Archivio del Tag ‘Cnn’
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Gli Usa: stiamo perdendo il controllo sull’informazione
«C’è una guerra dell’informazione, e noi la stiamo perdendo». A lanciare l’allarme è Hillary Clinton, di fronte alla commissione esteri del Senato americano: la Clinton invoca nuovi finanziamenti, per «tornare a giocare la partita». I media statunitensi, accusa il Segretario di Stato, stanno perdendo terreno: a vantaggio innanzitutto di Al-Jazeera, la “Cnn araba” del Qatar, ma non solo. «I cinesi hanno aperto un network televisivo multi-lingue globale, i russi hanno creato un network in inglese: l’ho visto in diversi Paesi ed è stato molto istruttivo». “Russia Today”, canale televisivo russo citato dalla Clinton, su YouTube conta 300 milioni di visite, mentre la Cnn solo tre.
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L’Egitto dopo Mubarak: la svolta nelle mani dell’esercito
Dopo 150 morti, una settimana di scontri e tre notti di manifestazioni in aperta violazione del coprifuoco, coi carri armati nelle strade, il presidente Hosni Mubarak è prossimo alla resa: secondo il “Sunday Times” gliel’avrebbero intimata direttamente i militari, dopo che i soldati – invitati in piazza a sostituirsi alla polizia, responsabile della sanguinosa repressione – hanno fraternizzato coi dimostranti, decisi a protestare a oltranza fino alla caduta del “faraone”. A trattare ormai direttamente con l’esercito, unico potere rimasto in piedi in Egitto, sono il leader dell’opposizione democratica Mohammed El Baradei e l’uomo forte del regime di Mubarak, il generale Omar Suleiman, nominato vicepresidente. La stessa Casa Bianca chiede una transizione rapida, “scaricando” di fatto l’anziano dittatore sostenuto per decenni.
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Gandhi: amore e giustizia, per non morire di capitalismo
«Da qualche parte c’è un punto dolce, che produce abbastanza senza sfociare nell’iper-individualismo che sospinge la nostra economia insoddisfacente e sbandata. La miscela di regolazione e valori che potrebbe rendere più comune tale autolimitazione è ovviamente altrettanto difficile da creare in Cina che negli Stati Uniti; ben più semplice limitarsi a benedire un’economia ciascuno-per-sé e farsi da parte. Ma creare quei valori, e le leggi e consuetudini che potrebbero lentamente evolverne, può risultare il compito chiave della nostra epoca e in tutto il mondo» (Bill McKibben, “Deep Economy”).