Archivio della Categoria: ‘segnalazioni’
-
Impresari della paura: la Lega contro la moschea di Torino
Mentre Gheddafi bombarda gli insorti, Obama valuta un intervento militare della Nato e alle frontiere premono decine di migliaia di profughi, la Lega Nord approfitta dell’ultimo minuto utile per tentare di bloccare la costruzione della moschea di Torino, città dove – grazie al welfare praticato da anni – non si sono mai segnalate significative tensioni sull’immigrazione. Sono «impresari della paura», accusa il sociologo Stefano Allievi criticando il Carroccio, autore di un’iniziativa particolarmente stridente in un momento come questo, in cui anche i media – dopo l’iniziale allarme – hanno smesso di evocare il fantasma del fondamentalismo nel Mediterraneo dove, ormai tutti lo ammettono, è in rivolta la gioventù araba, stanca dei dittatori per decenni al servizio dell’Occidente.
-
Menzogne nucleari, bloccato lo spot televisivo: ingannevole
Una partita a scacchi, in apparenza giocata alla pari, ma in realtà mirata a creare un pregiudizio pro-nuclearista. Pubblicità ingannevole, insomma, a favore del ritorno dell’energia atomica in Italia: per questo l’Istituto per l’Autodisciplina pubblicitaria ha bloccato la messa in onda del discusso spot promosso dal Forum nucleare italiano. Grande soddisfazione da Greenpeace che, proprio in risposta allo spot, aveva lanciato la contro-campagna “Energia nucleare, il problema senza la soluzione”, che sul web ha raggiunto in pochi giorni le 200.000 visite. In sordina l’annuncio del blocco dello spot. Gli ecologisti temono la congiura del silenzio, aggravata dalla possibile data del referendum per ribadire il “no” italiano al nucleare: il ministro Maroni lo propone il 12 giugno, in periodo balneare.
-
Porto Torres, la marea nera è ancora in viaggio
Dove viene smaltito l’olio combustibile che si è riversato in mare dopo l’incidente avvenuto lo scorso gennaio a Porto Torres? E chi risarcirà tutti coloro che hanno una struttura balneare e subiranno in prima persona le conseguenze del disastro ambientale che, inevitabilmente, ha provocato un danno d’immagine a tutta la Sardegna? Sebbene i riflettori dei grandi media non abbiano dato il dovuto risalto alla vicenda e malgrado la sottovalutazione del disastro da parte delle istituzioni, c’è chi si interroga sulle conseguenze della marea nera che ha invaso le acque e le coste sarde, prezioso tesoro del nostro Paese.
-
Edilizia verde: EcoBuild 2011, per una volta l’Italia c’è
La casa ecologica del futuro? Un “nido d’acqua”: uno spazio fluido, liberamente interpretabile, caratterizzato dall’acqua come materia in movimento. Questa almeno è la filosofia del Water Nest, abitazione costruita interamente con materiali ecocompatibili, emblema della nuova edilizia “verde” italiana. Il made in Italy sarà per una volta protagonista di Ecobuild 2011, la più importante esposizione a livello mondiale dedicata alla bioedilizia ed alle energie rinnovabili. Vetrina della presenza italiana è la casa acquatica: un “involucro abitativo” che, combinando impianti e corpi luce di design dal basso consumo energetico e alimentati da fonti rinnovabili, prova a testimoniare la reattività delle aziende italiane nel combinare bellezza e tecnologia.
-
Guerra contro Gheddafi: più vicino l’intervento della Nato
Armare i ribelli e impedire a Gheddafi di alzare in volo aerei ed elicotteri. Si fa sempre più concreta l’ipotesi di un intervento armato della Nato per scongiurare un disastro umanitario in Libia. Dopo il summit del 28 febbraio a Ginevra i membri dell’Alleanza atlantica stanno valutando diverse opzioni di intervento, compresa la creazione di una “no-fly zone”. Per quanto riguarda gli scenari futuri, gli Usa non escludono “l’esilio” del Colonnello, un’ipotesi questa su cui il premier italiano Berlusconi invita alla cautela. Per il momento però la controffensiva delle forze fedeli al dittatore libico ha impedito ai rivoltosi di raggiungere Tripoli ed espugnare la roccaforte del regime.
-
Sangue sulla protesta, la rivolta raggiunge l’Africa di Sankara
Il vento rivoluzionario del Nord Africa e del Medio Oriente ora spira anche sugli altipiani del continente nero, nel “paese dei puri” fondato dal presidente-martire Thomas Sankara, assassinato nella capitale Ouagadougu dopo aver sfidato lo strapotere neo-coloniale dell’Occidente: proprio il Burkina Faso ora è sull’orlo della rivolta, dopo che il regime filo-francese di Blaise Compaoré ha fatto reprimere nel sangue la protesta popolare scatenatasi per l’ennesimo crimine del governo, l’uccisione dello studente Justin Zongo, bastonato a morte dalla polizia. La situazione nel paese africano è ritenuta esplosiva, dopo la feroce ondata di repressione: 7 morti in appena tre giorni.
