Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
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Petrini: deprediamo l’Africa come fosse il nostro orto
L’ultimo furto ai danni dell’Africa? La terra. Il continente nero sta diventando l’orto semi-gratuito degli speculatori: Occidente, nazioni emergenti e pirati economici internazionali stanno acquisendo a prezzi stracciati milioni di ettari, con la complicità dei governi locali corrotti. E’ l’allarme lanciato a Torino da “Terra Madre”, vertice mondiale delle “comunità del cibo”. Antonio Onorati, presidente della Ong “Crocevia”, chiede al più presto «una moratoria sugli acquisti di terreno in Africa da parte degli operatori stranieri». Obiettivo peraltro condiviso dalla Fao, che chiama le organizzazioni sociali e contadine ai negoziati coi governi di tutto il mondo per riscrivere le regole a tutela della sovranità alimentare.
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Torino: offerta di lavoro, ma solo per non-stranieri
Sei un giovane che ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni? Cerchi un lavoro ben retribuito per sostenere le piccole spese o gli studi universitari? Fare il commesso in un grande centro commerciale potrebbe essere la risposta che cerchi. A patto che disponga di buona dialettica, bella presenza e un minimo di serietà. L’importante è che tu non sia un perditempo. O peggio: uno straniero. Per chi non è italiano, l’offerta non vale. Incredibile ma vero: la proposta di lavoro, allettante per molti giovani in questo difficile periodo di crisi economica, è rivolta a tutti, con una eccezione: niente da fare per chi ha origine straniera.
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Fini verso la crisi: nuovo governo? Non sarebbe un golpe
«Un nuovo governo non sarebbe un colpo di Stato». Con una sola frase, pronunciata durante l’incontro di Asolo con Massimo D’Alema, Gianfranco Fini ha lanciato l’ultima fase dello scontro con l’ex alleato e cofondatore Silvio Berlusconi. A stendere il tappeto rosso al leader di “Futuro e libertà” è stato il Quirinale, definendo «irragionevole» lo Scudo per il Colle, trasformando così il Lodo Alfano in una legge ad personam per il Cavaliere. E Fini non ha perso tempo. Si è scagliato contro qualsiasi provvedimento concepito ad esclusiva tutela del capo del governo. E se non si trova l’accordo, aggiunge il presidente della Camera, di fronte alla crisi il voto anticipato non sarà l’unica strada: un governo tecnico sarebbe perfettamente legittimo.
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Miliardi e stragi: Wikileaks, i mercenari e la Monsanto
Torture, omicidi, stragi di civili. Dall’Iraq all’Afghanistan, affiora anche sui grandi media – grazie alle rivelazioni di Wikileaks, il sito di intelligence di Julian Assange – la verità nascosta sulla “guerra infinita”, i conflitti “asimmetrici” degli ultimi anni, spesso presentati come missioni di pace. Ultime notizie: fino al 2009 in Iraq sono morte oltre 109.000 persone, di cui 66.000 civili, centinaia dei quali sono stati uccisi ai checkpoint dell’esercito americano. Le imbarazzanti informazioni che filtrano da Wilikeaks si saldano con le nuove voci sui retroscena della macchina bellica: strani collegamenti con Al-Quaeda e operazioni sporche affidate ai mercenari della Blackwater, società che qualcuno collega alla multinazionale Monsanto, sostenuta anche da Bill Gates.
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Intifada dei rifiuti e Torino-Lione, la politica è muta
Mentre in Campania si scatena l’Intifada della popolazione contro l’apertura della seconda discarica di Terzigno che condannerebbe all’inferno dell’invivibilità i centri del Parco del Vesuvio, la Camera approva quasi in punta di piedi, senza clamori e con voto graniticamente bipartisan, le ultime mozioni per realizzare la Tav Torino-Lione, contro cui si batte da oltre 15 anni la valle di Susa, un’area di quasi centomila abitanti che nel 2005 riuscì a fermare il primo progetto dell’alta velocità ferroviaria fra Italia e Francia grazie a una clamorosa protesta popolare a lungo fronteggiata dai reparti antisommossa della polizia. I No-Tav ora esprimono la loro solidarietà ai “ribelli” napoletani di Terzigno: «Resistete, siamo con voi».
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Piemonte, bocciato il ricorso: il presidente resta Cota
«La Bresso è un tornado: ha fatto più danni della grandine». Così Luca Bottura qualche giorno fa su “Lateral”, il mattinale semiserio di Radio Capital, segnalando l’avvicinarsi dell’esito del fatidico riconteggio delle schede elettorali del Piemonte. Verdetto emesso il 19 ottobre dal Consiglio di Stato: il presidente della Regione resta il leghista Roberto Cota, il riconteggio deciso dal Tar piemontese va fermato. «Mi spiegate – ripeteva il neopresidente – perché per votare me sarebbe stato necessario mettere la croce due volte, sul mio nome e su una delle liste a me collegate, mentre per votare la Bresso sarebbe bastata una croce sola?». Ricorso accolto: fine dell’incubo post-elettorale per Roberto Cota.
