Archivio del Tag ‘Italia’
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Sangue italiano: perché siamo in guerra (a 65 milioni l’anno)
Ieri altri due italiani sono morti in Afghanistan. Saltati in aria mentre cercavano di disinnescare un ordigno esplosivo collocato ai bordi di una strada. Due giorni prima Wikileaks ha pubblicato un corposo dossier in cui, tra le altre cose, si dice (fonte Esercito degli Stati Uniti) che gran parte degli ordigni esplosivi usati dai talebani sono costruiti utilizzando delle mine anticarro di produzione italiana riadattate. Nessuno ci dirà mai se questi due ragazzi morti in Afghanistan (e gli altri uccisi negli anni scorsi) siano stati colpiti dal made in Italy. Da quanto si legge, almeno uno dei nostri Lince è stato colpito con mine italiane.
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Corruzione, il cupo trionfo dell’Italia oscura
Le cronache giudiziarie stanno ridisegnando l’Italia come una piramide di comitati d’affari, con vetta a Roma ma poi estesa ovunque, in una specie di federalismo dell’arte di arrangiarsi. La cosiddetta P3 ne è l’ultima immagine, dove riemerge perfino Flavio Carboni, vecchio piduista che ebbe il suo momento ai tempi dell’assassinio del banchiere Roberto Calvi, trent’anni fa. Ma l’elenco è lungo: la cricca di Anemone e gli appalti del G8; gli impuniti della ricostruzione dell’Aquila; le speculazioni ospedaliere in Lombardia dove pure la spesa sanitaria rispetto al Pil è la metà di quella della Campania bassoliniana. Proseguire sarebbe stucchevole. Meglio chiedersi come mai ritorni la corruzione, ingigantita e non di rado bipartisan, mentre l’opinione pubblica sembra indignarsi sempre meno.
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Saramago: l’Italia abbia più rispetto della sua civiltà
«Ciò di cui ha più bisogno il popolo italiano, di questi tempi, è il rispetto di se stesso». Lo afferma il Premio Nobel portoghese José Saramago, scomparso il 18 giugno, nel suo ultimo messaggio: ho ha registrato in video per la missione della “nave dei diritti” (“Lo sbarco”) che approderà a Genova il 25-26 giugno per contestare il clima politico, la corruzione dilagante e la censura. L’Italia, dice lo scrittore, ha suscitato vere e proprie passioni nella gente: com’è che si è lasciata «cadere così in basso»? Non molto tempo fa, «l’Italia è stata un esempio per l’Europa, con Garibaldi, con Verdi». Letteratura, arti, filosofia. «Com’è che è caduta? Io credo, per quello che fa cadere i popoli: la corruzione».
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Macelleria Afghanistan, altro sangue italiano dal fronte
Ancora morte in Afghanistan fra i soldati italiani: il 17 maggio è toccato a due giovani alpini, dilaniati dall’esplosione di un ordigno che ha sventrato il veicolo blindato “Lince” sul quale viaggiavano, alla testa di un convoglio Isaf diretto a Bala Murghab, verso il principale teatro di combattimento settentrionale delle truppe italiane. Alpini, bersaglieri e paracadutisti sono impegnati da un anno in una lenta avanzata verso nord contro le forze talebane che controllano le aride vallate a ridosso del confine turkmeno, in una guerra che ora fa paura anche agli Usa: popolazione, parlamentari e persino militari sono sempre più critici.
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A Genova via mare, per fermare il naufragio-Italia
Siamo un gruppo di italiani/e che vivono a Barcellona. Insieme ad amici (non solo italiani) assistiamo seriamente preoccupati a ciò che avviene in Italia. Certo la crisi c’è anche qua, ma la sensazione è che la situazione nel nostro Paese sia particolare, soprattutto sul lato culturale, umano, relazionale. Il razzismo cresce, così come l’arroganza, la prepotenza, la repressione, il malaffare, il maschilismo, la diffusa cultura mafiosa, la mancanza di risposte per il mondo del lavoro, sempre più subalterno e sempre più precario.
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Grecia, se cade l’Italia addio Euro: è il debito a salvarci
Attenti alla Grecia: il debito italiano fa paura e lo spettro della bancarotta di Atene avvicina pericolosamente l’Italia alla crisi finanziaria mediterranea che sta scuotendo l’Europa. Se Bossi preme sul federalismo fiscale per evitare l’incubo greco, Beppe Grillo è convinto del contrario: senza conoscere i costi reali della riforma tributaria federalistica, l’Italia rischia di «fare la fine dell’Argentina», ovvero il bivio: «Fallire subito o rimandare?». Se fallisce la Grecia l’euro vacilla, dice Grillo. Ma, se fallisce l’Italia, «l’euro sprofonda insieme a tutti i nostri creditori. Per ora il nostro immenso debito pubblico ci protegge».
