Archivio del Tag ‘cittadinanza’
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Voto agli immigrati: l’integrazione aiuta l’economia
«La presenza degli immigrati sul territorio italiano rappresenta una straordinaria opportunità per ridare contenuti multiculturali a tutti i livelli, dalla scuola alla società». È l’analisi di Giorgio Alessandrini, presidente dell’organismo nazionale di coordinamento per le politiche di integrazione sociale del Cnel, commentando il Rapporto Ocse-Sopemi sulle prospettive delle migrazioni internazionali. Si calcola che entro il 2015 i lavoratori che andranno in pensione nei paesi Ocse saranno maggiori di quelli che entreranno nel mondo del lavoro. Lo rileva Francesco De Palo su “FF newsmagazine”, periodico della fondazione “Farefuturo” promossa da Gianfranco Fini.
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Un presidente “abbronzato” anche in Italia?
Se un cittadino dalla pelle non perfettamente candida aspirasse a incarichi politici in Italia, sarà meglio che ci ripensi. “Non vorrei tra cinque anni e un mese trovarmi un presidente abbronzato”, ha dichiarato Roberto Calderoli l’altra sera a Treviso. Il ministro leghista si era già distinto per un’analoga sortita nei confronti della sua concittadina italiana Rula Jebreal. Imitato dal presidente del Consiglio che rivolse la stessa “carineria” a Barack Obama. Tali affermazioni desterebbero scandalo se pronunciate da uomini di governo in qualsiasi altro paese occidentale. E delineano, all’interno della maggioranza di centrodestra, una spaccatura su principi della massima rilevanza
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Migranti promossi italiani dopo 5 anni, proposta bipartisan
Dovremo seguire con attenzione, nelle prossime settimane, l’iter della proposta di modifica alla legge vigente sulla cittadinanza presentata in Parlamento da Andrea Sarubbi (Pd) e Fabio Granata (Pdl). Come spesso accade, è sulle idee semplici e chiare che si misura meglio la temperatura culturale di un paese; e il testo in questione ha il pregio di essere semplice e chiaro, oltre che di nascere da un accordo fra persone volonterose appartenenti a schieramenti politici diversi. Dunque: è giusto o non è giusto che un immigrato divenga cittadino italiano dopo cinque anni di residenza nel nostro paese, e dopo aver dimostrato un’adeguata conoscenza linguistico-normativa, oltre che un reddito certificato?
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Siamo tutti stranieri, nessuna terra è nostra
Il nazionalismo peggiore è quello di legittimazione religiosa. Ne abbiamo avuto un esempio con il nazismo, che è stato una filiazione diretta del cuius regio eius religio. La matrice del nazionalismo religioso, che è una vera metastasi, si ha quando la religione, che è in cerca di assoluto e si legittima nell’assoluto, sostiene di possedere la verità. Io tento di contrastare questa tendenza perniciosa che è presente nell’Ebraismo, ma non solo, è un’ idea comune a tutti i monoteismi: l’idea della verità, il “noi abbiamo la verità”. Io sostengo: noi abbiamo opinioni. Inoltre: noi non abbiamo rivelazioni, abbiamo storie di rivelazioni, che è molto diverso.