Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
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Onu: Kabul, la Nato ignora l’impero mondiale dell’oppio
Quindici milioni di tossicodipendenti, 65 miliardi di euro di profitto e centomila morti all’anno: un numero di persone cinque volte superiore a quello delle vittime di otto anni di guerra ai Talebani. E’ il bilancio, spaventoso, della tragedia più grave dell’Afghanistan: la ditattura dell’oppio. Emerge dall’allarmante rapporto delle Nazioni Unite sul traffico di droga, pubblicato il 22 ottobre. «Rivelazioni – commenta “PeaceReporter” – che non sorprendono chi conosce il Paese, i traffici illeciti che vi si svolgono e le guerre che con l’oppio vengono finanziate».
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Southcom, gli Usa riprendono il controllo del Sud America
Mentre Barack Obama apprendeva dell’assegnazione del Nobel per la Pace, il Pentagono annunciava il varo della più potente task force aeronavale americana dai tempi della Guerra del Golfo, il Carrier Strike Group Csg-1, con base a San Diego in California. Navi, aerei, elicotteri, missili. Una micidiale potenza di fuoco, incaricata di controllare da vicino il Sud America. Prima missione, primavera 2010. Obiettivo: proiettare, con le armi, il ruolo degli Usa nel continente latinoamericano agitato da governi non più allineati, guidati da leader ribelli come Chavez e Morales, o indipendenti come Lula.
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Salvare Radio Radicale, emendamento bipartisan
Radio Radicale rischia un pesante ridimensionamento o addirittura la chiusura. A denunciarlo sono i Radicali, che chiedono il rinnovo della convenzione con il ministero dello Sviluppo Economico che darebbe all’emittente 10 milioni di euro lordi in tre anni. A tal proposito, è stato presentato un emendamento alla Finanziaria sottoscritto da 202 senatori di tutti gli schieramenti.
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Francia, scandalo atomico: scorie in Russia a cielo aperto
Scorie nucleari francesi scaricate in Siberia, a cielo aperto. Ennesimo scandalo nucleare in Francia, dove la stessa Chantale Jouanno, ministro dell’ecologia, si è detta favorevole all’apertura di un’inchiesta interna. Nel mirino, il colosso energetico Electricité de France (Edf), sospettato di gravi irregolarità nello stoccaggio di scorie nucleari. Anche se la Jouanno «si rifiuta di trarre conclusioni affrettate», è evidente l’imbarazzo per l’ennesimo scandalo che coinvolge il nucleare “sicuro” alla francese, di fronte al grave problema che affligge i produttori di energia nucleare: lo smaltimento protetto dei residui radioattivi.
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Da Alessandria ad Arcore, battaglia anti-nucleare
Assemblea nazionale contro il nucleare il 18 ottobre nella sede dei Cobas. Obiettivo, far crescere il coordinamento dei movimenti antinucleari contro il piano del governo. «Per il 21 novembre – annuncia Lino Balza di Medicina Democratica, portavoce della battaglia di Alessandria contro lo stoccaggio di scorie radioattive – si sta preparando una manifestazione antinucleare davanti alla villa di Berlusconi ad Arcore».
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Narco-terrorismo dietro la strage dei Pasdaran in Iran
Anche se Teheran si affretta ad accusare «potenze straniere», in particolare Usa e Gran Bretagna, si profila l’ombra del narcotraffico dietro alla sanguinosa strage provocata il 18 ottobre nell’Iran sud-orientale dal kamikaze che ha colpito al cuore i Pasdaran, guardiani della rivoluzione khomeinista, uccidendo 29 persone tra cui il generale Nurali Shushtari, comandante vicario della formazione militare, e il generale Mohammad Zadeh, a capo dei Pasdaran nella provincia Sistan-Baluchistan, a due passi da Pakistan e Afghanistan. Il convoglio era diretto a un incontro con i leader tribali della zona.
