Archivio del Tag ‘diritti’
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Capiremo tardi il valore dell’acqua: stra-pagandola
Là dove è più rara e preziosa, nei rarissimi pozzi goccianti nel cuore del deserto del Sahara, l’acqua non si può comprare. Non la si acquista perché è proibito venderla. È a disposizione di chi ne ha bisogno; non certo per lavarci la macchina, per farsi lo shampoo o l’idromassaggio, ma per essere bevuta, per fare le abluzioni di faccia e mani, per sciacquare le stoviglie sgrassate nella sabbia.
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Slam X, l’altra Milano: belle parole per la rivoluzione
«Da questa città tutto se ne sta andando. Prima l’editoria, poi la musica, adesso la moda. Milano sta cercando di sbarazzarsi di tutte le realtà che nel passato l’avevano arricchita». Lo dicono i creativi indipendenti dell’Agenzia X, che lanciano una due giorni assolutamente inedita per l’ex “capitale morale”: si chiama “Slam X” ed è una chiamata alle arti rivolta a scrittori e musicisti, autori emergenti e big come Genna, Scurati, Dazieri e Moresco. Tutti sul palco del centro sociale Cox 18, il 28-29 novembre, per reading musicali destinati a lasciare il segno: «Per fare rivoluzione servono belle parole».
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Giustizia: non abbandonare nessuno al proprio destino
C’è una distesa di sangue e di corpi intorno a noi, è scompaginata la storia sotto di noi, è in atto un vero e proprio abbattimento dei sentimenti. Scorrono le immagini alla tv, le foto sui quotidiani, i labiali dei commentatori sembrano ghigni, alla meno peggio scrollate di spalle, l’obiettivo da raggiungere è convincere, non stabilire come lo si fa. Eppure in carcere il cittadino muore a ritmo di sei detenuti al mese, in strada si cade tumefatti da entità invisibili, si spara alle spalle, alla testa, nel mucchio, è tutto un video show che non trattiene commozione, unicamente scariche di adrenalina a poco prezzo, infatti “non succede a me, accade agli altri”.
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PeaceReporter: guerra alla terra, la rapina dell’acqua
“Guerra alla terra” prova a raccontare alcuni esempi del distorto rapporto tra uomo e natura nel mondo. Afghanistan, Delta del Niger, Territori Occupati palestinesi, Bolivia, cosa hanno in comune? Sono alcuni dei luoghi in cui la fame di ricchezza dei potenti della terra sta utilizzando lo strumento della guerra per appropriarsi delle risorse e del territorio in modo indiscriminato e selvaggio. E mentre esce il libro, nel nostro paese si imbocca la strada della privatizzazione dell’acqua. Un bene che non può avere padroni, esattamente come l’aria. Un bene essenziale, che deve essere di tutti, cioé pubblico.
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Parroci e volontari ospitano i Rom sgomberati a Milano
«Sono esseri umani e come tali devono essere trattati. Come si può abbandonare delle mamme con dei bambini per strada?». A porre la spinosa domanda è don Piero Cecchi, della parrocchia di San Giovanni Crisostomo di via Cambini a Milano, che ha preso in carico una delle famiglie Rom sgomberate il 19 novembre dal campo di via Rubattino dalle ruspe del Comune. «Fino a quando non verrà trovata loro una sistemazione dignitosa, questa famiglia Rom rimarrà nella nostra comunità», promette il sacerdote: «Abbiamo provveduto a dare loro, viveri, vestiti e possibilità di lavarsi. Non li lasceremo in strada».
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Un miliardo i bambini senza casa, cibo e cure mediche
Sono ancora un miliardo i bambini che nel mondo soffrono la fame o la sete, non hanno una casa o sono privi di assistenza sanitaria. Dopo vent’anni, i risultati ottenuti dalla Convenzione sui diritti del bambino siglata il 20 novembre 1989, sono «incoraggianti ma non soddisfacenti». Lo rende noto il rapporto Unicef stilato in occasione della ricorrenza. Mentre cala la mortalità infantile e continua a crescere il numero dei bambini iscritti alle scuole elementari, per diritti altrettanto fondamentali come l’alimentazione e la salute «il mondo deve fare di più», ammonisce la relazione delle Nazioni Unite.
