Archivio del Tag ‘dittatura’
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Fuoco sull’opposizione, silenzio sulla strage in Guinea
«C’è solo una cosa peggiore di un’esecuzione di massa. Un’esecuzione di massa che passa sotto silenzio. Senza alcuna condanna da parte della comunità internazionale. Senza sanzioni. Senza embarghi. Senza quel genere di attenzione politica che dovrebbe essere garantita alla protezione di ogni essere umano in quanto depositario di diritti civili inalienabili». Lo afferma Antonio Marafioti, nel reportage per “PeaceReporter” sullo spaventoso massacro del 28 settembre in Guinea.
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Feltri “avverte” Fini, evocando un dossier imbarazzante
Dopo il primo attacco frontale contro il presidente della Camera, accusato di criticare Berlusconi da sinistra (immigrati, diritti, bio-testamento), Vittorio Feltri è passato agli “avvertimenti”: in un editoriale intitolato “Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento”, il direttore del “Giornale” fa riferimento ad un «fascicolo» del 2000, su «faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale». Tutto questo, mentre il 15 settembre la Rai rinuncia a “Ballarò” (e Mediaset a “Matrix”) per lasciare via libera allo speciale di Bruno Vespa, in prima serata, sulla ricostruzione in Abruzzo. Ospite, il premier Silvio Berlusconi.
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Strage di naufraghi, violata la legge del mare
Sono arrivati in cinque. Erano ischeletriti, cotti dal sole che martella, in agosto, sul canale di Sicilia. Ma il barcone, era grande: ce ne stipano ottanta, i trafficanti in Libia, di migranti, su barche così. Affastellati uno sull’altro come bidoni, schiena a schiena, gli ultimi seduti sui bordi, i piedi che penzolano sull’acqua. E dunque quel barcone vuoto, con cinque naufraghi appena, è stato il segno della tragedia. Laggiù a 12 miglia da Lampedusa, ai margini estremi dell’Europa, un relitto di fantasmi. Cinque vivi e forse più di settanta morti, in venti giorni di peregrinazione cieca nel Mediterraneo.
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Golpe, l’Honduras come il Cile di Pinochet?
A un mese e mezzo dal colpo di Stato la resistenza del popolo honduregno non cessa e anzi si moltiplica. Così come si moltiplica la repressione con il dittatore Roberto Micheletti che è tornato ad imporre il pugno di ferro del coprifuoco. Per sette settimane il popolo honduregno ha continuato a manifestare contro il colpo di Stato sommando forze nel crescente disinteresse internazionale. Ora continua a manifestare ma in un contesto sempre più confuso fatto di sinistre manovre, con l’infiltrazione nelle manifestazioni di provocatori tendenti a causare un caos che favorisce i golpisti e mentre organizzazioni per i diritti umani mandano rapporti sempre più allarmanti.
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Maggiani: governo e Chiesa, i nuovi padroni di stampo franchista
«Da venerdì la mia vita non mi appartiene più. I nuovi padroni della mia vita sono il governo, che ho avuto la libertà di non votare, e la Chiesa cattolica, a cui ho la libertà di non aderire».