, in tv. Al grande giornalista è dedicata un’intera giornata di studi, il 29 aprile, a Torino.
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Politkovskaja, misfatti del potere travestiti da ragion di Stato
«Il sospetto che la banda di spostati portata dagl’inquirenti davanti al tribunale di Mosca fosse un coniglio malconcio venuto fuori troppo in fretta dal cappello a cilindro, c’era stato fin dall’inizio», scrive Giulietto Chiesa
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Moni Ovadia: liberate Barghouti, vero leader palestinese
Dialogare con Hamas, forza democraticamente eletta, e liberare Marwan Barghouti, autentico leader palestinese, vero erede di Yasser Arafat.
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Allarme Torino, italiani in fuga dalle classi multietniche
La fuga degli italiani dalle scuole multietniche elementari e medie di Torino, dove un allievo su quattro è straniero, sta assumendo dimensioni preoccupanti.