Archivio del Tag ‘ecologia’
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Sos Terra, fra mezzo secolo ci serviranno due pianeti
Era solo il 22 agosto, e la Terra aveva già “bruciato” le riserve per tutto l’anno. Di questo passo, fra mezzo secolo ci serviranno due pianeti. Abbiamo già consumato i beni naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno intero. E dire che appena 25 anni fa, nel 1987, la data fatidica dell’“Overshoot Day” era il 19 dicembre. «Per sostenere i nostri elevati consumi, abbiamo liquidato le riserve di risorse e abbiamo permesso che la Co2 si accumulasse nell’atmosfera», avverte il Global Footprint Network di Londra, che da un quarto di secolo calcola il deficit ecologico planetario. Atteggiamento miope e pericoloso, segnalano gli scienziati, che non tiene conto di un aspetto fondamentale: «Mentre le economie, la popolazione e la domanda di risorse crescono, le dimensioni del nostro pianeta rimangono le stesse».
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Ugo Mattei: ci salverà solo un governo dei beni comuni
Ogni cambio di paradigma ha il suo manifesto. Quello che Ugo Mattei ha scritto per Laterza è un pamphlet di forte impatto per iniziare a ripensare le scienze sociali secondo un modello ecologico, sistemico ed olistico. Giurista e docente all’università di Torino, fra i promotori del Forum nazionale del movimento dell’acqua pubblica, sostiene la necessità di interpretare i beni comuni come forme irriducibili «tanto alla logica del privato, quanto a quella del pubblico» e ne rivendica il significato di forma mentis, come specifico orientamento del singolo verso la realtà e l’ambiente che lo comprende, senza passare attraverso lo statalismo o le ambiguità della “green economy”. I beni comuni dischiudono una diversa apertura sul mondo perché presuppongono l’interrelazione dell’uomo con l’ambiente.
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Legge-truffa in arrivo, anche Grillo costretto ad allearsi?
Sarà la nuova legge elettorale – ancora in gestazione ma pensata solo per la sopravvivenza dei grandi partiti e della grande coalizione del Quirinale a sostegno di Monti – sarà forse l’unica strettoia in grado di indurre Beppe Grillo a stringere alleanze, pena l’esclusione dal Parlamento nonostante un prevedibile successo elettorale, pari ad almeno il 15% dei voti degli italiani. Lo afferma l’analista Aldo Giannuli, registrando l’appello unitario di Giulietto Chiesa e le aperture di Di Pietro e Landini per un’alleanza tra le forze che osteggiano il “governo dei banchieri” e la disastrosa politica di rigore imposta da Bruxelles. Grillo ha la possibilità di “correre da solo”, salvaguardando il marketing vincente del “Movimento 5 Stelle”, o di «accordarsi con movimenti della società civile (associazioni, sindacati, gruppi culturali, movimenti ecologisti) e con la variabile del proprio simbolo o di un simbolo unitario». Terza ipotesi, formare un cartello che includa anche Idv, Rifondazione, ambientalisti e forse anche radicali: lo stesso Pannella è tra i “corteggiatori” di Grillo.
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E-commerce e Gas, così il biologico batte la recessione
Il consumo di prodotti biologici regge nonostante la crisi economico-finanziaria e a confermarlo sono anche gli ultimi dati del Rapporto Bio Bank. Dal 2008 al 2011 i gruppi di acquisto solidale (Gas) sono quasi raddoppiati, passando dai 479 del 2008 ai 742 del 2010. Nell’arco di tre anni i Gas sono aumentati del 55% soprattutto nelle regioni settentrionali. In testa ci sono Trentino Alto Adige, Marche e Valle d’Aosta, in base alla densità della popolazione, mentre Emilia Romagna e Lombardia in termini assoluti. Si tratta di un dato significativo che evidenzia come il biologico risponda al bisogno di sicurezza alimentare ma anche alla protezione dell’ambiente e della biodiversità, a modelli etici di lavoro oltre che alla tutela delle tradizioni locali.