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Telecom-Mondadori: monopolio dei futuri e-book?
Libro elettronico: si va verso un nuovo monopolio? Attraverso la piattaforma Biblet, Telecom venderà online i libri della Mondadori, trattenendo per sé il 30% e lasciando all’editore il 70%. Secondo l’Associazione Italiana Editori il mercato dell’editoria elettronica vale oltre 350 milioni di euro, mentre quello nuovissimo degli e-book dovrebbe valere, alla fine del 2010, poco più di 3 milioni di euro: una piccola quota, nel fatturato complessivo del mercato librario italiano, valutato oltre 3 miliardi di euro, ma l’intera filiera dell’industria editoriale ripone grande fiducia proprio negli e-book, che già oggi si possono “sfogliare” attraverso Ipad e Smartphone.
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Fazio: la Rai ha paura della trasmissione con Saviano
Mafia e politica, scandali ed emergenze sociali: dai rifiuti alle carceri, fino alla ricostruzione all’Aquila. Senza trascurare la guerra dei dossier e la “macchina del fango” per delegittimare gli avversari. «Capisco che sono argomenti che fanno paura», si sfoga Fabio Fazio, annunciando che la Rai – dopo “Annozero” e “Report” – sta cercando di ostacolare anche l’attesa trasmissione con Roberto Saviano, in partenza l’8 novembre: manca ancora il via libera ai contratti per gli ospiti, tra cui Paolo Rossi, Antonio Albanese e il Premio Oscar Roberto Benigni. «Così il programma non può andare in onda», afferma il conduttore: «E’ un momento in cui la tv non può permettersi di raccontare la realtà».
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Miele su tetti e balconi: l’apicoltura arriva in città
Chi dice che il miele si produce soltanto in campagna? Nonostante l’inquinamento, e anche se il paesaggio urbano ci può sembrare poco adatto ad ospitare alveari, si sta facendo invece strada la cosiddetta “apicoltura di città”. Sono davvero tanti i luoghi sorprendentemente dedicati a questa curiosa produzione di miele: dai balconi di Londra alla cima dei grattacieli di New York. C’è anche un miele pregiato prodotto negli alveari posti sui tetti del Grand Palais di Parigi. In un anno si sono prodotti circa 50 chili di miele denominato, non a caso, “Grand Palais” e messo in vendita proprio a partire da questo autunno.
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La sinistra è morta: ha scambiato lo sviluppo per progresso
«Non c’è possibile progresso, nello sviluppo: la sinistra è morta perché non l’ha capito». Giulietto Chiesa è pessimista: «Il momento è drammatico, data la crisi globale del sistema e la caccia alle risorse: fra poco, qualcuno verrà a dirci che i beni come la benzina e l’acqua saranno razionati, a disposizione dei soli ricchi, armati fino ai denti. Non c’è tempo da perdere: dobbiamo farci sentire, scuotere l’opinione pubblica dal torpore televisivo». Correre ai ripari? Ma no: «L’unica prospettiva rivoluzionaria, oggi, è affrettare il collasso ormai imminente del sistema: prima crolla e meglio è», dice Massimo Fini, declinando l’invito lanciato a Torino da Maurizio Pallante: costruire un nuovo soggetto politico che si opponga al duopolio destra-sinistra, denunciando la “follia” della crescita e la “menzogna” dello sviluppo illimitato.
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L’Espresso svela la guerra segreta degli italiani
«I guerriglieri hanno paura dei “veicoli neri” della Folgore mentre non temono le jeep color sabbia degli americani e delle forze occidentali. Il capo dell’intelligence locale ritiene che questo terrore nasca dalle perdite che la Folgore ha inflitto ai miliziani nelle ultime operazioni». E’ la “guerra segreta” dei soldati italiani in Afghanistan, che ora l’Espresso mette in copertina. «Un segreto di pulcinella: tutti sapevamo, noi ne parliamo da quattro anni», scrive “PeaceReporter”. Ma attraverso “L’Espresso”, la denuncia affronta ora i numeri dei media a grande diffusione: ci raccontano che i nostri soldati lavorano solo per aiutare la popolazione? In realtà, combattono e uccidono, con raid dal cielo e tra le case.
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Serbia ostaggio della mafia: dietro gli ultras, i boss
Ultranazionalisti e signori della droga: sarebbero loro a manovrare gli ultras del calcio, trasformandoli in teppisti a comando. Obiettivo: mettere in croce il governo di Belgrado e frenare la sua marcia di avvicinamento all’Europa. Le nuove regole metterebbero fine a monopoli e rendite di posizione: i vecchi boss di Belgrado temono di perdere il controllo dei loro traffici se la Serbia entrerà nell’Unione Europea. «Dietro i passamontagna e i tatuaggi con la croce ortodossa c’è una scia di soldi, ma risalirla non è semplice», scrive Giulia Zonca su “La Stampa”. Nomi diversi, ma identikit simili: gente che vuole destabilizzare la Serbia e tenerla lontana da Bruxelles, in ostaggio dei vari gruppi estremisti o criminali.