-
Spagnoli beffati dal crac: i miliardari non pagano tasse
Lieve sforzo di immaginazione. Provate a pensare per un attimo di essere cittadini spagnoli. Per anni vi hanno convinto che l’economia andava bene, che la crescita era sostenibile e che tutto sarebbe filato perfettamente liscio per moltissimo tempo ancora. Siete stati caldamente invitati a indebitarvi per consumare di più e già che c’eravate avete scelto di dare retta a quelle banche che erano disposte a concedervi un mutuo a fronte di garanzie pressoché nulle. Avevate un lavoro e una casa di proprietà, il sole splendeva e le vostre squadre di calcio (le più indebitate dell’area euro, ma ancora non lo sapevate) giocavano il miglior fútbol del Continente. Poi un giorno tutto è andato a rotoli.
-
Poveri senz’acqua, genocidio: 2 milioni di morti all’anno
«Migliaia sono vissuti senza amore, non uno senza acqua». La frase è del poeta britannico Wystan Hugh Auden, e apre il film americano “Flow”, realizzato “per amore dell’acqua” dalla regista Irena Salina. Tutti hanno sentito parlare dell’oro nero e dei conflitti che causa, ma pochi sanno che sarà l’oro blu il maggior problema politico-ambientale del nostro secolo: ogni anno, due milioni di persone muoiono di malattie causate da carenza di acqua pulita, ad esempio il colera. La mancanza d’acqua stermina più dell’Aids o delle guerre. Elemento-base per il benessere, l’oggi l’acqua è in pericolo: «La crisi dell’acqua è la dimensione più pervasiva, più grave e meno visibile della devastazione ecologica», scrive la fisica indiana Vandana Shiva.
-
Quirra, radiazioni pericolose? Sotto sequestro anche il mare
La denuncia arriva da Bettina Pitzurra, attivista dell’Irs e componente del Comitato per la salvaguardia ambientale del Sarrabus. «Dopo un’immersione subacquea nei pressi di Capo San Lorenzo a Quirra, quattro turisti milanesi hanno perso tutti i denti nel giro di pochi mesi», ha dichiarato l’insegnante di Castiadas ai microfoni degli inviati di “Current tv”, il canale satellitare sulla piattaforma Sky di Rupert Murdoch. In più ci sono le denunce raccolte in questi giorni dalla Procura di Lanusei e dalla Squadra mobile di Nuoro: diverse persone hanno dichiarato di essersi ammalate dopo aver fatto il bagno a Quirra», dove si inabissano i missili sparati da Perdas de Fogu.
-
Uranio a Quirra: blitz del giudice al poligono radioattivo
Ispezione al poligono militare del Salto di Quirra: in cinque contenitori in un deposito non adeguatamente custodito è stato rinvenuto un quantitativo di uranio. Sarebbe la conferma di tanti sospetti, dietro alle troppe morti bianche causate dalla “sindrome di Quirra”, versione sarda della “sindrome dei Balcani” che ha fatto strage tra i soldati dei contingenti internazionali in Bosnia. Diagnosi: tumori mortali, probabilmente generati dalle “polveri di guerra”, i residui che restano nell’aria, sul suolo e nell’acqua dopo l’esplosione di proiettili di artiglieria contenenti uranio, spesso “impoverito”. A far scattare le indagini, e il sequestro del materiale, una denuncia sanitaria: il 65% dei pastori che vivono attorno all’area è malato di leucemia.
-
Andreotti e l’Anello: le rivelazioni di Gelli e il dopo-Silvio
«Giulio Andreotti sarebbe stato il vero “padrone” della Loggia P2? Per carità… io avevo la P2, Cossiga la Gladio e Andreotti l’Anello». L’Anello? «Sì, ma ne parleremo la prossima volta». Con poche parole, clamorose, l’ex venerabile Gelli individua per la prima volta nel senatore Andreotti il referente di un’organizzazione quasi sconosciuta, un sorta di servizio segreto parallelo e clandestino che possibile anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile. Il settimanale “Oggi”, che pubblica l’intervista a Gelli nel numero in edicola il 24 febbraio, ha chiesto un commento ad Andreotti, che ha fatto sapere di non voler commentare.
-
Armi alla Libia: l’Italia è il primo fornitore europeo
Caccia, elicotteri, sistemi missilistici. E’ il made in Italy destinato al regime di Gheddafi: l’Italia non solo è uno dei principali partner commerciali della Libia, ma è il maggiore esportatore europeo di armamenti per il Colonnello. Secondo l’Unione Europea, nel biennio 2008-2009 l’Italia ha autorizzato le proprie aziende all’invio di armamenti alla Libia per oltre 205 milioni di euro, vale a dire più di un terzo di tutte le autorizzazioni rilasciate dall’Ue (quasi 600 milioni di euro). Dopo l’Italia, nella “classifica” degli esportatori di armi verso la Libia figurano la Francia (143 milioni di euro), la piccola Malta (quasi 80 milioni), la Germania (57), il Regno Unito (53) e il Portogallo (21). Anche questo – oltre al timore per i connazionali intrappolati dalla rivolta e per il futuro dei pozzi di petrolio – spiega la lunga prudenza delle diplomazie nella crisi libica.