Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
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Telecamere ai contadini: per il Granaio della Memoria
Mille telecamere ai contadini del mondo: per raccontare vita, memoria, saggezza e drammi del passato. «Non ci fa paura la fatica, ma la perdita di senso». Carlo Petrini, patron di Slow Food e fondatore di Terra Madre, lancia il suo nuovo progetto: il Granaio della Memoria. «Non un museo, ma una miniera dalla quale tutti possano poi attingere». Riti, dialetti e musiche da tutti i continenti, grazie alla kermesse autunnale di Torino, forse con un padrino d’eccezione: Dario Fo. Grazie al network di Slow Food ormai esteso in 153 paesi, si punta a creare contadini-videomaker: perché «l’universo non può essere raccontato nella monocultura del linguaggio scritto».
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Tav, la svolta di Cota: legge regionale, iter condiviso
Una legge regionale ad hoc, che consenta ai territori interessati dalla Torino-Lione di avere «ricadute positive in materia di occupazione, formazione professionale e riqualificazione urbanistica». Ad annunciarla è il neo-presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota. Dopo anni di chiacchiere, veleni e polemiche a distanza, la politica torna così ad occuparsi direttamente della valle di Susa: che potrebbe presto trovarsi a valutare la prima, vera proposta di profilo istituzionale su cui ragionare seriamente, coinvolgendo le istituzioni locali, finora largamente contrarie alla Tav.
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Intercettazioni, Ilaria Cucchi a Fini: non frenate i giudici
Senza la diffusione stampa di quelle foto terribili, che documentano la straziante agonia di Stefano Cucchi, lasciato morire senza cure in un letto dell’ospedale giudiziario nonostante le violenze subite dopo l’arresto, non si ci si sarebbe mai avvicinati alla verità: ci si sarebbe fermati di fronte al primo, assurdo referto di “morte naturale”. Lo scrive Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in una lettera aperta al presidente della Camera, Gianfranco Fini: lettera scritta affinché «ciò che è stato consentito fare a noi, non venga impedito ad altri», con la nuova legge che punisce la pubblicazione delle intercettazioni.
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Israele spara sulla flotta di pace: un massacro
«Almeno dieci persone sono morte e una trentina sono rimaste ferite» quando tre unità della marina israeliana hanno intercettato e attaccato una imbarcazione turca della “Freedom Flotilla”, la missione di organizzazioni non governative internazionale salpata il 30 maggio dal porto cipriota di Nicosia con aiuti umanitari per i palestinesi di Gaza. È quanto ha riferito la televisione israeliana. Secondo una Ong turca, le vittime sarebbero invece “soltanto” due: bilancio confermato dall’emittente araba “Al Jazeera” e dalla tv turca “Ntv”. Tra i feriti, alcuni dei quali trasferiti in ospedale, ci sarebbe il capitano della nave assaltata.
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Bombe, mafia e politica: Ciampi, nel ‘93 sfiorammo il golpe
«Nel ‘93, Cosa Nostra ebbe in subappalto una vera e propria strategia della tensione che ebbe nelle bombe di Roma, Milano e Firenze soltanto il suo momento più drammatico». Alla clamorosa denuncia del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, secondo cui lo stragismo mafioso servi a lanciare una nuova «entità politica» dopo il crollo della Prima Repubblica sotto i colpi di Tangentopoli, fa ora eco l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, che parla di “bombe a comando” per condizionare la politica. E rivela: nel luglio del ’93 l’Italia era sull’orlo di un colpo di Stato. Sui cui mandanti non si sa ancora niente: è venuto il momento di rivelare la verità.
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Cyber-guerra: se gli Usa militarizzano la rete
L’America si attrezza per la cyber-guerra: la Nsa, l’agenzia per la sicurezza nazionale (il Grande Fratello che spia le comunicazioni elettroniche della popolazione) diverrà un comando militare interforze dedicato alla guerra cibernetica. Il generale Keith Alexander, che il segretario alla Difesa Robert Gates ha messo a capo del nascente Cyber Command, darà agli Usa una nuova capacità di combattimento: non solo aerea e marittima, ma anche sul nuovo terreno strategico delle reti informatiche. Obiettivo: difendersi dagli attacchi degli hacker e, se necessario, condurre «operazioni militari ad ampio spettro» per interdire la «libertà di azione nel cyberspazio» degli avversari.
