Archivio del Tag ‘agricoltura’
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Il sistema Rosarno: gli schiavi fruttano milioni alle cosche
Sei milioni di euro in due anni: questo il fatturato del “sistema Rosarno”, basato sullo sfruttamento dei nuovi schiavi. «E’ la dimostrazione del salto di qualità della ‘Ndrangheta, che vent’anni or sono sbarcava coi gommoni i curdi sans-papiers sulle spiagge di Africo, da dove aveva fatto fuggire gli operatori Valtour, perché le coste servivano alle ‘Ndrine per alimentare il traffico di esseri umani disperati; ora dispongono di colletti bianchi efficientissimi che predispongono contratti per i loro braccianti irregolari, che sbarcheranno a Malpensa e Fiumicino».
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Rosarno, Saviano: solo gli africani osano dire no alla mafia
«Gli immigrati sembrano avere un coraggio contro le mafie che gli italiani hanno perso». Lo scrittore Roberto Saviano commenta così, al Tg3, la rivolta scatenatasi il 7-8 gennaio a Rosarno, dove i braccianti africani aggrediti dai caporali della ‘ndrangheta hanno dato vita a una guerriglia urbana, incendiando auto in sosta. Quella del comune reggino, aggiunge Saviano, è la quarta rivolta degli africani in Italia contro le mafie: i lavoratori migranti sono più coraggiosi degli italiani e non vanno criminalizzati ma, al contrario, scelti come preziosi alleati contro l’illegalità mafiosa.
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L’Indonesia brucia la foresta vergine, l’Italia ringrazia
Legno di acacia per l’industria delle cartiere e palma da olio per ricavarne biocarburanti. Per far posto a queste colture redditizie, l’Indonesia ha già distrutto due terzi della sua foresta pluviale, santuario naturale dell’Unesco. Un business per le grandi compagnie, incoraggiate dai maggiori clienti, come l’Italia. Migliaia di incendi dolosi: un saccheggio a mano armata, grazie alla corruzione dei governanti, mentre la popolazione locale è in fuga. Si tratta di una calamità con risvolti anche climatici, come ha denunciato il congresso mondiale delle foreste svoltosi a Buenos Aires sotto l’egida della Fao.
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Petrella: se la green economy diventa un alibi ipocrita
«I paesi potenti non hanno alcun interesse a modificare le cause strutturali del disastro climatico. Al contrario tutti sembrano ormai convinti, al Nord come al Sud, che la soluzione alla crisi mondiale passi per il rilancio della crescita, dell’economia di mercato, ma di colore verde (automobile verde, energia verde, abitazione verde…)». Lo afferma Riccardo Petrella su “Le Monde Diplomatique”, contestando l’abuso della “green economy”: riconvertire l’industria serve a poco, se non si ferma la crescita che produce emergenze come quella dell’acqua e quella dei rifiuti.
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Amnesty: emergenza, Israele lascia Gaza senz’acqua
Mentre gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, che sono illegali, ricevono illimitate fornitura d’acqua, il governo di Tel Aviv chiude i rubinetti nella Striscia di Gaza, dove «la situazione, già disperata, è diventata insostenibile». La denuncia è firmata da Amnesty International: i 450.000 coloni israeliani, inclusi quelli di Gerusalemme Est, hanno più acqua dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza. Secondo l’esercito israeliano, che mantiene il controllo sulla Cisgiordania, «si tratta di un rapporto unilaterale, pieno di denigrazioni infondate».
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Terra ed energia: sì, un mondo alla rovescia è possibile
“Il mondo alla rovescia” è il nuovo libro di Michele Buono e Piero Riccardi, due giornalisti di quella che oggi è probabilmente la più interessante e sicuramente la più libera trasmissione televisiva italiana: “Report” (che torna domenica 11 ottobre su RaiTre). Edito dalle Edizioni per la Decrescita Felice, “Il mondo alla rovescia” non è il primo lavoro svolto in comune dai due autori. Questi, infatti, hanno realizzato assieme reportage, documentari ed inchieste giornalistiche. La loro più che trentennale esperienza li ha portati a collaborare, oltre che con “Report”, anche con “Mixer”, ed a realizzare speciali per il Tg1 e documentari per Rai Educational.
