Archivio del Tag ‘Costituzione’
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Brunetta: rimpiangeremo Giugni, stratega dei lavoratori
Gino Giugni è stato un uomo tanto intelligente quanto coraggioso. L’intelligenza traspariva dal sorriso bonario che ti contrapponeva quando avevi detto un’ingenuità. Il coraggio era evidente nello sguardo che si illuminava di fronte alle sfide più difficili. Grazie alla straordinaria intelligenza è riuscito, di volta in volta, a trovare quel delicato punto di equilibrio tra interessi contrapposti che determina il successo di ogni riforma. Grazie all’indomito coraggio è riuscito a far sì che quelle riforme diventassero realtà e incidessero in profondità sulla società italiana.
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Zanotelli: se l’acqua non sarà più nostra, come in Bolivia
Una volta era la Terra, coltivata da tutti, comunitariamente. La gente apparteneva alla terra, ma la terra non apparteneva alla gente. Poi, nell’Inghilterra dei Tudor, si cominciarono a recintare i terreni e nacque così la proprietà privata. Nei secoli seguenti ci siamo spartiti tutto: prima è stata la volta dei mari, oggi di proprietà di questa o quella nazione, poi è stata la volta dei cieli e dell’aria, divisa in corridoi aerei. Ora, tocca ai beni comuni. È il caso dell’acqua, è il caso dell’Italia.
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Travaglio-boom in edicola, il Fatto nel nome di Biagi
“Quella sporca dozzina”, per usare una (gradita) definzione dell’amico Carlo Freccero, ha fatto boom: il numero d’esordio de “Il fatto quotidiano”, il nuovo giornale di Marco Travaglio, il 23 settembre ha bruciato l’intera tiratura, centomila copie, in tutte le edicole. «Ce lo aspettavamo, non ci montiamo a testa ma intanto abbiamo raddoppiato la distribuzione: duecentomila», cui si aggiungono i trentamila abbonati-sostenitori, «cui va la nostra totale riconoscenza per un atto di fiducia anticipata, al buio» verso una nuova testata della quale gli stessi giornalisti sono anche gli editori, all’insegna della più totale indipendenza e senza l’aiuto di contributi pubblici.
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Brunetta, “élites di merda” e popolarità senza prestigio
«A partire dal fascismo, l’odio per le élite (vedi il complotto demo-pluto-giudo-massonico) è un classico del populismo autoritario. Ricchi malvagi, gelosi dei loro privilegi, tramano nell’ombra per contrastare l’avvento luminoso di una nuova era». Così Michele Serra su “Repubblica” il 20 settembre, commentando l’uscita del ministro Renato Brunetta che, a Cortina, se l’è presa con le “élite di merda che vivono di rendita”. «Gli archivi di “Libero” e del “Giornale”, quando gli storici vorranno occuparsene sono da questo punto di vista una illuminante e annosa collezione di tutto o quasi il malanimo che la piccola borghesia di destra, elettrice dei Brunetta e lettrice dei Feltri, nutre per le cosiddette élite».
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Giulietti: RaiTre minacciata? Dimissioni al Quirinale
Vespa ha fatto flop. Gli italiani hanno scelto di non guardare la triste e squallida esibizione di un presidente del Consiglio stanco, rabbioso, sull’orlo di una crisi di nervi. Sarebbe facile divertirsi e ricordare che chi di media ferisce di media potrebbe perire. Eppure non c’è nulla da ridere, la tv pubblica ha toccato con la cerimonia del bacio della pantofola a reti unificate uno dei punti più vili della sua storia che pure ha conosciuto non poche pagine ingloriose. Non solo Berlusconi ha imposto la sua volontà al polo RaiSet, ma si è anche permesso di insultare i suoi avversari, di chiedere la testa di giornali e giornalisti da lui considerati ostili. Per l’ennesima volta abbiamo assistito alla stesura di una lista di proscrizione in diretta.