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Se il diritto alla salute è ormai un privilegio del passato
Barricaderi e bellicosi come difficilmente li si possono ricordare, non si dica mai che i sindacati italiani Fim-Cisl e Uilm-Uil si tirino indietro quando si tratta di difendere l’interesse delle grandi aziende e della presidenza Ilva. Blocchi stradali e sciopero di due ore, perché a preoccupare Bonanni è la “voragine occupazionale” che investirebbe Taranto nel caso in cui la principale acciaieria d’Europa dovesse cessare la produzione. Schierate alcune centinaia di lavoratori preoccupati a difesa del mostruoso ricatto dell’azienda dell’indomito pluriottantenne Riva, Fim e Uilm avvertono la magistratura rappresentata dal gip Patrizia Todisco: giù le mani dall’Ilva. E a proposito degli industriali dell’acciaio: come ha segnalato Di Pietro, la famiglia Riva ha finanziato con 245.000 euro il Pdl e con 98.000 il partito di Bersani. Donazioni del tutto legali e «anche disinteressate», ironizza Anna Lami su “Megachip”: del resto, «a chi non capita di ricevere un bonifico dai Riva, al giorno d’oggi?».
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Olimpiadi nucleari: una tomba di scorie sotto Londra 2012
Olimpiadi radioattive? Colpa di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e nucleari: materiale pericoloso, rinchiuso in tutta fretta in appositi contenitori e poi seppellito nel parco olimpico di Londra 2012, ad appena 250 metri dal nuovissimo stadio olimpico della City, non lontano dalla stazione internazionale di Stratford. Lo ha confermato la Olympic Delivery Authority, dopo le prime smentite. Tramite documenti ufficiali ottenuti attraverso il decreto “Freedom of Information”, si è infatti venuto a sapere che, tra il 2007 e il 2008, durante i lavori di scavo per la costruzione dello stadio, sono “emerse” 7.500 tonnellate di scorie radioattive e rifiuti altamente tossici, sia pure “sigillati” all’interno di conteiner speciali. Se la “tomba dei veleni” dovrebbe essere “sicura” per almeno mille anni, le autorità inglesi la citano nel prospetto informativo per la vendita del centro stampa olimpico, di recente acquistato dai reali del Qatar: si parla della «presenza di sostanze inquinanti a livello solido, liquido o gassoso», materiali «pericolosi e nocivi anche nei detriti del terreno circostante».
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Solare, meno incentivi: Monti taglia la green economy
Energia solare scontata? No, grazie. In stagione di spending review, il governo Monti taglia del 30% i contributi per gli impianti fotovoltaici, con decurtazioni per gli operatori fino al 50%. In compenso, è accolta la richiesta delle Regioni: dovranno essere iscritti a un registro solo gli impianti più grandi, superiori ai 20 chilowatt, contro i 12 previsti inizialmente. Confermati anche i bonus per la sostituzione dei tetti di amianto con moduli fotovoltaici fino a 50 kW (oltre all’esenzione dall’obbligo di registro per le strutture di questo tipo) e per gli impianti costruiti con materiali ‘made in Ue’. Sono le nuove regole del Quinto Conto Energia per il fotovoltaico, che scatterà dal prossimo 27 agosto, dopo mesi di attese, polemiche e addirittura proteste pubbliche.
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Allarme Nasa: si scioglie la calotta artica della Groenlandia
Si scioglie la calotta artica della Groenlandia: la fusione, rivelata dai satelliti della Nasa, è così rapida da sbalordite gli scienziati. «Un fatto così straordinario – ammette Son Nghiem dell’osservatorio di Pasadena, in California – che all’inizio ho messo in discussione il risultato: era reale o dovuto a errori nei dati?». Rapida verifica col centro aerospaziale del Maryland, che monitora le temperature della Groenlandia, e puntuale conferma: secondo lo spettro-radiometro “Modis”, montato su satelliti, qualcosa come il 97% della calotta glaciale ha iniziato a liquefarsi, durante il mese di luglio. Un analogo evento si calcola che si fosse verificato soltanto 150 anni fa: «Se continuiamo a osservare eventi di fusione come questi negli anni a venire, ci sarà da preoccuparsi», ammette Lora Koenig, glaciologa del Goddard Space Flight Center e membro della squadra di ricerca che analizza i dati satellitari.
