Archivio del Tag ‘Berlusconi’
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Farefuturo: i cani sono fedeli al padrone, gli uomini ai valori
Vogliamo ancora giocare con la categoria del tradimento? È quello che sembra voler fare lo stato maggiore del Pdl insieme ai suoi mazzieri a mezzo stampa. Un articoletto apparso oggi sul quel foglio sporco di propaganda che corrisponde indecorosamente al nome di “Libero” racconta di quando il deputato finiano Enzo Raisi tradì per la prima volta all’età di… quindici anni. Quindici anni, avete letto bene. Sicuramente la puzza rancida di questo articolo non è la stessa delle foto sbattute in prima pagina, ma dimostra comunque quanto il berlusconismo “culturale” sia arrivato a un punto di non ritorno, di quanto stia rimestando nelle fogne dell’animo umano, nella putrida melma di biechi sentimenti che si fingono idee.
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Noi, servi sciocchi dell’America che ci disprezza
Che Silvio Berlusconi fosse “fatuo, vanesio, incapace, politicamente e fisicamente debole” e soprattutto “inutile” non c’era bisogno che ce lo venissero a spiegare gli americani, lo avevamo capito persino noi. Non è questa la cosa saliente. Ciò che è grave è che di fronte a questi insulti sanguinosi rivolti al nostro presidente del Consiglio, il governo italiano non solo non abbia emesso un vagito, un raglio, non abbia fatto una piega, ma si sia affrettato a dichiarare per bocca del ministro degli Esteri, Franco Frattini, e del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che «i nostri rapporti con gli Stati Uniti sono ottimi», mentre lo stesso Berlusconi, a capo un po’ chino, accettava la classica e ipocrita pacca sulla spalla di una livida Hillary Clinton che lo gratificava come «il miglior amico dell’America».
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2011, l’Italia in ginocchio: fanta-diario della crisi
Gennaio: cade il governo Berlusconi. Consultazioni tra il Quirinale i partiti e le parti sociali. fallisce il primo mandato esplorativo affidato a Berlusconi. Folla di fronte a Montecitorio. Lancio di uova a Palazzo Grazioli. Il debito pubblico supera i 1900 miliardi. La Ue chiede all’Italia una manovra aggiuntiva rispetto alla Finanziaria di 30 miliardi. Febbraio: secondo mandato assegnato a Draghi. Cresce la disoccupazione alimentata dalla fine della cassa integrazione per decine di migliaia di lavoratori. La Confindustria dichiara che la crescita nel 2011 potrebbe essere pari a zero. Valutazione confermata dal Fmi e dalla Ue. Scioperi spontanei nella pubblica amministrazione.
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Italia ladra di sogni, noi giovani precari siamo rivoluzione
Caro presidente del Consiglio, le scriviamo perché sentiamo l’esigenza e il dovere, da studenti e da cittadini,d i spiegare cosa è accaduto ieri. Ci concederà, spero, questa premessa: molti studenti presenti alla manifestazione non solo non hanno mai messo piede in un centro sociale ma possiedono anche un’ottima media; potremmo presentarle più di un libretto, ma non lo faremo perché noi sappiamo chi siamo e questo è sufficiente. Ma torniamo al fine di questa lettera e lo facciamo con una domanda che lei tante volte si sarà posto: perché queste persone – studenti, lavoratori, artisti, ecc – manifestano?
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Usa beffati: gas russo in Europa, grazie a Berlusconi
Un merito l’hanno avuto questi files di Wikileaks: mentre mezza Italia fa spallucce sulle rivelazioni del sito di Assange, declassate a “gossip”, l’altra mezza si interroga sui contenuti che vanno oltre il pettegolezzo: per esempio, i dispacci che considerano Berlusconi un problema per gli Usa, perché troppo vicino a Putin. Così vicino da sostenere la Russia, attraverso l’Eni, per l’apertura del gasdotto South Stream destinato a bypassare l’Ucraina di Yushenko, allora alleata di Washington e impegnata in un clamoroso braccio di ferro con Mosca. A Puntin serviva dribblare Kiev, rendendola geograficamente irrilevante per il flusso del gas russo verso l’Europa? Lo ha aiutato Berlusconi: lo ammette anche Giulietto Chiesa.
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Wiki-rivelazioni? No: notizie risapute, che i media tacciono
Si fa una risata, il primo ministro italiano, a proposito delle “rivelazioni” di Wikileaks. Forse per una volta, tocca dargli ragione. Vediamo perché. Wikileaks “rivela” che il fratello del presidente afghano Karzai, Ahmed Wali, è un pericolo. Perché è un corrotto e gestisce il narcotraffico. Un po’ come rivelare che l’acqua quand’è troppo calda ci si scotta. “PeaceReporter” lo dice da tempo, e così tutti quelli che conoscono quel paese e fanno davvero il mestiere del giornalista. Wikileaks “rivela” che Berlusconi fa un sacco di festini ed è vanesio e incapace. Benvenuti nel mondo del banale.