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Grasso al Tg3: Borsellino ucciso per alzare il prezzo
La mafia voleva uccidere Andreotti, ma anche Mannino, Martelli, Vizzini. Poi capì che non doveva colpire chi avrebbe potuto esaudire le sue richieste. «In questo senso si può dire che la trattativa abbia salvato la vita a molti politici». E’ la tesi del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, esposta al Tg3 il 18 ottobre. Secondo Grasso, la trattativa segreta con Cosa Nostra c’è stata, eccome. E la strage di via D’Amelio, costata la vita a Paolo Borsellino, può essere servita per aumentare la pressione sullo Stato e imporre il patto segreto, basato sul ricatto: un freno all’animafia, o altre stragi.
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Malati di guerra: reduci (e incubi) nelle prigioni inglesi
Alcol, droga, violenza, depressione e sindrome da stress post-traumatico. In Gran Bretagna, quasi un detenuto su dieci è un veterano di guerra: militare, non ha retto alla pressione del fronte, dalle Falkland/Malvinas all’Afghanistan. Lo rivela un rapporto pubblicato dalla Napo (National Association of Probation Officers), che monitora le condizioni dei carcerati britannici. «Tra coloro che hanno prestato servizio nelle forze armate di Sua Maestà, 8.500 sono in prigione, mentre 12.000 sono il libertà vigilata», scrive Luca Galassi su “PeaceReporter”, in un ampio servizio che documenta la drammaticità del fenomeno.
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Dossier choc: così Israele ha macellato bambini a Gaza
Come sterminare intere famiglie inermi, bambini compresi, massacrati a freddo. E’ il 7 gennaio 2009, il villaggio di Izbat Abd Rabbo viene circondato dai tank israeliani, nell’ambito dell’operazione Piombo Fuso contro la Striscia di Gaza. Dalle abitazioni, i palestinesi odono la voce di un megafono, che intima loro di abbandonare le case. Da una di queste, venti minuti dopo, escono in fila indiana un uomo, sua moglie, le loro tre figlie e la nonna. La famigliola sventola bandiere bianche. Le bambine non lo sanno, ma stanno per morire. Saranno macellate senza pietà dai soldati israeliani.
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Gaza, crimini di guerra: l’Onu condanna Israele
Condanna a Israele, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Da Ginevra, con 25 voti a favore, il Consiglio per i diritti umani dell’Onu denuncia il governo di Tel Aviv: uso sproporzionato della forza, violenze a Gerusalemme Est e disumana punizione collettiva inflitta ai palestinesi di Gaza. Dopo nove mesi, il 16 ottobre la comunità internazionale ha adottato il Rapporto Goldstone, emettendo la prima sentenza sui 22 giorni dell’operazione Piombo Fuso, scandita dal lancio di bombe al fosforo bianco che hanno trasformato Gaza in un inferno: «Una grave violazione del diritto umanitario internazionale».
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Il Times insiste: l’Italia pagò i Talebani anche a Herat
L’Italia denuncia, ma il Times accusa ancora. «All’indomani della querela del governo italiano – scrive “Il Giornale” di Vittorio Feltri il 16 ottobre – il quotidiano britannico insiste nel sostenere che gli italiani abbiano pagato i Talebani per evitare attacchi ai militari e aggiunge che gli accordi furono raggiunti in tutto l’Afghanistan, non solo dunque nell’area di Sarobi, ma anche a Herat». Secondo un comandante talebano, Mohammed Ishmayel, l’accordo siglato lo scorso anno tra i servizi segreti italiani e la guerriglia locale prevedeva che nessuna delle due parti avrebbe attaccato l’altra.
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Borsellino, strage annunciata: ora la verità sui mandanti
Chi uccise, davvero, il giudice Paolo Borsellino nella strage di via D’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992? «Se si riuscirà ad arrivare alla verità sarà il primo caso in Italia in cui saranno identificati i mandanti esterni di una strage». Così risponde a “Libera informazione” il giornalista Maurizio Torrealta , già collaboratore di Michele Santoro e ora caporedattore di RaiNews 24, autore nel 2002 del libro “La Trattativa” (Editori Riuniti). Malgrado il silenzio assordante della politica, ormai sappiamo che la trattativa segreta tra mafia e Stato era stata avviata, dice Torrealta, che rivela che le stragi erano state regolarmente annunciate.