Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
-
Ronde africane, per salvare la Calabria dalla ‘ndrangheta
Gli africani salveranno Rosarno, e forse anche l’Italia. Dal titolo del libro-denuncia di Antonello Mangano, blogger di “Terrelibere”, all’ultima provocazione di alcuni sindaci della Piana di Gioia Tauro: ronde africane per proteggere i calabresi dalla ‘ndrangheta, visto che ormai – come ha denunciato lo scrittore Roberto Saviano – soltanto gli africani osano opporsi alla mafia e difendere diritti ai quali sembra che gli italiani abbiano rinunciato. «Le ronde, se mai si faranno qua, le affidiamo ai senegalesi per tenere lontani gli ‘ndranghetisti», ha annunciato il sindaco di Caulonia, Ilario Amendolia.
-
Vergogna-Rosarno, la deportazione dopo la pulizia etnica
Il terrore lo leggi negli occhi di quelle due “prede” che cercano disperatamente di nascondersi. Spuntano sulle facce di due “negri” accovacciati dietro una volante della polizia che li ha “salvati” mentre vagavano per le campagne. L’auto è ferma. Davanti, a pochi metri, ci sono le barricate dei bianchi. I “bravi ragazzi” di Rosarno, i vecchi, le donne che davanti alle tv recitano l’esasperazione. Urlano e le loro parole si sentono anche dentro l’auto. «Unn’è, unnu cazzu è sta mafia? I negri se ne devono andare, basta… E basta pure con questi giornali di merda che ci chiamano razzisti».
-
Massacri in Sudan, per strappare il petrolio alla Cina
Destabilizzare il Sudan per sottrarre alla Cina il controllo della maggiore risorsa del grande paese africano: il petrolio. Dopo la guerra del Darfur, ora tocca alla seconda regione petrolifera dello stato: il Sud Sudan. Dove, come già nel Darfur, sono in corso sanguinosi scontri su base etnico-religiosa, in realtà orchestrati da Usa ed Europa, con il determinante contributo operativo di Israele. E’ quanto afferma il newsmagazine indipendente “PeaceReporter”, che riaccende i riflettori sui presunti “misteri” del martoriato paese africano, di cui l’Occidente non gradisce la guida islamica del governo centrale né gli accordi di cooperazione stipulati coi cinesi.
-
Giustizia per Sankara, l’ultima speranza dell’Africa
Francia e Usa si decidano ad aprire i loro archivi, 22 anni dopo il crimine più infame organizzato in Africa: l’omicidio del presidente Thomas Sankara, eroe nazionale dell’indipendenza del Burkina Faso, la “terra dei puri” liberata dal giogo coloniale e imperialistico, all’epoca in cui ancora si chiamava Alto Volta. Il missionario italiano Alex Zanotelli è fra le personalità che hanno ora sottoscritto il clamoroso appello internazionale per giungere finalmente alla verità (giudiziaria, storica e politica) sulla tragica fine di Sankara e del suo straordinario esperimento di liberazione.
-
Torino 2006, già in disarmo gli impianti olimpionici
A quattro anni di distanza dalle Olimpiadi Invernali, gli impianti alpini di Torino 2006 sono in disarmo, sulle stesse montagne dove si stanno per riaprire i cantieri dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione. Se la valle di Susa attende con inquietudine la nuova sessione di prospezioni geologiche per il progetto del treno veloce contro cui si battono i No-Tav e la Comunità montana, che non credono né all’utilità dell’opera né all’efficacia delle eventuali infrastrutture di compensazione, a pochi chilometri di distanza, sui monti innevati, si consuma lo spettacolo dell’abbandono (o del declassamento) di alcuni dei costosissimi impianti olimpionici, costati decine di milioni di euro.
-
Prigioni segrete, le tante Guantanamo che non chiudono
Esplode, non esplode, esplode. Lo scandalo della prigione segreta della Cia in Lituania si arricchisce di nuovi particolari, sempre più attendibili. La notizia arriva con oltre due anni di ritardo rispetto alle rivelazioni della americana Abc che avevano permesso di individuarne almeno due, in Polonia e in Romania, spingendo il Parlamento Europeo a formare una commissione speciale d’indagine sulle extraordinary renditions di presunti terroristi, cioè prelevamenti illegali di prigionieri con destinazione finale Guantanamo. Molti aeroporti europei, tra cui quello di Roma e di Aviano, erano serviti come tappa, tra il 2002 e il 2005.