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Latte crudo gratis, dalla cascina nel cuore della città
Latte crudo, gratis, per tutti i bambini. Lo offre il 4 ottobre Cascina Roccafranca, il centro culturale torinese di via Rubino, un presidio socio-culturale ricavato da quella che fino a qualche decennio fa era una fattoria e oggi è il centro di animazione del quartiere. Latte crudo, dunque, per promovere un prodotto sano e gennuino, che proviene direttamente dal produttore e, per raggiungere il consumatore, fa pochissima strada.
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Zaia, latte crudo: un BancoLat anche al ministero
«Il latte è un alimento importante e sano che invito tutti a consumare. Negli ultimi anni si è diffusa un’abitudine che credo si debba promuovere: quella dei distributori di latte crudo. Per farlo, ho deciso di impegnare anche il ministero di via XX Settembre: infatti, presto farò mettere dei “Bancolat” a disposizione di tutti». Così il ministro delle politiche agricole Luca Zaia, intervenendo all’inaugurazione di “Cheese 2009” a Bra, in provincia di Cuneo. Esponente della Lega Nord, Zaia si batte da tempo con grande energia per la promozione dei prodotti agricoli a filiera corta.
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La nuova Italia: dai migranti il 10% del Pil
Igor Lowe ha le dita affusolate e lo sguardo fiero. Un completo grigio con la camicia bianca, cangiante sulla pelle nera. Parla un italiano senza incertezze. Da quattro anni vive a Reggio Emilia. Viene dal Camerun, da Bafusam, parte francofona del paese. E sta per laurearsi in Analisi e gestione finanziaria alla facoltà di Economia dell’Università di Modena. L’Università Marco Biagi. «Mi piacerebbe fare l’analista finanziario nel mercato delle energie rinnovabili, un mercato che potrebbe essere un’opportunità anche per l’Africa». Questo ragazzo straniero di 26 anni ha fatto il servizio civile volontario in Italia.
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Legambiente: l’edilizia divora l’agricoltura padana
Duecentomila metri quadri ogni giorno mangiati dal cemento che avanza nel bacino del Po. Questo l’inquietante risultato che emerge dal primo rapporto sui consumi di suolo presentato oggi a Milano dall’Osservatorio nazionale sul consumo di suolo (Oncs), costituito da Inu, Legambiente e Diap del Politecnico di Milano. Venti ettari di territorio che l’urbanizzazione ricopre ogni giorno, in un processo inesorabile che cancella quotidianamente aree grandi come 12 piazze del Duomo di Milano o, se preferite, 28 volte Piazza Maggiore di Bologna.
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Kunstler: ritorno al passato, finita l’era del petrolio
Nel libro “Ritorno al passato – La fine dell’era del petrolio e il futuro che ci attende”, Andrea Bizzocchi propone un’analisi in parte caustica e catastrofica, ma al tempo stesso veritiera e ben documentata dell’impatto che l’esaurimento delle scorte petrolifere mondiali avrà sulla nostra economia e, giù a cascata, su ogni aspetto della nostra vita quotidiana, determinando, di fatto, il nostro futuro più prossimo e che forse nessuno si aspetta. Il libro, di grande interesse ed attualità, è nato da un incontro con il saggista ed esperto di picco petrolifero globale James Howard Kunstler ed è scritto nella forma leggera e di immediata comprensione di una conversazione tra amici.
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Usa-Cina, il G2 che ha in tasca le chiavi del mondo
Lo pensavano da tempo in tanti, ora hanno iniziato a dirlo gli stessi partecipanti: Francia, Germania, pure il nostro primo ministro. Il G8 è, in sostanza, ormai irrilevante. Un’occasione dove mettere in scena le proteste popolari per un mondo più equo, ma non certo per raggiungere decisioni consensuali sulla direzione da dare al pianeta. Ma mentre già si dà per scontato un allargamento del “club dei grandi”, è in realtà a una relazione ben più ristretta che bisogna guardare per capire dove stiamo andando.