Archivio del Tag ‘Barack Obama’
-
Vittime civili, rabbia in Afghanistan contro la Nato
“Morte agli stranieri! Morte a Karzai!”. Sale la protesta di piazza in Afghanistan dopo gli ultimi raid Nato. I parenti delle vittime del bombardamento del 4 novembre – nove contadini, tra cui tre bambini – hanno esposto i corpi in due taxi e due pulmini parcheggiati nel centro di Lashkargah, capoluogo della provincia meridionale di Helmand, davanti al palazzo del governatore, Gulab Mangal. Dai portelloni aperti, tutti hanno potuto osservare i cadaveri insanguinati: uccisi mentre lavoravano nei campi attorno al villaggio di Korkhashien. Erano «militanti talebani», secondo le autorità. Versione che ha accentuato la rabbia popolare.
-
Stern: meno bistecche, così guariremo il pianeta
Milioni di persone minacciate da tifoni e uragani sempre più aggressivi, civiltà costiere destinate ad affondare negli oceani. Alle Maldive si stanno già attrezzando: nei giorni scorsi il governo è stato convocato sott’acqua, per lanciare un appello al resto del mondo contro il surriscaldamento del pianeta. E se la lotta ai cambiamenti climatici cominciasse nel piatto? Come? Rinunciando alle bistecche.
-
Olmert: Stato palestinese, o finiremo come il Sudafrica
L’elezione di Obama alla presidenza Usa ha acceso grandi speranze di nuovi orizzonti sui differenti scacchieri della politica internazionle ma in particolare su quello mediorientale. Le dichiarazioni del nuovo inquilino della Casa Bianca riguardo al vespaio israelo-palestinese sono state chiare e perentorie e confermate dalla scelta di George Mitchell come inviato nella regione. Ma mesi dopo le coraggiose dichiarazioni nulla sembra seriamente muoversi, neppure un modestissimo congelamento degli insediamenti.
-
Afghanistan, l’America si arrende ai brogli di Karzai
Otto anni di guerra, 250 miliardi di dollari e centinaia di caduti. Malgrado ciò, gli Usa si arrendono ai brogli coi quali Hamid Karzai ha vinto le elezioni-farsa che lo hanno confermato presidente. Il 1° novembre la proclamazione, dopo il ritiro dello sfidante Abullah dal ballottaggio, imposto dall’Onu. Un presidente zoppo, scaricato da Obama, chiacchierato per i legami coi signori della guerra e della droga. E’ quanto propone oggi la “democrazia” esportata con le armi in Afghanistan da George W. Bush, l’uomo che voleva distruggere Al-Qaeda e sconfiggere i Talebani, tuttora padroni incontrastati di gran parte del paese.
-
Droga e intelligence, il fratello di Karzai pagato dalla Cia
Ahmed Wali, fratello del presidente afghano Karzai, sarebbe da otto anni sul libro paga della Cia. Un personaggio scomodo, coinvolto nel traffico di droga, ma utile alle missioni dell’intelligence. «Ahmed Wali – scrive Guido Olimpio sul “Corriere della Sera” – avrebbe infatti messo in piedi un apparato para-militare, la Kandahar Strike Force, che ha aiutato la Cia nella caccia ai terroristi e agli insorti». Inoltre il fratello del presidente ha avuto un ruolo, in questi anni, come canale di contatto con esponenti talebani. A rivelare i particolari è il New York Times, imbeccato da funzionari ai quali non piace la collaborazione con Wali.
-
Droga ai marines, l’arma segreta dei Talebani
E’ l’eroina l’arma segreta dei Talebani: non serve solo a finanziare la resistenza afghana, ma anche a drogare i soldati americani, che ne fanno largo uso. Una scomoda verità, contenuta in un rapporto interno dell’intelligence Usa e confermata da un funzionairo al “Daily Beast”. Talebani e guerriglieri di Al Qaeda, scrive Gerald Posner sul New York Times, stanno utilizzando come arma tattica le abbondanti riserve di eroina, ottenendo così un doppio risultato: minano l’efficienza dei soldati americani e raccolgono denaro fresco per pagarsi nuove reclute e nuovi armamenti.