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Sputtanare l’Italia: un Grillo Mannaro a Londra
Nel 2010, per la prima volta nella mia vita ho fatto un tour all’estero con lo spettacolo “Incredible Italy”, un avviso ai naviganti sulla capacità di contagio, nel bene e nel male, dell’Italia. Ultimamente soprattutto nel male. Siamo un Paese straordinario che ha esportato il fascismo, le banche, la mafia. Noi ci siamo abituati, abbiamo anticorpi millenari, ma gli altri sono indifesi. Come i pellerossa con il vaiolo, i maya con il morbillo. Il virus si può sviluppare in malattie spaventose: il nazismo, i crack del 1929 e del 2008, Al Capone e Cosa Nostra.
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Silenzio-elezioni, l’Europa si vergogna dell’Italia
Ogni volta che il governo e la maggioranza zittiscono l’informazione sale il rumore non appena si varca il confine di Domodossola. La cornice più immediata è quella europea, dove l’Italia ha un passato – quello di uno dei sei paesi fondatori delle Comunità – nonché un presente demografico ed economico – sicché, nonostante la crisi, piaccia o meno rimane tra i paesi “principali” dell’Unione – e questo spiega le titubanze burocratiche rispetto a un’eventuale reazione concreta, ma al contempo non frena lo sconcerto e la correlata marginalizzazione politica del nostro Paese.
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Video choc, Google condannata: web sotto processo?
Un ragazzino disabile insultato e picchiato da alcuni compagni in un istituto tecnico di Torino. Il filmato, girato col telefonino nel maggio 2006 e caricato su Google nella sezione “video più divertenti”, dove è rimasto fino al 7 novembre prima di essere rimosso, è costato al provider statunitense una storica condanna, per violazione della privacy, inflitta dal tribunale di Milano a tre dirigenti di Google. Sconcerto nel mondo: «Colpito negativamente» dalla decisione l’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, perché «il principio fondamentale della libertà di Internet è vitale per le democrazie». Per i pm, invece, la sentenza «tutela la dignità delle persone».
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Cardini: guerra vicina, l’unica bomba dell’Iran è l’euro
Una dittatura che si regge su brogli elettorali, che minaccia Israele, che si sta fabbricando l’atomica e quindi sta per essere isolata dal resto del mondo? «Calunnie, falsità totali». L’insigne medievista Franco Cardini non ha dubbi: sull’Iran sta per concentrarsi la stessa tempesta che travolse l’Iraq. Innescata dal medesimo copione basato su identiche premesse: disinformazione e menzogne. Perché a far tremare gli Usa non è l’improbabile atomica degli ayatollah, ma il nuovo “cartello” petrolifero del Golfo, basato non più sul dollaro ma sull’euro: «E’ quella l’unica vera bomba nucleare iraniana».
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Perché il governo vuol mettere il bavaglio al web
Silvio Berlusconi, dal giorno dell’editto bulgaro, 18 aprile 2002, che determinò la chiusura del “Fatto” di Enzo Biagi, di “Sciuscià” di Michele Santoro e la fine della carriera in Rai di Daniele Luttazzi, come gli ha suggerito l’amico Previti, non ha più fatto prigionieri, soprattutto quando qualcuno tenta di inserirsi tra le sue aziende e le risorse pubblicitarie e quando c’è chi si oppone al “pensiero unico”: cioè il suo. Ne sa qualcosa Sky (prima l’aumento dell’Iva dal 10 al 20%, poi la nascita di una seconda piattaforma satellitare), così come le oltre 50 testate che con il taglio del 20% del fondo per l’editoria, previsto in Finanziaria, rischiano di chiudere.
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Giulietto Chiesa: voglio 100 volontari della verità
«Noi diremo la verità. Quella che conosciamo. Sappiamo che è in corso la più vasta e drammatica crisi che il genere umano abbia mai dovuto affrontare. Sappiamo che per difendere la sopravvivenza del genere umano bisognerà combattere». Si chiama “Alternativa” l’ultima sfida di Giulietto Chiesa: un appello per costruire un gruppo trasversale che si incarichi di scuotere la politica italiana. «Ho bisogno di 100 persone, uomini e donne», disposti a impegnarsi per colmare «la voragine tra la casta politica e i cittadini».