Archivio del Tag ‘alternativa’
-
Difendiamoci da quest’Europa che ci dichiara guerra
La Grecia è il nostro domani, anzi: il nostro domani mattina. La Grecia siamo noi. Non so se tutti abbiano chiaro quello che sta accadendo, io lo vedo così: è in corso un grande esperimento, un esperimento cruciale che potrebbe coinvolgere il destino dell’Europa intera; se funziona in Grecia, lo applicheranno dappertutto, compresa l’Italia. Non è una questione di solidarietà col popolo greco: si tratta di noi. La logica di Francoforte, dei grandi centri del potere finanziario mondiale è già entrata in aperta collisione col patto sociale che ha gestito i rapporti europei negli ultimi sessant’anni. Questo patto sociale ha consentito all’Europa di vivere come sappiamo, di diventare quello che è. Oggi non sta più in piedi: perché i popoli sono diventati il problema, per le grandi banche.
-
L’Italia s’è desta: dopo il nucleare, stop alla Torino-Lione
«L’Italia è il primo paese del mondo che dichiara, col voto popolare, che non vuole il nucleare, e nemmeno la privatizzazione dell’acqua». A caldo, dalla piazza romana dei comitati referendari in festa per il trionfo del 13 giugno, Giulietto Chiesa esalta il valore democratico della svolta: «Siate orgogliosi di quello che avete fatto». E intanto avverte: «Sappiate che, oltre a bloccare il nucleare, probabilmente avete ritardato un attacco contro la valle di Susa, che resiste alla Torino-Lione in nome della difesa del bene comune». La battaglia civile dei No-Tav è così stata incorniciata nel giorno della vittoria: la val Susa come prossima frontiera della grande mobilitazione nazionale esplosa coi referendum.
-
Casta avvisata, cercherà facce pulite per il lavoro sporco
Nonostante lo spostamento del voto in estate e l’oscuramento da parte dei media, il quorum è stato raggiunto. Si tratta di un grandissimo successo, in buona parte dovuto al lavoro dei comitati di cittadini che hanno informato e coinvolto più di 25 milioni di persone, convincendole a recarsi alle urne per difendere la loro salute, i beni comuni e la legalità. Festeggiamo. Ma non abbassiamo la guardia: la battaglia è appena cominciata. E diventerà molto più dura di quanto non sia ancora stata. Da domani, tutte le forze che hanno appoggiato strumentalmente i referendum allo scopo di dare un’ulteriore spallata al governo, torneranno alla carica per riprendere politiche di devastazione dei territori e di privatizzazione dei beni comuni.
-
Roberto Morrione, il giornalismo Rai con la schiena diritta
Lo trovavi sia quando cercavi la notizia sia quando volevi difendere il diritto a dare la notizia. Roberto Morrione era un giornalista appassionato, un punto di riferimento naturale per chi aveva imparato quanto l’informazione sia il cuore della democrazia. Roberto sapeva cogliere con rigore e precisione ogni spiraglio di verità nel vasto flusso delle notizie, e lo porgeva con la calma e la modestia dei forti: non fuggiva dalle macchine strapotenti dei media, ma le correggeva con grande mestiere. Non guardate al povero Tg1 di oggi per disperare che possa esistere un organo di informazione degno di qualche credito. Prima che i lanzichenecchi che oggi occupano le redazioni della Rai le trasformassero in organi ufficiosi e inattendibili e confinassero i giornalisti bravi, c’erano giornalisti come Morrione, che riuscivano a dare autorevolezza al giornalismo perfino in mezzo alle difficoltà e le pressioni dei piani alti del potere.
-
Voto utile? No, grazie: ci salverà solo il Referendum
«Il referendum del 12-13 giugno: quella è la nostra vera, ultima occasione». Adriano Celentano, intervenuto ad “Annozero”, la pensa esattamente come Giulietto Chiesa, convinto che la prova referendaria sia «la prima vera occasione di democrazia, dopo oltre vent’anni di sequestro delle istituzioni da parte della Casta». Nucleare, acqua pubblica, legittimo impedimento: «I cittadini potranno finalmente esercitare in modo diretto la loro sovranità». Celentano si prepara al peggio: se il quesito sul nucleare venisse escluso, «andiamo a votare lo stesso, depositando milioni di schede davanti agli uffici elettorali». Ma se il “Molleggiato” nel derby milanese tifa per Pisapia, che battendo la Moratti potrebbe provocare l’inizio della fine del berlusconismo, Giulietto Chiesa frena: anche i migliori candidati sono destinati all’impotenza, in questo sistema ormai al capolinea.