-
Cecenia e diritti, attivisti in pericolo in tutta la Russia
«I difensori dei diritti umani sono in pericolo di morte. Gli omicidi politici sono la norma, non l’eccezione». In un’intervista al sito del settimanale basco “Gara”, la responsabile per l’associazione russa per i diritti umani “Memorial”, Svetlana Gannushkina, denuncia la situazione di emergenza nel suo paese: «I metodi repressivi utilizzati in Cecenia si sono ormai estesi a tutta la Federazione Russa». “Memorial” ha lavorato in Cecenia fino all’omicidio di Natalia Estemirova, rimasta a Grozny malgrado l’uccisione a Mosca della giornalista Anna Politkovskaja.
-
TVB, un successo la campagna per l’acqua del rubinetto
T.V.B. Ovvero: Ti voglio bere! È la dichiarazione – d’amore e d’intenti – firmata dagli ecobevitori più romantici. Destinataria? L’acqua del rubinetto. Perché è ben più che potabile: sicura, controllata, comoda, economica, preziosa. A lei il Centro Studi Ambientali di Torino ha dedicato una vera e propria campagna nazionale (www.tvb-tivogliobere.it) , al fine di incentivare il risparmio idrico e la ‘promozione’ dell’acqua di rete a bevanda da bere, in barba a pregiudizi e leggende metropolitane.
-
I comunisti: opposizione vera, torneremo in Parlamento
Comunisti, ancora e sempre, per lanciare una sfida alternativa alla politica italiana. Mentre la Polonia mette fuorilegge la bandiera rossa, in Italia si scommette sulla sopravvivenza di falce e martello, emblema da riportare nelle aule parlamentari dopo la storica esclusione della “sinistra arcobaleno” guidata nel 2008 da Fausto Bertinotti. Archiviato il vecchio leader, il nuovo segretario di Rifondazione, l’ex ministro Paolo Ferrero, entro il 2010 farà confluire il suo partito nella “Federazione della Sinistra”, che dopo 12 anni riunificherà Prc e Pdci, con l’aggiunta di “Socialismo 2000” di Cesare Salvi e “Lavoro e Solidarietà” di Gianpaolo Patta.
-
Giudici, Berlusconi dichiara guerra a Fini e Napolitano
«Berlusconi ci dica dove vuole portarci, perchè noi non andremo dove vuole andare lui». Così Pierluigi Bersani, Pd, dopo l’ultimo violentissimo attacco di Berlusconi, che dal congresso del Ppe ha nuovamente attaccato la Corte Costituzionale, «un organo politico», composto da «esponenti di sinistra» nominati da «presidenti della Repubblica di sinistra». Berlusconi suscita la reazione di Fini e Napolitano e annuncia «una riforma della Costituzione» che allarma politica e istituzioni. «E’ finita la lunga transizione italiana», scrive il direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro: «Siamo entrati nello stato d’eccezione: ed è la prima volta, nella storia della nostra democrazia».
-
Brasile-choc: la polizia uccide 2000 persone all’anno
Undicimila persone uccise in sei anni. Ha i numeri drammatici di una guerra il bilancio delle recenti operazioni di polizia condotte in Brasile. La denuncia proviene dall’associazione umanitaria Human Rights Watch, secondo cui la maggior parte degli omicidi è avvenuta sotto forma di brutale esecuzione. Il rapporto di 122 pagine pubblicato il 9 dicembre conferma quello diffuso già nel 2008 dalle Nazioni Unite, secondo cui la polizia brasiliana sarebbe stata responsabile di una «significativa porzione» dei 48.000 omicidi commessi nel paese l’anno precedente.
-
Nucleare, mappa-siti solo dopo le elezioni regionali
«Se potessi scegliere dove mettere una centrale nucleare me la metterei nel giardino di casa». Parola di Claudio Scajola. Peccato che la casa del ministro dello Sviluppo economico si trovi in Liguria, regione che non avrebbe neanche un centimetro quadrato idoneo a ospitare un impianto atomico. Figuriamoci un giardino. Per giunta la Liguria, governata dal centrosinistra, è una delle dieci Regioni che hanno fatto ricorso alla Consulta contro la legge 99 con la quale il governo ha riaperto la strada al nucleare. Una iniziativa che, visti i precedenti, può rappresentare un ostacolo serissimo a tutta l’operazione.