Archivio del Tag ‘Bruno Vespa’
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Già pronto il governo del dopo-Berlusconi?
Riforma del sistema politico, meno parlamentari, welfare più forte, nuovi contratti di lavoro, modifica della spesa investendo su scuola, ricerca e innovazione. Sono i cardini del “governo di salvezza nazionale” per il dopo-Berlusconi: grande alleanza nel 2013 o esecutivo d’emergenza, se il premier dovesse cadere? Ne starebbero ragionando, da settimane, quattro pesi massimi della politica italiana: Gianfranco Fini, Giulio Tremonti, Pierferdinando Casini e Massimo D’Alema. Berlusconi? «Le possibilità che il suo governo sopravviva sono al 50%», ha ipotizzato Emma Bonino.
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Giulietti: RaiTre minacciata? Dimissioni al Quirinale
Vespa ha fatto flop. Gli italiani hanno scelto di non guardare la triste e squallida esibizione di un presidente del Consiglio stanco, rabbioso, sull’orlo di una crisi di nervi. Sarebbe facile divertirsi e ricordare che chi di media ferisce di media potrebbe perire. Eppure non c’è nulla da ridere, la tv pubblica ha toccato con la cerimonia del bacio della pantofola a reti unificate uno dei punti più vili della sua storia che pure ha conosciuto non poche pagine ingloriose. Non solo Berlusconi ha imposto la sua volontà al polo RaiSet, ma si è anche permesso di insultare i suoi avversari, di chiedere la testa di giornali e giornalisti da lui considerati ostili. Per l’ennesima volta abbiamo assistito alla stesura di una lista di proscrizione in diretta.
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Vespa-Berlusconi flop, stampa cattolica in piazza
Gabriel Garko batte Silvio Berlusconi: negli ascolti, la fiction “L’onore e il rispetto” in onda il 15 settembre su Canale 5 ha avuto la meglio sulla puntata speciale di “Porta a Porta” con il premier: l’ammiraglia Mediaset ha ottenuto il 22,6% di share (quasi 6 milioni di spettatori) contro il 13,4% (poco più di tre milioni) del programma di Bruno Vespa. «Un flop clamoroso», dichiara a “Repubblica” il consigliere d’amministrazione Rai, Giorgio Van Straten: «Forse la peggiore performance di RaiUno nell’anno». E mentre Berlusconi definisce «farabutti» gli avversari, la stampa cattolica annuncia che il 19 settembre aderirà a Roma alla manifestazione per la libertà di stampa.
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AnnoZero, Report, Ballarò: la Tv sotto attacco
Minato nella sua autorevolezza personale a causa della sua eccessiva confidenza nel proprio potere, Berlusconi oggi è un uomo inferocito che vuole misurare fino in fondo la lealtà dei sottoposti e far assaggiare ai nemici la durezza di cui è ancora capace. A questo serve la provocazione di stasera: soppressione all’ultimo minuto di “Ballarò” per fare spazio a un connivente Bruno Vespa, compiaciuto di rinnovare la sua funzione di aedo del regime. Può darsi che sia solo per inefficienza che la Rai non aveva calcolato prima la convenienza politica di trasmettere in prima serata su Raiuno la consegna delle prime case ai terremotati abruzzesi.
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Feltri “avverte” Fini, evocando un dossier imbarazzante
Dopo il primo attacco frontale contro il presidente della Camera, accusato di criticare Berlusconi da sinistra (immigrati, diritti, bio-testamento), Vittorio Feltri è passato agli “avvertimenti”: in un editoriale intitolato “Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento”, il direttore del “Giornale” fa riferimento ad un «fascicolo» del 2000, su «faccende a luci rosse riguardanti personaggi di Alleanza Nazionale». Tutto questo, mentre il 15 settembre la Rai rinuncia a “Ballarò” (e Mediaset a “Matrix”) per lasciare via libera allo speciale di Bruno Vespa, in prima serata, sulla ricostruzione in Abruzzo. Ospite, il premier Silvio Berlusconi.
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Genna: anestesia emotiva, l’Italia oscena distorce anche Saviano
«L’Italia in questo momento è un paese di avanguardia, una frontiera dell’osceno dove stanno arrivando a maturazione processi disgregativi