-
Super-banchieri: un club di delinquenti decide tutto
A proposito di complottisti: dedichiamo questo commento a Pigi Battista e a tutti quelli che sostengono sempre, invariabilmente, le versioni ufficiali. Adesso ne abbiamo una nuova, quasi ufficiale ma, sfortunatamente, complottista al cento per cento. E’ del New York Times, e scommetto un milione di euro che né Pierluigi Battista, né Riotta, né De Bortoli, né nessun altro di questa risma ne parlerà ugualmente, anche se viene dal New York Times. Sembra una favoletta: ci sono nove-banche-nove, che si riuniscono una volta al mese da qualche parte a Manhattan, per decidere quanti milioni di disoccupati creare, quanta gente ridurre alla disperazione, quanti bambini devono morire di fame – in Africa, in Asia, non importa dove.
-
Usa-Cina: un’altra guerra (mondiale) è possibile
Un altro mondo è possibile? Era lo slogan del movimento pacifista mondiale, quando si esponevano bandiere della pace ai balconi e i leader della sinistra scendevano in piazza alla testa dei cortei. Oggi, mentre muoiono altri militari italiani in Afghanistan, il silenzio è agghiacciante. Ma ciò che manca è soprattutto la capacità di prevedere lo scontro fra Occidente e la coppia Cindia-Brasile, tra Usa-Europa che non crescono più e i paesi emergenti la cui crescita sta esplodendo. Non c’è più spazio per tutti. La crisi del ’29 portò alla la Seconda Guerra Mondiale. E adesso? Giulietto Chiesa non ha dubbi: un’altra guerra è possibile. Anzi, quasi inevitabile. E non si vede strategia che la possa fermare.
-
Guerra alle menzogne, Google non ci salverà
La narrazione dominante della società italiana è falsa. Radicalmente falsa. È quella che viene dal mainstream; è parte del “rumore di fondo” che milioni di persone sono costrette ad ascoltare e vedere. È una narrazione che ci descrive un’Italia maggioritariamente berlusconiana, già soggiogata irrimediabilmente. È una narrazione che è stata magistralmente prodotta dal sistema dominante, sotto la forma dell’ “eletto dal popolo”. Ma che è stata accettata senza nemmeno tentare di combatterla, dalla cosiddetta opposizione.
-
Giulietto Chiesa: aiuto, c’è una scimmia ai comandi
Immaginiamo di trovarci su un aereo di linea a diecimila metri di altezza. Fino a poco fa tutto andava per il meglio, ma da qualche minuto il velivolo ha cominciato a sobbalzare violentemente; sembra precipitare, poi si innalza, poi torna a volare normalmente per qualche attimo, ma sobbalza ancora. I passeggeri gridano di paura, allacciano la cintura. Ma non c’è nessuno che dia informazioni, le hostess sono sparite, il comandante tace, anzi dal microfono vengono strani rumori. Che fare? Vi alzate a fatica e correte verso la cabina di pilotaggio. Forzate la porta chiusa e… scoprite che al posto del pilota c’è una scimmia.
-
Politica ko, Calabresi: basta fatti, vogliamo promesse
Dove sono finite le idee, i progetti, i programmi, i sogni o anche le affabulazioni che la politica dispensava a piene mani prima di ogni elezione? Scomparse. Inghiottite da un malessere diffuso, da una cupezza che sembra aver coperto tutto. Le giornate sono scandite dagli scandali, dalle risse intestine e dalla sciatteria. La campagna elettorale esprime pochissima passione e nessuna energia, prigioniera della stanchezza e del risentimento. Il fallimento della macchina organizzativa del primo partito italiano, incapace di presentare in Lombardia e nel Lazio liste rispettose dei regolamenti, racconta molto dei tempi che stiamo vivendo.
-
Giulietto Chiesa: voglio 100 volontari della verità
«Noi diremo la verità. Quella che conosciamo. Sappiamo che è in corso la più vasta e drammatica crisi che il genere umano abbia mai dovuto affrontare. Sappiamo che per difendere la sopravvivenza del genere umano bisognerà combattere». Si chiama “Alternativa” l’ultima sfida di Giulietto Chiesa: un appello per costruire un gruppo trasversale che si incarichi di scuotere la politica italiana. «Ho bisogno di 100 persone, uomini e donne», disposti a impegnarsi per colmare «la voragine tra la casta politica e i cittadini».
-
I comunisti: opposizione vera, torneremo in Parlamento
Comunisti, ancora e sempre, per lanciare una sfida alternativa alla politica italiana. Mentre la Polonia mette fuorilegge la bandiera rossa, in Italia si scommette sulla sopravvivenza di falce e martello, emblema da riportare nelle aule parlamentari dopo la storica esclusione della “sinistra arcobaleno” guidata nel 2008 da Fausto Bertinotti. Archiviato il vecchio leader, il nuovo segretario di Rifondazione, l’ex ministro Paolo Ferrero, entro il 2010 farà confluire il suo partito nella “Federazione della Sinistra”, che dopo 12 anni riunificherà Prc e Pdci, con l’aggiunta di “Socialismo 2000” di Cesare Salvi e “Lavoro e Solidarietà” di Gianpaolo Patta.