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Rognoni: guai se i beni confiscati tornano ai mafiosi
Se lo Stato mette in vendita i beni confiscati alla mafia, c’è il rischio che siano i boss a riacquistarli, rendendo vana la legge Rognoni-La Torre che istituì il reato di associazione mafiosa e lo strumento strategico per combattere i cartelli criminali: la confisca dei beni illecitamente acquisiti. Lo afferma l’ex ministro Virginio Rognoni, “padre” di quella storica legge alla base dell’antimafia, costata la vita al dirigente comunista siciliano Pio La Torre, che più di ogni altro l’aveva voluta. La legge passò soltanto grazie all’appoggio di Rognoni, dopo la morte di La Torre e quella del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.
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Emergenza carceri: taglio alla spesa, record di suicidi
Circa un terzo dei detenuti che ogni anno muoiono nelle carceri italiane si toglie la vita. Nel 2009, a metà novembre, i suicidi sono già 63, mentre nel 2008 erano stati in totale 46. «Dal 2000 ad oggi sono morti in carcere 1.537 carcerati: di questi ben 547 si sarebbero tolti la vita», scrive Benedetta Guerriero su “PeaceReporter”, analizzando il dossier “Morire di carcere” redatto da Ristretti Orizzonti, il giornale dalla Casa di Reclusione di Padova e dall’Istituto di Pena Femminile della Giudecca che dal 1998 cerca di dare voce ai detenuti e ai loro problemi. Più detenuti e meno fondi: tagli di cui fanno le spese gli stessi agenti penitenziari.
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Fini ai giovani migranti: chi vi insulta è uno stronzo
«Chi dice che siete diversi è uno stronzo». Parola di Gianfranco Fini, presidente della Camera, in visita il 21 novembre al centro “Semina” dell’associazione “Nessun luogo è lontano” al quartiere Casilino di Roma, periferia popolare e multietnica. Un incontro informale, con giovani stranieri e figli di immigrati, alcuni dei quali già nati in Italia, come quelli della “generazione Balotelli”, «molto più italiani del nipote di un italiano che è nato e cresciuto in un altro paese e che magari non sa nemmeno una parola della nostra lingua». Qualcuno osa discriminarli per la loro origine? E’ uno «stronzo», proclama Fini, ricorrendo senza remore al turpiloquio.
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Lucarelli: basta misteri, siamo tutti familiari delle vittime
La transessuale Brenda, testimone del più recente dei nostri scandali nazionali, assassinata – è l’omicidio l’ipotesi dei magistrati – nella notte: due valigie pronte accanto alla porta d’ingresso, il computer nel lavandino. Ecco, un nuovo «mistero italiano». Che comincia proprio quando – è ancora notizia di ieri – un altro dei nostri misteri, la scomparsa di Emanuela Orlandi, sembra giunto, ventisei anni dopo, a una svolta. Un mistero che comincia, un mistero che forse finirà.
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Sardegna punk: una via per Strummer, profeta dei Clash
Sono così forti e automatici i luoghi comuni relativi alla Sardegna, che siamo portati ogni volta a considerare autenticamente sardo solo ciò che appartiene – secondo le nostre malferme e malfondate conoscenze – alla tradizione. Eppure, ci sono e ci sarebbero mille motivi – nascosti tra le maglie della nostra storia, del nostro essere stati – che potrebbero spiegare la naturalità – quasi l´ovvietà – della mobilitazione di Tonara per intitolare una via al grande Joe Strummer. «Questa è un´isola che da sempre ha cullato i germi dell´eresia e dell´insubordinazione alle sue stesse regole patriarcali e oppressive».
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Bianco Natale, via gli stranieri: ennesima trovata leghista
L’ultima boutade della Lega Nord ha per lo meno il beneficio della sincerità: «Forse è una scelta infelice». E, se lo dicono loro stessi, significa che l’idea di cacciare gli immigrati nel giorno di Natale da un anonimo paesino del bresciano di nome Coccaglio con un’operazione chiamata per giunta “White Christmas” è – per usare un eufemismo – un’offesa al gusto e alla sensibilità dei cristiani. Ma soprattutto un’insopportabile speculazione sul significato del Natale. Anche quello declinato laicamente.