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Diritto al futuro: la rivolta degli studenti scuote l’Italia
Tagliate tutto, ma non il futuro: perché l’Italia rischia di uscire di scena. Lo gridano gli studenti saliti sui luoghi simbolo della penisola, dal Colosseo alla Torre di Pisa, per protestare contro la riforma dell’università. Tensioni a Firenze e Milano, atenei “occupati” e sit-in nelle stazioni ferroviarie, studenti anche sulla Mole Antonelliana a Torino. Sui tetti gli stessi politici: Bersani, Di Pietro e Vendola insieme ai precari romani. Il giorno dopo l’assedio simbolico al Parlamento, il 25 novembre la spettacolare protesta studentesca ha scosso l’Italia, mentre alla Camera il governo è stato battuto su un emendamento di “Futuro e Libertà”. Voto finale rinviato a martedì 30: «Se la riforma non passa, mi dimetto», ha annunciato Mariastella Gelmini.
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Italiani: desolata autopsia di un popolo
Non so quando è successo, se ci sia stato un giorno esatto o se piuttosto sia sempre andata così, ma a un certo punto molti – me compreso – si sono sentiti stranieri nella propria terra. Non un granché, va detto, come sensazione. Membri immusoniti e incarogniti – quindi quasi mai fotogenici – di una minoranza trascurabile. A volte colta, talora esecrabile, spesso snob. Sempre pleonastica. Mai capace, ora perché impossibilita e ora in quanto pigra o poco organizzata, di cambiare veramente le cose. Sconfitta da una maggioranza inamovibile, che coltiva tranquilla l’orribile varietà delle proprie superbie: immarcescibile come una malattia; come una sfortuna; più che altro, come un’anestesia (cit).
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I giudici: Dell’Utri mediò fra Cosa Nostra e Berlusconi
Il senatore Marcello Dell’Utri avrebbe svolto una attività di “mediazione” e si sarebbe posto quindi come “specifico canale di collegamento” tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate il 19 novembre, della sentenza con la quale Dell’Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Per i giudici, Dell’Utri «ha apportato un consapevole e valido contributo al consolidamento e al rafforzamento del sodalizio mafioso».
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Terzo polo al 16%: così l’Ulivo sorpassa il centro-destra
Il terzo polo cresce al centro, togliendo voti al centro-destra a tutto vantaggio del centro-sinistra: secondo l’ultima rilevazione Demos, Pdl e Lega Nord non vanno oltre il 36,7%, mentre il “nuovo Ulivo” grazie soprattutto a Vendola e Di Pietro supererebbe il 38% dei consensi, raggiungendo quota 40,2 con anche i comunisti di Ferrero. Per la prima volta dopo molto tempo, scrivono Roberto Biorcio e Fabio Bordignon su “Repubblica”, si profila un ribaltamento dei rapporti di forza tra destra e sinistra. Un italiano su due vuole nuove elezioni: le avrà, se a metà dicembre dopo il voto sulla Finanziaria il premier non sarà riuscito a rimediare all’emorragia dei finiani.
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Si vota, ma solo per la Camera: elezioni ad personam?
Silvio Berlusconi come Matteo Renzi: i leader del centrosinistra, dice il premier, ripetendo una battuta del sindaco di Firenze, hanno un’età in cui i leader stranieri come Blair ormai scrivono le loro memorie: i nostri «professionisti della politica» possono aspirare a Palazzo Chigi «solo attraverso decisioni di palazzo, agendo come se la gente non esistesse», dice Berlusconi intervenendo alla convention “Dalla parte del Cavaliere”, in cui annuncia il suo piano: fiducia al Senato, ed eventuali elezioni solo per la Camera se il governo non dovesse reggere al voto dei deputati. Coro di fischi tra gli avversari, da Fini a Bersani: tocca al Quirinale decidere, quello del premier è «un escamotage preoccupante». Siamo arrivati alle “elezioni ad personam”?
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Fazio, Saviano, Feltri: il paese del fango e della censura
Fini & Bersani nella super-tribuna televisiva di Fazio & Saviano? No, grazie. Puntuale come il più grigio dei censori dell’Unione Sovietica, il direttore generale della Rai, Mauro Masi, impegnato nell’eterna sfida con Michele Santoro per silenziare “Annozero”, interviene ora per tentare di bloccare i due ospiti di “Vieni via con me”, mentre l’Ordine dei Giornalisti imbavaglia Vittorio Feltri, condannandolo a tre mesi di silenzio stampa per l’incidente del caso Boffo. «Se le cose le facciamo noi è dossieraggio, se le fa “Repubblica” va tutto bene», è la replica di Feltri, che a sua volta si sente vittima di un complotto della burocrazia editoriale contro una voce libera e scomoda, la sua.