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Latouche: abbiamo bisogno che questo sistema crolli
«Sappiamo già che l’attuale sistema crollerà tra il 2030 e il 2070. Il vero esercizio di fantascienza è prevedere che cosa succederà tra cinque anni». Serge Latouche non ha dubbi: faremo la fine dell’Impero Romano, o del Sacro Romano Impero di Carlo Magno che fu travolto dai Barbari. «Purtroppo siamo già dentro il capitalismo catastrofico». Ed è solo l’inizio, nel bluff chiamato Europa. «La barca affonda e andremo giù tutti insieme. Ma non è detto che questo avverrà senza violenza e dolore». Quanto all’Italia, «l’unica soluzione è la bancarotta: da Monti in giù, tutti sanno che il debito non potrà essere ripagato». Sono alcune delle affermazioni che l’ideologo francese della Decrescita ha rilasciato a Giovanna Faggionato per “Lettera 43”. Il sistema, dice Latouche, non ha mantenuto nessuna promessa: «Dicevano che la concorrenza ci avrebbe fatto lavorare di più per guadagnare di più, e invece ci fa lavorare di più e guadagnare sempre meno: questo è sotto gli occhi di tutti».
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Europa solidale sul debito, o tornerà l’orrore della storia
Da qualche giorno si parla, non senza speranza, della proposta avanzata il 7 giugno da Angela Merkel alla televisione tedesca. Un’unione economica e politica dell’Europa, grazie alla quale la moneta unica potrà sormontare i propri squilibri, l’indebitamento degli Stati diverrà comune debito europeo, l’Unione potrà emettere eurobond garantiti solidalmente, sorvegliare le banche unificandole. L’obiettivo sarebbe una Federazione, ottenibile attraverso nuove graduali cessioni di sovranità nazionali: ancora in mano agli Stati, esse sono impotenti di fronte ai mercati. La terra promessa è bella, ma è tutt’altro che chiaro se il Cancelliere voglia, e presto, quel che annuncia. Se non stia guadagnando tempo, dunque perdendolo. Comunque, l’idea è di sfidare il suo principale interlocutore: il nuovo presidente francese. Ricordi, la Francia, che se l’Europa non si fa la colpa è sua, non dei tedeschi.
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Grillo: morti i partiti, salvare l’Italia toccherà a tutti noi
«Ora mi tocca diventare moderato, sennò questi partiti spariscono troppo rapidamente. La liquefazione del sistema è talmente veloce che domani rischiamo di svegliarci e non trovarli più. E poi come si fa? Non siamo pronti a riempire un vuoto così grande». Parola di Beppe Grillo, a colloquio con Marco Travaglio per l’intervista-fiume pubblicata il 13 giugno dal “Fatto Quotidiano”. Secondo gli ultimi sondaggi de “La7”, il Movimento 5 Stelle è attualmente il secondo soggetto politico italiano, davanti al Pdl e a soli 5 punti dal Pd. Questione di mesi, e anche il partito di Bersani potrebbe venir scavalcato dal “sarcastic comedian” di cui si sta occupando tutta la stampa europea. Il prossimo Parlamento? «Me lo sogno pieno di rappresentanti di tante liste civiche, movimenti di gente perbene. Ragazzi, professori, esperti. I nostri di Cinquestelle, i No-Tav, quelli dell’acqua pubblica, dei beni comuni, gli altri referendari».
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Ribelli Usa: sovranità alimentare, riprendiamoci la terra
Bastano 150 metri quadrati di terra, coltivata ad orto: possono risolvere da soli il problema dell’alimentazione, per un anno intero, di una famiglia composta da quattro persone. Se il mondo di sfascia giorno per giorno sotto i colpi imperiali della finanza, tra le macerie di un modello di sviluppo giunto al capolinea – con l’inutile corollario del “rigore” inflitto ai cittadini da governi che non hanno soluzioni per uscire dal tunnel – la nuova frontiera del futuro ha un nome antico: sovranità alimentare. Tradotto: trovare un po’ di tempo per tornare alla terra, almeno part-time, e mettersi a coltivare l’orto. Anche nelle città? Sì, certo: e se gli spazi scarseggiano, non resta che occupare quelli liberi. Detto fatto: nel Giorno della Terra, con un atto di disobbedienza civile, centinaia di attivisti americani si sono radunati ad Albany e hanno letteralmente invaso l’Area Gill, vasto appezzamento di proprietà dell’università californiana Berkeley, finora utilizzato solo per testare pesticidi e supportare operazioni speculative.