Archivio del Tag ‘Europa’
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Tassare i ricchi, per disarmare il regime dei padroni
Mentre Berlusconi è invischiato nei suoi scandali finanziari e sessuali, Marchionne sta conducendo un attacco che è anche più brutale di quello di Berlusconi ai diritti sociali e ai diritti dei lavoratori. Diciamo che c’è una specie di passaggio di testimone: Berlusconi può essere nei guai ma Marchionne continua una politica che è anche più aggressiva che portò qualche anno fa all’attacco articolo 18 dello statuto dei lavoratori. In fondo Marchionne che cosa dice? O mangiate questa minestra o saltate dalla finestra. O rinunciate al contratto nazionale, al diritto di sciopero, alle libertà sindacali, al diritto di scegliere il sindacato che volete – quindi, o rinunciate a tutto, oppure io vado da un’altra parte.
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Tunisi, il regime si arrende alla rivolta popolare
Dopo quasi un mese di rivolta per il pane e 66 morti nelle piazze, il regime tunisino si è arreso: il “presidente benevolo”, ribattezzato “il Pinochet arabo” dai blogger indipendenti del Medio Oriente, il 13 gennaio ha annunciato in televisione la propria capitolazione, scatenando l’entusiasmo popolare nelle strade nonostante il coprifuoco. Dopo voci che davano per imminente il ricorso all’esercito, Ben Alì – forse dissuaso proprio dai militari, non disponibili a schierare i carri armati – ha annunciato che nel 2014 metterà fine al proprio regno che dura da 23 anni. E intanto ha esaudito le pressanti richieste della folla, inferocita dalla fame e dalla brutale repressione: saranno calmierati i prezzi del pane, del latte e dello zucchero.
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Inferno Tunisia: «Il lavoro è un diritto, banda di ladri!»
Dal 17 dicembre, la Tunisia è teatro di scontri che sono scoppiati in una regione svantaggiata e che si sono diffusi in tutto il Paese con movimenti di protesta. Il potere reagisce con un giro di vite autoritario. «Durante i suoi 23 anni di regno, Ben Alì ha dimenticato le regioni interne del Paese; ora i dimenticati della Repubblica si sono ricordati della sua buona memoria!». E’ così che l’economista Abdeljelil Bedoui commenta gli scontri che sono scoppiati il 17 dicembre a Sizi Bouzid (nella zona centro occidentale del Paese) e aggiunge: «Questi movimenti di protesta popolare si sono innescati in una regione che registra il record di 32,3 per cento di disoccupazione, il più alto del Pease. Questi giovani sono trattati con disprezzo, umiliati dalle autorità e non trovano ascolto né un ambito in cui esprimersi».
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La Cina assorbe il nostro debito: si sta comprando l’Europa
Il sorpasso è vicino. Nel grande portafoglio cinese, gonfio di contratti tedeschi e spagnoli appena firmati dal vicepremier Li Keqiang, presto saranno custoditi più bond europei che titoli di Stato americani. Lo stock del debito pubblico europeo in mani cinesi oggi sarebbe pari a circa 630 miliardi di euro. «L’euro e i mercati finanziari europei – afferma il presidente della Banca Popolare cinese, Gang Yi – sono e saranno uno dei settori di investimento più importanti per le riserve cinesi in valuta estera». Affari e politica, una contabilità doppia: la Cina assorbe il debito e in cambio acquista aziende e tecnologia. Ultimo caso, la Spagna: da una parte intese commerciali per un controvalore di 7,3 miliardi di euro, dall’altra l’impegno di Pechino a sottoscrivere titoli di Stato iberici per circa 6 miliardi di euro.
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Bufera sul Kosovo: traffico d’organi, 470 scomparsi
Predatori di organi, espiantati dal corpo di prigionieri serbi. L’accusa coinvolge l’attuale premier kosovaro Hashim Thaci, già leader dell’Uck, ora sospettato di essere un gangster travestito da politico. All’indomani delle prime elezioni legislative del Kosovo indipendente, divenuto area-rifugio per cartelli criminali, una bomba a orolgeria si infrange sulla già contestatissima vittoria del riconfermato Thaci, accusato dal dossier che il deputato svizzero Dick Marty presentarà al Consiglio d’Europa sul presunto traffico di organi a danno di quasi 500 prigionieri di guerra. Nell’estate 1999, terminato il conflitto serbo-kosovaro, l’Uck avrebbe fatto sparire prigionieri in una località segreta nel nord dell’Albania espiantandone gli organi, dopo averli sottoposti a «trattamenti inumani e degradanti».
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Le banche ci derubano e non pagano mai: falliscano pure
Sono tempi strani. Pieni di opportunità! Quando c’è la peste, non si dà la caccia agli untori? Non si bruciano le streghe? Non si specula sui medicinali? è il momento di arricchirsi! Alle spalle degli ignoranti. C’è la crisi? Nel mondo della finanza succede di tutto. E i fregati siete voi. Due delle tre principali banche italiane sono state pizzicate a rubare direttamente dai conti correnti e “titoli” dei clienti… vecchiette. Primo caso: migliaia di euro sottratte a una gestione titoli. «Signora, capirà, con questa crisi, Le è andata anche bene…Capitale garantito? No, non mi pare possibile che la nostra banca… Il contratto, in questo momento non lo troviamo, ripassi… La mia firma, quella? Ma lei chi è? La figlia?… Facciamo così: reintegro a sua madre il capitale, e la cosa finisce qui fra noi: d’accordo?».
