Archivio della Categoria: ‘Recensioni’
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Piazza Fontana: fermare l’Italia con bombe americane?
L’esplosivo della strage di piazza Fontana veniva dagli Usa e fu collocato nella sede milanese della Banca Nazionale dell’Agricoltura dai neofascisti di Ordine Nuovo, protetti dai servizi segreti italiani. In seguito, carabinieri di Padova (infiltrati dalla Loggia P2 di Licio Gelli?) “ripulirono” il deposito segreto di Venezia dove era stato custodito l’esplosivo americano, giunto in Italia attraverso la Germania, forse impiegato anche per la strage di piazza della Loggia a Brescia. E’ la possibile ricostruzione alla quale ha contribuito il generale Gianadelio Maletti, allora capo del Sid, l’intelligence militare italiana, ripercorrendo il drammatico scenario di quegli anni.
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Maggiani: orfani e felici, canto la mia gente libera
“Meccanica celeste” non è un titolo originale. “Meccanica celeste” è il titolo che di solito si dà al manuale per sostenere il primo esame di astronomia. La meccanica celeste è il sistema su cui crediamo si regga l’universo intero. Meccanica celeste è la macchina che sostiene l’universo. E io racconto la storia di un piccolissimo, modestissimo universo. Che è l’universo di un popolo, di un piccolo popolo, in una piccola terra. E comunque sia, pur piccolo e insignificante che possa essere quel popolo e quella terra, comunque è un universo: un universo che si regge su una sua celeste meccanica.
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Il Mare di Mezzo, l’orrore al tempo dei respingimenti
Una coraggiosa esplorazione sulle due sponde del Mare Mediterraneo lungo le rotte dei viaggiatori di ieri e di oggi: donne e uomini (e non di rado, bambini) che cercano un futuro e trovano una barriera di acciaio e pregiudizio, alla mercè di mercanti di esseri umani, feroci carcerieri e crudeli accordi internazionali, come quello tra Italia e Libia. E’ il tema del nuovo libro-denuncia di Gabriele Del Grande, fondatore di “Fortress Europe”, autore di “Mamadou va a morire” e del documentario “Come un uomo sulla terra”.
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Morte a fumetti: la tragedia di Stefano Cucchi
Morte a fumetti: quella, scandalosa e spaventosa, di Stefano Cucchi, ridotto a uno scheletro pieno di lividi, le ossa spezzate, arresosi dopo un’assurda agonia nell’ospedale che non lo ha curato, dopo l’arresto per droga il 15 ottobre 2009. Il giorno prima di morire, Stefano scrive una lettera a un operatore di un centro di recupero: chiede aiuto, dopo che gli sarebbe stato negato persino l’avvocato. L’operatore non risponderà mai, perché neppure quella lettera sarà recapitata. Fa parte, ora, di un fumetto: realizzato per denunciare questa orribile pagina di cronaca italiana.
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Foer: salvare il mondo? Non uccidere (gli animali)
Ho “divorato” il libro di Jonathan Safran Foer “Se niente importa”, edito da Guanda nella traduzione di Irene Abigail Piccinini, il cui titolo originale è però “Mangiare animali”. Non sono un fans di Foer, che è uno dei tanti scrittori americani mediocri e modaioli (e Safran è un secondo nome o un primo cognome? e Abigail? che noia i doppi nomi e i doppi cognomi usati come segno di distinzione!) ma la ragione di quest’improvviso interesse è semplice: sono vegetariano anch’io e, anche se non faccio proselitismo, tengo tuttavia a dirlo tutte le volte che se ne presenta l’occasione. Per esempio, quando qualcuno mi invita a pranzo o a cena, anche per non metterlo in imbarazzo all’ultimo momento.
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Porca Italia, le elezioni e il popolo dei morti
In un saggio recente che forse resterà tra i più importanti di questi anni e degli studi sulle origini dell’Italia repubblicana, “Il popolo dei morti”, sottotitolo “La repubblica italiana nata dalla guerra (1940-1946)”, edizioni Il Mulino, Leonardo Paggi ricostruisce in un capitolo il percorso accidentato e doloroso di due grandi poeti, Montale e Sereni, nel turbine del conflitto mondiale e del dopoguerra. Montale l’ho visto in qualche occasione pubblica, troppo intimidente perché osassi accostarlo, mentre Sereni l’ho frequentato abbastanza, e non era solo un grande poeta ma anche un uomo di rara civiltà e umanità.