-
Onu: Kabul, la Nato ignora l’impero mondiale dell’oppio
Quindici milioni di tossicodipendenti, 65 miliardi di euro di profitto e centomila morti all’anno: un numero di persone cinque volte superiore a quello delle vittime di otto anni di guerra ai Talebani. E’ il bilancio, spaventoso, della tragedia più grave dell’Afghanistan: la ditattura dell’oppio. Emerge dall’allarmante rapporto delle Nazioni Unite sul traffico di droga, pubblicato il 22 ottobre. «Rivelazioni – commenta “PeaceReporter” – che non sorprendono chi conosce il Paese, i traffici illeciti che vi si svolgono e le guerre che con l’oppio vengono finanziate».
-
Vaccinarsi, con Primo Levi, dal cancro del negazionismo
Chiedere perdono agli ebrei? Impossibile. Sono arroganti, tracotanti, bugiardi. Pretendono che il mondo chieda loro scusa, all’infinito, per i crimini della Shoah, sicuramente una persecuzione risalente a settant’anni fa, ma non certo un genocidio: non ci sono prove che siano state sterminate sei milioni di persone, men che meno nelle camere a gas. Fantasie, invenzioni. Leggende. E’ la tesi che un ricercatore dell’università La Sapienza di Roma espone ora sui numerosi blog di cui è curatore. L’ennesimo scandalo del delirio negazionista.
-
Una nuova casa comune per gli ecologisti italiani
Una federazione di persone, per rifondare l’ambientalismo italiano. E senza candidarsi alle elezioni. E’ la proposta lanciata dal Gruppo delle Cinque Terre, attraverso un documento collettivo redatto da Massimo Marino e Maurizio Di Gregorio. Parola d’ordine: unire le forze, per alimentare la politica dall’esterno, con un’iniezione di cultura ecologista. Un modo per tentare di salvare l’agonizzante situazione italiana, quella cioè di un paese intossicato dai veleni, piegato dalla crisi, e a cui i partiti non riescono a dare speranza.
-
Southcom, gli Usa riprendono il controllo del Sud America
Mentre Barack Obama apprendeva dell’assegnazione del Nobel per la Pace, il Pentagono annunciava il varo della più potente task force aeronavale americana dai tempi della Guerra del Golfo, il Carrier Strike Group Csg-1, con base a San Diego in California. Navi, aerei, elicotteri, missili. Una micidiale potenza di fuoco, incaricata di controllare da vicino il Sud America. Prima missione, primavera 2010. Obiettivo: proiettare, con le armi, il ruolo degli Usa nel continente latinoamericano agitato da governi non più allineati, guidati da leader ribelli come Chavez e Morales, o indipendenti come Lula.
-
Gaza, crimini di guerra: l’Onu condanna Israele
Condanna a Israele, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Da Ginevra, con 25 voti a favore, il Consiglio per i diritti umani dell’Onu denuncia il governo di Tel Aviv: uso sproporzionato della forza, violenze a Gerusalemme Est e disumana punizione collettiva inflitta ai palestinesi di Gaza. Dopo nove mesi, il 16 ottobre la comunità internazionale ha adottato il Rapporto Goldstone, emettendo la prima sentenza sui 22 giorni dell’operazione Piombo Fuso, scandita dal lancio di bombe al fosforo bianco che hanno trasformato Gaza in un inferno: «Una grave violazione del diritto umanitario internazionale».
-
L’Onu: preoccupano le armi atomiche di Israele
I media italiani, mentre davano il massimo risalto al minaccioso discorso tenuto da Barack Obama il 25 settembre scorso in margine al G20 di Pittsburgh sulla nuova centrale iraniana di arricchimento dell’uranio nei pressi di Qom (impianto correttamente notificato da Teheran), hanno passato sotto silenzio due importanti notizie che cambiano e riequilibrano il panorama della questione del nucleare mediorientale: l’Aiea, l’agenzia atomica dell’Onu, dichiara di temere l’arsenale atomico di Israele; timore confermato dal premier turco Recep Erdogan. Lo rileva Giancarlo Caprino, attraverso il sito www.clarissa.it.