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Ferrero: ronde xenofobe, pericolose e illegittime
Lo scontro che si è avuto fra sedicenti ronde para-fasciste a tutela della sicurezza e le contro-ronde antifasciste è il prodotto delle scelte sciagurate assunte dal governo Berlusconi, scelte che stanno alimentando in tutto il nostro Paese spinte xenofobe e razziste, ispirate alla logica della “giustizia fai da te”, logica che alimenta reazioni e violenze. I rischi per la democrazia che derivano da simili provvedimenti sono sotto gli occhi di tutti. Con questo provvedimento non si risolvono i problemi della sicurezza, anzi li si aggrava rendendo ancora più difficile da svolgere il ruolo delle forze dell’ordine, che a questo punto sono e saranno sempre più chiamate a “vigilare sui vigilantes”!
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Disobbedienza civile contro la legge anti-immigrati
Disobbedienza civile. E’ la risposta di Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista, contro l’approvazione del decreto anti-immigrati che punirà come reato l’immigrazione clandestina. I comunisti italiani, non più rappresentati in Parlamento, si preparano a organizzare una forte opposizione sociale nelle piazze, anche con iniziative di assistenza legale, per esprimere la propria assoluta contrarietà nei confronti del decreto-Maroni che, dicono, lede i diritti umani e le convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia. «Per questo – annuncia Ferrero – ci rivolgeremo alle corti internazionali di giustizia».
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I giuristi: la clandestinità non può essere reato
La clandestinità non può essere in nessun caso considerata di per sé un reato, in base alla Costituzione italiana. Sono i più importanti esperti di legge a scendere in campo, e a muso duro, contro il disegno di legge ora in discussione al Senato; disegno che, se passasse, introdurrebbe nel nostro Paese il reato di immigrazione clandestina, contribuendo così a criminalizzare in modo definitivo il dramma sociale dell’immigrazione. La norma che il governo vorrebbe introdurre, ribadiscono i maggiori giuristi italiani, non ha alcun fondamento.
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Migranti: Torino in piazza, dalla parte dei rifugiati
Incontri, convegni, dibattiti. E anche un’iniziativa “a sorpresa”, in piazza Vittorio, che i ragazzi del circolo Arci “Punto G” non intendono anticipare: «Venite in piazza alle ore 19, e vedrete», si limitano ad annunciare, per non svelare nulla della “dimostrazione” che, sabato 20 giugno, chiuderà il programma torinese della “Giornata mondiale del Rifugiato”. L’iniziativa fa seguito alla campagna “Io non respingo”, lanciata durante la visita di Gheddafi in Italia per contestare i “respingimenti” dei migranti a cui, anche secondo l’Onu, spetterebbe il diritto d’asilo, visto che molti di loro sono profughi, in fuga da persecuzioni politiche.
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Greenpeace: elezioni, silenzio-assenso sul nucleare
Solo i candidati di Idv, Sinistra e libertà e comunisti si dichiarano contrari in toto al nucleare. Il Pd si spacca, Udc e Pdl tacciono. Sono gli sconcertati risultati della ricerca di Greenpeace sulle posizioni dei candidati italiani alle elezioni europee del 7 giugno in materia di nucleare. Mentre Berlusconi dichiara di voler ricorrere all’esercito per riportare il nucleare in Italia, Greenpeace diffonde, a una settimana dal voto, i risultati del sondaggio sul ritorno del nucleare svolto tra i candidati alle elezioni europee.
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Notte dei Musei, omaggio ad Armando Ceste
Omaggio speciale ad Armando Ceste, pioniere del cinema sociale scomparso ad aprile, al Museo diffuso della Resistenza di Torino il 16 maggio, dove saranno proiettate le pellicole “Marzo 1973 – i giorni della Fiat”, “Abdellah e i suoi fratelli” e “Movimento”. Proiezioni a partire dalle ore 20.30, dopo l’introduzione di Gianfranco Torri e Stefano Della Casa, presidente di Torino Piemonte Film Commission. La serata è promossa dall’associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino nell’ambito della “Notte dei musei”; la struttura di corso Valdocco, aperta fino alla mezzanotte, ospita anche l’allestimento permanente “Torino 1938-1948″ e la mostra “I giovani e la Costituzione”.
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Lerner: il vertice Pd assediato dalla paura e lontano dalla società
Mi spiace perché ho l’impressione che, per questo bisogno di rispondere con una illusoria compattezza alla crisi che stiamo vivendo, rischiamo di farci ancora una volta molto male, di illuderci che sia finalmente la volta buona, compatti dietro a un gruppo dirigente che ci ha già portati di sconfitta in sconfitta