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Studenti, battaglia a Londra contro il caro-università
No alla scuola solo per i ricchi: otto agenti colpiti, decine di studenti feriti e numerosi arresti. La rivolta giovanile contro il caro-università deciso dal governo Cameron, che ha triplicato le rette universitarie per tagliare la spesa sociale, è tornata a mettere a ferro e fuoco il centro di Londra il 9 dicembre: Parlamento, Corte Suprema e ministero del Tesoro sotto assedio per ore da parte di almeno 30.000 studenti, respinti a fatica dalla polizia anti-sommossa. Gli agenti a cavallo hanno faticato a difendere il principe Carlo e la moglie Camilla diretti a una serata di gala: la loro auto è stata presa a calci in Regent Street, in una giornata di tensione nella quale il governo è riuscito a stento a far approvare i tagli all’università.
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Ciao democrazia, siamo tornati schiavi: delle banche
Continuo ad ascoltare alla radio commenti strampalati da parte di economisti e di giornalisti. Uno dei più ricorrenti é quello secondo cui gli irlandesi se la sono cercata. Davvero? A me sembra che la realtà sia diversa. Da un punto di vista macro, l’Irlanda non stava male. Fino al 2008 il debito pubblico era di gran lunga inferiore al 60% sul Pil stabilito dal Trattato di Maastricht, nel 2009 é salito al 64%. La loro economia é cresciuta grazie a una tassazione societaria agevolata, che per qualcuno è disdicevole, ma certo non illegittima. Non viola nessun Trattato e, anzi, applica un principio elementare e giusto, quella della concorrenza fiscale tra Stati /o regioni.
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Bruxelles in rosso: debito, rischia di scomparire l’Europa
L’eurozona e l’ Unione europea nel suo complesso «non sopravvivranno» se i problemi di bilancio attuali di alcuni Paesi non saranno risolti. Diretto, drammatico e senza precedenti l’allarme lanciato dal presidente dell’Unione Europea, Herman Van Rompuy. «Stiamo fronteggiando una crisi per la nostra sopravvivenza», ha ammesso, nel corso di una conferenza allo European Policy Center. «Dobbiamo lavorare insieme per far sopravvivere l’eurozona perché, se non sopravvive, non sopravvivrà neppure l’Unione europea». Se non verranno risolti i problemi di bilancio di alcuni Paesi, non esisteranno più né l’Unione monetaria né l’Unione Europea estesa a 27 Stati.
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La Cina compra l’Europa, tra due anni supererà gli Usa
La Cina si prepara a “comprare” il Portogallo, assorbendone il debito. E’ la più spettacolare penetrazione finanziaria del gigante asiatico nel continente europeo quella annunciata dal presidente Hu Jintao, reduce da una visita di Stato a Lisbona a colloquio col premier José Socrates. La corsa cinese alla conquista dei mercati europei e internazionali prosegue: Pechino ha già comprato titoli di Stato spagnoli e avanzato un’offerta simile al governo greco, affermando di essere pronta ad acquistare il debito pubblico di Atene. Secondo il “Daily Telegraph”, fra due anni la Cina avrà superato gli Usa e sarà la prima potenza economica del mondo.
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Addio welfare europeo: Bruxelles suicida il futuro
Negli ultimi cinquant’anni il modello sociale europeo ha migliorato la vita di decine di milioni di persone, convinte che il destino dei figli sarebbe stato migliore di quello dei genitori. Ora il sogno è finito: i governi dicono che ormai, per non morire di debito pubblico, è necessario tagliare tutto: pensioni, sanità, scuola, università, salari e diritti. Questo spiega la rivolta degli studenti inglesi, le manifestazioni francesi contro i tagli delle pensioni e l’agitazione dalla Fiom in difesa del lavoro. L’Europa incolpa la crisi e l’eccessivo costo del welfare? Peccato, scrive il sociologo Luciano Gallino, che le entrate siano diminuite prima ancora della crisi: dal 2000, i ricchi hanno pagato sempre meno tasse.
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Serbia ostaggio della mafia: dietro gli ultras, i boss
Ultranazionalisti e signori della droga: sarebbero loro a manovrare gli ultras del calcio, trasformandoli in teppisti a comando. Obiettivo: mettere in croce il governo di Belgrado e frenare la sua marcia di avvicinamento all’Europa. Le nuove regole metterebbero fine a monopoli e rendite di posizione: i vecchi boss di Belgrado temono di perdere il controllo dei loro traffici se la Serbia entrerà nell’Unione Europea. «Dietro i passamontagna e i tatuaggi con la croce ortodossa c’è una scia di soldi, ma risalirla non è semplice», scrive Giulia Zonca su “La Stampa”. Nomi diversi, ma identikit simili: gente che vuole destabilizzare la Serbia e tenerla lontana da Bruxelles, in ostaggio dei vari gruppi estremisti o criminali.