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Cecenia, la guerra spietata del soldato Lilin
Un libro spietato, che racconta una guerra spietata, senza prigionieri. Dopo il fortunato esordio col romanzo autobiografico “Educazione siberiana”, Nicolai Lilin trascina ora i suoi lettori nell’inferno della Cecenia, dove ha combattuto per due anni come soldato di leva, tiratore scelto in un reparto speciale di truppe d’assalto. Orrore e terrore, bombe e macelleria umana condotta senza testimoni scomodi, senza avere intorno giornalisti o telecamere. La guerra cecena come nessuno l’aveva mai raccontata: dall’interno, dal punto vista – micidiale come il mirino di un fucile di precisione – di chi l’ha sofferta giorno per giorno, infliggendo a sua volta sofferenze, prendendo la mira e sparando per uccidere.
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Saviano: la paura e il potere anarchico della parola
Com’è possibile che delle semplici parole possano mettere in crisi organizzazioni criminali potenti, capaci di contare su centinaia di uomini armati e su capitali forti? E come è possibile che uno scrittore, coi suoi libri, possa insidiare il potere di clan capaci di fatturare miliardi di euro l’anno e di dominare territori vastissimi? Risposta: è la parola, a mettere paura. Non lo scrittore in sé, né il suo libro. La parola, innanzitutto: «Quel che spaventa è che qualcuno possa d’improvviso avere la possibilità di capire come vanno le cose». Se poi lo scrittore si chiama Roberto Saviano, ecco che tutto si fa ancora più chiaro.
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Salute, diritto inviolabile: la lezione di Obama
«Ancora capaci di grande cose», ha commentato a caldo Barack Obama. Sì, la riforma sanitaria licenziata dal congresso americano è davvero una svolta storica per gli Stati Uniti. E un punto decisivo nella nuova avventura dei democratici alla Casa Bianca. Non era scontato arrivare a un obiettivo del genere – anzi – ma alla fine, e con una grande operazione di mediazione, la riforma sanitaria è passata. Da oggi, dunque, per più di trenta milioni di americani si aprirà la possibilità di accedere al trattamento sanitario gratuito. Ma soprattutto le compagnie di assicurazione non potranno negare la polizza a chi ha già una malattia.
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Vanzetti dal carcere: no alla violenza politica
Il gran male che il fascismo ha fatto, o ha rivelato, è la bassezza morale in cui siamo caduti dopo la guerra e la supereccitazione rivoluzionaria degli ultimi anni. Ci sono alcuni, tra coloro che vengono definiti rivoluzionari, che affermano che i fascisti ci insegnano come fare, ed hanno l’intenzione di ispirarsi ai metodi fascisti, esasperandoli. E’ il grosso pericolo, il pericolo di domani dopo che il fascismo sarà caduto, o per dissenso interno, o dopo un attacco esterno.
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Pedofilia e violenze sui minori: delirio di dominio
Quando si sente parlare di violenza sessuale e di pedofilia, nonostante lo stupore e il raccapriccio che queste cose suscitano, di solito si pensa che questo sia un mondo lontano da noi, dovuto ad atti di persone perverse che si spera di non dover mai incontrare. Facciamo fatica a credere che chi abusa, come ad esempio i pedofili, non rappresenta un piccolo numero di persone. In Italia oltre il 90% degli abusi sui minori avviene in famiglia, da parte di padri, nonni, zii, conviventi della madre, con una vita “normale” fatta di casa, lavoro, chiesa, relazioni sociali…
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Giulietto Chiesa: se torna la menzogna nucleare
Mentre la crisi mondiale ha inghiottito la profumata menzogna del progresso economico senza limiti, mentre il pianeta continua a rimandare le irrimandabili decisioni sul suo futuro energetico e ripropone la rassicurante menzogna dei «passi avanti», l’Italia, o meglio, il governo Berlusconi offre come soluzione nazionale la menzogna verde dell’energia nucleare. Cosa importa se ancora non siamo stati in grado di risolvere i problemi legati al fallito esperimento atomico, di cui il territorio italiano porta ancora il peso.