Archivio del Tag ‘alta velocità’
-
Felicità sostenibile, Pallante nella valle dei No-Tav
Economia concreta, a impatto zero, per uscire dalla crisi. Risparmio energetico, riciclaggio dei rifiuti, economia verde: niente cemento, no alle grandi opere. La valle di Susa, da anni protagonista delle cronache per la forte protesta popolare contro la Tav Torino-Lione, incontra il fondatore italiano della Decrescita, l’ambientalista Maurizio Pallante, collaboratore di Beppe Grillo e fondatore del Movimento per la Decrescita Felice. Pallante incontrerà i valsusini il 1° ottobre a Bussoleno, al centro polivalente di via Fontan. L’incontro, “Ricette di economia concreta”, affronta l’abc degli stili di vita che la crisi globale ormai impone, alla ricerca della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
-
No-Tav, la valle di Susa mette in crisi il Pd torinese
Nuove complicazioni in vista per il “partito unico” che da anni sostiene la necessità di aprire in valle di Susa una linea speciale per l’alta velocità ferroviaria, contro il parere della popolazione, che pretende spiegazioni decisive (mai fornite) sull’utilità reale dell’infrastruttura. La notizia di questi giorni riguarda il Pd, che denuncia la clamorosa “diserzione” di 50 iscritti, tutti amministratori valsusini, schieratisi dalla parte del movimento No-Tav alla vigilia della temuta ripresa delle attività cantieristiche, annunciata per l’autunno dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro Altero Matteoli: entro ottobre dovrebbe scattare il nuovo ciclo di scavi geognostici, a Chiomonte.
-
No-Tav, stop al dialogo: è finita la tregua in valle di Susa
«Se vogliono il ritorno allo scontro se ne assumeranno tutte le conseguenze». Antonio Ferrentino, ex presidente (ora commissario) della Comunità montana, annuncia la ripresa delle ostilità in valle di Susa contro la Tav Torino-Lione. I sindaci abbandonano il “tavolo tecnico” guidato da Mario Virano dopo la decisione di quest’ultimo di non stralciare dall’ordine del giorno del 15 settembre i punti relativi al programma dei carotaggi e la presentazione del tunnel geognostico di Chiomonte, che segnerebbe l’inizio dei lavori per il secondo progetto di alta velocità ferroviaria, dopo quello scartato in seguito alle fortissime proteste del 2005.
-
Cedolin: tradita dai politici, la val Susa resta No-Tav
Esiste una domanda che quasi tutti, contrari o favorevoli all’alta velocità, semplici cittadini o uomini politici, fautori della crescita o attivisti della decrescita, sindacalisti, poliziotti o industriali, stanno continuando a porsi con sempre più insistenza. Quando fra qualche mese o qualche anno in val di Susa torneranno le ruspe per iniziare la costruzione del Tav Torino – Lione e la valle verrà nuovamente militarizzata come si trattasse dell’Afghanistan, la reazione popolare sarà dirompente e decisiva come lo fu nel 2005? Per tentare di darci una risposta occorre ripercorrere gli ultimi 3 anni, al fine di comprendere se ed in quale misura gli accadimenti succedutisi abbiano intaccato la compattezza del movimento No Tav
-
Gli anarchici e la Decrescita libertaria
Sostenibilità: la scelta libertaria. Ovvero: antidoti ad un modello incapace di fornire soluzioni positive per il futuro. Gli anarchici italiani scendono in campo per ribadire la loro posizione riguardo allo “sviluppo”, schierandosi sul versante più critico della Decrescita: finora le politiche “sostenibili” sono state inefficaci, perché comporterebbero profonde mutazioni politiche e sociali, che il sistema occidentale teme. Adriano Paolella e Zelinda Carloni sintetizzano il loro pensiero firmando un ampio dossier, pubblicato sulla “Rivista Anarchica”.
-
Expo 2015, Milano nuova capitale della ‘Ndrangheta?
In vista dell’Expo 2015 le cosche calabresi stanno infiltrando il tessuto imprenditoriale lombardo e spostano il centro dei propri interessi all’ombra della Madonnina, tanto che i magistrati nazionali antimafia avvisano: «Milano è la nuova capitale della ‘ndrangheta e la Lombardia è diventata la quarta regione mafiosa d’Italia». Lo afferma Gian Luca Ursini sul newsmagazine indipendente “PeaceReporter”, in un ampio servizio che aggiorna la geografia criminale italiana partendo dai colossali investimenti in arrivo a Milano per l’expò universale e le sue miliardarie infrastrutture.
-
Valledora, un film sull’inferno delle discariche
L’inferno, raccontato e denunciato in un film, autoprodotto dagli abitanti dell’area più inquinata d’Italia, nel cuore della pianura padana, tra discariche, inceneritore, cave, colate di cemento dell’alta velocità ferroviaria, centrali termoelettriche e la centrale nucleare di Trino. L’inferno è la Valledora, area un tempo verde, in provincia di Vercelli. Dove un giovane documentarista, Matteo Bellizzi, ha ambientato il film “Valledora, la terra del rifiuto”: uno sconvolgente atto d’accusa, che testimonia lo scempio del territorio e le torture (ambientali) inflitte agli abitanti, molti dei quali sono ormai in fuga, in cerca di scampo, lontano dai veleni che ammorbano terra, aria e acqua.
-
Rumiz: si estende al Friuli il fronte No-Tav
L’allarme Tav scuote gli antipodi della val Susa: succede a Trieste, nodo del “corridoio 5″, Kiev-Lisbona. «Un allarme forte, proporzionale al silenzio “sommergibilistico” con cui il progetto ferroviario è andato avanti finora». Lo rivela Paolo Rumiz, nel reportage “L’alta velocità spaventa Trieste”, apparso il 21 maggio su “Repubblica”. «Il tracciato – scrive Rumiz – è uscito dai cassetti svelandosi nei dettagli, e si diffonde infiammando assemblee a poche settimane dal voto». Dopo un anno di illazioni sul tracciato, ora s’è scoperto che un “biscione” bucherà il Carso, «con curve da autodromo», verso la Slovenia: «Una strada che il semplice buonsenso fa apparire più lunga, costosa e devastante del necessario».