Archivio del Tag ‘centrodestra’
-
Fini archivia Berlusconi: si rassegni, il futuro sono io
C’era una volta in America: è sulla musica di Ennio Morricone scritta per il kolossal di Sergio Leone che un emozionato Luca Barbareschi lancia dalla platea perugina del 7 novembre la leadership post-berlusconiana di Gianfranco Fini, artefice di “Futuro e libertà”, presentato come una rockstar dal viceministro Adolfo Urso. Il tempo è scaduto, avverte Fini: Berlusconi si dimetta, o ritiriamo la nostra delegazione di governo. Un clamoroso ultimatum, sottolinea il direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro: «Sarà Fini a gestire l’eutanasia di Berlusconi o il premier terremoterà ancora una volta lo scenario?». Una cosa è certa: «Berlusconi sa vincere le elezioni ma poi non riesce a governare tenendo insieme gli alleati».
-
L’eterno derby ad personam fa naufragare l’Italia
Michele Santoro che attacca in prima serata la Rai che vorrebbe impedirgli di condurre con serenità “Annozero”, programma di successo con bilancio in attivo (4 milioni di euro l’anno), i giornali della famiglia Berlusconi che agitano dossier su Fini per la storia della casa a Montecarlo finita al cognato, i finiani che giurano si tratti di carta straccia di cui accusano direttamente i servizi segreti, mentre salta il vertice Unicredit e frana tra mille crisi occupazionali l’Italia ad personam ancora senza un ministro per lo sviluppo economico e col Parlamento occupato da incresciose “compravendite” di deputati per scongiurare la nascita di un “governo tecnico” e blindare il premier pericolante da possibili rischi processuali. Uno spettacolo desolante, accusa Piero Ostellino dal “Corriere della Sera”.
-
Bavaglio alla cultura Rai? Errore: il Pdl imiti la sinistra
Tagliare, oscurare, censurare? Errore: per la Rai ci vogliono idee, non il bavaglio. L’appello giunge alla vigilia della manifestazione del 3 ottobre per la libertà di stampa, dopo il mezzo milione di firme raccolte da “Repubblica”, con 10 premi Nobel tra i firmatari. Dalle colonne del “Tempo”, quotidiano vicino al centro-destra, Angelo Mellone avverte: «Di tutto il baccano di questi giorni una cosa è certa: Michele Santoro ha goduto gratuitamente, canone Rai a parte, di una formidabile grancassa pubblicitaria». Fazioso? Intanto «resterà il cruccio di avergli regalato un boom di ascolti, consentendogli una straordinaria azione di marketing auto-martirizzante».