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Più spese militari, la Nato spreme Europa e Grecia
La crisi del debito pubblico strangola le nostre economie, costringendo tutti i governi a imporre drastici tagli alla spesa pubblica. Stipendi e pensioni, sanità e istruzione: la parola d’ordine dell’Unione Europea e del Fondo monetario internazionale è “risparmiare su tutto”. O quasi: c’è infatti una voce di costo che sembra immune alle nuove misure di austerity: le spese militari. Su queste, anzi, i governi vengono addirittura sollecitati a investire di più, nonostante la crisi. Persino la Grecia, supportata da Ue e Fmi per evitare il collasso, con tagli selvaggi alla spesa sociale per restituire il maxi-prestito, è stata invitata a spendere di più per gli armamenti.
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Latte di capra: come resistere agli orchi del deserto
Gli orchi scendono dalla collina incappucciati, urlando e agitando bastoni. Con la testa nascosta da un sacco, sembrano fantasmi. Vecchi e laidi fantasmi americani, quelli del Ku-Klux-Klan. Li accomuna la stessa vocazione oscena: odiare e perseguitare gli inermi, colpevoli di appartenere alla Razza Inferiore degli untermenschen, i sotto-uomini. Gli inermi della Razza Inferiore in questo caso sono bambini di otto, dieci anni. Tentano di andare a scuola ogni mattina, scortati da volontari internazionali. Tremano per la paura di subire l’assalto degli orchi incappucciati. E’ il loro inferno quotidiano. Si chiama Cisgiordania.
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Obama: l’Italia lasci lavorare i suoi ottimi giudici
Anche il governo americano si schiera contro la legge sulle intercettazioni, con una presa di posizione che ha pochi precedenti. Per l’amministrazione Obama, le intercettazioni telefoniche sono uno «strumento essenziale delle indagini» che non va indebolito. «Non vogliamo che succeda niente che impedisca ai magistrati italiani di continuare a fare l’ottimo lavoro svolto finora», ha affermato in una conferenza stampa all’ambasciata a Roma il vice-sottosegretario del dipartimento penale Usa con delega per la lotta alla criminalità organizzata, Lanny Breuer, commentando il disegno di legge in discussione al Senato.
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No-Tav a Strasburgo: dossier contro la Torino-Lione
Avanti con la Torino-Lione, nonostante le proteste della valle di Susa, l’incertezza assoluta sui finanziamenti e i dubbi sull’utilità strategica dell’infrastruttura ferroviaria: conferenza-spettacolo a Torino il 18 maggio per esibire un plastico e annunciare a breve l’avvio della progettazione, proprio mentre i No-Tav, in quelle stesse ore, hanno incontrato a Strasburgo la Commissione Trasporti per Parlamento Europeo per consegnare un dossier che ribadisce la forte opposizione delle popolazioni: opera di impatto devastante, costosissima (20 miliardi di euro) e forse completamente inutile, visto che ormai le merci provenienti da Genova imboccano la via di Rotterdam anziché quella per Lione.
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Addio a Sanguineti, era il cielo in versi
Ho sempre amato Sanguineti. Fin da ragazzino, quando ti prende la poesia e nelle pagine bianche cerchi qualcosa di tuo tra le sillabe allineate. Scrivendo e cantando di lavoro mi sono ritrovato a conoscerlo, come fa un appassionato. Lo chiamai. Segreteria telefonica. Una mattina, che ero in giro per Milano, mi telefonò. Mi ricordo che stavo per attraversare la piazza vicino al deposito Atm di Lambrate. «Mandami le tue cose, Andrea». La posta e l’invio furono un tempo solo. Imbucai un “Pace e Male” di qualche anno fa. Qualche giorno e mi richiamò ancora. «Vorrei vederti. Passi da Genova?» Presi il primo treno e «passai».
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New York, la cena dei caimani e il crollo dell’Euro
Provate a immaginare i gestori di sei degli hedge funds più potenti al mondo riuniti a cena in un bel ristorante di New York. Capita, tra uomini d’affari; ma il loro non è un incontro conviviale. Quei sei uomini decidono di lanciare un attacco speculativo per affossare una moneta straniera. Dopo poche settimane quella moneta crolla. Una scena da film, suggestiva. Ma improbabile obbietterebbero i puristi del libero mercato, nella presunzione che i mercati abbiano volumi tali da rendere impossibile qualunque forma di manipolazione. Teoricamente hanno ragione, ma la realtà, purtroppo, lascia sospettare il contrario.